Codice di comunicazione dei modelli di allenamento

(di (Gian Maria D’Amici)

Spesso da atleta così come da amatore ti sarà capitato di imbatterti in discussioni che tirassero in ballo delle famose sigle: A1, A2, B1, B2, C1, C2, C2, D. Queste abbreviazioni definiscono un codice, prettamente italiano, ideato per permettere la comunicazione tra tecnici utilizzando un linguaggio comune. Senza il codice è infatti molto più difficile comunicare l’obiettivo fisiologico di una esercitazione.

Bisogna sottolineare che:

ogni sigla del codice ha un preciso significato FISIOLOGICO, in quanto definisce una tipologia di lavoro all’interno di un intervallo di intesità delimitato da valori dei parametri fisiologici di intensità del battito cardiaco (in bpm, battiti per minuto) è concentrazione ematica di lattato (in mmoli/L).

Allenamenti di capacità aerobica

  • A1 intensità molto blande;
  • A2 intensità inferiori a quella di soglia anaerobica.

Per resistenza aerobica si intende quella capacità che consente ad un nuotatore di mantenere, il più a lungo possibile, una certa velocità di base nel campo aerobico.

Parametri fisiologici (validi per A2 più che per A1):

  • frequenza cardiaca tra i 120 e i 150 battiti al minuto, incrementi superiori sono normali nei velocisti mentre nei fondisti indicano la necessità di sviluppare ulteriormente la resistenza aerobica;
  • modesta alterazione della frequenza respiratoria;
  • lattacidemia molto basa (nei fondisti più bassa che nei velocisti),
  • vengono bruciati lipidi o miscele di lipidi e glicogeno muscolare.

Le andature di allenamento per lavorare in A1 saranno più lente rispetto alla velocità di gara del:

  • 9 – 16% per serie da 400 m;
  • 14 – 22% per serie da 200 m;
  • 20 – 28% per serie da 100 m.

In genere i velocisti necessitano di differenze percentuali superiori rispetto ai fondisti.
Esercitazioni per A1: Andature aerobiche di base(pulsazioni inferiori alle 120 bpm), andature di riscaldamento, defaticamento e esercitazioni tecniche di varia natura.
Esercitazione per A2:resistenza aerobica (pulsazioni fra i 130 e i 150 bpm). Lo sforzo deve essere continuo e l’attività dovrebbe avere una durata complessiva di almeno 45-50 minuti di lavoro effettivi per un totale di 3500-4000 m (distanze da privilegiare: 400m / 800m). I tempi di recupero oscillano fra i 5 e i 30 secondi in relazione alle distanze di frazionamento previste (più lunga è la distanza e maggiore sarà il riposo, recupero medio riferito ai 100m: 5″/10″. ) Lattato ematico: 2mmoli/L.

Allenamenti di potenza aerobica

  • B1 intensità intorno alla soglia anaerobica;
  • B2 intensità intorno al massimo consumo di ossigeno (V02 max);

Per intensità di soglia anaerobica si intende la massima potenza aerobica ottenibile senza che il sistema lattacido entri in funzione e viene espressa come percentuale del massimo consumo di ossigeno (V02 max). Il V02 max rappresenta la massima quantità dà ossigeno che può essere assunta, trasportata ed utilizzata nell’unità di tempo. Una buona definizione di B2 può essere “il massimo dell’allenamento aerobico sfruttando meccanismi anaerobici”

Parametri fisiologici B1:

  • frequenza cardiaca tra i 160 e i 180 battiti al minuto. La frequenza cardiache corrispondente all’intensità di soglia aumenta nei soggetti con l’allenamento;
  • incremento della frequenza respiratoria;
  • lattacidemia tra le 3 e le 5 mmoli/L (per lo stesso soggetto in genere è superiore di 2 mmoli/L rispetto al valore in A2);
  • viene bruciato principalmente glicogeno muscolare.

Parametri fisiologici B2:

  • frequenza cardiaca valori difficilmente differenziabili rispetto a quelli di B1;
  • sensibile incremento della frequenza respiratoria;
  • lattacidemia tra le 4 e le 7 mmoli/L (più bassi per i fondisti);
  • viene bruciato principalmente glicogeno muscolare.

Le andature di allenamento per lavorare in B1-B2 statisticamente coincidono con quelle massime ottenibili in 30 minuti di nuoto continuato. In serie e frazioni tale velocità dovrà essere incrementata del:

  • 10 – 20% per serie da 400 m;
  • 20 – 30% per serie da 200 m;
  • 40 – 60% per serie da 100 m;
  • 8 – 12% per serie da 50 m.

Generalmente i velocisti necessitano di differenze percentuali superiori rispetto ai fondisti.

Esercitazioni per B1: le esercitazioni per lo sviluppo della soglia anaerobica sono rappresentate da lavori di durata effettiva compresa tra i 20 e i 30 minuti ( pulsazioni fra i 160 e i 180 bpm). Possono essere utilizzate tutte le distanze di frazionamento con intervalli compresi tra i 10 e i 30 secondi in relazione alla distanza (più lunga è la distanza, più lungo è il riposo). Il volume complessivo del lavoro sarà compreso tra i 1500 e i 4000 metri a seconda del grado di evoluzione dell’atleta.
Esercitazioni per B2: VO2 Max (massimo consumo di ossigeno nell’unità di tempo). Lo sforzo è sub-massimale, con le pulsazioni che vanno oltre i 180 bpm. L’allenamento ottimale prevede la ripetizione di sforzi continui compresi ciascuno tra i 3′ e i 6′, per un totale di almeno 20′. Distanze da privilegiare: 400m, molto variabile secondo le esigenze specifiche. Recupero medio riferito ai 100m: 20″.

Allenamenti di attività anaerobiche

  • C1 tolleranza al lattato;
  • C2 picco di lattato;
  • C3 esercizi di velocià.

C1 è la qualità che consente al nuotatore di mantenere, per il maggior tempo possibile, una determinata velocità in condizione di acidosi muscolare senza riduzione di rendimento meccanico.

C2 é la quantità massima di lattato ematico che il nuotatore può accumulare. In talune esercitazioni in allenamento può essere raggiunto un accumulo di lattato superiore rispetto a quello raggiungibile nelle competizioni.

C3ricerca dello sviluppo della massima velocità di spostamento in acqua attraverso il miglioramento del rendimento meccanico della nuotata e l’incremento della potenza muscolare.

Parametri fisiologici C1:

  • frequenza cardiaca: massimale;
  • frequenza respiratoria: massimale;
  • lattacidemia: massimale e superiore al VO2 Max;
  • vengono bruciati zuccheri semplici.

Le andature sono pari o superiori alla velocità di gara su distanze inferiori a quelle di gara.

Esercitazioni per C1:le esercitazioni per lo sviluppo della tolleranza al lattato sono rappresentate da lavori di durata effettiva inferiore a 10 minuti. Saranno utilizzate distanze di frazionamento dai 50 ai 200 metri con recuperi compresi tra 45″ e T o superiori con recupero attivo (più lunga la distanza, più lungo il riposo). Il volume complessivo del lavoro non sarà superiore ai 1000 metri.
Esercitazioni per C2: La durata complessiva è nell’ordine di qualche minuto. Le distanze da privilegiare sono i 50 e i 75 metri. Volume massimo di lavoro ai 400 metri. Intervalli compresi tra un minuto e mezzo e due minuti. Esercitazioni per C3: Tutte quelle nelle quali il nuotatore può esprimere la massima velocità per distanze non superiori ai 50 metri con intervalli non inferiori a due minuti

Ritmi gara

  • D andature ai ritmi di gara.

Esercitazioni altamente specifiche volte a simulare la gara o parti di essa. Fisiologicamente il lavoro può avere intensità medio alte, ma l’intento di queste esercitazioni NON E’ fisilogico, quindi rimandiamo ad altra sede la loro discussione.


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