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(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

stefano '62 ha scritto:
Paolo82 ha scritto:

Io gambe delfino senza tavoletta viaggio bene, con la tavoletta faccio molta fatica.

Perchè la tavoletta ti obbliga a tenere le spalle ferme usando solo il bacino senza aiutarti col dondolio della testa,che a delfino è sbagliato.

Cia Stefano. Qundi gambe delfino con tavoletta, esercizio da privilegiare per la nuotata delfino?

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(188 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

alferez ha scritto:
stefano '62 ha scritto:
MarkS. ha scritto:

Io in definitiva vorrei un allenamento che mi garantisse un miglioramento sul secondo 25mt nei 50s.l. e negli ultimi 50 sui 100mt s.l..
In vasca corta il mio miglior tempo sui 25mt è 14 sec circa, ma data la mia grossa mole fisica e i muscoli poco allenati chiudo sempre sopra i 32.
In pratica 18 sec per 25 mt??? un po troppo credo.
Il problema principale è rendere bene tutta la gara cosa che la mia mole e i miei muscoli al momento non mi permettono

Ecco un esempio di come svilupare nell'arco di un paio di mesi il lavoro di preparazione della gara dei 100 stile libero.
Ognuna delle seguenti righe rappresenta un modello di lavoro centrale di una singola seduta di allenamento,e sono (vagamente) inquadrate metabolicamente in resistenza alla forza e potenza aerobica.
Vanno eseguite nell'ordine in cui sono scritte,possono essere seguite o precedute da lavori simili su quella falsariga,e DEVONO essere diluite nel tempo,in un arco di circa un paio di mesi,durante i quali occorre continuare a lavorare su tutte le altre qualità,soprattutto la resistenza dato che sono lavori di una certa importanza che necessitano di buoni dati di resistenza di base.

8 x (2 x 50 sl\1'15" + 200 sciolti)  nuotare il 50 alla massima velocità
2 x (30 x 25sl\1')                        nuotare il 25 alla massima velocità
2 x (16 x 50 sl\1'30" F25\5")         andatura massimale,o almeno un secondo più veloce del passo di gara dei 50mt finali della gara.
2 x (12 x 75 sl\2' F25\10")                 come sopra
2 x (20 x 50 sl\2' F25\5")                   come sopra

Nota Bene: F25\5" significa frazionato ai 25 con riposo 5"
I tempi sono calcolati in base a ciò che hai detto,cioè sul miglior tempo del tuo 25mt in 14 secondi.
La comodità di questo lavoro consiste nel suo essere utile anche alla gara del 50 stile,pur essendo pensato specificamente per il 100 stile.
Ciao

Stefano, lo stesso lavoro di cui sopra (pensato per i 100 sl) riadattato ai 200 sl? Hai detto che bisogna cambiare i frazionamenti....ma come? Perdona l'ignoranza!

Ciao Stefano, volevo togliermi uan curiosità: quando dici di frazionare (Nota Bene: F25\5" significa frazionato ai 25 con riposo 5"), quale è l'utilità?

Piscis99 ha scritto:

http://www.virtual-swim.com/3d_mv/3d_index.html

Grazie Piscis, erano proprio quelli. Ma perchè non ci sono più in Nuotomania? regrediamo?

I video animazione 3d, inseriti nella home, sezione "video nuoto", sono spariti o sono io che non riesco più a visualizzarli? erano favolosi...:(

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sere_p ha scritto:

Purtroppo è andato male...Ho chiuso in 7 e 45" però non ho contato le vasche, le virate non le ho fatte e sopratutto mi sono fermata ai 300 credendo che fossero 400 -.- per ben 35" sono stata a bivaccare al blocco... pasienza l'emozione a volte gioca brutti scherzi.... sad

Tranquilla Sere, sei stata grande lo stesso! non è una gara semplice i 400 come prima volta! Anche a me spesso capita, in allenamento, durante le ripetizioni dei 400, di confondermi!

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(18 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

nove ha scritto:

Complimenti ad Alferez.

Alferez ricordo un tuo post dove ci dicevi che eri OK con le gambe anzi eri veloce anzi, + di un tuo compagno d'acqua (spero di ricordare bene) che consideravi più forte di te.

Adesso dovresti avere un paio di parametri per un tuo successo nei prossimi 400.

Ciao
N_

PS complimenti anche a Ste

Grazie Nove. Si, è vero. Di gambe (stile) sono forte e veloce quanto gli atleti più evoluti del mio gruppo master. Forse ho una buona frustata. Ma non vi è una adeguata resa quando lo stile diventa completo ed il mio cruccio è proprio quello: evidentemente sono troppo debole di braccia, di resistenza e carente nella tecnica.

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Grazie mitico!

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(188 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

stefano '62 ha scritto:

L'importante è mantenere l'obiettivo metabolico ma plasmarlo sulla gara:
Raddoppiano le dimensioni delle ripetute.
Restano invariati i tempi di recupero e il volume totale del lavoro centrale.

Ciao

Scusa Ste, io sono un po' de coccio. Fammi un esempio per favore, trasformando uno dei lavori centrali già noti. E non mi chiamà "scassa mbrell".....;)

quelle che......alla corsia di fianco, hanno un bel sedere e mi distraggono....ed io non mi alleno bene...;)

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Nessuna strategia. C'era uno a fianco a me (che mi stava davanti) e l'ho seguito. Poi negli ultimi 100 metri l'ho superato. Lo so', non è una grande strategia e non ti posso essere di grande aiuto, ma è la pura verità. Probabilmente, non sono un nuotatore evoluto al punto tale da tracciare una vera e propria strategia. Ho cercato di nuotare "lungo", senza scordarmi delle gambe, cosa che a volte mi capita. Forse potrei chiederlo a quel tipo che strategia ha utilizzato.....;)

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Raddoppiano distanze e tempi? e le serie e ripetizioni rimangono uguali? o si dimezzano? per esempio:
8 x (2 x 50 sl\1'15" + 200 sciolti)  nuotare il 50 alla massima velocità, diventa 8 x (2 x 100 sl\2'30'' + xx sciolti)?

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(188 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

stefano '62 ha scritto:
MarkS. ha scritto:

Io in definitiva vorrei un allenamento che mi garantisse un miglioramento sul secondo 25mt nei 50s.l. e negli ultimi 50 sui 100mt s.l..
In vasca corta il mio miglior tempo sui 25mt è 14 sec circa, ma data la mia grossa mole fisica e i muscoli poco allenati chiudo sempre sopra i 32.
In pratica 18 sec per 25 mt??? un po troppo credo.
Il problema principale è rendere bene tutta la gara cosa che la mia mole e i miei muscoli al momento non mi permettono

Ecco un esempio di come svilupare nell'arco di un paio di mesi il lavoro di preparazione della gara dei 100 stile libero.
Ognuna delle seguenti righe rappresenta un modello di lavoro centrale di una singola seduta di allenamento,e sono (vagamente) inquadrate metabolicamente in resistenza alla forza e potenza aerobica.
Vanno eseguite nell'ordine in cui sono scritte,possono essere seguite o precedute da lavori simili su quella falsariga,e DEVONO essere diluite nel tempo,in un arco di circa un paio di mesi,durante i quali occorre continuare a lavorare su tutte le altre qualità,soprattutto la resistenza dato che sono lavori di una certa importanza che necessitano di buoni dati di resistenza di base.

8 x (2 x 50 sl\1'15" + 200 sciolti)  nuotare il 50 alla massima velocità
2 x (30 x 25sl\1')                        nuotare il 25 alla massima velocità
2 x (16 x 50 sl\1'30" F25\5")         andatura massimale,o almeno un secondo più veloce del passo di gara dei 50mt finali della gara.
2 x (12 x 75 sl\2' F25\10")                 come sopra
2 x (20 x 50 sl\2' F25\5")                   come sopra

Nota Bene: F25\5" significa frazionato ai 25 con riposo 5"
I tempi sono calcolati in base a ciò che hai detto,cioè sul miglior tempo del tuo 25mt in 14 secondi.
La comodità di questo lavoro consiste nel suo essere utile anche alla gara del 50 stile,pur essendo pensato specificamente per il 100 stile.
Ciao

Stefano, lo stesso lavoro di cui sopra (pensato per i 100 sl) riadattato ai 200 sl? Hai detto che bisogna cambiare i frazionamenti....ma come? Perdona l'ignoranza!

ahahah!!! grande Chicco5.....

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(18 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Grazie a tutti per i consigli. Posso ritenermi soddisfatto, è andata bene. Sei minuti e quaranta, quando solitamente in allenamento non riesco mai a ripartire a sette minuti. E' stata una bella esperienza.

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(18 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Il regolamento del circuito prevede 6 gare diverse e mi sono dovuto inventare un 400 stile, assolutamente fuori portata. Consigli sulla gestione della gara, attesa la mia scarsa resistenza? Parto "sostenuto" o tento la progressione? Le gambe (unico mio vero punto di forza) inserite a dovere dall'inizio? Nonostante i miglioramenti , faccio ancora fatica a girarli a sette minuti....:(....lo so', è tanto....ma per un 45enne piuttosto neofita....

stefano '62 ha scritto:

Ci sono un paio di modi differenti (tavoletta sotto acqua o fuori) entrambi un pò complessi da spiegare a parole.
Chiaramente sono differenti dalla virata normale.

Ciao

Ste, ma la virata con la tavoletta mi sembra un po' una "finezza" e roba da nuotatori piuttosto evoluti. Se l'uso della tavoletta è prettamente allenante (capisco il recupero chiuso, ma non sarà certamente un normale cambio di direzione a 180 gradi che comprometterà l'esercizio in corso - piuttosto, PEDALARE GENTE!), perchè cimentarsi in un simile esercizio? Se poi si vuole concedere qualcosinaa alla platea....;)

Stefano...aspetto notizie....

nuotix ha scritto:

provo a darti la mia opinione.

bisogna considerare due aspetti:
su un piatto della bilancia bisogna considerare che una respirazione troppo frequente influisca negativamente sull'assetto del corpo, comportando un effetto frenante.
sull'altro piatto della bilancia, però, bisogna considerare la meccanica della bracciata. ad esempio prendi quelli che hanno una nuotatata a braccia sovrapposte o quasi. in quel modello di nuotata due bracciate è come se costituissero un blocco unico e quindi hanno la possibilità di respirare sul numero pari di bracciata cioè ogni 2 oppure ogni 4 br(6, 8 e così via).
quindi, a seguito di prove e controprove effettuate in acqua, i singoli nuotatori ritengono che sia più proficuo respirare ogni 2 piuttosto che ogni 4.

questa è la mia spiegazione, però magari dico solo un sacco di sciocchezze

wink

Grazie Nuotix, ora la risposta è meno semplicistica! Che la respirazione troppo frequente influisca negativamente sull'assetto della nuotata è palese...io noto proprio su me stesso una vera e propria perdita di equilibrio. Posso pensare però che una maggior ossigenazione possa servire a compensare un maggior sforzo muscolare. Magari è una caxxata pure questa. Sono curioso del parere del mitico Tiozzi!

nuotix ha scritto:

la regola generale è che si respira quando si ha l'esigenza di farlo
wink

D'accordo. Ma solo fino ad un certo punto. Se quei mostri respirano ogni due bracciate, vuol dire che c'è una ragione!

Notavo ieri, in una competizione internazionale di grandissimo livello (100 metri stilelibero, vasca corta), che tutti i partecipanti respiravano ogni due bracciate (quindi sempre dallo stesso lato). Io, sia durante gli allenamenti che in gara, respiro ogni tre o quattro bracciate, respirando ogni due solo se sono in debito di ossigeno. Sarà quello il motivo per il quale faccio molta fatica a completare un 8 x 100 (stile) a 1,45? a metà serie, riparto a 2'.....respiro troppo poco?

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Ste, quindi braccia e gambe quando?

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(91 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

matteonuoto ha scritto:

Pongo qui la domanda visto che si parla di allenamento in particolare avevo un dubbio riguardo un allenamento.L allenamento in questione è questo:
200 stile sciolto
200 misti frazionati ai 50 recupero 20" tra un 50 e l altro
10x50 stile rec 20" tra un 50 e l altro
5x100 stile rec 30" tra un 100 e l altro
6x100 braccia stile con pull tra le gambe rec 10" tra un 100 e l altro
300 gambe stile con tavoletta
2x200 misti frazionati ai 50 rec 20" tra un 50 e l altro
4x25 stile alla massima velocità rec 30" tra un 25 e l altro
100 stile alternato
100 stile completo sciolto
3000m tot
l allenamento non è del sito l ho fatto tempo fa col mio ex istruttore.
Volevo chiedere che tipo di allenamento è????

Per quanto mi riguarda, mi sembra un allenamento piuttosto completo, con riscaldamento, lavoro di gambe e braccia e richiami al lavoro aerobico ed anaerobico. Nella mia squadra gli allenamenti sono simili, privilegiando di più i recuperi chiusi.

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(91 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

nuotix ha scritto:
alferez ha scritto:

io niente tv, ma hard rock a palla in mp3

BRAVISSIMOOOOOO!!!!!! COSì MI PIACI
big_smile big_smile big_smile big_smile big_smile

Io ho un rapporto particolare con la musica e credo alla stessa come una sorta di "doping buono". Da qualche parte ho letto che in alcuni sport è proibito o qualcosa del genere. Nel mio caso, anche se sono stanco o non sono al massimo, riesce a trasmettermi una energia inspiegabile. Tranne che in piscina, dove non l'ho mai sperimentato e forse lo trovo un po' fuori luogo. Credo il rumore dell'acqua sia unico ed impagabile.....

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nuotix ha scritto:

mi raccomando, ti ricordo una cosa che magari già sai
se il tuo obiettivo era fare un lavoro in lattato sulla falsa riga di quello in piscina, sappi che sono necessarie 72 ore di recupero dal momento in cui hai concluso l'allenamento, soltanto dopo aver permesso al tuo organismo di riparare le microlesioni muscolari che ha causato l'allenamento potrai eventualmente ripetere un allenamento simile o proporre un allenamento di soglia anaerobica.
di solito io nei 2 giorni successivi a lavori in resistenza alla forza faccio un allenamento completamente in resistenza aerobica primo giorno e sto a casa il secondo

ps. può capitare che stefano in estate non risponda subito perché è preso dal lavoro

wink

Ed in effetti, mi sarò procurato delle microlesioni muscolari, in quanto sono stato tre giorni con dolori vari alle gambe. Mi sono regolarmente allenato nei due giorni successivi in piscina (lavoro aerobico), in acqua stavo bene, ma fuori avvertivo sempre il classico dolore dell'acido lattico. Ora ho smaltito, e sto per risalire sulla ciclette.....

P.s.: Nove, prova (io niente tv, ma hard rock a palla in mp3)....ti spacchi, ma è figo!

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(91 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

grazie Nuotix....infatti mi sembra strano che Stefano non abbia risposto ancora....sicuramente gli è sfuggito....comunque ho fatto un bel po di acido lattico, nonostante l'allenamento in piscina non mi mancava....