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Argomento: migliorare bracciata a stile libero

ciao a tutti, nuoto da 4 anni e dopo difficolta iniziali, sono soddisfatto del livello raggiunto, cosa che non avrei mai nemmeno immaginato all inizio (considerando che ho iniziato a nuotare a 31 anni... dopo 24 anni di calcio.....).
cmq: lo stile che piu mi soddisfa e piace è la rana ma vorrei migliorare con lo stile libero: ieri sera per esempio col mio gruppo abbiamo fatto questi 2 esercizi:
300 m a stile contando le bracciate per ogni vasca: risultato mio -> 21 bracciate in tutte le vasche! nemmeno farlo apposta....
300 m sempre a stile libero ma alla andata la vasca doveva essere fatta in 20 bracciate, il ritorno in 10. se all andata non ho avuto alcun problema, il ritorno è stato quasi tragico: sempre 14 o 15.... ora: per diminuirle facevo scivolare il corpo tra una bracciata e l altra, quindi il movimento non era fluido. so che il mio problema sara la trazione.... ma come caspita posso migliorarla?!?!

ps: so che il modo migliore è provare, provare, provare..... ma mi servirebbe qualche consiglio....
ps2: ho letto anche i consigli qui sul sito...

di zack77 sito web

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Re: migliorare bracciata a stile libero

10 mi sembrano francamente pochissime, da qualche parla se ne parla di questo argomenti, prova a fare una ricerca.

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Re: migliorare bracciata a stile libero

fatta... mi sa che devo seguire i consigli che "invitano" a distendere il più possibile le braccia nel momento dell ingresso in acqua per poter poi tirare di più. parlando di tempi, rispetto a un mio compagno che normalmente fa 12 bracciate sui 25m io perdo 3" massimo. il fatto è che lui alla lunga fa poco più della meta delle mie bracciate e ciò si trauce con "meta sforzo"!

di zack77 sito web

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Re: migliorare bracciata a stile libero

provo a darti una risposta in una discussione già aperta

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Re: migliorare bracciata a stile libero

zack77 ha scritto:

ciao a tutti, nuoto da 4 anni e dopo difficolta iniziali, sono soddisfatto del livello raggiunto, cosa che non avrei mai nemmeno immaginato all inizio (considerando che ho iniziato a nuotare a 31 anni... dopo 24 anni di calcio.....).
cmq: lo stile che piu mi soddisfa e piace è la rana ma vorrei migliorare con lo stile libero: ieri sera per esempio col mio gruppo abbiamo fatto questi 2 esercizi:
300 m a stile contando le bracciate per ogni vasca: risultato mio -> 21 bracciate in tutte le vasche! nemmeno farlo apposta....
300 m sempre a stile libero ma alla andata la vasca doveva essere fatta in 20 bracciate, il ritorno in 10. se all andata non ho avuto alcun problema, il ritorno è stato quasi tragico: sempre 14 o 15.... ora: per diminuirle facevo scivolare il corpo tra una bracciata e l altra, quindi il movimento non era fluido. so che il mio problema sara la trazione.... ma come caspita posso migliorarla?!?!

ps: so che il modo migliore è provare, provare, provare..... ma mi servirebbe qualche consiglio....
ps2: ho letto anche i consigli qui sul sito...

Mi vengono alcune considerazioni.

Primo:
assegnare il lavoro ad un gruppo di atleti con parametri fissi è una cosa stupidissima.
Io posso dire ad UN mio atleta di nuotare in tot secondi o con tot bracciate,ma ad un gruppo intero no,perchè alcuni faranno più sforzo e altri meno sulla base delle loro caratteristiche,e alla fine l'allenamento sarà utile solo a quei pochi ai quali per motivi statistici (culo) si adatta alla perfezione quell'allenamento.

Secondo:
dieci bracciate in un 25 le fanno solo i boss quelli veri,12 è già un gran bell'andare e siamo già nel difficile riservato a professionisti o veterani.
Per cui mi domando se magari non stai parlando di cicli (un ciclo=due bracciate).

Terzo
E' chiaramente un lavoro di cambio di passo e di tecnica.
Meglio sarebbe stato dire molto più semplicemente (come fanno tutti gli allenatori del mondo) fate una vasaca in frequenza e una in ampiezza,ovvero fatene una veloce e una lunga.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: migliorare bracciata a stile libero

dunque.... scusandomi innanzitutto per il ritardo nel rispondere, posso aggiungere che abbiamo un allenatore e nel gruppo ognuno ha il suo stile e il suo ritmo. quell esercizio era "una prova" per confrontare i nostri pregi e difettti. il collega che  teneva la media di 11/12 bracciate (non cicli) a vasca ha un pregio (rispetto a me): alla partenza riesce con la spinta a scivolare almeno 7 metri, mentre io con la spinta ne faccio la meta se va bene...  mi viene istintivo uscire subito per "conservare " velocita di spinta: cio si traduce in 3 o 4 bracciate in piu gia per quello

di zack77 sito web

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Re: migliorare bracciata a stile libero

ieri sera mi son concentrato di piu sul movimento... beh... migliorandolo effettivamente ho diminuito costantemente le bracciate. da 21 sono sceso a 16/17 tenendo un ritmo di bracciata regolare.... meno bracciate e anche piu fiato conservato.... tradotto: 300 mentri in piu! beh.... semplicemente ho "allungato" meglio e di piu la bracciata.

di zack77 sito web

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Re: migliorare bracciata a stile libero

Un bimbo (terzo anno scuola nuoto) che, nella prima parte della bracciate, tende a schiacciare l'acqua verso il fondo vasca e quindi avanza poco e con tanta fatica. Prima abbiamo visto il giusto movimento a secco, poi a bordo vasca e poi gli ho proposto stile alternato con il pull concentrandosi sulla bracciata "prendi acqua e spingi forte verso i piedi", dopo 2 vasche ha iniziato ad ingranare ma tolto il pull.....siamo punto e a capo. Devo perseverare con gli esercizi o mi consigliate qualcosa di più efficace?

Ciao

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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Re: migliorare bracciata a stile libero

Marioaversa provo a darti una risposta. Premetto che ti parlo per esperienza personale e non direttamente da "istruttore". Secondo me per insegnare lo stile libero a un bambino sarebbe meglio evitare l'uso eccessivo dei sussidi e in particolar modo del pull; è istintivo, lo riconosco, nel momento in cui si riscontrano delle difficoltà nella bracciata cercare di isolare tutto il resto del corpo (e quindi le gambe con il pull) per favorire la concentrazione dell'allievo sul movimento degli arti superiori però così facendo si ottiene un risultato sbagliato: il bambino non imparerà a gestire il movimento sia degli arti superiori che di quelli inferiori e non acquisirà una corretta percezione del proprio equilibrio e una corretta immagine motoria; inoltre si rischia di complicare invece che agevolare "la vita" del piccolo nuotatore perchè il pull, soprattutto in relazione alla fisicità di un bambino (di 6/8 anni?) tende a portare troppo a galla le gambe favorendo un'inclinazione eccessiva verso il basso della parte anteriore del corpo. Secondo me in un terzo livello prima ancora di puntare sull'efficacia della nuotata ("prendi acqua e spingi forte verso i piedi") occorre concentrarsi e lavorare affinchè il bambino impari la "nuotata grezza" e riesca ad effettuare i movimenti in maniera continua e a coordinare al meglio gambe, braccia e respirazione. Solo in seguito si deve intervenire sulla tecnica vera e propria dello stile e sul miglioramento dell'efficacia. Spero di esserti stato utile, nel mio piccolo. Naturalmente dico sia a te sia agli altri che leggeranno di correggermi qualora abbia detto baggianate perchè se sono qui è anche per imparare :-)

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Re: migliorare bracciata a stile libero

Andrea avresti ragione se si parlasse di un bambino che ancora non ha la coordinazione di base.
In questo caso è notorio che prima si assicura la coordinazione,e solo in seguito si possono proporre esercitazioni di esclusione o settoriali.
Inoltre questo discorso riguarda l'assenza totale di coordinazione,e non è invece necessario che sia perfetta prima di proporre certe cose.
E in effetti esercitazioni settoriali di braccia (oltre che di gambe) vanno benissimo già nella transizione tra secondo e terzo livello e sono prassi comune e molto utile ben prima che il bambino sia in grado di chiudere una vasca intera.
Anzi a chiuderla ci arriva prima proprio grazie alle remate che sono utilissime per sviluppare la sensibilità all'avanzamento,e a questo proposito ricordo che il "fine ultimo" delle remate,cioè l'essenza dell'azione,va chiarito subito dopo la prima formazione della forma della nuotata,cioè già nella stessa prima lezione di prova di coordinazione.
Cioè hai il bimbo cui 10 minuti prima hai impostato la coordinazione,ebbene a schema ottenuto gli chiarisci che le braccia non fanno semplici cerchi nell'aria,ma servono a muoversi in avanti per rapporto di causa ed effetto (chiaro che usi altri termini).
In più non è vero che il pool inneschi una posizione troppo alta delle gambe o troppo bassa del busto,anzi la postura ottenuta è proprio quella corretta,e serve anche a far si che l'allievo perfezioni il relax abbandonando il peso sull'acqua in modo completo spostando il baricentro del corpo nel settore frontale,petto e gola,cioè dove deve stare.

Quindi non esistono controindicazioni all'uso del pool in un bambino già dotato di una coordinazione grezza.
Anzi lo consiglio vivamente,insieme ad una infinità di altre remate.

Comunque nella prima riga Andrea ti dicevo "avresti ragione se...."
Infatti il bimbo di Mario non è in quella situazione,e trattasi non di terzo livello come hai frainteso e riportato nel tuo post,bensì di terzo anno come dice Mario stesso.
E in tre anni un bambino arriva ben oltre il terzo livello,dunque la scelta di Mario è ancora più legittima,e oltretutto lo conosco bene e so che è ben conscio dell'importanza prioritaria della coordinazione e che di certo avrebbe prima assicurato che ci fosse.

Quanto al problema riportato da Mario,probabile che si tratti di abitudine,e si sradica con una molteplicità di proposte più che con una sola,per quanto pertinente.
Prova a mettere il bambino in equilibrio su una tavoletta,tenuta sotto la pancia,e farlo remare a braccia delfino in modo che riesca a procedere senza perderla.
Se fa l'errore beccheggia e la perde.
Quindi sarà stimolato a remare per dietro senza scavare per sotto a gomito basso.

Ciao

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Re: migliorare bracciata a stile libero

direi che comunque stiamo parlando si situazioni teoriche:io ho avuto bimbi che"nuotano"da 2-3 anni con gravissimi difetti di ambientamento:là bisogna tornare parecchio indietro....e quello che dice andrea va benissimo...va sempre valutato caso per caso..

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di marina sito web

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Re: migliorare bracciata a stile libero

Stefano ha centrato in pieno il problema.

Grazie comunque ad Andrea e Maria Pia per le risposte.

Ciao

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Re: migliorare bracciata a stile libero

Volevo chiedervi se puo' essere normale che un allungamento della bracciata nello stile libero posso portare una fatica maggiore a livello muscolare su tutta la parte alta del braccio fino al deltoide e al trapezio... non parlo di uno sforzo da dolore, solo di una percezione di fatica diversa e piu' diffusa rispetto alla bracciata a cui si e' abituati che magari non va in presa bene...

la bracciata comunque pareva avere un'efficacia migliore (percezione di scivolamento migliore e uno due cicli in meno sui 25 metri)

Come fare poi a memorizzare un movimento corretto nel momento in cui allenandosi si tenderebbe a ripetere per un numero maggiore di volte un movimento a cui si è abituati?Se faccio 10 vasche di tecnica e poi 30 di forza o di resistenza dubito che resti una traccia memonica del movimento piu' efficace, tra l'altro pure in parte piu' faticoso perchè interessa muscoli magari altrimenti sottostimolati ...

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Re: migliorare bracciata a stile libero

è possibile che tu abbia trovato dei punti di leva più favorevoli che impegnano maggiormente certi distretti muscolari, aumentando quindi l'efficacia della nuotata.

ricorda che l'allungamento della bracciata deve essere naturale: gran parte della distensione del braccio avviene FUORI dall'acqua per effetto del recupero che ha il compito di far cadere il braccio più lontano possibile dalla testa e ciò avviene solo per mezzo di un'ottima flessibilità articolare.
poi, sott'acqua, la spalla si deve allungare  ancora po', ma non eccessivamente.
infine ricorda che il braccio non si distende sotto il pelo dell'acqua, ma deve andare immeditamente alla ricerca del punto più profondo della PROPRIA passata subacquea.

insomma, se fai tutto per bene non c'è bisogno di pensare a tutto questo perché viene automatico wink

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Re: migliorare bracciata a stile libero

Esatto anche perchè iperestendere la spalla oltre un certo punto è svantaggioso i muscoli non sono nella posizione favorevole per eseguire il lavoro che solitamente dovrebbero compiere...

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Re: migliorare bracciata a stile libero

giusto.
distedere sì (anzi è doveroso per avere i giusti appoggi). iperdistendere no (anche perché fa male)

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Re: migliorare bracciata a stile libero

ed una volta scoperta un'azione piu' vantaggiosa quali sono i modi per evitare di tornare alle vecchie abitudini visto che richiedono meno sforzo anche se sono meno efficaci nelle nuotate?

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Re: migliorare bracciata a stile libero

Disponibilità variabile,
cioè la capacità di eseguire le azioni come ti pare discriminando un movimento invece che una altro,
cioè la capacità di nuotare di volontà invece che di abitudine....
il che è lo scopo ultimo dell'insegnamento ed è il reale motivo per cui fare le vasche sempre uguali non serve a un cazzo e fare mille cose diverse invece è la migliore ricchezza.

Ciao

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Re: migliorare bracciata a stile libero

direi che gli allenamento sono piuttosto vari, anzi, piu' che vari, proprio diversi uno dall'altro. Per santa pazienza dell'allenatore che se li prepara a tavolino prima di proporli al gruppo. Ma ognuno ha qualche difficoltà tecnica personale al suo stile quindi mi immaginavo un sistema che una volta proposta una modifica da inserire nella nuotata ne rendesse l'assimilazione progressima e sicura senza incorrere nel tornare al vecchio vizio.

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Re: migliorare bracciata a stile libero

Bimbo 2° anno scuola nuoto, ho notato una asimmetria nella passata subacquea: con il braccio dx esegue il movimento tipo delfino (cioè apre verso l'esterno per poi chiudere verso la pancia) mentre con il sinistro la passata è più lineare.
Respira prevalentemente a dx, durante le ripetute in A2, e si irrigidisce quando respira a sx negli esercizi in ipossia.
Fino ad ora non l'ho mai corretto perchè ritengo che abbia raggiunto il suo equilibrio nuotando in quel modo ma prima o poi dovrò affrontare il problema.
Pensate di dover intervenire subito? Magari gradualmente per non scomporre troppo gli equilibri?
Sono indeciso perchè rischio di fossilizzare il problema, anche se ha una nuotata produttiva ma brutta da vedere.

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Re: migliorare bracciata a stile libero

Esiste un fenomeno in natura che si chiama imprinting che determina la specializzazione, nel nostro caso, degli apprendimenti motori. Il corpo umano, macchina perfetta, è organizzata in modo da lavorare con la massima efficienza ed economicità per cui, una volta che ha standardizzato una azione, tende ad eliminare i collegamenti neurologici superflui che sovraintendono al movimento. Nei bambini tale fenomeno è estremamente evidente ed il bravo maestro è colui che sposta continuamente in avanti il momento in cui gli schemi corporei saranno completati. E' per tale motivo che, saggiamente, le federazioni sportive hanno deciso che non ci debbano essere competizioni sportive al di sotto di una certa età. Questo introduce un metodo riconosciuto dai tecnici più preparati che lavorano con i bambini, ossia, quello di creare e rompere continuamente gli equilibri che vanno ad assumere quando praticano attività fisica. Per questo motivo, apprezzo particolarmente Stefano quando parla di rottura continua degli schemi. La finalità è proprio quella di creare una sorta di vocabolario cinestetico dal quale attingere continuamente per formulare un "discorso" fisico con risposte molto variegate al gesto atletico richiesto. Io, al tuo posto, creerei situazioni nelle quali viene richiesto, in maniera inconsapevole per il tuo piccolo sportivo, di variare il movimento appreso e standardizzato lasciando a lui la possibilità di trovare continui adattamenti. In bocca al lupo.

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Re: migliorare bracciata a stile libero

perfettamente d'accordo con Carlo, è quello che intendevo nell'altro post, ossia fornire un ampio bagaglio motorio dal quale il nostro agonista in futuro possa costruire la sua nuotata, e lo può fare solo se durante la sua crescita sportiva gli abbiamo fornito lo strumento per accumulare queste capacità, montagne di esercizi di tecnica e coordinazione che hanno lo scopo appunto di disturbare gli equilibri e crearne di nuovi ^^ in caso contrario il nostro agonista saprà nuotare solo in quel modo saprà fare solo x esercizi e arriverà a un punto di stallo oltre il quale gli sarà impossibile andare...


Io direi di aumentare esercizi di tecnica e coordinazione per lo stile in cui ha delle mancanze, e di mostrargli anche il movimento fuori, accompagnando le sue braccia, aiuta cmq a creargli un piccolo schema mentale che può tornargli utile...

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Re: migliorare bracciata a stile libero

Marioaversa ha scritto:

Bimbo 2° anno scuola nuoto, ho notato una asimmetria nella passata subacquea: con il braccio dx esegue il movimento tipo delfino (cioè apre verso l'esterno per poi chiudere verso la pancia) mentre con il sinistro la passata è più lineare.
Respira prevalentemente a dx, durante le ripetute in A2, e si irrigidisce quando respira a sx negli esercizi in ipossia.
Fino ad ora non l'ho mai corretto perchè ritengo che abbia raggiunto il suo equilibrio nuotando in quel modo ma prima o poi dovrò affrontare il problema.
Pensate di dover intervenire subito? Magari gradualmente per non scomporre troppo gli equilibri?
Sono indeciso perchè rischio di fossilizzare il problema, anche se ha una nuotata produttiva ma brutta da vedere.

Errore da deficit percettivo.
Intervenire subito ma in modo "subliminale",cioè senza dire al bimbo fai così invece che cosà (almeno non come prima opzione,ma solo in seguito),cosa che come giustamente immaginato da Mario potrebbe creare confusione e disturbare la nuotata (buttare via il bimbo insieme all'acqua sporca) in cambio di un risultato molto aleatorio......ma creando invece per vie traverse i requisiti adatti ad un miglioramento futuro o magari spontaneo,con tanti esercizi di remate in simultanea o singole,sia a pancia sotto sia a pancia in su,in modo da innescare i meccanismi di contrasto.
Molto utile la remata doppia a pancia sotto e con recupero subacqueo (delfino senza fare uscire le braccia),dicendo di cercare di NON beccheggiare ma di andare invece sempre in linea retta (a testa sotto ovviamente,e tenere le braccia ferme-basso o alto è uguale- durante la respirazione).
In questo modo si crea esperienza motoria finalizzata alla propulsione lineare e si percepisce quali sono le azioni (scavare) che producono invece il sollevamento del corpo.
Questa esperienza si traduce nella capacità di discriminare una traiettoria invece che un'altra e le relative relazioni di causa ed effetto,creando il requisito necessario a sistemare in modo autonomo l'errore,o come minimo a rispondere in modo positivo a eventuali future richieste espresse (correzioni analitiche).
Chiederle prima senza che l'allievo disponga del requisito= fallimento totale.

Ciao

PS
E quoto totalmente Filippo Carlo e Thorpe che ho letto solo ora.

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Re: migliorare bracciata a stile libero

stefano '62 ha scritto:

cioè la capacità di nuotare di volontà invece che di abitudine....


Ciao

E' giusto prendere questa frase anche come definizione di esercizi di tecnica?
Nel mio caso, notando un maggiore dispendio energetico nuotando di volontà, è controproducente fare delle pause, anche se di pochi secondi, tra un cinquantino e l'altro?
Ho notato che se evito pause l'abitudine tende a predominare sulla volontà.

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Re: migliorare bracciata a stile libero

Occhio a non confondere l'abitudine con gli automatismi,e il controllo con l'ossessione.
La differenza tra automatismi e abitudine è che nel primo caso il gesto è a nostra disposizione per eventuali aggiustamenti,nel secondo invece siamo prigionieri di qualcosa difficilmente modificabile.
Il controllo è la capacità di moficare un automatismo,l'ossessione è una attenzione spropositata che inficia la naturalità del gesto.

Quindi gesti coscienti non significa incaponirsi su un certo particolare magari peggiorando il tutto,ma semplicemente avere chiare le finalità dell'esercizio proposto,cioè le cose su cui l'istruttore ha posto l'accento durante la proposizione del compito.

Ciao

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