26

(82 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

TNKS, piu' o meno avevo seguito questa politica. cercando pero' anche di lavorare per fare un po' di sforzo. Probabilmente pero' era anche tanto che non facevo quell'esercizio e la mia memoria me lo ricordava piu' gestibile. E mi sono un po' irrigidito.

stefano '62 ha scritto:

Vasche contando le bracciate e cercando di farne sempre di meno.

quindi vasche potenzialmente fatte lente, come tutti gli esercizi di tecnica no?
E poi si trasferisce da sola questa abilità nella nuotata ? o meglio inserire delle serie complete in mezzo?

28

(82 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Beh immagino l'anossia sia uno stato che crea un allarme tale da non essere procurabile coscientemente. quindi non c'è rischio di produrla...
L'ipossia è un stato transitorio in cui alleniamo cellule a usare meno ossigeno per un tot di lavoro. Nel mio esempio mi chiedevo come comprendere il segnale che si sta lavorando in ipossia. Senza percorrere sforzi inutili o dannosi.

29

(82 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

mi viene un dubbio pero'. Sforzare di trattenere l'aria per un tempo relativamente lungo di 4/5 bracciate non va a creare possibili danni  ai polmoni? Inoltre appurato che l'uso dell'ipossia per la tecnica va fatto con regolarità. su quanti metri? Vale la regola di partire su cambi a 25 e poi salire con negli allenamento successivi con cambi a 50, 75, 100, 150? E infine : a quel senso fastidioso di costrizione che segna il limite a cui si è abituati nelle bracciate in quanta misura si puo' cercare di resistergli.
Dopo molto tempo mi sono trovato in un allenamento un esercizio 4x 100 con respirazione a 5,4,3,2. La prima da 5 e la seconda da 4 sono sembrate un po' troppo dure.

tnks. almeno so cosa chiedere di osservare... a volte meglio fare domande abbastanza precise .

Marioaversa ha scritto:

Anche se ci lavorerò il mese prox, riferisco gli esercizi che mi ha dato da fare nel nuoto libero, premetto che il mio problema consisteva in un ingresso della mano troppo piatto (schiaffeggiavo l'acqua) ed avevo una certa rigidità della mano in tutta la fase della bracciata.
Gli esercizi sono crawl con pull un braccio per volta e nuotate complete con boccaglio frontale. In tutti gli esercizi concentrarmi nella posizione d'ingresso della mano (devo immaginare la stessa angolazione del tuffo di partenza), agganciare l'acqua il più lontano possibile (rollio naturale), sentire l'acqua in appoggio ed accelerazione costante con mano ferma ma non rigida.
Utili anche esercizi di remate, che non fanno mai male.
Quando ci lavorerò con esercizi specifici, lo posto.

Penso che Stefano sia d'accordo. Tanto lui e Daniele (mio allenatore) sembrano nati dalla stessa madre!  2 pazzi scatenati lol lol
Ciao

Mi ricordavo di aver letto qualcosa a propostio e l'ho trovato. Ma il dubbio resta parzialmente incompleto. Posto che la sinistra schiaffeggia di più l'acqua perchè il braccio debole, e che cio' si nota bene dalle bolle che si formano durante trazione  molto diverse dalla mano destra dove sono poche e piccoline, come mai questo difetto cosi' importante quasi sparisce con l'uso del Pull Buoy?
Sarebbe ipotizzabile pensare che l'entrata in acqua sia viziata dall'assetto/dalla gambata e quindi la soluzione del problema vada cercata piu' a monte invece che lavorando sulla bracciata.. con esercizi di isolamento? o sto dicendo una cavolata?
un'altro errore che sento è che la spalla sinistra a stile e ancor piu' a dorso sembra piuttosto bloccata sulla superficie dell'acqua. Ma non mi sono fatto osservare da fuori. La butto li con riserva.

stefano '62 ha scritto:

L'indicazione corretta è la seguente:
Il braccio NON deve entrare piegato (domanda successiva....di quanto ?)
Al momento dell'ingresso deve semplicemente essere disteso il più possibile ma non tanto da impedire al gomito di restare più alto della mano,e (contestualmente) alla mano di toccare l'acqua prima del gomito senza bisogno di flettersi al polso.

Questo mi piace. e il gomito deve sempre restare piu' altro della mano giusto?

stefano '62 ha scritto:

Dopo l'ingresso NON è la mano ad allungarsi in avanti (dato che ha altro da fare),bensì la spalla per effetto del rollio,mentre invece la mano va in presa.

questo allungamento va un po' cercato? io a volte ho l'impressione che la mia spalla sia bloccata, si dimentichi di lanciarsi in avanti con la mano. Anche perchè a volte la spinta muore alla fine della passata e l'inerzia del recupero non permette di avere un bel lancio del braccio in avanti.

stefano '62 ha scritto:

Poi dopo la presa che aggancia acqua,siccome la leva (forza \ fulcro=gomito \ resistenza) non è ottimale per una buona spinta,allora la trae (trazione) fino al punto di spinta (cioè il punto in cui la leva diventa più favorevole allo scopo),nel quale appunto poi avviene la spinta.

Terminata la presa la mano quindi essendo un semplice prolungamento del braccio vedrà il palmo guardare piu' o meno verso in piedi giusto?

33

(235 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

pero' io mi chiedo. perchè tutta questa fretta di arrivare a degli obiettivi ? io punterei di piu' sul piacere di stare in acqua. Non dico di farci le terme. Pero' traspare una certa poca tranquillità ... stare in acqua è bello. quando lo scopri la prendi con piu' filosofia..

e cmq se rompi le scatole non ci trovo niente di male. anch'io ho il vizio di stare sotto la doccia a volte. ma è anche vero' che il timer ti regola bene ! e poi cmq gli eccessi  vanno sempre puniti anche solo con una riga infinita di lamentele...è già una punizione.

35

(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

per venirti in aiuto in attesa di sistemi più intelligenti controlla come usare Google per cercare in un sito: farà per twe ciò che chiedi agli altri:

https://support.google.com/websearch/answer/136861?hl=it

36

(235 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

ma le bolle sotto ti vengono in modo rilassato? prendere aria, abbassarsi sulle gambe e buttare fuori l'aria...buona parte quasi tutta ma senza arrivare a un senso di fastidio direi... e poi salire e prendere aria di nuovo? senza fare iperventilazione... semplicemente respiri  e poi scendi e butti fuori, bocca, naso, entrambi. come meglio ti viene. credo sia la cosa fondamentale sentirsi a proprio agio. Poi da li magari si passa distesi... Ma non sono un istruttore...io propongo cosi' a spanne quello che farei..
E poi scivolamenti, e poi infine inziare con la respirazione di lato. Mi pare un po' presto visto gli interrogativi che poni...ma cedo il passo agli istruttori veri..

37

(235 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

è passato solo un mese, datti tempo. Da adulti siamo piu' lenti  a imparare.. se la cosa ti fa divertire sarà piu' facile. Alle prestazioni penserai poi. Io mi sento di dirti che la cosa importante per ora è stare bene in acqua. Iniziare ad amare il cloro senza far caso di cosa produci.. smile

ottimo .Mi eravenuto il dubbio di non essere capace di riconoscerli tra le righe.. big_smile Quindi si potrebbe scorporare la parte di tecnica dagli allenamenti per principianti e inserirla dopo il riscaldamento prima della parte centrale e se qualcosa non riesce chiedere a bordo vasca visto che si annoiano tanto .)

ma anche gli allenamenti per il nuoto libero del sito contengono una parte di tecnica? io non so mica tanto distinguerla....

qualche volta in passato ho usato la classica maglietta bianca di cotone....due  taglie in piu' e via..

41

(235 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

guarda magari se avessi usato di piu' la tavoletta negli anni non avrei quell'avversione a usare le gambe e a farle faticare. Ma forse anche no. Io quando me la chiede la lascio li in parte se non sono proprio ispirato. Preferisco farmi una vasca a gambe braccia avanti senza tavoletta e stare rilassato che buttare l'esercizio perché oltre il mio livello. E nessun istruttore e' mai sceso in vasca a rimettermela tra le mani.

42

(26 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

se mi capitasse quello del test con l'alluce dell'acqua io partirei a gambe come non le ho mai fatte....tirando su il mondo .) o ancora meglio a delfino cosi' proprio faccio il macello e decide di entrare big_smile
la seconda le passerei sotto in apnea big_smile

43

(260 risposte, pubblicate in Dorso)

pero' il bacino deve posizionarsi in modo da tenere una linea di galleggiamento giusta vero? ossia sostenere le gambe...

Ripesco questo thread aperto dai video della mia nuotata per chiedervi un po' di allargare la discussione postando le vostre opinioni su quanto possa aver senso portare una nuotata come quella ripresa, con ancora diversi elementi di criticità anche ' atavici' appartenenti all'ambientamento  come evidenziato da molti,
nella corsia dei veloci....ossia in 4 corsia.
Il dubbio importante che martella e se concentrando gran parte del lavoro su tempi e allenamenti metabolici non si vada a consolidare i vizi e i difetti invece di migliorarsi. Cosa magari che in corsie con andatura piu' blanda troverebbero maggiore spazio. A tutti piace progredire. Voi come la pensate?

Credo nessuno ti caccerà dal sito big_smile
l'allenamento a sensazione credo sia nelle corde di molti, personalemente a volte pero' la mia testa è stanca a fine giornata e un occhio a dati crudi potrebbe evitare di arrendersi presto... io di mio, conoscendomi, a volte tendo a mollare presto smile Il nuoto per me diventa anche mental training .

Grazie del consiglio . 40 euro mi sembrano affrontabilissimi anche se in questi giorni gli allenamenti puntano tutti su tempi e ripetute da perdere il fiato...con notevole irrigidimento generale e nuotata poco efficace... insomma li ricordate i video. Mi sa che dovro' farmi 4 chiacchere con l'allenatore per capire che direzione prendere. se un'altra corsia o delle lezioni a parte. UFFA.

non fa nulla per l'MP . Ok per il cardiofrequenzimetro , appena ne trovo uno con contavasche visto che ne perdo sempre un po' per strada nelle ripetute lunghe a un prezzo decente mi faro' un regalo per giocarci.

ero curioso del margine di errore...se era maggiore delle due dita appoggiate alla giugulare .)
PS. marina hai ricevuto un MP da me?

e in generale i cardiofrequenzimetri sono tutti precisi uguali? se ne vedono di tutti i prezzi e da polso, dito...etc....

bella domanda. in realtà non credo sia una questione di chiudere esattamente gli occhi. O meglio per averne la certezza bisognerebbe controllare oltre gli occhialini.
La mia consapevolezza è nata dal notare che la mia attenzione si spostava: in quel momento non e era ' attivo lo sguardo' cioè non guardavo. Come quando si guida sul rettilineo e l'attenzione visiva si stacca dalla strada per un momento, distratta, dettà cosi' sembro strambo big_smile