Argomento: Preagonistica e Agonistica.

salve ragazzi come state? ecco cosa è successo l'altro giorno a nuoto. il mio insegnante mi dice che il prossimo anno inizia la preagonistica e mi ha invitato a praticarla. io un mese fa avevo fatto una domanda se c'era bisogno di fare preagonistica o direttamente agonistica e la risposta che ho avuto è che potevo andare direttamente alla agonistica xk la preagonistica era per i bambini...io ora ho 14 anni e mi pare strano che devo fare la preagonistica, e infatti gli ho chiesto questa cosa e lui mi ha detto che è obbligatoria O_O nn so se questa cosa è una cavolata ma mi hanno detto cosi O_O voi cosa pensate? sia giusto?

Condividi sui social

Re: Preagonistica e Agonistica.

E' una verità detta in forma di cavolata:
-) è vero perchè prima di mettersi a fare km su km è opportuno fare un periodo in cui aumenti il lavoro progressivamente in modo da non subire traumi o overtraining
-) ma è una cavolata perchè non è vero che sia obbligatorio,del resto tu potresti provenire dall'agonistica di un'altra città ed essere anche più forte dei loro atleti,che ne sanno ?

Se è vero che non hai mai fatto agonisitca,potrebbe anche capitarti che i bambini della preagonistica vadano più di te;se capita non demoralizzarti,dopo un pò farai fiato e forza e la differenza di età ti renderà giustizia.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

Re: Preagonistica e Agonistica.

grazie comunque ora nn faccio nessuno dei 2...faccio nuoto con l'istruttore. cmq ho deciso di fare preagonistica xk devo migliorare il delfino.

Condividi sui social

4 (modificato da nuotix 08-02-2012 21:54:12)

Re: Preagonistica e Agonistica.

oggi sono andato dal medico per farmi vedere il braccio sx xk è da un po' che ho delle contratture che non riesco a farmi passare (sigh).
ad un certo punto mi ha detto: "un'attività sportiva moderata fa bene alla salute, un'attività agonistica invece fa meno bene". concetto ribadito anche qualora l'atleta fosse seguito da un allenatore.
non sono un agonista, ma, pur essendo master e seguito da un allenatore, mi sottopongo ad allenamenti molto stressanti da un punto di vista fisico.
c'è un fondo di verità?

Condividi sui social

Re: Preagonistica e Agonistica.

Un fondo di verità in cosa ?

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

6 (modificato da nuotix 08-02-2012 22:53:22)

Re: Preagonistica e Agonistica.

un fondo di verità sulla frase del mio medico

nuotix ha scritto:

"un'attività sportiva moderata fa bene alla salute, un'attività agonistica invece fa meno bene". concetto ribadito anche qualora l'atleta fosse seguito da un allenatore.

l'attività agonistica o cmq l'attività molto intensa, seppur sotto la supervisione di un allenatore che calibra carichi e scarichi, può non essere così salutare come un'attività moderata?

Condividi sui social

Re: Preagonistica e Agonistica.

L'attività fisica produce modifiche,cioè adattamenti.
Questi adattamenti possono essere stabili oppure no.
Dipende dal fatto che si raggiunga la soglia allenante o meno.

Nel caso non si raggiunga questa soglia allenante l'effetto è moderato e a termine,se cioè fai una corsetta al di sotto delle tue possibilità ottieni un effetto benefico nel senso che riossigeni il sangue,muovi le articolazioni quindi le tieni bene oliate facendo circolare il liquido sinoviale,mantieni il tono muscolare,anche quello del cuore e dei muscoli deputati alla respirazione.
Però l'effetto non è stabile e se passa un pò di tempo senza che lo fai allora la volta successiva le tue capacità rimarranno sempre quelle se sei un giovane con orologio biologico ancora lentissimo,invece saranno diminuite se hai raggiunto l'età in cui il tuo orologio biologico comincia a camminare più velocemente.
Si tratta cioè di una benefica attività di mantenimento,i cui effetti sono limitatissimi e spariscono istantaneamente in caso di stop.

Se invece il carico dell'attività oltrepassa la soglia allenante,cioè la dose di carico che puoi sopportare senza produrre un adattamento concreto,allora questo adattamento si verificherà sempre per compensare e reagire allo stimolo.
Questo adattamento può essere di due tipi:compensativo oppure non-compensativo.
Nel primo caso si ottiene una modifica del quadro ormonale che attesta lal tua omeostasi (equilibrio delle funzioni fisiologiche) su un punto insindacabilmente superiore e migliore alla faccia di qualsiasi dottorino.
Questo adattamento è in grado non solo di rendere più forte i soggetti giovani,ma anche di rallentare gli orologi biologici più ticchettanti,producendo sensibili effetti sulla capacità cardiaca,sulla quantità di mioglobina contenibile dalle cellule,sulla disponibilità energetica,sull'efficienza del sistema muscolo-scheletrico e di quello metabolico,sulla durezza delle ossa,sulla condizione psico-fisica,sulla capacità polmonare e quindi anche sulla possibilità del cuore di lavorare con maggior spazio di manovra a parità di sforzo,etc.
L'unico beneficio impossibile da ottenere con detta attività è mettere indietro l'orologio biologico,ma è dimostrato che può rallentarlo.

Nel secondo caso in presenza di uno stimo inadeguato (eccesso oggettivo di carico-tipologia di carico non compatibile con patologie specifiche del soggetto-soggetto non sano-etc.) l'adattamento invece sarà di tipo negativo,per esempio crampi,collassi,strappi muscolari,infiammazioni tendinee,etc.

Dire che l'attività allenante fa meno bene di quella di mantenimento,a prescindere,significa dire che non esiste al mondo un allenatore capace di produrre adattamenti positivi invece che negativi,e che al tempo stesso non esiste al mondo nessuno che non abbia bisogno di migliorare una condizione fisica oggettivamente insufficiente,e che l'unico scopo dello sport è quello di mantenerti in forma tra una poltronata televisiva e l'altra.

Traduzione:lo sport fa bene a prescindere a patto che si sia una persona sana,e può aiutare con i dovuti distinguo e adattamenti specifici a recuperare una situazione di salute problematica.
Quella di mantenimento è sufficiente e non presenta alcun rischio.
L'attività allenante dà benefici migliori e più stabili,per definizione,ma presenta rischi facilmente evitabili con opportuni accorgimenti.
Se molti non fanno attenzione e incorrono in problemi più o meno gravi la colpa non è dell'agonismo,ma di chi vi si è rivolto senza averne i requisiti,o di pratiche inadeguate e fuori dai canoni di correttezza.

Se una volta sentite queste considerazioni,un detrattore cercasse di buttarla in calcio d'angolo dicendo che invece l'agonismo fa male perchè c'è il doping,allora stiamo discutendo con qualcuno intellettualmente disonesto.
Perchè qui si parla di effetti dello sport,non di chimica industriale e nemmeno di droga,che rientra ppunto in quelle pratiche inadeguate di cui parlavo.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

Re: Preagonistica e Agonistica.

Quali possono essere questi accorgimenti?
A volte mi capita di finire in alcune pagine su questo sito dove si spiegano tante cose su lavoro in soglia, aerobico, Vo2 max, tutti argomenti che per me, e forse anche tanti altri, sono eccessivamente sofisticati.

Io non ho come obiettivo preparare la gara dell'anno, ma mi piace ogni tanto cercare di passare il limite, di sforzarmi quando vorrei smettere, nella speranza, appunto, di allenarmi, nel senso che si é detto sopra.

Però poi mi dico, dove sta il margine di rischio di fare così?
Fino a che punto posso buttarmi oltre la soglia?

I rischi sono tanti: contratture, acciacchi come minimo, ma poi ad esempio io ogni tanto ho il patema di non aver sovraccaricato il cuore.

Senza andare troppo nello specifico, si può buttar giù un "vademecum", delle "rule of thumb" per allenarsi limitando il rischio?

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

Condividi sui social

Re: Preagonistica e Agonistica.

Gli accorgimenti sono una bella visita medico sportiva agonistica,un bel test metabolico,e poi restare sempre al di sotto dei propri parametri limite,magari controllandosi con un cardiofrequenzimetro.

Le modalità di impegno metabolico lasciale stare,vanno bene solo per chi fa sport a livelli concreti.
Comunque :
A2 è la resistenza aerobica (nuota tanto ad andature medie)
B1 è la soglia,cioè aerobia più intensa,utile per il dimagrimento (nuota abbastanza ad andatura forte)
B2 è la potenza aerobica,cioè sopra soglia,cioè in progressivo e concreto accumulo di lattato (nuotare foritssimo per tempi non brevi)
C1 è resistenza alla forza,nuotare alla massima andatura per tempo medio-breve ma in situazione di stress da lattato
C2 è la forza esplosiva,nuotare alla massima andatura per breve tempo con recuperi quasi completi tra uno sprint e l'altro
C3 è la velocità,non metabolicamente rilevante,bensì di carattere coordinativo,nuotare per meno di 10 secondi alla massima andatura e riposi completi.

Vademecum rapido.
Assicurati sempre di fare un riscaldamento di almeno dieci minuti nuotando senza sforzi eccessivi e con pochi riposi,in modo da innescare il sistema aerobico che sosterrà gran parte di qualsiasi lavoro (una specie di paracadute contro gli sforzi esagerati)
Se qualche volta vuoi fare andare su le pulsazioni,non farlo mai per periodi di tempo troppo lunghi,molla appena senti che la tecnica si perde per l'affaticamento (la perdita di lucidità arriva molto tempo prima del reale rischio fisico).
Dopo un lavoro intenso assicurati di riposare (fermo o nuotando piano) fino a che le pulsazioni non sono tornate regolari (usa un cardio o il metodo della nonna).
Se ci metti cinque minuti o più per recuperare da una situazione di stress e tornare alle pulsazioni normali,allora non lo fare mai più e consulta un medico perchè significa che sei incompatibile agli stress fisici (oppure che ti sei dopato).

Se ci metti uno o due minuti è tantino ma è abbastanza normale per uno poco allenato.
Io per esempio scendo dalle 180 pulsazioni di un lavoro intenso a 120 pulsazioni in circa 40 secondi.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

10 (modificato da nuotix 10-02-2012 10:07:26)

Re: Preagonistica e Agonistica.

@ stefano
grazie mille per la risposta
il discorso della soglia allenante e degli adattamenti è le prima cosa che mi è venuta in mente appena ho sentito quelle parole proferite dal mio medico. io penso che sia molta gente comune sia persino molti medici abbiano forti pregiudizi nei confronti dell'attività fisica fatta in un certo modo. vaglielo a spiegare a queste persone che gli allenamenti non sono tutti uguali, che esiste l'alternanza ciclica del carico e dello scarico, che gli atleti non sono tutti uguali e che quindi l'allenamento di un principiante non è equiparabile a quello di un atleta un po' più evoluto, eccetera eccetera. certamente il medico annuiva a questi discorsi, però la verità è che finché certe cose non si provano sulla propria pelle non si possono capire fino in fondo e in tal caso i preconcetti sono duri a morire.

Condividi sui social

11

Re: Preagonistica e Agonistica.

stefano '62 ha scritto:

Dopo un lavoro intenso assicurati di riposare (fermo o nuotando piano) fino a che le pulsazioni non sono tornate regolari (usa un cardio o il metodo della nonna).
Se ci metti cinque minuti o più per recuperare da una situazione di stress e tornare alle pulsazioni normali,allora non lo fare mai più e consulta un medico perchè significa che sei incompatibile agli stress fisici (oppure che ti sei dopato).

Se ci metti uno o due minuti è tantino ma è abbastanza normale per uno poco allenato.
Io per esempio scendo dalle 180 pulsazioni di un lavoro intenso a 120 pulsazioni in circa 40 secondi.

Ciao

Ciao Stefano quando scrivi pulsazioni normali intendi a "riposo" e per lavoro intenso una serie o parte di essa in B1 ?

Grazie N

Buona bracciata a tutti -__-

Condividi sui social

Re: Preagonistica e Agonistica.

Pulsazioni normali non è a riposo dato che si ottengono appunto solo a riposo,ma significa quella frequenza ordinaria,leggermente sopra a quella a riposo,rilevabile in qualsiasi altro momento durante le routine giornaliere.

Lavoro (più o meno) intenso è qualsiasi cosa che elevi le pulsazioni allontanandole (più o meno) sensibilmente da quella frequenza.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

Re: Preagonistica e Agonistica.

B1 è la soglia,cioè aerobia più intensa,utile per il dimagrimento (nuota abbastanza ad andatura forte)

Stè, cosa vuol dire nuotare abbastanza? Fino a quando ce la fai?

Ciao

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

Condividi sui social

Re: Preagonistica e Agonistica.

Io mi permetto di aggiungere a questo vademecum di mangiare tanto e vario, e fare tante belle pisolate!!! :-)

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

Condividi sui social

Re: Preagonistica e Agonistica.

Marioaversa ha scritto:

B1 è la soglia,cioè aerobia più intensa,utile per il dimagrimento (nuota abbastanza ad andatura forte)

Stè, cosa vuol dire nuotare abbastanza? Fino a quando ce la fai?

Ciao

No,era solo per far capire la relazione tra progressione di carico e regressione di tempo,senza mettermi a fare un trattato sul ventaglio di durata delle singole ripetute e del totale della sessione,e magari le percentuali di impegno cardiaco,la scala di Borg per la ventilazione e quante mMoli di acido lattico devono esserci.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social