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(37 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Thorpe ha scritto:
Andrea2 ha scritto:

Salve a tutti! Vorrei porvi una domanda, se questo è il posto giusto. Secondo voi è giusto far usare a un bambino (8 anni) di un primo livello "avanzato" le pinne senza che questi abbia una battuta di gambe e un galleggiamento supino corretti nella convinzione di facilitarlo nell'apprendimento?

Le pinnette solitamente nn le faccio usare mai, solo di rado, ultimamente le sto facendo usare ad un bambino che ha una malattia degenerativa dei muscoli, e che deve tenere a bada sforzando le gambe, qindi ho consigliato le pinnette ai genitori... nonostante tutto evito di fargliele usare per tutta la lezione, ritaglio al massimo 10/15 minuti con le pinnette il resto senza, tutto quello che porta a nuova esperienza motorie e arricchisce il bagaglio sensoriale non può fare altro che bene, però con pinnette e palette bisogna stare attenti e ricordarci che sono bambini, quindi se proprio vuoi usarle poco, pochissimo soprattutto all'inizio.

Infatti anche io non le faccio usare quasi mai soprattutto a un 1 livello. Il dubbio mi è sorto perchè ho fatto una sostituzione e il bambino alla mia richiesta di provare a togliere le pinne ha detto che la "sua" maestra non voleva assolutamente perchè servono a fargli imparare! Il problema però è che questo bambino fa una fatica immane con quelle pinne (abbastanza lunghe inoltre) e non riesce a sollevare correttamente le gambe per la battuta perchè le pinne lo portano in giù....

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(37 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Salve a tutti! Vorrei porvi una domanda, se questo è il posto giusto. Secondo voi è giusto far usare a un bambino (8 anni) di un primo livello "avanzato" le pinne senza che questi abbia una battuta di gambe e un galleggiamento supino corretti nella convinzione di facilitarlo nell'apprendimento?

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(63 risposte, pubblicate in Dorso)

Grazie Stefano! seguirò i tuoi consigli. Naturalmente grazie anche a Thorpe per il suo contributo...

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(63 risposte, pubblicate in Dorso)

Thorpe sono concorde con te però la bambina in questione presenta problemi di galleggiamento solo quando deve fare la bracciata a dorso mentre per tutti gli altri esercizi ( scivolamenti senza propulsione, scivolamenti con propulsione e mani a freccia...) il galleggiamento e quindi la postura sono ottimi! sono "disperato" anche perchè il movimento della bracciata a dorso è stato assimilato ma non con il ritmo appropriato e questo è causato proprio dal fatto che lei "affonda"

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(63 risposte, pubblicate in Dorso)

Salve a tutti! Mi scuso in anticipo se questa non dovesse essere la sezione appropriata alla mia domanda, ma, come già detto altre volte, non sono avvezzo ai forum. Sono un allievo istruttore e vorrei chiedervi un parere tecnico-didattico. Ho una bambina di 4 anni al 2 livello e mi trovo veramente in difficoltà con l'impostazione del dorso. Mi spiego meglio: la bambina pare abbia assimilato in maniera grezza il movimento della bracciata solo che credo si debba insistere ancora molto sul ritmo e sulla continuità del movimento. Il problema risiede nel fatto che l'allieva nel momento in cui effettua le bracciate perde il galleggiamento e quindi procede quasi seduta. La situazione si complica, e non poco, nel momento in cui sono in acqua e la "manipolo" perchè perde il rilassamento e addirittura smette di battere le gambe mettendomi in grande difficoltà perchè, avendo solo due mani e dovendomi tra le altre cose mantenere a galla e spostarmi in prima persona, non posso manipolare la bracciata e al tempo stesso sorreggerla in posizione supina. Ora aspetto da voi qualche consiglio e in particolare vi chiedo se, esclusivamente per farle acquisire il corretto movimento della bracciata, facilitandomi un tantino il lavoro in questo senso, sarebbe opportuno o meno utilizzare dei galleggianti (avevo pensato al classico tubo o meglio alla ciambella salvagente) per far mantenere la posizione supina...

Marioaversa provo a darti una risposta. Premetto che ti parlo per esperienza personale e non direttamente da "istruttore". Secondo me per insegnare lo stile libero a un bambino sarebbe meglio evitare l'uso eccessivo dei sussidi e in particolar modo del pull; è istintivo, lo riconosco, nel momento in cui si riscontrano delle difficoltà nella bracciata cercare di isolare tutto il resto del corpo (e quindi le gambe con il pull) per favorire la concentrazione dell'allievo sul movimento degli arti superiori però così facendo si ottiene un risultato sbagliato: il bambino non imparerà a gestire il movimento sia degli arti superiori che di quelli inferiori e non acquisirà una corretta percezione del proprio equilibrio e una corretta immagine motoria; inoltre si rischia di complicare invece che agevolare "la vita" del piccolo nuotatore perchè il pull, soprattutto in relazione alla fisicità di un bambino (di 6/8 anni?) tende a portare troppo a galla le gambe favorendo un'inclinazione eccessiva verso il basso della parte anteriore del corpo. Secondo me in un terzo livello prima ancora di puntare sull'efficacia della nuotata ("prendi acqua e spingi forte verso i piedi") occorre concentrarsi e lavorare affinchè il bambino impari la "nuotata grezza" e riesca ad effettuare i movimenti in maniera continua e a coordinare al meglio gambe, braccia e respirazione. Solo in seguito si deve intervenire sulla tecnica vera e propria dello stile e sul miglioramento dell'efficacia. Spero di esserti stato utile, nel mio piccolo. Naturalmente dico sia a te sia agli altri che leggeranno di correggermi qualora abbia detto baggianate perchè se sono qui è anche per imparare :-)

Caro Stefano concordo su quanto da te espresso solo in parte. Non è, a parer mio, corretto dire che la Fin non può e non deve controllare gli organici delle società a lei affiliate. E' chiaro che ogni società è libera di fare quello che vuole, è noto a  tutti che per aprirsi una piscina (e non per insegnare!) servono solo tanti soldi e nessun brevetto; però se una società decide di affiliarsi alla Fin accetta un regolamento (o sbaglio?). A questo punto non trovo sconsiderata l'idea che la Federazione possa "ficcare il naso" nell'organizzazione di queste ultime, anzi! Se qualcuno decide di affiliarsi alla Fin e quindi avere una Scuola Nuoto Federale, non lo fa per fare un'opera buona alla Fin pagando la bella quota ma lo fa perchè, fino a prova a contraria, l'affiliazione è una sapiente operazione di marketing, una grossa certificazione di qualità che ti pone a un livello superiore rispetto alle altre strutture dove a insegnare ci sono- passatemi il termine- cani e porci. Detto questo un controllo serio permetterebbe anche alla Federazione stessa di non perdere credibilità. Condivido il tuo pensiero in merito alla libertà operativa degli istruttori, purchè questa libertà sia comunque supportata da linee guida operative comuni a tutto lo staff altrimenti non si va da nessuna parte (pensa se non ci fossero delle linee guida su cui basarsi un minimo, come ci si dovrebbe comportare in caso di sostituzione di un collega?); e reputo sbagliato il "piatto nozionismo". Tornando alla questione principale continuo a restare in disaccordo in quanto la direttrice di Torphe avrà fatto senza dubbio i suoi ragionamenti, però avrebbe dovuto cmq affiancare Torphe, fino al conseguimento del brevetto, che a sua volta avrebbe avuto ancora maggiori possibilità di formazione.

Vivo a BARI e a BARI ho frequentato il corso. Se avessi saputo comprendere pienamente il mio discorso non avresti scritto tante cose nel tuo commento... ho semplicemente espresso il mio parere in riferimento alle accuse fatte alla Fin per quanto riguarda i corsi ma non ho detto, e non mi sogno di dirlo, che la Federazione tuteli i suoi tecnici o che il frequentare il corso di formazione (per quanto ottimamente realizzato) possa far considerare il tecnico "professionalmente arrivato"; ci vuole pratica, esperienza, intraprendenza. Tornando alla questione del corso Fin ti posso assicurare che tutti i docenti erano realmente competenti, abbiamo ricevuto un'ottima formazione di base (che naturalmente si arricchisce solo operando); l'unica cosa che migliorerei è la questione esperienza pratica: secondo me, oltre al tirocinio, sarebbe opportuno prevedere delle "lezioni" in cui ciascun frequentate sia chiamato a gestire una vera lezione di nuoto con veri utenti e con tutte le problematiche connesse  sotto lo sguardo attento dei docenti...

Marina continuo a ripetere che non ho detto, nè penso minimamente che il corso Fin sia paragonabile a una laurea, soprattutto per ragioni di durata. Il mio intervento è volto a difendere comunque la formazione offerta della Fin visto che qualcuno aveva sollevato dei dubbi sulla sua efficacia anche paragonandola ad altre (analoghe, non alla laurea!!)...

non è affatto così! anzi sarebbe meglio non generalizzare perchè, per carità gli incompetenti ci sono ovunque, ma dire che i corsi di formazione sono quasi una farsa perchè nascondono l'intento di guadagnare è sbagliatissimo. Il corso frequentato da me è stato più che serio in quanto i docenti di grande preparazione (e per la tua gioia laureati in scienze motorie e docenti universitari) non hanno fatto di tutto per promuovere la gente, anzi! Per accedere al corso si è tenuta una prova di ammissione e non sono passati cani e porci; gli esami sono stati dei veri esami in cui il colloquio è durato anche più di un'ora e in cui sono stati richiesti tutti gli argomenti in modo dettagliato e anche la "simulazione" di situazioni reali proprio per tastare la reale capacità del candidato di gestire un corso di nuoto. Ribadisco che non basta assolutamente un mese di corso e il tirocinio così come non basta la laurea (qualsiasi laurea o brevetto non ti renderanno mai pronto al mondo del lavoro reale) a farti sentire completo, però, per mia esperienza, ti posso dire che sia il corso sia il tirocinio, hanno avuto grande importanza proprio perchè ti aiutano ad entrare nella realtà e ti forniscono gli elementi che tu, con l'esperienza e la tua capacità, dovrai saper plasmare a adattare alle varie esigenze che avrai dinanzi.

Non mi preoccupo che altri per colpa tua facciano la fame, però continuo a non condividere... Tu avrai tutte le ragioni del mondo dicendo che dato che hai una laurea dovresti lavorare nei centri sportivi però non devi dire che "il macellaio di dietro casa tua" se prende il brevetto e inizia a lavorare ti ruba il lavoro perchè:
1- per lavorare in piscina ancora non serve la laurea, ma il brevetto;
2- "il macellaio" per avere quel brevetto non ha solo pagato €500 ma ha studiato anche abbastanza, ha fatto il suo periodo di tirocinio, ha sostenuto un esame (nessuno regala niente)!!!!
Naturalmente (e vale anche per voi dottori) non è il titolo a fare il professionista, ma l'esperienza che si acquisisce col tempo e soprattutto la voglia di fare che spinge sempre a migliorarsi e non considerarsi mai al "top"!!

Scusate ma forse non so più scrivere in italiano?!? Non mi sembra di aver detto che il corso Fin sostituisca la laurea!!! Però paragonando la formazione ottenuta con i corsi "di un mesetto" Fin, Uisp o altro è indubbio, almeno per me, che la differenza c'è e che la formazione offerta dalla Fin è certamente migliore. Con questo non dico assolutamente che uno appena uscito da questo corso si può paragonare a un laureato in scienze motorie però credo che abbia una buona base e sia in possesso anche degli elementi base per poter iniziare a operare sul campo e quindi a crescere sempre più...

senza dubbio il mio discorso è generale e non voglio attaccare nessuno, però permettetemi di continuare ad affermare che non si tratta di una cosa normale. Thorpe mi parli di abusivismo e mi dici che la tua laurea non viene tutelata, mi parli di tutela lavorativa assente e poi accetti l'incarico?!? Ti lamenti perchè il laureato in scienze motorie non affianca il fisioterapista e quindi ti senti "sminuito" dopo anni di studio (cosa giustissima, ci mancherebbe altro...); ora mettitti nei panni di un tecnico con brevetto di allenatore e magari con anni di esperienza alle spalle che resta fuori perchè è stata data fiducia a te, come ti sentiresti? Non si crea una situazione bizzarra equivalente a quella del rapporto Fisioterapista- Laureato in scienze motorie? Sono più che d'accordo con te sul fatto che non è solo la qualifica a dover contare, ma soprattutto la passione e la voglia di lavorare e impegnarsi però essa, per me è fondamentale. Al tuo posto io non avrei accettato proprio per "onestà"e ringraziando la direttrice per la fiducia le avrei chiesto, in attesa di conseguire il brevetto, di essere affiancato a un vero allenatore proprio per iniziare ad ampliare le mie conoscenze e fare pratica. Senza offesa per nessuno e senza polemica, questo è semplicemente il mio punto di vista...

Scusate se mi intrometto però vorrei dissentire su alcune cose. E'verissimo che la Fin non fornisce abbastanza tutela, che i corsi sono abbastanza costosi ecc... però è doveroso dire, almeno per me e per la mia regione, che la formazione fornita dei corsi (nessun corso al mondo, sia chiaro, ti mette subito in grado di affrontare la realtà per la quale ci si sta formando senza fare pratica) è eccellente! si trattano abbastanza nel dettaglio tutti gli argomenti e si approfondiscono alcuni aspetti. sempre facendo riferimento alla mia esperienza devo anche dire che da parte di tutto il personale docente, qualificato e molto competente, e dal personale dell'ufficio regionale c'è sempre stata grandissima disponibilità anche quando si è trattato di chiedere informazioni da "esterno" e alle mail ho sempre ricevuto risposta. Ora ognuno è libero di esprimere il proprio parere però non mi sembra corretto affermare che i brevetti conseguiti con SNS o UISP siano equivalenti, dal punto di vista formativo e contenutistico, con quelli rilasciati dalla Federazione!!!

Ho solo letto parte della domanda e sono rimasto allibito! Ma è normale che nonostante ci siano persone super qualificate "a casa" le società affidino la mansione di allenatore a un istruttore di I (primo!!!!) livello?!? senza nulla togliere a nessuno, però è una cosa vergognosa oltre che illegale, soprattutto se si tratta di una società affiliata alla Fin. A questo punto mi chiedo a cosa serva pagare il tesseramento per essere tecnici di una Federazione che non ti tutela o peggio pagare centinaia di euro per conseguire qualifiche che, sulla carta ti abilitano a svolgere determinate mansioni, ma che in realtà valgono carta straccia nel momento in cui nessuno controlla gli organici effettivi e i relativi brevetti dei dipendenti delle società sportive, delle scuole nuoto...??? bho...

Proverò a chiedere tanto non ho nulla da perdere... Cmq è una situazione paradossale soprattutto quando vieni a conoscenza che in certi impianti che si fregiano della targa "Scuola Nuoto Federale" c'è gente senza brevetto (nè FIN nè altro) ad esercitare...

Lo so! sinceramente l'idea dell'affiancamento gratuito a me non dispiacerebbe anche perchè essendo, purtroppo e per fortuna allo stesso tempo, il fattore ESPERIENZA punto di forza nella scelta degli elementi da assumere questo sarebbe l'unico modo per farne un pò. Quello che mi preoccupa è di dimostrarmi invadente nel fare questa proposta e di essere fastidioso per gli istruttori che dovrei affiancare (anche se è una cosa che poi alla fine conviene a tutti: a quale società dispiace avere gratuitamente a disposizione una persona "qualificata" per eventuali estreme necessità; a chi non fa comodo (quando si è un pò stanchi o non si ha voglia di entrare in acqua perchè fa freddo) poter dire "oggi fai tu lezione e io ti guardo"?!?) cmq vi ringrazio per i consigli...

Stefano hai pienamente ragione. Però quando anche la società in cui hai fatto mesi di tirocinio in cui hai dato il massimo e tutti lo hanno riconosciuto non ti offre nessuna possibilità perchè preferisce "estranei" con esperienza (desunta dal curriculum) che non hanno mai visto all'opera come si fa? è da premettere una cosa importantissima per me: io, almeno per adesso visto che sono solo agli inizi, non ho pretese (un corso tutto mio, paga fissa ecc...), ma vorrei solo fare esperienza visto che dovunque si vada è la prima cosa che richiedono senza pensare che l'esperienza non si acquista al supermercato ma si acquisisce sul campo. Posso fare io qualche proposta (un'altra specie di tirocinio o periodo di prova gratuito per esempio) senza sembrare invadente e senza essere di peso per la struttura?

Scusate se vi disturbo per queste cose, però abbiate pazienza visto che sono alle prime armi! d'altronde il forum serve ad aiutarsi reciprocamente, no?
Allora il problema è questo: ho portato il mio curriculum in alcune piscine. In una non mi è stato permesso parlare direttamente con i responsabili di vasca poichè la receptionist mi ha obbligato a consegnarle il tutto dicendomi che entro il pomeriggio sarei stato contattato telefonicamente dai responsabili (naturalmente per conoscersi), ma ad oggi ancora nessuna telefonata o altro. In altre piscine i coordinatori hanno preso il mio curriculum non dicendo niente in merito ad eventuali collaborazioni. Ora non so come comportarmi; in ogni caso (e soprattutto per quanto riguarda la piscina in cui ho avuto contatto solo con la receptionist) è bene che mi faccia rivedere visto che il nuovo anno sportivo sta per partire oppure resto ad aspettare? io vorrei fare esperienza e dedicarmi a quello che mi piace prima ancora di lavorare per guadagnare qualcosina però a quanto pare non è possibile!

Crepi il lupo!! Sono della provincia di Bari... Grazie a tutti per le informazioni e un grazie particolare a stefano sempre esauriente, non sapevo degli orari di disponibilità ;-)

Marina ti ringrazio per la risposta... ma vorrei ancora sapere qualcosa: con chi delle piscine devo parlare? sarebbe educato prendere prima un appuntamento per telefono piuttosto che presentarsi all'improvviso in piscina, oppure no? sono veramente ansioso per la cosa perchè non so come muovermi...

Salve, come avrete capito da altri miei post sono un allievo istruttore fresco di qualifica, e quindi alle prime esperienze nel settore. per il prossimo anno sportivo vorrei cercare lavoro in qualche piscina. chi tra voi è più esperto può darmi qualche consiglio per fare in modo di avere maggiori speranze di trovare un posticino? In particolare ho dei dubbi per la questione curriculum: cosa scrivere? e a chi darlo e con chi parlare per evitare figuracce al primo incontro (coordinatore di scuola nuoto, direttore sportivo, presidente della società, reception)? grazie a tutti coloro che vorranno aiutarmi...

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(20 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Allora mi sono informato meglio e, come avevo capito da sempre (purtroppo a volte dai troppo valore a informazioni che ricevi da alcune persone e finisci per confonderti le idee), da qualche anno ci sono i corsi di allievo istruttore, istruttore di base e assistente bagnanti; poi c'è la possibilità di fare il corso di allievo istruttore integrato con quello di assistente bagnanti che prevede contenuti teorici e pratici aggiuntivi e una prova d'esame dedicata. Sarà anche vero che io mi fido troppo delle chiacchiere della gente però il regolamento della fin è abbastanza foriero di equivoci poichè afferma che con la qualifica di allievo istruttore si consegue contestualmente anche quella di assistente bagnanti senza specificare che per questo bisogna frequentare il corso integrato e che ogni comitato può decidere se organizzare i corsi distintamente (Allievo Istruttore e Assistente Bagnanti) o il corso integrato (Allievo Istruttore+Assistente Bagnanti). Scusandomi per aver scatenato un pò di polemiche e magari creato un pò di confusione, spero che possa aver fornito con l'ultimo mio intervento un pò di chiarezza...

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(20 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Al corso abbiamo fatto delle lezioni su primo soccorso e in particolare abbiamo trattato gli "stili" del salvamento, le prese e il trasporto del pericolante, il BLS, e poi le varie "patologie" (colpo di calore, idrocuzione, colpo di sole,...). Tutto in maniera teorica senza alcuna prova pratica al riguardo. Anche io sono del parere che le due cose dovrebbero essere distinte, però la Federazione (da quel poco che ci sono dentro) pare si diverta a creare confusione! Sinceramente quando mi iscrissi al corso nessuno parlò di qualifica di assistente bagnanti+allievo istruttore, am il regolamento esplicitamente afferma il contrario... a chi devo dare retta? o meglio saprò mai di che qualifiche sono in possesso realmente??

Salve, ho conseguito nel mese di giugno 2012 la qualifica di "Allievo Istruttore di Nuoto" frequentando un corso organizzato dal comitato provinciale di Bari. Solo ora, in vista del primo tesseramento, e chiacchierando con gente nuova conosciuta in vacanza mi è venuto questo dubbio: leggendo il regolamento della Federazione in materia di titoli e qualifiche è scritto che con il conseguimento della qualifica di allievo istruttore CONTESTUALMENTE il candidato riceve anche il Brevetto di Assistente Bagnanti Piscina. Durante il corso non si è mai trattata la questione quindi vorrei sapere se davvero il regolamento viene rispettato ovunque (mi spiego meglio: è possibile che ogni comitato possa organizzare un corso con rilascio di qualifiche differenti da quelle dichiarate nel regolamento nazionale e quindi scindere la qualifica di allievo istruttore da quella di assistente bagnanti piscina?) e quindi durante il corso si è data per scontata la cosa, oppure se ho conseguito solo la qualifica di allievo istruttore pur prevedendo il programma didattico contenuti inerenti il primo soccorso e la sicurezza in piscina.
Ringrazio per l'attenzione e attendo chiarimenti.

Ecco il link del regolamento:
http://www.federnuoto.it/pdf/reg_sit_2012.pdf