Ciao a tutti,
volevo dirvi che è stato messo online un nuovo negozio specifico per gli Occhialini Nuoto Graduati ->https://www.occhialini-nuoto-graduati.it/. Fa sempre parte del network di  Nuoto Mania e troverete occhialini graduati di tutti i tipi: per adulti, bambini, miopi, ipermetropi, presbiti e astigmatici.
Grazie a tutti

Ciao a tutti,
vi segnalo un nuovo e-comerce specifico per gli Occhialini Nuoto Graduati -> https://www.occhialini-nuoto-graduati.it/. E' stato sviluppato da noi di Nuoto Mania e troverete occhialini graduati di tutti i tipi: per adulti, bambini, miopi, ipermetropi, presbiti e astigmatici.
Grazie a tutti

Ciao,
beh forse i problemi di galleggiamento e scivolamento derivano proprio dal fatto che sei un runner. Se hai gambe muscolose queste tenderanno a galleggiare di meno.
A presto.
GMD

4

(4 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Ciao Lorenzo,
molto difficile da dire qual'è il problema così su due piedi senza vederti nuotare. Potrebbe essere un problema di forza, più porbabile un problema tecnico nella fase di trazione spinta della bracciata o ancora un problema di sensibilità.
A presto.

Ciao Francesco,
assolutamente non non  c'è una propensione "naturale" dei destrorsi a respirare a destra. Non è come prendere una penna per scrivere. Respirare a destra o a sinistra sono solo delle abilità motorie che vanno semplicemente sviluppate con l'esercizio.
A presto
GMD

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(1 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Ciao Marco,
benvenuto smile

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(1 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Benventuo Fabrizio!

8

(1 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Ciao Francesco,
la tua storia è fantastica, complimenti. Benvenuto sul forum di Nuoto Mania.
smile

9

(4 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ciao Giacomo,
scusa il ritardo nella risposta.

Si condivido le tue motivazioni e aggiungo che in parte, a mio modo di vedere, c'è anche uno stress anabolico (stress da biosintesi). Devo ammettere però che queste motivazioni non giustificano, a parer mio, le 48 ore di recupero quindi presumo che ci sia altro che ci sfugge .....

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(3 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Capisco,
situazione simile a quella italiana.
Bene o male la stessa in tutto il mondo credo.
A presto e buone nuotate smile

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(4 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ciao Giacomo,
ben venuto sul Forum di Nuoto Mania. Bella domanda, adoro il metabolismo e la fisiologia dell'allenamento.

Trovo il codice di comunicazione dei modelli di allenamento della FIN GENIALE, perchè con esso possiamo definire gli stati fisiologici dell'organismo in rapporto alle diverse intensità dell'attività fisica:

INTENSITA' (velocità, durata, recupero) -> CATABOLISMO ENERGETICO (aerobico, anaerobico lattacido, anaerobico alattacido) -> CONDIZIONI FISIOLOGICHE (bpm, [lattato], numero atti respiratori, permeabilità capillare ecc..)-> CODICE (A1, A2, B1, B2, C1, C2, C3)

Per capirci senza il codice di comunicazione questa discussione non potrebbe avvenire e questo perchè esso ci permette di capire esattamente di che condizione fisiologica stiamo parlando, INDIPENDENTEMENTE DALLA NOSTRA ABILITA' COME ALLENATORI.

Premesso ciò quello che tu scrivi è assolutamente vero eterocronismo C2->B2 6 ore, così come eterocronicmo B2->C2 è sempre di 6 ore.

Questo perchè il C2 è un lavoro corto ad altissime intensità con lo scopo di raggiungere, nel minor tempo possibile, la più alta concentrazione ematica di [lattato]. Questo stimola il sistema enzimatico del catabolismo anaerobico lattacido. In altre parole lo scopo metabolico principale di un C2 (detto anche picco di lattato) è quello di aumentare la trascrizione/traduzione degli enzimi della glicolisi anaerobica, aumentandone la concentrazione nel citosol delle miofibralle, il genera un aumento della potenza lattacida o sia la capacita di produrre ATP attraverso la via anaerobica lattacida nell'unità di tempo.


In media un C2 ha un volume totale variabile dai 300 ai 600 metri (in atleti evoluti) con recuperi altissimi e distanze brevi (io uso sempre i 75, poco i 50 e saltuariamente i 100).

La domanda da farsi è: in un lavoro del genere, nel rispetto del codice FIN, quanto glicogeno si consuma?
La risposta è: non poi così tanto anzi tutto sommato poco in rapporto ad altri lavori come il C1 che ha un eterocronismo di 24 ore rispetto al B2. In 6 ore riesco ad integrare il glicogeno perso.

La dimostrazione di ciò è anche il fatto che a 6 ore da un B2 posso fare un C2, quindi per il C2 basta quel poco di glicogeno che ho reintegrato nelle 6 ore (ammettendo che il B2 esaurisca tutte le scorte di glicogeno muscolare ed epatico). In questo caso però che il secondo B2 io non lo sposto da 72 ore a 78 ore dal primo (72 +6).

Detto ciò ora la domanda è perchè l'eterocronismo C2->C2 è di 48 ore? Così come quello C2 ->C1 e di 24 ore?
Che risposta dai?

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(4 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ciao Lele76,
condivido in pieno, come altre volte, le giuste osservazioni di Arinaldisub e sottolineo che l'età è fondamentale per determinare i tempi di recupero.

Se, come penso, sei nato nel 1976 non sei poi così avanti con l'età e se vuoi recuperare più velocemente, a mio parere, dovresti incrementare il numero di sedute settimanali, passando da due a tre. Vedrai che nel giro di un mesetto o poco più ritorni al livello di prima. In seguito puoi anche scendere di nuovo a due sedute a settimana.

Penso comunque che tre sia il numero di sedute settimanali ottimale per chi pratica nuoto libero con il solo scopo del benessere psicofisico. Tre sedute, alternate con un giorno di riposo dal Lunedì al Venerdì (o Sabato), garantiscono  i giusti tempi di recupero per l'organismo (per un quarantenne e oltre) e si integrano bene con le esigenze lavorative e della famiglia. Durata della seduta 1 ora circa. Tipo di allenamento intervallato.

A presto.
GMD

13

(3 risposte, pubblicate in Rana)

Ciao,
condivido in pieno la risposta di arinaldisub smile
Avanti tutta!

14

(3 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Ciao Masina82,
ben tornata sul nostro forum smile spero che tu voglia condividere con noi le tue esperienze natatorie.
Per curiosità com'è la situazione COVID-19 piscine nello stato in cui sei te? Le strutture hanno riaperto tutte?
A presto.
Gian Maria

Ciao Brontosauro smile,
guarda la risposta secondo me te la sei già fornita da solo.

Secondo me in questa fase è meglio salvaguardare il fisico permettendo a questo di compensare. Prababilmente sei in una fase di affaticamento dovuta a diverse questioni (stress psicofisico da lavoro, vita più sedentaria, alimentazione non corretta, sonno disturbato ecc..).

La cosa migliore da fare in questi casi è non sovraccaricare il corpo, ascoltare le sue esigenze e dare a questo il tempo di recuperare.

A presto.
GMD

16

(1 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Ciao Fmd,
beh direi fantastico sia il volume totale delle vasche che i km camminati.

Solo una cosa non mi piace. Il tipo di allenamento in vasca. Basarsi solo sulla quantità non è una cosa buona un allenamento deve basarsi anche sulla qualità.

Quindi non solo quante vasche fai ma anche come le fai. Fare sempre la stessa cosa inoltre alla lunga funziona meno, l'organismo si adatta e non ha più effetti. Si può anche far meno vasche ma variando ogni seduta la tipologia dell'allenamento.

Se vuoi noi siamo qui a disposizione invia una email a programmi@nuotomania.it
Buona giornata

17

(2 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Ciao Marko,
scusa se ti rispondo solo ora.

Fondamentalmente anche nel nuoto è così, bisogna essere talentuosi, oltre certi livelli conta solo quello.

Nell'esempio da te citato la mia domanda è:
se quel ragazzo che nuota 24 nei 50 stile a 18 anni lo ha fa senza aver mai praticato attività agonistica prima, che tempo avrebbe nuotato ora se avesse fatto agonistica dai 10 anni?

Diciamo che nel nuoto la precocità aiuta il talento. Perchè? Per un motivo molto semplice.
Il nuoto si svolge in acqua dove la gravità è ridotta dalla spinta idrostatica. Il nostro sistema nervoso (SN) finisce il suo sviluppo intorno ai 10 anni. Se durante lo sviluppo del SN l'organismo si trova spesso nell'ambiente acqua l'adattamento alla riduzione di gravità sarà maggiore e la coordinazione sarà superiore. Tutto qui.

Inoltre presumo che il ragazzo dei 24 secondi sui 50 stile abbia imparato a nuotare con un corso di nuoto da piccolo? O erro?
A presto.

18

(2 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Ciao Gabryferra,
scusa per il ritardo nella risposta. Il discorso della massa muscolare rapportata al nuoto è una chimera.

Il nuoto è uno sport prettamente a base aerobica e per quanto tu possa sforzarti con allenamenti di tipo anaerobico i livelli di testosterone che raggiungerai non saranno mai paragonabili a quelli raggiunti con sessioni di forza in palestra. Il nuoto va benissimo, a mio parere, per dimagrire, rassodare e tonificare (a patto che la tecnica di nuotata sia buona) ma non per fare massa muscolare.

Questo perchè di base c'è sempre una componente aerobica nei lavori che fai che riduce in parte i livelli di acido lattico. Mi dispiace ma fare "massa" con il nuoto è proprio difficile a meno che tu non sia predisposto geneticamente (e non credo sia il tuo caso).

Un esempio di quello che dico è il fisico dei nuotatori. Cerca qualche vecchia foto di nuotatori del 2000 come Rosolino a Sidney, Alexander Popov a Mosca e confronta i loro fisici con i velocisti mezzo fondisti di oggi. Vedrai che non c'è paragone in termini di massa e questo proprio perchè in passato la preparazione atletica a secco era trascurata rispetto ad oggi.

Mi dispiace essere stato così brusco ma io la vedo così dopo 20 anni di bordo vasca.
A presto.

19

(2 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Ciao Gabryferra,
scusa per il ritardo nella risposta. Il discorso della massa muscolare rapportata al nuoto è una chimera.

Il nuoto è uno sport prettamente a base aerobica e per quanto tu possa sforzarti con allenamenti di tipo anaerobico i livelli di testosterone che raggiungerai non saranno mai paragonabili a quelli raggiunti con sessioni di forza in palestra. Il nuoto va benissimo, a mio parere, per dimagrire, rassodare e tonificare (a patto che la tecnica di nuotata sia buona) ma non per fare massa muscolare.

Questo perchè di base c'è sempre una componente aerobica nei lavori che fai che riduce in parte i livelli di acido lattico. Mi dispiace ma fare "massa" con il nuoto è proprio difficile a meno che tu non sia predisposto geneticamente (e non credo sia il tuo caso).

Un esempio di quello che dico è il fisico dei nuotatori. Cerca qualche vecchia foto di nuotatori del 2000 come Rosolino a Sidney, Alexander Popov a Mosca e confronta i loro fisici con i velocisti mezzo fondisti di oggi. Vedrai che non c'è paragone in termini di massa e questo proprio perchè in passato la preparazione atletica a secco era trascurata rispetto ad oggi.

Mi dispiace essere stato così brusco ma io la vedo così dopo 20 anni di bordo vasca.
A presto.

Ciao Slasi,
scusami per il ritardo nella risposta.

Ma secondo me il problema non sono i 3000 m. Il problema magari è la doccia calda dopo l'allenamento. Hai mai provato a fare la doccia un pò più fredda a fine allenamento?

In questo modo riuscirai sicuramente ad abbassare la temperatura corporea e non uscirai sudando. Inoltre, altro consiglio è, prima di uscire dall'impianto, appena uscito dagli spogliatoi fermati nella hall della piscina per acclimatarti.

Sicuramente in quell'ambiente la temperatura sarà più bassa e così, dopo un doccia fredda, il tuo corpo potrà acclimatarsi. Poi indossi il tuo giubetto o giaccone ed esci.

Che ne dici?
Buona giornata

Ciao Franzdauria,
scusa il ritardo nella risposta.

Allora C1 e C2 sono allenamenti ananerboci lattacidi (da non confondere con i C3, anaerobici alattacidi), condizione che si genera quando la richiesta energetica da parte dei muscoli è molto alta ma soprattuto deve essere soddisfatta in un arco temporale breve.

Quindi la condizione è:
produrre tanto ATP (il carburante energetico dei muscoli) a partire da tanto glucosio (la riserva energetica del nostro corpo) in un arco temporale relativamente breve.

Per soddisfare questa condizione (tanta energia in poco tempo) il sistema aerobico non basta (perché lento) e l’organismo deve ricorrere ad un sistema energetico, con una resa di ATP più bassa a partire dalla stessa quantità di glucosio, ma più veloce. Questo sistema è appunto l’anaerobico lattacido.

Perché anaerobico? Perché avviene in assenza di O2 o meglio l’ossigeno non ha un “ruolo biochimico”.

Perché lattacido? Perché a partire da una molecola di glucosio, genera 2 molecole di ATP e una di piruvirato poi convertito ad acido lattico che nel plasma si divide in lattato e H+

Ora capita la via metabolica e quando essa si attiva possiamo parlare delle serie allenanti. Qui si apre però un mondo a partire dal fatto che esiste una bella differenza tra C1 e C2.

Prima di continuare fammi sapere se è chiaro quello che ho scritto fino ad ora

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(3 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ciao,
guarda come serie dovrebbe essere abbastanza "tostarella" e in realtà io l'avevo inquadrato più come un lavoro di soglia e quindi non va eseguito alla massima velocità ma intorno al 70%.
Buona nuotata

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(14 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Ciao a tutti,
abbiamo scritto una guida che potrebbe aiutarvi nella scelta di una muta nuoto. I fattori da considerare sono molti e li trovate tutti accuratamente descritti e trattati nel link che vi ho lasciato.

Questi i punti dell'articoli.

1 Quando usare la muta nuoto?
2 A cosa serve la muta?
3 Come e' fatta una muta? Materiali
4 Cosa deve garantire una muta?
5 Come capire se la muta e' giusta per te?
6 Come indossare una muta?
7 Migliore muta

Spero che possa essere di aiuto.
A presto.

24

(2 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Ciao Federico,
bene meglio tardi che mai forza che sei ancora giovane e puoi molto.
Buone nuotate

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(1 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Ciao Luca,
benvenuto.
Se ti serve qualche consiglio siamo qui ponti.
Buone nuotate!