Infatti, dicevo che in simultanea non ci sono pause, che giustamente non piacciono a Marina e anche io sto bene attenta ad aspettare il momento giusto per proporre certi esercizi ma, che ci volete fare, a me piace usarli proprio tutti! Ricordo che una volta un mio collega criticò un altro perché aveva proposto braccia dorso con gambe rana dicendo che lo evitava perché porta a fare una pausa nella bracciata. Io penso che fatto da nuotatori abbastanza evoluti invece non possa fare nessun danno; insomma, lo faccio pure io che tanto evoluta non sono (non ho mai fatto agonismo ma solo un anno di master), ma lo faccio consapevolmente e non ho certo paura che mi peggiori il dorso anzi, semmai può essere  utile cercare cmq un'azione continuata. Tornando ai miei allievi, in ogni caso faccio fare la pausa molto lunga in modo che sembri più un esercizio suddiviso in varie fasi che non una nuotata discontinua.

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(287 risposte, pubblicate in Quinto stile)

Ciao Ciro,
ti spiego il perché del mio "consiglio". Parlando in generale, e non specificatamente del tuffo di partenza, ho sempre osservato i ragazzi che si tuffavano come piegati in due, cioè allo stacco avevano mani e piedi vicini e verso il basso, dopodiché alzavano le gambe per riallinearle al busto ed entravano in acqua belli distesi in verticale. E' la posizione del tuffo carpiato, cioè parti piegato in due ....poi ti distendi. Io non lo sapevo fare e lo chiamavo il tuffo da uomini perché lo vedevo fare solo ai ragazzi mentre io, come le altre tuffatrici, facevo una specie di parabola. Questo però era un tuffo "normale" che si faceva in piscina o dagli scogli abbastanza dall'alto ma, in ogni caso, si parte con i piedi per terra e si deve entrare con i piedi in alto ed il corpo disteso, quindi, ci si deve un po' rigirare! big_smile Scherzi a parte, la differenza sostanziale tra un tuffo normale e quello di partenza è che nel secondo devi guadagnare un po' di strada in avanti e questo ti complica un po' le cose. In tutti e due però entri per prima con le mani, il corpo allineato e i piedi per ultimi e nello stesso punto. Per far sì che le gambe si allineino al bacino io so che nel carpiato danno questa specie di botta verso l'alto col sedere, oppure chiamalo colpo di reni ...so solo che c'ho provato e funziona!
L'idea di dover scavalcare qualcosa è efficace, quindi è utile l'esercizio con il tubo ed anche entrare nel cerchio, secondo me, più che di teoria, per imparare bene i tuffi ci vuole tanta, tanta pratica ......iniziando anche da quelli "normali" fatti per puro divertimento.

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(68 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Per me, e credo di non sbagliare se ricordo che anche sul forum ho letto così, si inizia con le sole braccia, poi le gambe e va bene lo stesso se all'inizio viene solo la prima gambata (all'ingresso delle mani)  perché la seconda (all'uscita) può essere inserita anche in un secondo tempo, come ho fatto anche io da autodidatta! La respirazione si inserisce per ultima perché, come per le altre nuotate, è un elemento "disturbante" cioè altera l'assetto e gli equilibri della nuotata; quindi prima è bene che si sia acquisita la giusta coordinazione di braccia e gambe, anche se con una frustata sola. Questo per quanto riguarda l'insegnamento del delfino, la delfinizzazione invece è un'altra cosa e sono esercizi che utilizzo spesso anche con i principianti ....tipo salto della corsia o del tubo, salti a ripetizione (questi per sbloccare il bacino e arrivare alla capovolta), nuoto sub con gambe delfino e braccia ferme avanti, o lungo i fianchi "l'uomo di Atlantide" che mi piace un sacco ....solo che una volta mi sbagliai e dissi "di Neanderthal" yikes

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(287 risposte, pubblicate in Quinto stile)

prova ad alzare il sedere verso l'alto, come dare una culata al cielo roll

grazie mille! Il mio intento era quello di farlo concentrare di più sui movimenti e di eseguirli più lentamente perché mi ha dato l'impressione di uno che nuota sempre stile completo pensando solo a metterci forza, cioè di potenza senza aver curato la tecnica.
Ciao allievo, gli esercizi in alternato sono ad esempio di muovere un braccio alla volta, così ti concentri sulla singola bracciata, in simultanea invece non ci sono pause.

purtroppo ho solo una lezione a disposizione, da quello che ho potuto vedere ha un buon assetto e galleggiamento, infatti gli scivolamenti li fa bene. Penso dipenda dalle braccia, tende ad andare veloce e di potenza, o forse era solo per fare bella figura con me, cmq devo ricontrollare meglio ma mi sa che incrocia. Riguardo anche la gambata ma penso fosse ok, altrimenti mi sarei accorta.
Avrei pensato a: respirazioni con braccia ferme, stile alternato avanti, dietro e contrapposto, stile con braccia stese, recupero in acqua, pull-buoy ...insomma cercherò di fargli fare il più possibile, ma se avete altro da consigliarmi ....grazie!

Anch'io avrei bisogno che mi consigliaste più esercizi possibili per correggere un allievo che probabilmente avrò solo alla prossima lezione, nuota a stile piuttosto bene, il problema è che serpenteggia!

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(235 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Ciao Dragonheart, ti capisco, ma non so in che piscina nuoti tu e, spero, che ci siano almeno due corsie a disposizione nell'orario del nuoto libero e, di solito, i nuotatori si dividono tra quelli più veloci che si allenano più o meno seriamente e quelli che fanno nuoto "chiacchierato al muretto" e con bambini al seguito che sguazzano allegramente ....insomma, un po' di ordine ci vuole! In ogni caso, tu hai diritto come chiunque altro di fare quello che preferisci e gli esercizi non sono poi una cosa così strana in piscina! Cmq non è che devi farli per tutto il tempo o magari proprio tutte, tutte le volte però, come ti dicevo, se vuoi migliorare dovresti dedicartici almeno un po', ancora meglio se c'è qualcuno che ti osserva da fuori specie se è la prima volta che li fai. Non c'è niente di male se uno va in piscina a fare nuoto libero e decide di nuotare e basta perché gli va bene così, puoi anche scaricarti gli allenamenti da questo sito e variarli ogni volta, che è sempre meglio di fare sempre la stessa cosa; però devi anche sapere che intraprendere un percorso per migliorare gli sitli e correggere eventuali errori è un'altra cosa. Io più che altro mi scandalizzavo perché quegli "sfigati" di cui parlavo io, stavano facendo da anni un corso di nuoto con un istruttore che avrebbe dovuto insegnare loro qualcosa invece di farli nuotare e basta yikes

Ciao Squalo Leuca,
ho avuto anch'io un allievo tipo te (ma poi nessuno è mai uguale ad un altro nell'affrontare il corso!), in effetti per me era un piacere rispondere alle sue infinite domande ma rimandavo le risposte sempre a fine lezione. Cmq parti sempre dal principio che più cose diverse ti fanno fare e sperimentare meglio è e che non c'è mai uno scopo univoco, cioè, di solito un esercizio serve a migliorare più aspetti.
Può capitare anche che, alla prima, un esercizio non riesca ma non è un problema, molto probabilmente ti riuscirà la volta dopo. Se ho capito dovevi andare avanti dalla parte dei piedi, se ti può consolare una volta ce lo fece fare anche il nostro allenatore e nessuno ci riusciva molto bene, io fui l'unica ad arrivare in fondo cool , ma non ci disse volutamente cosa dovevamo fare, si tratta di sensibilità all'acqua, le solite rematine e, ovviamente, devi spingere nel verso opposto a quello dove devi andare. Mi hai detto da quanto tempo nuoti? Se non ci sono nemmeno riusciti dei master ...consolati! Non ti ho chiesto il massimo di bracciate che fai tra una respirazione e l'altra per coprire 25mt. ma, partendo senza mai respirare fino a dove arrivi? E con quante bracciate? Se sei un po' allenato e nuoti rilassato dovresti fare una vasca intera senza respirare e con meno di venti bracciate, ciao!

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(235 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Bentornato a tabs78 e benvenuto a Dragonheart,
si vede caro tabs78 che non leggi il forum perché in ogni discussione si capisce come va praticato il nuoto e qual'è il modo giusto per migliorare e, se ho avuto l'impressione giusta, tutti e due state sbagliando perché pensate di migliorare solo nuotando ma non funziona così, bisogna fare tecnica, tecnica e poi tanta tecnica, cioè esercizi!
Oltre a doversi adattare ad un nuovo ambiente, come spiegavo sopra, bisogna tener anche presente che il nuoto è uno sport molto tecnico e necessita di fare tanti esercizi sin dall'inizio e per sempre. Questo perché se si nuota e basta la tecnica scade e quindi si peggiora, non si migliora per niente, dato che il corpo umano tende a cercare il movimento più comodo e cioè meno faticoso a discapito della buona tecnica che, quindi, va sempre curata. Inoltre ogni errore, come la respirazione a stile fatta male, si corregge facendo gli esercizi adatti per quel problema.
Leggendovi mi ricordate molto quelli che nuotavano in corsia ormai da anni e che avevano come unico scopo e indicatore del loro miglioramento il numero delle vasche a stile che riuscivano a fare senza fermarsi o, al massimo, la velocità di percorrenza di una vasca ....25mt. Io quando vado a nuotare non se nemmeno quante vasche faccio, non mi interessa, io sono felice se ho avuto delle belle sensazioni, delle nuove sensazioni, se sento di aver lavorato bene, concentrata, etc.
Cmq, tornando a questi che io chiamavo sfigati, nuotavano male perché probabilmente mancavano loro le basi oppure non avendo più fatto esercizi da una vita erano peggiorati. Uno nuotava a stile quasi in verticale, ad un altro con le gambe quasi ferme ho detto di muoverle di più per rompere la superficie con i piedi ma mi ha risposto che non lo faceva perché durava troppa fatica, un altro mi ha chiesto una volta di insegnargli la virata e non era nemmeno capace di fermare un braccio avanti per aspettare l'altro .......che tristezza! Io ho provato a dire qualcosa sugli esercizi da fare ma si erano pure convinti che gli esercizi servivano solo per imparare a nuotare, quindi per loro fare esercizi era come tornare indietro però, guarda caso, nemmeno gli riuscivano! Conclusione, altra mentalità sbagliata: ora che sappiamo nuotare si nuota e basta e nuotando e basta si migliora e si correggono gli errori. Peccato però che sia tutto il contrario! Risultato: gente che nuota malissimo che non si può vedere e che dura un sacco di fatica per niente! Il mio consiglio: aprite gli occhi, il nuoto non è così!
Anche io ho fatto dei corsi da ragazzina dove si nuotava e basta e per fortuna non mi annoiavo nemmeno perché mi piaceva tanto nuotare ma poi, da grande, quando ho fatto il master con un allenatore molto bravo, finalmente ho aperto gli occhi ed ho pensato felice "ah! Allora è questo il nuoto!" Per me è stata un'illuminazione! Praticamente si faceva riscaldamento, poi esercizi di tecnica di solito dedicati ad uno stile, poi l'allenamento vero e proprio e infine il defaticamento. Ogni tanto ci infilava altre cose tipo remate per la sensibilità, i tuffi di partenza, etc. insomma, non ci si annoiava mai mentre invece, e non capisco proprio perché, chi non vuole fare esercizi (e non dico solo tecnica perché quella ne è solo una parte), dice che si annoia ma io, sinceramente, mi annoierei a morte a fare solo nuoto, specie adesso che conosco un'infinità di esercizi che quando vado in piscina ho l'imbarazzo della scelta ....in più, conoscendo l'utilità e l'indispensabilità, solo uno scemo si rifiuta di farli, no?
Cmq io gli sfigati ci ho provato ad illuminarli ma adesso saranno ancora lì a fare vasche su vasche a dorso, stile e rana e, per finire, le irrinunciabili gambe tavoletta .....ma che palle! yikes mad 

Ops! Mi sono sfogata di nuovo roll

P.S. se almeno voi vi siete illuminati ....la prossima volta, bando alle ciance, vi do un po' di esercizi, ciao!

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(76 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

E' vero!!! Cambia! Che scema, lì per lì non mi ci ero fermata a pensare, grazie! Menomale che, almeno in immersione anche se tolgo la maschera, continuo a respirare senza problemi.

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(235 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Ciao Gerolamo, ci siamo scritti in contemporanea.
Mi sono commossa, troppo buono, grazie! Per me certamente sarebbe molto bello se facessi leggere quello che ho scritto ai tuoi istruttori, o meglio ai tuoi compagni di avventura perché non ho la presunzione di voler insegnare ai colleghi, sono cose che già sanno. Poi, semmai, mi farebbe piacere avere una approvazione da Stefano, MariaPia o Nuotix, o tutti e tre ......mi scuso già anticipatamente con loro perché in questa discussione mi sono lasciata molto prendere dalla mia grande voglia di insegnare (sono stata licenziata recentemente) e tendo a scrivere un po' troppo ...è che sono logorroica di natura roll
Quello infatti che mi fa più emozionare e intristire, è che qua ho tanti bei riscontri (grazie!) ma poi, purtroppo, nella realtà non riesco a lavorare nelle piscine e ci terrei tanto perché per me è una vera passione!

So che fin'ora ho un po' attaccato istruttori e scuole nuoto (limitato) perché non insegnano come si deve ma, sempre per mia esperienza, ho capito che anche gli adulti ci devono mettere la loro parte, percui ho voluto dare anche dei consigli agli allievi perché capiscano che è importante (oltre alla motivazione che è la prima cosa che ti fa decidere di imparare a nuotare) avere l'atteggiamento giusto, infatti, gli allievi che si affidano completamente a me mi semplificano tanto il mio lavoro e insieme facciamo dei percorsi molto soddisfacenti.
Dove lavoravo prima però erano arrivati al punto che per accontentare la clientela, dicevano di farli solo nuotare perché a loro interessava quello ma, secondo me, i punti sono due:
1) sono gli istruttori e la scuola nuoto che sanno e devono decidere come insegnare e non gli allievi
2) Gli adulti sono ignari (e tu me lo confermi) su come si impara nel modo giusto a nuotare e forse, se glielo si dice, loro capiranno e sceglieranno il sistema giusto

Quest'anno, dato che insegno gratis come socia di un club di sub e apnea e non è una scuola nuoto, sono arrivata al punto che ho detto al mio allievo (già allenato con bici e corsa, ma vuole imparare a nuotare per poi fare triathlon), che ci sono due modi per imparare a nuotare: 1 presto e male e 2 il tempo necessario a te e bene ....io sono in grado di insegnarti in tutti e due i modi ma il primo lo aborro, anche perché poi voglio vederti in un lago yikes .......e ha scelto il secondo!

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(235 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

gerolamo ha scritto:

Per quanto riguarda la respirazione a stile che ancora non viene naturale (e non so se riuscirò mai ad averla naturale) vorrei capire dove sbaglio

Ciao Gerolamo, scusa ma già questa frase mi fa sorridere, quindi ti correggo subito 1) smettila di interrogarti sul futuro, stai ancora imparando 2) non c'è un errore ben preciso che basta la bacchetta magica per correggerlo, del tipo fai così invece che cosà e voilà ....magia!!!
Scusa, ormai ho preso confidenza e mi viene di scherzare con te, lo faccio anche con i miei allievi ....mi piace scherzare smile
Insomma, direi che va tutto bene se hai un'istruttrice così brava che ti fa fare tutto, gli esercizi che hai fatto con le respirazioni a piramide sono ottimi (li faccio pure io) ed anche più avanzati rispetto ad un I livello/ambientamento (tu che corso fai?); quindi, già il fatto che sei in grado di farli è ottimo!
Per quanto riguarda la stanchezza ed il fiatone mi pare che ti sia già risposto da solo, andavi troppo veloce perché altrimenti ti senti cadere le gambe = mancanza di rilassatezza

Devi imparare a nuotare restando rilassato, il più possibile, questo riesci a farlo gettando appunto le basi con un buon ambientamento, cioè tanti esercizi per imparare a stare rilassati in acqua ed aver fiducia nel proprio galleggiamento.
Come pensi che riescano a fare tantissime vasche senza fermarsi quelle signore con una tecnica inguardabile che ti dicevo di aver visto al nuoto libero? Bè, vanno pianissimo e nuotano rilassate.....a quelle il fiatone non verrà mai! Cmq consolati perché dal punto di vista allenante non stanno facendo praticamente niente.
Invece tu devi continuare così ....fammi sapere come procede e se hai altri dubbi sono qua, ciao!

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(235 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Ciao Squalo Leuca, .....dopo rispondo anche a Gerolamo!
In effetti per la mia esperienza, dato che ho quasi esclusivamente insegnato agli adulti, il più grosso problema è il fatto che hanno troppa fretta di imparare  proprio perché si illudono che sia facile. Magari vengono da altri sport e gli sembra impossibile non riuscire a fare dei "semplici" movimenti in acqua e quindi, già alle prime difficoltà si demoralizzano e così cominciano subito con l'atteggiamento sbagliato! Purtroppo non è così facile perché l'acqua è un ambiente diverso dal nostro, cambiano molte cose rispetto a "fuori" e il nostro corpo si deve, in poche parole, adattare a questo nuovo ambiente e ci vuole del tempo. L'atteggiamento giusto è molto importante perché quelli che si demoralizzano subito, iniziano ben presto a saltare le lezioni (per una cena, per la partita, per lo starnuto fatto nel pomeriggio) e così smettono anche presto di venire in piscina perché più fanno assenze e meno imparano, meno imparano e meno vedono progressi, così finiscono sempre per demoralizzarsi del tutto e addio! Per me è un vero peccato, ma ormai ho capito che non posso farci nulla. I migliori allievi sono quelli che si affidano a me in tutto e per tutto, mi danno subito fiducia e seguono alla lettera quello che chiedo loro di fare senza porsi domande o farsi fisime mentali su quando riusciranno a nuotare ste' benedette vasche in su e in giù a stile. In questo modo riesco a lavorare bene e i risultati si vedono eccome, e neanche ci vuole così tanto .....altrimenti, se già alla prima lezione vedo la faccia dubbiosa al primo esercizio che propongo ....ho già capito che sarà dura, perché sarò costretta a guadagnarmi la fiducia e dovrò dare mille spiegazioni per ogni cosa che propongo perdendo un sacco di tempo prezioso ....perché per imparare bisogna FARE e non parlare!
Il consiglio che ti do innanzitutto è di andare in piscina regolarmente (senza saltare lezioni e se le salti recupera anche nel nuoto libero) e con l'atteggiamento giusto, cioè affidati al tuo istruttore con fiducia, fai tutto quello che ti dice impegnandoti e concentrandoti al massimo senza pensare a dove vuoi arrivare (anche perché nel nuoto non c'è un arrivo), devi goderti il cammino ....se l'acqua ti piace (e cmq ti piacerà sempre di più) e ti diverti a muovertici dentro, qualsiasi cosa tu stia facendo, allora sei a cavallo!
Ovvio che, se hai dei dubbi, chiedi per primo al tuo istruttore perché è lui che ti segue e ti vede ma, magari, a fine lezione e poi, puoi sempre chiedere qua sul forum.
In quanto a come si impara a nuotare, come ti ho detto, è necessario fare un buon ambientamento quindi, se non te lo fanno fare, puoi tranquillamente chiedere di farti provare le cose che ti mancano, tipo i galleggiamenti, e puoi anche provarci da solo. Si può anche imparare solo a nuotare, senza fare altro, come purtroppo accade nelle "scuole nuoto limitato" ma così non imparerai bene perché ti rimarranno sempre delle lacune che ti porterai dietro e probabilmente nuoterai con una tecnica peggiore e durando più fatica. Ci sono delle testimonianze di questo tipo nel forum, persone che si sono appassionate al nuoto tanto da iscriversi al master per poi ritrovarsi con delle difficoltà proprio a causa dell'ambientamento non fatto a dovere.
Ora, io ti ho spiegato come funziona ma, trattandosi di persone adulte, ognuno di voi sa (a meno che non si appassioni e cambi idea, e succede pure questo) perché vuole imparare a nuotare e cosa vuole ottenere; direi che la motivazione è la cosa più importante perché è quella che ti fa andare avanti. Ne ho avuti molti ai quali non interessava neppure imparare a nuotare, non ci avrebbero nemmeno mai pensato se non ce li avesse mandati il dottore; certo loro non avevano grandi esigenze, bastava imparare per nuoticchiare un po' in su e in giù ma, cominciando da loro fino a quelli più interessati ad intraprendere uno sport seriamente, io, come istruttrice, ho cmq il dovere di insegnare come si deve e di spiegare che non ci vuole fretta. Poi, oltre ad avere il dovere di insegnare bene, c'è l'aspetto molto pericoloso che se uno impara solo a nuotare e poi va al mare e si ritrova anche non volendo nell'acqua fonda, se non sa galleggiare o fare sostentamento, rischia di affogare!
Per questo vorrei che chi viene in piscina avesse una visione un po' più ampia di quello che è veramente il nuoto, e cioè non è solo nuotare in corsia a stile in su e in giù senza fermarsi ...quello è solo un allenamento di fondo (tra l'altro una delle cose più noiose, anzi, la più noiosa che si possa fare! Tra le infinite cose che si possono fare in piscina), saper nuotare vuol dire anche andare al mare e potersi godere una bella nuotata tra le onde senza doversi domandare ogni secondo se qui si tocca oppure no. Cosa pensi di aver ottenuto se sei in grado di nuotare a stile in piscina per 100 mt. senza fermarti e poi, se lo fai al mare .....dopo 100/200/500 sei stanco e ti devi per forza fermare e riposare per tornare indietro ma non tocchi, non c'è una corsia dove appoggiarti e ti senti in difficoltà? Pensaci, perché io avevo un'amica così, e nuotava pure bene, ma le ho dovuto fare lezioni private di ambientamento perché al mare aveva paura dato che le avevano insegnato solo a nuotare e così si era convinta di stare a galla solo finché continuava a nuotare e se si fermava andava giù! yikes Ed ecco il primo concetto più importante da capire bene quando si impara a nuotare: gli stili servono soltanto a spostarsi nell'acqua.
Detto tutto questo, io da istruttrice e da partecipante in questo forum ho il dovere di insegnare e di spiegare il nuoto come si deve, la scuola nuoto prevede che si insegnino, oltre all'ambientamento e nuoto sub, i quattro stili, i tuffi, le partenze e le virate ma poi certamente, con gli adulti bisogna valutare singolarmente dove si può arrivare, a volte ci sono anche dei vecchini oppure se mi dicono che i tuffi non li vogliono fare certamente non li posso obbligare.
In ogni caso ti ho detto come funziona la scuola nuoto poi, venendo a noi, finalmente:
riguardo alla respirazione a stile, per capire meglio anch'io, dovresti provare gli esercizi che ho scritto qua il 30/04 al punto 1) respirazioni verticali, se puoi poi magari mi sai dire com'è andata. I test che mi servono per capire meglio è quante bracciate fai senza respirare, o cmq fin dove arrivi cioè 1/2 vasca, meno o più? E quante respirazioni verticali fai senza fermarti. Sono anche esercizi utili da fare e lo spiego lì.
Naturalmente sia per le respirazioni in verticale (ti aggrappi al bordo a vai su e giù piegando le gambe ma è sufficiente che la testa vada sotto il pelo dell'acqua, quindi non devi inabissarti!), sia per i galleggiamenti (tranne quello in verticale), che sono importantissimi, non occorre l'acqua alta, anzi, basta anche un metro, dato che devi stare sdraiato sulla superficie ...fallo a pancia su, giù, chiuditi a pallina e poi passa da una posizione all'altra. Sostentamento: ti metti in posizione seduta con la testa fuori e muovi gambe e braccia restando fermo in un punto.
Ripeto, per imparare a nuotare bisogna innanzitutto imparare a galleggiare e ad andare sott'acqua.
I tuffi fanno parte anche quelli di un buon ambientamento. Ciao!!!

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(235 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Penso, e questa è una mia opinione che mi sono fatta frequentando le piscine da una vita e poi osservando anche da istruttrice, che spesso i corsi adulti vengano svolti in una maniera un po' frettolosa, che io chiamo "scuola nuoto limitato" ed è quello che spesso è stato criticato in questo forum ed anche in questa discussione dove, sia tabs 78 che Gerolamo, stanno imparando a nuotare senza che venga fatto fare loro un buon ambientamento iniziale che è indispensabile per imparare bene a nuotare. Credo che questo accada per svariati motivi ed uno di questi probabilmente è dovuto anche al fatto che, quasi sempre, gli adulti hanno fretta di imparare ....anche se poi dicono tutti di no roll
Bè, se uno ha pazienza di gettare delle buone basi, quando sarà pronto, la respirazione a stile gli verrà subito bene senza problemi ....a me è sempre andata così! Forse non sei ancora pronto a sufficienza ed hai bisogno di fare ancora esercizi (come anche gli scivolamenti), oppure ti preoccupi di prendere aria (magari anche troppa perché in realtà ne basta poca) e poi non ti assicuri di soffiarla bene tutta fuori (cosa ancora più importante), altrimenti non sarai pronto per prendere aria pulita alla respirazione successiva, visto che avrai accumulato anidride carbonica e da lì l'"effetto palloncino" e ti senti scoppiare. Oppure, sei sicuro di prendere aria? Forse vai in affanno perché la tecnica non è abbastanza buona ....ogni quante bracciate respiri? Che distanza riesci a coprire nuotando a stile senza respirare e con quante bracciate? In effetti può valutare la situazione solo l'istruttore che ti vede! Cmq .....ci arriverai col tempo, la pazienza e gli esercizi ma, se non hai fatto ancora un buon ambientamento e se non te ne fanno fare abbastanza, allora va benissimo se fai gli esercizi che ho consigliato qua sopra, anche da solo, perché si tratta semplicemente di prendere più confidenza con l'acqua e va benissimo sperimentare da soli, lo scopo primario è di riuscire a stare sempre rilassati qualsiasi cosa tu stia facendo (in questo modo diventerà tutto più facile e meno faticoso). Quindi, se hai capito la differenza, non si tratta di eseguire esercizi di tecnica dove l'istruttore deve controllarti per correggerti prima che tu prenda delle abitudini sbagliate, tipo sollevare la testa quando respiri a stile. Puoi divertirti con tutte le cose che ti vengono in mente poi, se hai qualche difficoltà o dubbio sull'esecuzione ....chiedi pure!
Ormai sono diventata un'istruttrice per corrispondenza yikes

P.S. per tua comodità, ti riassumo qua i principali esercizi di ambientamento che dovresti provare, a meno che tu non li padroneggi già:
galleggiamenti nelle varie posizioni, ambientamento del viso, immersioni tipo sedersi sul fondo, sostentamento, tuffi, respirazioni verticali, nuoto sub, capriola, verticale....etc.!

P.P.S. non sai ancora fare la respirazione a stile e ti fanno fare delfino??? ....In che senso delfino???

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(128 risposte, pubblicate in Rana)

a me piace tanto l'esercizio di fare braccia rana con gambe delfino, è bello andare lentamente su e giù e penso potrebbe anche essere propedeutico per provare a fare la rana delfinata.
Scusa Stefano, volevo sapere se tu nella rana in subacquea fai fare le remate a braccia tese oppure piegandole, grazie!

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(76 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

In effetti, grazie Stefano! E poi vedo sempre che la respirazione la piazzano bene in modo naturale, quindi me ne sto ben zitta se vedo che è soddisfacente già dall'inizio ...addirittura mi è capitato un ragazzo che fa già la passata subacquea a dorso molto bene di suo, me ne sono meravigliata! A voi è mai capitato?
Tornando alla respirazione a stile, approfitto per porre un mio dubbio di questa mattina perché io e mio marito abbiamo usato lo snorkel frontale con gli occhialini mentre lo avevamo sempre usato con la maschera da sub, quindi con il naso al chiuso, e mi sono meravigliata perché avevo una strana sensazione al naso come se mi ci entrasse l'acqua, ma in realtà non entrava veramente; ho provato pure a soffiare dal naso ma la sensazione rimaneva. Per mio marito è stato anche peggio, tanto che dal fastidio si è messo il tappanaso! yikes Ora, quello che non mi spiego è che differenza c'è se cmq quando nuotiamo a stile abbiamo il naso libero e respiriamo senza problemi e, naturalmente, senza fastidio al naso? Secondo mio marito è perché ci siamo abituati a respirare dal tubo col naso tappato, ma non credo sia solo per quello ......?!?

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(128 risposte, pubblicate in Rana)

a me facevano fare le remate a braccia tese, senza piegarle come invece si fa nella partenza a rana (trazione + spinta), puoi dirmi quali sono le differenze tra le due tecniche, cioè se si deve prediligerne una o l'altra? Io, forse per abitudine, in apnea preferisco le braccia tese ma poi, quando insegno, faccio provare in tutti e due i modi.

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(235 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Ciao Gerolamo, benissimo!!! Ti avevo infatti anticipato che le respirazioni in verticale sono noiose, anche per questo faccio variare, oltre naturalmente all'utilità di sperimentare i vari modi, infatti poi ti sarà molto utile, nuotando, soffiare con naso e bocca contemporaneamente. A volte le faccio fare anche in coppia, cioè tenendosi per le mani, quando uno scende l'altro sale e viceversa. Siccome adesso ho praticamente una lezione privata, allora sono passata al tubo, così contemporaneamente si allenano anche le gambe, cmq hai fatto bene a divertirti, è proprio questo che devi fare nell'acqua: sperimentare e divertirti in modo da essere sempre più rilassato e poi "nel nuoto la varietà è una ricchezza"! Questi esercizi sei senz'altro in grado di farli anche in acqua fonda, penso che sia solo questione di paura ma vedrai che la supererai; intanto ti consiglio di continuare a provare tutti gli esercizi di base che ti ho detto in modo che quando andrai in acqua alta potrai rifarli più tranquillamente; è l'ideale nel tuo caso arrivarci gradatamente. Certo che non ti tiro le orecchie perché queste cose sono tutte di ambientamento, mentre la partenza a dorso con la subacquea non lo è affatto, quella è tecnica avanzata. Andare sott'acqua con i polmoni pieni d'aria si può fare, io che faccio apnea cerco di riempirli al massimo per poi andare sotto addirittura con la muta intera (senza pesi), certo ho le pinne che mi aiutano ma, di nuovo, è questione di testa e di tecnica. Per cominciare potresti provare la discesa a bandiera, cioè ti attacchi al corrimano della scaletta, metti giù la testa a guardare il fondo e lasci che le gambe vengano su a galla, a questo punto inizi a scendere con le mani fin dove riesci ad arrivare restando rilassato, poi ti stacchi e lasci che l'acqua ti riporti su, tutto questo con i polmoni pieni d'aria e senza soffiare mai, ok? In quanto al nuotare sott'acqua io inizio con la spinta dal muro, braccia ferme a freccia e battuta di gambe fin dove si arriva restando sul fondo, poi li faccio passare sotto le gambe mettendosi tutti in fila, oppure prendere più cerchi possibile infilandoci le mani, poi faccio fare le remate e quando stanno sotto abbastanza bene, allora spargo i cerchi o piccoli oggetti sul fondo e si fa a chi ne raccoglie di più, con gli oggetti (ho una raccolta di portachiavi di metallo) la difficoltà sta nel fatto che quando hai le mani piene devi nuotare con i pugni chiusi!

grazie .....potrei andare avanti all'infinito cool

Quando ti ho suggerito di far palleggiare con i piedi mentre si fa sostentamento con le remate, non ti ho detto un esercizio divertente da fare in coppia, praticamente ci si mette uno di fronte all'altro e mentre ci si sostiene con le remate si uniscono le piante dei piedi e si fa la bicicletta; puoi anche divertirti a far cambiare il senso ogni tanto e vince la coppia che resiste di più ...questo è difficilino però cool

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(76 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Scusate se mi intrometto ma ho bisogno di un chiarimento perché al corso mi hanno detto "dopo che il braccio è uscito dall'acqua e prima che ci rientri"

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(235 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Ciao tabs78, mi piace molto quando gli istruttori ti dicono che hai un problema, o sbagli qualcosa e poi finisce lì ....? E' lui che deve sapere cosa farti fare per correggerti, bè, prima di tutto dovevi chiedere a lui cosa devi fare, soprattutto perché è lui che ti tiene sott'occhio smile
Ora mi spiego meglio perché non vorrei ripartire con la mia solita polemica (spero anche che Gerolamo non me ne voglia se l'ultima volta mi sono sfogata un po') però quando critico lo faccio in generale perché ho notato che spesso gli istruttori per far vedere che sono bravi dicono "sbagli questo o quello" invece di far fare gli esercizi adatti a correggere l'errore. I miei ex allievi mi venivano a dire che il nuovo istruttore era bravo perché li correggeva e questo solo facendo notare l'errore, ma questo non è correggere veramente; sarebbe troppo facile se bastasse dire non fare così. Di solito ci si arriva col tempo facendo tutta una serie di esercizi che concorrono tutti insieme a migliorare, nel tuo caso, l'assetto. Io penso che tu abbia solo bisogno di continuare il tuo corso con regolarità (è importante) ....ad es. gli scivolamenti li fai?

Ma, ai "miei" piace tanto far passare la palla sopra alle bandierine, oppure giocare con la corsia in mezzo ...poi bisogna vedere il loro livello, se sono bravini si può anche fare tipo partita, ma io che faccio un corso per diversamente abili, per esempio, faccio andare sotto con la testa tenendo la palla in alto per poi tirarla, andarla a riprendere nuotando e riportarla con il pallone sotto il mento e battendo le gambe. Per la pallacanestro avevo pensato di considerare i blocchetti di partenza come canestri, ma è tutto da provare!

Ciao,
proprio la scorsa lezione ho testato l'equilibrio del mio allievo, prima a cavallo del tubo, l'ho fatto andare avanti, indietro e girare su se stesso, poi stessa cosa ma seduto sul tubo e poi in ginocchio; dopodiché sono passata alla tavoletta facendogli fare le stesse cose da seduto e in ginocchio ed anche sotto la pancia prima battendo solo le gambe e poi muovendo anche le braccia, infine il surf, cioè in piedi sulla tavoletta ....è stato bravino in tutto tranne quest'ultimo! Sono esercizi davvero utili, pensa che a volte trovo gente che all'inizio non riesce nemmeno a star seduto a cavallo del tubo e si ribalta yikes ...La prossima volta, visto che si sono divertiti, puoi farli giocare a pallavolo con i tubi, o magari a pallacanestro tongue
Sabato ho provato un esercizio che mi era venuto in mente, l'ho chiamato "la tarantella", siamo partiti uno in cima ed uno in fondo nuotando a stile tenendo la destra, poi quando ci siamo incontrati ci siamo presi a braccetto e remando ognuno con il braccio libero abbiamo girato in tondo fino a tornare con la testa verso la direzione da cui eravamo venuti, quindi ci siamo staccati ed ognuno è tornato indietro ....a me è piaciuto, dovrebbe riuscire anche facendo due gruppi e si potrebbe provare anche facendo un giro completo per proseguire avanti e completare la vasca, in modo che i due gruppi si scambino invece di tornare indietro, però ci vuole fiato perché mentre giravo (e in due un po' ci vuole), non respiravo!

No, no ...infatti è così, si rimette tutto in crisi! Non avrei paura a proporlo, una tantum, anche agli allievi più giovani, alla peggio non ci riusciranno e ci si farà una risata, tanto per divertimento! Poi, regolarmente, va bene dare nuovi stimoli, senza esagerare con la difficoltà, tipo ai primi livelli si può fare il nuoto sulla tavoletta. E poi le remate sono importantissime per la sensibilità all'acqua, le hai provate quelle? Quando sono ok con il galleggiamento, si possono fare in tutti i modi e direzioni, altrimenti anche con l'aiuto del pull boy tra le gambe. Quando invece faccio anche la bracciata le gambe le muovo perché cerco spontaneamente di bilanciarmi.