Argomento: continuità respirazione

ciao a tutti,

ho iniziato a fare triathlon da Settembre...mai nuotato prima, a parte quando avevo 10 anni...
a parte i problemi di tecnica e allungamento che piano piano sto risolvendo con un corso quello che mi manca è la respirazione...dopo 50m scoppio, devo fermarmi a recuperare.
Io respiro ogni 2, ma provando ogni 3 le cose non cambiano molto.

avete un allenamento di tipo specifico per questo problema? per circa 40-45 vasche?

ps.: l'ho chiesto al mio allenatore...richiesto la settimana dopo e mi sono sentito dire di fare gli stessi esercizi del corso, che devo migliorare la tecnica...quando vedo tutta questa disponibilità mi commuovo...

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Re: continuità respirazione

Ciao! Io da profano credo che o fai 2 vasche a tutta oppure il tuo problema sia che non butti fuori tutta l'aria e l'anidride carbonica ti riempie, il mio allenatore per farmi imparare a farlo mi faceva soffiare fuori tutta l'aria con naso e bocca (solo dal naso non la butti tutta) e respirare solo quando davvero non ne avevo più....con me a funzionato....ora in relax respiro ogni 5/6 bracciate e di vasche pure 10 di fila senza fiatone...e ti garantisco che non sono super allenato.

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Re: continuità respirazione

ciao, è probabile eh...forse non me ne accorgo ma non svuoto bene i polmoni.
ma la respirazione è più diaframmatica o con la cassa toracica?

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Re: continuità respirazione

qualcun altro ha idee o esercizi per risolvere il problema? io vado sempre in affanno e quando soffio spesso scoppio perché non riesco a resistere quei 2.3 sec prima di riprendere fiato

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Re: continuità respirazione

guarda.. ti direi che potresti provare a verificare se davvero in ogni respirazione butti fuori tutta l'aria prima di respirare nuovamente.. se cosí non fosse praticamente immetti una percentuale minima di aria in ogni respirazione e dopo pochi cicli vai in apnea..

Ovviamente il tutto si deve amalgamare con il miglioramento della tecnica, che permette che il tuo corpo si rilassi metre esegue il movimento tecnico. Ogni tensione ti fa consumare piú ossigeno.

per la progressione tecnica mi rifarei al tuo istruttore ovviamente.. personalmente partirei dalla base, cioé le famose respirazioni a bordo vasca..anche se suona a corso bambini, ma se lo fanno fare é per una ragione.. :-)

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6 (modificato da Assad17 28-02-2017 22:20:05)

Re: continuità respirazione

hahahah... proprio poco dopo averti detto di fare le respirazioni a bordo vasca guarda cosa ho trovato leggendo qui in giro...(post di Stefano62 su questo stesso forum)

"...E' il requisito primario senza il quale la tecnica laterale specifica del crawl è pura fantascienza di un futuro lontano,e si impara fermi al bordo andando su e giù a fare le bollicine.
Si può avere speranze diapprenderle solo dopo avere imparato a fare le seguenti cose,nell'ordine,e ovviamente senza bere:
-restare immersi a bocca aperta (e piena di acqua) e senza soffiare nè da naso nè da bocca
-restare immersi a bocca aperta (%) e dopo breve tempo soffiare solo dalla bocca
-restare immersi a bocca aperta (%) e dopo breve tempo soffiare solo dal naso
-restare immersi a bocca aperta (%) e soffiare prima dal naso e nell'istante successivo soffiare pure dalla bocca (il naso non smetterà e voi avrete imparato a soffiare contemporaneamente di naso e di bocca.
E la si può considerare appresa solo nel momento in cui si riesce a eseguire l'esercizio a candela in questo modo:
-soffiare le bolle dalla bocca per tutto il tempo che la bocca resta immersa
-soffiare contemporaneamente anche dal naso,senza che la bocca debba invece per forza chiudersi per consentirlo
-prendere aria subito nel momento stesso in cui la bocca smette di soffiare e impiegare meno di un secondo a farlo,e tornare giù subito a soffiare.
-la bocca non deve mai chiudersi,o si soffia o si prende aria.
-la fase di espirazione deve essere lunga almeno il triplo del tempo di inspirazione.
-bisogna essere in grado di farlo non meno di trenta volte (minimo sindacale) ma è meglio un centinaio,senza fermarsi.
Finchè questo non è garantito,lascia perdere la respirazione laterale a crawl e tutti gli inutili tentativi di correzione che prevedono l'uso di un calibro o di un goniometro,perchè continuerai ugualmente ad avere problemi di ogni genere che ti impedirà di nuotare per davvero a crawl.
Ciao"...

TU come sei messo al riguardo? ;-)

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Re: continuità respirazione

Grande Assas17! esattamente quello che cercavo! stas provo e spero di non affogare!

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Re: continuità respirazione

niente, ho provato l'esercizio una 20a di volte e non ho avuto problemi...

forse non espello abbastanza aria...
oppure forzo troppo...

ancora un chiarimento se avete voglia..
- durante la respirazione si usa molto il diaframma? perché io non lo "coinvolgo", l'addome è troppo disteso e tirato
- io faccio inspirazioni ed espirazioni abbastanza violente...nel senso, tanto volume di aria...è normale o dovrei stare "più tranquillo"?

grazie!

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Re: continuità respirazione

la respirazione nel nuoto dovrebbe essere la diaframmatica! cioé se usiamo la diaframmatica il proprio diaframma rimane "basso" e non va a comprimere i polmoni (come invece succede nella resirazione toracica dove il diaframma sale verso l'alto e riduce il volume globale della zonna polmonare)
Dunque usa la pancia per respirare.. :-)

e poi l'espirazione puó essere come tu preferisci.. alcuni preferiscono espirare violentemente poco prima di iniziare la fare di respirazione, altri invece rilasciano poco a poco l'aria durante il ciclo di bracciate arrivando a svuotare i polmoni (anche in questo caso) poco prima di respirare.. é una cosa personale questa.. prova!

si che é comunque importante svuotare il piú possibile i polmoni per 1) repisare il maggior volume di aria e 2) eliminare il CO2 di scarto che non dovrebbe accumularsi troppo eni polmoni e nel sangue a scapito della prestazione..

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Re: continuità respirazione

Assad17 ha scritto:

la respirazione nel nuoto dovrebbe essere la diaframmatica! cioé se usiamo la diaframmatica il proprio diaframma rimane "basso" e non va a comprimere i polmoni (come invece succede nella resirazione toracica dove il diaframma sale verso l'alto e riduce il volume globale della zonna polmonare)
Dunque usa la pancia per respirare.. :-)

Ciao, scusami ma non mi è chiaro. Devo usare il diaframma e quindi comprimere i polmoni "dalla pancia" o usare per lo più i muscoli del torace?

Grazie

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Re: continuità respirazione

Ciao livioerromano,

posso provare a risponderti qualcosa io, che uso la respirazione diaframmatica per suonare strumenti a fiato.
Non è il diaframma che comprime  i polmoni, ma al contrario, i polmoni si espandono a diaframma completamente rilassato (pancia molle) e lo spingono verso il basso aumentando la capacità polmonare dato che hanno più spazio a disposizione.
Devi pensare di inspirare espandendo contemporaneamente la gabbia toracica e la parete addominale, come se il corpo in espansione fosse un cilindro dalle clavicole all'ombelico e non sentire solo i muscoli intercostali lavorare.
Per capirci, la cintura dei pantaloni ti deve diventare molto stretta in una inspirazione daframmaticai.
Puoi provare a farla in due tempi per analizzare il movimento: prima inspiri gonfiando la gabbia toracica alla bodybuilding, poi espandi ulteriormente i polmoni in basso in modo che "spingano la pancia fuori".  Allo spirometro la differenza è netta.
Quanto poi la respirazione diaframmatica serva nello stile libero, disputandum est.

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12 (modificato da livioerromano 27-04-2017 15:06:07)

Re: continuità respirazione

boh, la cosa non si risolve e peggiora, mi fa perdere stimolo...

possibile che non ci siano esercizi propedeutici, anche per bambini? (a parte quello di immergersi descritto prima che a quanto pare mi riesce)??
ma come è il vostro respiro? tanto volume di aria o avete trovato un equilibrio al minimo?
esistono altri metodi per imparare? che ne so, variare con rana/dorso?
può essere utile il powerbreathe?

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Re: continuità respirazione

Ciao, mi sembra di avere lo stesso problema di Livio. i primi 25 li reggo bene, cerco di fare i movimenti con la miglior tecnica possibile, la respirazione giusta (anche se solo a sinistra, a destra faccio un casino) già dai 50 ho seri problemi, sui 75 sono talmente in carenza di ossigeno che nuoto uno stile tutto mio.
Non pensavo al fatto di buttare completamente fuori l'aria (cioè io ho la sensazione di farlo ma magari non è così) ma quando può influenzare la coordinazione errata con le gambe?
Per esempio se uso un pull buoy e lego le gambe con un elastico già va meglio, almeno fino a 50 ci arrivo abbastanza tranquillo, senza mi rendo conto di saltare qualche battuta e la cosa evidentemente genera confusione generale.
è possibile che influenzi così tanto la respirazione?

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14 (modificato da stefano '62 13-07-2017 07:29:59)

Re: continuità respirazione

Livio e andrea sgombrate la testa dalla questione diaframmatica o meno e anche da quanta aria espellete o se è abbastanza o cosa.
Per due motivi dovete sgombrarla:
Primo: nei polmoni ci stanno litri e litri,e una espirazione fa fatica ad arrivare a mezzo litro,quindi non esiste proprio che riusciate a vuotare tutto nè è importante;l'importante è che sia tale da sgombrare le vie aeree in modo che l'anidride residua non impedisca il successivo ingresso dell'ossigeno.
Quindi soffiare tanto e forte,ma non incaponitevi in una cosa fisiologicamente impossibile.
Secondo: la respirazione è una sola,non esistono diversi tipi di respirazione.
La respirazione funziona per effetto del lavoro dei muscoli respiratori,cioè di tutti quei muscoli che rendono possibile la variazione di volume della cassa toracica,il diaframma (come diceva il mio collega musicista-pure io suono strumenti a fiato) può solo aiutare o impedire quel lavoro.
Punto
Funziona cosi;
i dentati posteriori allargano la cassa toracica e il conseguente differenziale di pressione dentro-fuori determina l'ingresso di aria.
Quando invece la comprimono allora quel differenziale si inverte e l'aria esce.
Se il diaframma è rilassato tutto funziona al meglio,se è teso per qualche motivo,per esempio per impedire alla pancia di nascondere la tartaruga,allora il lavoro di alcuni muscoli viene compromesso,il volume della cassa toracita ne risente e prende forme diverse,per esempio di solo petto.

Ma tutto questo non influisce troppo sul problema di livio e di andrea.
Vi manca il fiato ?
Ebbene è tutta soltanto una questione di resistenza.
Quegli esercizi di cui sopra,che sono importanti,non fanno sparire per magia la stanchezza.
Servono a EDUCARE un modello respiratorio ottimale.
Ma non è che se uno ci riesce allora di colpo fa i chilometri.
Col cappero.

Come ho appena scritto,la respirazione avviene per effetto del lavoro di muscoli.
Non è che siccome entra aria allora la cassa si apre....è il contrario....siccome i muscoi la aprono e la chiudono allora lei si allarga e si stringe.
E lo può fare solo finchè quei muscoli resistono.
Avete presente in palestra quando prendete un manubrio ?
più di ics volte non lo muovete,il muscolo si inchioda e ciao.
Magari siete capaci di spostare pesi anche grandi,ma anche con pesi piccoli dopo ics ripetute ciao,il muscolo si blocca.
Perchè manca la resistenza.

Con i muscoli della respirazione è uguale:
quei muscoli che a secco lavorano tutto il giorno,sott'acqua fanno più fatica perchè l'acqua è 800 volte più consistente dell'aria,quindi se a secco vi consentono di pompare aria per una corsa di un'ora,nell'acqua cambia tutto.
E' come aumentare il peso del manubrio,le ics volte che lo potete spostare diminuiscono di brutto.
E quando il muscolo si blocca,voi non potete più nè soffiare nè prendere aria.
Che è il vostro problema,immagino.

Ebbene a questo punto non resta altro che ALLENARE quei muscoli in modo che aumenti la resistenza.
Quindi quegli esercizi non basta farli una volta,ma centinaia; e nel frattempo fare vasche su vasche fino a che il lavoro specifco non aumenta sia la forza sia la resistenza di quei muscoli.
Tutti noi che oggi facciamo km su km senzsa il minimo sforzo,siamo tutti passati da mesi e anni di affanni dopo solo poche vasche.
E' fisiologico,non abbiate fretta e continuate a nuotare.
Senza patemi nè fretta,perchè tanto le scorciatoie non esistono.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: continuità respirazione

chiarissimo direi! per carità nessuna fretta anzi se c'è da lavorarci sopra ben venga. Diciamo che il mio riapproccio al nuoto mi spaventa ecco: da quando faccio atletica e quindi vengo seguito da qualcuno che pone molta ma molta attenzione anche e sopratutto al gesto tecnico come una base per costruire qualcosa, il mio approccio allo sport è cambiato radicalmente. E quindi anche qui non mi basta più spostarmi da un lato all'altro della vasca ma lo voglio fare nel modo più corretto e atletico possibile. Insomma in pochi giorni mi sono ritrovato con una quantità di errori su tutti e tre gli stili (non so fare delfino) che quando nuoto mi pare di leggere un protocollo di avviamento atomico " braccio dex leggermente inclinato, mano sin più lunga, gamba dex fuori sincro con la sinistra etc etc etc", insomma ho un po' di ansietta XD

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Re: continuità respirazione

Dai un calcio a chi ti dice più di un errore da correggere alla volta,e nuota come ti viene più naturale.
Col tempo si limano i particolari,ma sempre e solo uno alla volta.

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Re: continuità respirazione

@Stefano 62: la tua risposta è stata molto esauriente e completa! Grazie!

tutt'ora però non capisco come, nonostante la mia schiena non proprio dritta (soffro di po' di cifosi) io possa scivolare bene sull'acqua visto che più di tanto le mie braccia non si distendono...

ed è parecchio strano ultimamente dove, seppur nuotando "meglio", riesco a fare meno vasche...sembra quasi che torno indietro invece di progredire, bah...

al di là dell'allenare i muscoli ho notato poi che vado più veloce di altri, ma scoppio e ho bisogno di più recupero.
Eppure quando nuoto non riesco ad andare più lento, altrimenti mi sembra di perdere la spinta.

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Re: continuità respirazione

Ribadisco il concetto di base:
ore di volo.
Senza quelle nessun problema deve abbattere.

Comunque la cifosi non produce la schiena storta (quella è scoliosi).
Con la cifosi i dorsali subiscono il "tiro" dei pettorali curvando l'asse delle spalle in avanti di lato.

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Re: continuità respirazione

stefano '62 ha scritto:

Ribadisco il concetto di base:
ore di volo.
Senza quelle nessun problema deve abbattere.

Comunque la cifosi non produce la schiena storta (quella è scoliosi).
Con la cifosi i dorsali subiscono il "tiro" dei pettorali curvando l'asse delle spalle in avanti di lato.

infatti, storta in avanti, non lateralmente, o comunque sia le curve della colonna vertebrale sono accentuate e le spalle più bloccate.
non che ci possa fare molto comunque, sono ossa e ho 36 anni...

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