video mio a dorso

Ciao Rheya,

nuoti bene con entusiasmo e ti diverti. Non hai scuse per deprimerti.

Il serpeggiare mi sembra dovuto principalmente a due elementi: le gambe sono poco propulsive perché i pedi sono poco estesi e la frequenza di battuta è bassa; la bracciata è decisamente troppo aperta, laterale e con braccio dritto, e non spinge lungo l'asse del corpo.
Quando il braccio passa dalla trazione alla spinta, il gomito deve essere piegato, decisamente più a fondo della mano, ed avambraccio e braccio formano un angolo di circa 90° e la mano deve passare molto più vicina al torace ed ai fianchi. Questo ti risulta più facile se tieni la spalla più affondata e quella del braccio che recupera, più emersa. La spinta rettilinea lungo l'asse del corpo deve iniziare prima che la mano giunga all'altezza della spalla e poi il movimento proseguire in accelerazione con spinta finale, che a te manca, verso i piedi ed il basso, quindi con il palmo parallelo al fondo della vasca.
Devi pensare il dorso come ad un crawl rovesciato (il principio propulsivo è lo stesso), e dato che l'acqua è dietro la schiena la rotazione delle spalle deve essere accentuata.

Ci riuscirai eccome! L'età non c'entra. Conta la flessibilità mentale.
Prova questo esercizio per correggere l'ondeggiamento:

un braccio solo attivo e l'altro fermo lungo il fianco, pool buoy in mezzo alle gambe e ferme; se remi con il braccio largo vai fuori corsia, se spingi lungo il fianco verso i piedi rimanendo con la mano vicino al corpo ma affondata ed a gomito basso, andrai molto più dritta (e questo ti risparmia le articolazioni della spalla).

Se riguardi il tuo filmato vedrai che con la bracciata occupi quasi tutta la corsia. Se quando nuoti a crawl devi idealmente nuotare in un cilindro di una cinquantina di centimetri, la stessa cosa dovresti fare a dorso.