P.S. ma veramente con una nuotata siffatta fai agonismo?

ho avuto in prova le palette senza lacci, quelle in cui infili solo il pollice: ottimo strumento per perfezionare la passata subacquea e l'anticipo verticale dell'avanbraccio ( così detto gomito alto): se tiri il gomito si sfilano, se sposti acqua in maniera corretta no...

marina ha scritto:

per me son troppe le proteine in rapporto ai carboidrati:il mio prof di biokimica all'uni diceva sempre che le proteine bruciano al fuoco dei carboidrati e il loro rapporto deve essere sempre bilanciato altrimenti i composti acidi e azotati salgono alle stelle smile

forse diceva che i grassi bruciano al fuoco dei cho...  (ciclo di Krebs )

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(2 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

tentativo riuscito, per chi interessa qui un articolo http://www.altarezianews.it/2012/09/06/eco-raid-del-bernina-le-immagini-dellimpresa-da-record-di-daniele-benedetti/ e qui un breve video: http://www.youtube.com/watch?v=vwASxNJGK38 Ciao

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(2 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Come qualcuno di voi saprà mercoledì prossimo tento la traversata a nuoto di tutti i laghi dell'Engadina, in Svizzera, in collaborazione con l'ente svizzero del turismo che ha eletto il 2012 anno dell'acqua, per sensibilizzare l'importanza della salvaguardia delle risorse idriche dell'arco alpino. Si tratta del primo tentativo di attraversare a nuoto sei laghi ad un'altitudine tra gli 800 e i 2300 mt slm, per un totale di oltre 17 km. Gli spostamenti tra i vari laghi verranno effettuati in bici e di corsa. Qui un articolo: http://www.ilovelivigno.com/liv/2012/08/traversata-dellengadina-daniele-benedetti-torna-con-una-nuova-sfida/

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(20 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Thorpe ha scritto:

Il brevetto da istruttore ti da la qualifica come assistente bagnante nella struttura in cui lavori, quindi non vale al mare ne in acquapark per intenderci, ma solo ed esclusivamente nella struttura in cui fai l'istruttore di nuoto....

Una piccola precisazione:non esiste una qualifica di assistente bagnanti solo per la struttura in cui fai l'istruttore. Esiste l'assistente bagnanti piscine e l'estensione per acque libere (dove  l'esaminatore è un ufficiale della marina e di solito prevede una prova di voga e la conoscenza di qualche nodo). Leggendo il regolamento sit si dice che l'allivo istruttore acquisisce contestualmente la qualifica di assistente bagnanti piscine (quindi anche acquapark): comunque non capisco la ratio di questa norma, considerando che un corso assistenti ben fatto può essere molto più impegnativo di un corso istruttori primo livello, sicuramente più specifico e richiede competenze diverse, senza dimenticare che l'esame finale è completamente differente. La fin continua a sfornare delle perle di incoerenza...

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(4 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

stefano '62 ha scritto:

Alcuni miei atleti hanno dovuto saltare i mondiali pur essendo qualificati perchè non erano liberi dal lavoro.
Quei permessi non esistono.

Ciao

beh, mi sembra anche giusto, essendo un hobby:se invece vuoi che il tutto giri attorno allo sport che pratichi fai il professionista, se ne sei in grado.

L'asfalto come fondo per correre non è male, in quanto ha una seppur minima elasticità: da evitare pavè o cemento. Le scarpe da running super ammortizzate impediscono al piede il movimento naturale della corsa, costringendo alla rullata. Paradossalmente scarpe meno protettive costringono a correre di mesopiede, sfruttando così l'ammotizzamento naturale dato dall'arco plantare. Mario: corro una media di 70 km alla settimana e le mie ginocchia e i tendini stanno assolutamente bene...

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(6 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Io ho il 910 xt che uso per il triathlon e mi trovo molto bene in acque libere. Purtroppo anche se per principio sono contrario sono costretto ad usarlo anche in piscina, in quanto manca il contasecondi: è preciso e misura bene le vasche. lo swim non lo consco, mentre il 310 con il nuoto non c'entra niente. Ciao1

Reiki ha scritto:

Salve a tutti, vorrei dei consigli. In poche parole sono istruttore di nuoto, e sono anni che non lo pratico più e ora vorrei aggiornarmi perchè dovrei sostituire per una settimana un mio compagno istruttore.
Ho lo scivolo alto e corsia. Volevo sapere come gestirli, quali esercizi devo fargli fare? (interessa l'ordine degli eserc.), quali errori possono fare gli allievi e come aiutarli? 
Grazie smile

ps. sò già quello che bisogna sapere, ma vorrei altre opinioni per confrontarmi.

con questi dubbi e queste domande io opterei per passare la mano e non effettuare la sostituzione...

Thorpe ha scritto:

ho letto questo articolo girovagando in uno dei gruppi che ho su fb... cosa ne pensate???


http://issuu.com/www.preparazionefisica.org/docs/il_core_nel_nuoto

nessuna novità: che il core training sia fondamentale (non solo per il nuoto, ma anche per gli altri sport) è ormai un dato inconfutabile. E' da tempo che in salotto ho anche la swiss ball e altri attrezzi per la propricezione per allenare la muscolatura posturale.Piuttosto ho iniziato da pochissi,mo (una lezione) un corso di ginnastica addominale ipopressiva, ancora poco nota in Italia, che parrebbe rivoluzionare il metodo di allenamento addominale:inventata negli anni 90 per scopi terapeutici per le donne dopo il parto, recenti studi scientifici ne dimostrano elevati benefici anche e soprattutto per gli sportivi. Se volete approfondire qua trovate qualcosa, comunque se d'interesse vi terro infoormati: http://www.stamptoscana.it/articolo/salute/la-potenza-degli-addominali-alle-vie-nuove-una-tecnica-rivoluzionaria

nuotix ha scritto:

anche i lattini sono banditi. gli unici che si salvano sono gli yogurt con latte scremato.

al di là delle fonti che hai elencato, tuttavia la carne o il pesce sei costretto ad assumerli quasi tutti i giorni

A quel che mi risulta la zona non ha alimenti banditi, ma fonti più favorevoli e altre meno: e consiglia di privilegiare le prime rispetto alle seconde, senza dire però che quest'ultime sono vietate, semplicimente consiglia di limitarne l'uso. Quindi se fatta cum grano salis può essere una dieta ben variegata.
Per quanto riguarda il fatto che imponga di assumere giornalmente proteine, ogni dieta ben bilanciata lo prevede, semmai si può discutere sulle percentuali... Ricordo comunque che nel post allenamento si prevede   un pasto in percentuale 70% cho ad alto ig che deve integrare interamente quanto speso.

nuotix ha scritto:

specifico.
le proteine sono quasi ed esclusivamente di origine animale (tante carne e tanto pesce)
le proteine di origine vegetale, fatta eccezione della soia, sono bandite.
almeno così ho capito per quanto riguarda la zona autentica

dimentichi albumi, latticini, seitan, tempeh, grano saraceno....

nuotix ha scritto:

grazie mille per le dritte wink
della zona ci sono degli aspetti interessanti, ma altri che non condivido assolutamente per esempio quello di essere una dieta tremendamente carnivora

ma non è scritto da nessuna parte che la fonte proteica debba provenire per forza solo da carne...

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(7 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Io ti consiglio di non fare allenamenti specifici in mare: in mare fai allenamenti sciolti, impara a tener la rotta ( fondamentale se vuoi fare triathlon), impara a sfruttare e capire le varie condizioni di onda e corrente, ecc. Gli allenamenti, che  sia per triatleti che per nuotatori in acque libere, si fanno comunque in piscina. Al massimo inserisci qualche variazione di ritmo o fartlek. Ciao

stefano '62 ha scritto:

La dieta a zona è una dieta che va bene per i diabetici o per gli obesi o per altre tipologie di individui "poco sani".
Per gli sportivi che fanno allenamenti quotidiani e\o pesanti e voluminosi è estremamente pericolosa perchè non garantisce un apporto di carboidrati sufficiente a garantire una completa e rapida ricostituzione del glicogeno;nè questo apporto potrebbe venire coperto dall'assunzione di proteine,perchè ce ne vorrebbero in quantità enormi,certamente superiori ai due grammi per kilo,cioè una dose assurda che farebbe polpette dei reni.
Quindi è assolutamente sconsigliata in quel genere di atleti dove la componenete aerobica è molto stimolata,cioè il nuoto il calcio il ciclismo etc.

In caso di atleti che invece fanno allenamenti brevi e risicati,allenamenti che non determinano grosse deplezioni di gllicogeno,e nemmeno ne richiedono dosi elevate,oppure allenamenti opportunamente distanziati tra loro (per esempio i master che ne fanno solo due a settimana) in questo caso la dieta a zona può essere praticabile,ma solo per periodi di tempo limitati.

Ciao

stefano sono d'accordo con te se si parla di zona tout court, ma conosco tanti amici, anche atleti di livello, che la seguono, leggermente modificata in quella che potrebbe definirsi zona per sportivi. Infatti nel computo complessivo giornaliero dei cho assunti bisogna aggiungere anche il "post WO" assunto nei giorni di allenamento, durante la così detta finestra di Arcelli, che comprende  parecchi CHO ad altissimo indice glicemico (nei lavori particolarmente duri l'apporto necessario incide parecchio sul bilancio quotidiano), per andare immediatamente a sopperire quanto speso .
Ciao!

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(73 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

https://www.nuotomania.it/nuotoallenamenti3.htm
fondo pagina

Ho trovato una breve ripresa fatta durante le vacanze, si tratta mi sembra degli ultimi 50 di un 1500 sciolto.
Sono ben accetti commenti, anche se la qualità del video è scarsa.
http://www.youtube.com/watch?v=GvkLv7MbvVs&feature=youtube_gdata
Un saluto

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(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

ganbe delfo con pull... mah...

Anch'io in fase acuta ho fatto ionoforesi (20 sedute) prima  e fisiterapia dopo...ma se carico con gli allenamenti il fastidio torna....in questo periodo sto provando ad inserire una seduta settimanale in palestra per riequilibrare e rafforzare la muscolatura (soprattutto gli elevatori della scapola).. vedremo.
Penso che il dolore che hai in questo periodo comunque sia dato più dal versamento (edema) che dalla calcificazione in sè. Le terapie che ti hanno consigliato possono funzionare e limitare i fastidi, ma non possono risolvere la calcificazione, questa resterà comunque se non ti operi o non fai onde durto...

Marioaversa ha scritto:

Stefano perchè dopo aver corso non ho fame mentre dopo aver nuotato mangerei anche le mattonelle di casa?

PS: corro 1h e 10' ad andatura  (165 bpm) mentre gli allenamenti di nuoto hanno durata 1h 15' ma con  intensità che variano da A1, A2, B1 e C1 .

Ciao

Perchè anche con la corsa non vari i ritmi? Facendo sempre la stessa sessione l'allenamento anche nella corsa perde efficacia a causa dell'adattamento...

stefano '62 ha scritto:

Si formano quando si evita di curare le infiammazioni,le quali si cronicizzano,e poi fanno "precipitare" le calcificazioni.

Spiegazione perfetta! ;-)

Beh, Andre la calcificazione impedisce al tendine di compiere il suo dovere e inconsciamente fai sopperire a questo squilibrio chiamando facendo fare un sur plus di lavoro ad altri distretti che talvolta reclamano: ieri finito l'allenamento avevo dolore al braccio destro fino al gomito... A me sta peggiorando, specialmente quando spingo un po'... Spero di arrivare all'autunno e finita la stagione delle gare, penso di operarmi...

Ho un problema simile: calcificazione all'inserzione omerale del sovraspinato, sottoacromiale. Se la calcificazione non è enorme, ( come la mia 0,5 cm) mi hanno consigliato di continuare a nuotare mettendoci prima dell'allenameno una buona dose di esercizi di mobilitazione. Le calcificazioni si risolvono con le onde d'urto ma in quella posizione si corre il rischio di rovinare anche l'acromion, per cui bisogna pensarci bene. Io ho provato anche a fare infiltrazioni intraarticolari  di acido ialuronico ma oltre ad aver speso 500 euro , non ho avuto particolari migliorenti . Per il momento co convivo e quando il fastidio pregiudicherà le prestazioni vedrò di operarmi: ti consiglio di chiedere consiglio ad un bravo ortopedico specializzato nella spalla, possibilmente che curi sportivi. Ciao!

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(7 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Stefano Stavolta ti sbagli: riporto il comma 9 dell'art 3 del regolamento tecnico fin master 2012:
9. Nello stile delfino è permesso il movimento delle gambe a rana. Si precisa che i due tipi di gambata
(delfino e rana) possono essere liberamente utilizzati e alternati uno all’altro dal nuotatore
Fonte: http://www.federnuoto.it/pdf/mst_reg_n_2012.pdf