Livio e andrea sgombrate la testa dalla questione diaframmatica o meno e anche da quanta aria espellete o se è abbastanza o cosa.
Per due motivi dovete sgombrarla:
Primo: nei polmoni ci stanno litri e litri,e una espirazione fa fatica ad arrivare a mezzo litro,quindi non esiste proprio che riusciate a vuotare tutto nè è importante;l'importante è che sia tale da sgombrare le vie aeree in modo che l'anidride residua non impedisca il successivo ingresso dell'ossigeno.
Quindi soffiare tanto e forte,ma non incaponitevi in una cosa fisiologicamente impossibile.
Secondo: la respirazione è una sola,non esistono diversi tipi di respirazione.
La respirazione funziona per effetto del lavoro dei muscoli respiratori,cioè di tutti quei muscoli che rendono possibile la variazione di volume della cassa toracica,il diaframma (come diceva il mio collega musicista-pure io suono strumenti a fiato) può solo aiutare o impedire quel lavoro.
Punto
Funziona cosi;
i dentati posteriori allargano la cassa toracica e il conseguente differenziale di pressione dentro-fuori determina l'ingresso di aria.
Quando invece la comprimono allora quel differenziale si inverte e l'aria esce.
Se il diaframma è rilassato tutto funziona al meglio,se è teso per qualche motivo,per esempio per impedire alla pancia di nascondere la tartaruga,allora il lavoro di alcuni muscoli viene compromesso,il volume della cassa toracita ne risente e prende forme diverse,per esempio di solo petto.
Ma tutto questo non influisce troppo sul problema di livio e di andrea.
Vi manca il fiato ?
Ebbene è tutta soltanto una questione di resistenza.
Quegli esercizi di cui sopra,che sono importanti,non fanno sparire per magia la stanchezza.
Servono a EDUCARE un modello respiratorio ottimale.
Ma non è che se uno ci riesce allora di colpo fa i chilometri.
Col cappero.
Come ho appena scritto,la respirazione avviene per effetto del lavoro di muscoli.
Non è che siccome entra aria allora la cassa si apre....è il contrario....siccome i muscoi la aprono e la chiudono allora lei si allarga e si stringe.
E lo può fare solo finchè quei muscoli resistono.
Avete presente in palestra quando prendete un manubrio ?
più di ics volte non lo muovete,il muscolo si inchioda e ciao.
Magari siete capaci di spostare pesi anche grandi,ma anche con pesi piccoli dopo ics ripetute ciao,il muscolo si blocca.
Perchè manca la resistenza.
Con i muscoli della respirazione è uguale:
quei muscoli che a secco lavorano tutto il giorno,sott'acqua fanno più fatica perchè l'acqua è 800 volte più consistente dell'aria,quindi se a secco vi consentono di pompare aria per una corsa di un'ora,nell'acqua cambia tutto.
E' come aumentare il peso del manubrio,le ics volte che lo potete spostare diminuiscono di brutto.
E quando il muscolo si blocca,voi non potete più nè soffiare nè prendere aria.
Che è il vostro problema,immagino.
Ebbene a questo punto non resta altro che ALLENARE quei muscoli in modo che aumenti la resistenza.
Quindi quegli esercizi non basta farli una volta,ma centinaia; e nel frattempo fare vasche su vasche fino a che il lavoro specifco non aumenta sia la forza sia la resistenza di quei muscoli.
Tutti noi che oggi facciamo km su km senzsa il minimo sforzo,siamo tutti passati da mesi e anni di affanni dopo solo poche vasche.
E' fisiologico,non abbiate fretta e continuate a nuotare.
Senza patemi nè fretta,perchè tanto le scorciatoie non esistono.
Ciao
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