Ritorno a scrivere nella discussione che ho aperto mesi fa sempre per chiedere un consiglio in merito ad una situazione che si sta facendo un po' ostica...
Tre corsi e 9 mesi di nuoto mi hanno permesso la soddisfazione di realizzare l'obbiettivo che mi ero dato l'estate scorsa, e cioè accompagnare amici nuotatori e partecipare con loro alle nuotate in acque libere, nel mio caso negli ultimi week end dalle parti delle cinque terre, domenica scorsa 1 miglio marino, era la seconda dopo aver nuotato la domenica precedente per circa 1000mt. Ovviamente senza guardare il cronometro e solo per il gusto di vivere il mare, mi sono veramente divertito, esperienza fantastica...
Il problema qual' è? Domenica ho nuotato per 46 minuti ( solo per farvi capire il mio livello da principiante ) respirando a Sx ogni 2, l' ho presa su con calma e rispetto, non sapevo come sarebbe andata, a livello aerobico niente da dire, e anche le braccia e le spalle sono andate bene, avrei nuotato ancora!!!
Poi mi ributto in piscina, cerco di fare dei blocchi da 100 o 200 considerando solo il recupero senza guardare i tempi...nuoto a tre per lavorare a dx e non faccio 4 vasche.......provo a nuotare facendo una vasca a sx e una a dx e quando arrivo a metà della quarta respirando a dx mi accorgo che mi scompongo, mi gira la testa, mi dà fastidio il collo e allora devo desistere....respirando sempre a sx ho la sensazione di lavorare più con una parte del corpo, mi sento di tirare più con una braccio e mi sembra quasi di essere più tonico dalla parte dx del tronco....però mi accorgo di riuscire a fare dei 10x100+10x50.
Mi piacerebbe confrontarmi con qualcuno che ha avuto lo stesso problema...devo fermarmi, smettere di fare le nuotate che sto facendo e passare l'estate fino a settembre, aspettando l'inizio dei corsi, facendo dei 25mt solo respirando a dx?? Ammetto nell' ultimo mese di aver abbandonato la tecnica in previsione dei 9 mesi di corso che riprenderanno....diciamo una sottospecie di scarico mentale.Ho paura di aver innescato un meccanismo psicologico che non mi permetta più di correggermi....a volte penso anche ad un eventuale problema a livello cervicale...
Non mi interessa nuotare veloce, per quello ci vorranno anni e magari più di un tanto non riuscirò a fare, mi interessa però nuotare bene e togliermi dalla testa questa sensazione di squilibrio...se sarà possibile!!
Grazie a tutti...

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Grazie Stefano per la risposta,
rileggendo i post effettivamente avevi già parlato del cambiamento della trasformazione nel tempo!!!
Il discorso della fame dopo la piscina sembra una battuta da ridere ma io personalmente devo veramente stare attento, mi sono accorto che dopo mesi di corso, oltre che una crescita muscolare ( sento le giacche e le magliette più strette ), ho notato un' aumento nella zona pancia...non credo siano addominali....e quindi ho cominciato a fare attenzione alla forchetta...ma non è facile!!!
Grazie ancora....ciao!

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(92 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Leggendo tutto questo interessantissimo post mi sono venute spontaneamente 2 domande alle quali sono convinto potreste darmi finalmente una risposta!!

Se faccio una mezza maratona ad intensità medioalta al mio fisico bastano 2 bicchieri d' acqua, nessuna sensazione di fame, ovvimente escluso il periodo da giugno a fine agosto.
Se faccio 4/5 ore di bici sempre ad intensità medio alta dopo un'ora e mezza devo cominciare ad alimentarmi, mi conosco, e circa ogni ora devo buttare benzina nella pancia anche se dicono che è controproducente perché il sangue deve arrivare allo stomaco per la digestione, altrimenti se non mangio mi si piantano le gambe. Finito il tutto la bici lascia molta fame e soprattutto una sensazione di vuoto totale.
Sono un cultore dell' antico piatto di pasta alle 6 dal mattina e posso affermare che su di me funziona, altro che colazione con caffè e marmellata!!!
Da nuotatore principiante ( 8 mesi, 2 sedute di corso e 1 libera con un massimo di 70 vasche messe assieme ) durante le sedute di tecnica raggiungo picchi molto elevati a livello cardiaco, li paragono a ripetute di corsa sui 1000!!! È cmq vero che dopo una pausa di 30 secondi il recupero "sembra" quasi totale e ho anche pensato che la mia muscolatura dalla cinta in su non ha mai dovuto svolgere lavori del genere....
Le mie domande sono:
Come mai dopo circa 1 ora di nuoto da principiante, quindi con relative pause e il cuore che và a palla, rallenta, palla, rallenta, ecc ecc arrivo a casa con una fame che mangerei il frigo?Un' ora e mezza sostenuta di corsa non mi avvicinano nemmeno a quella sensazione!!
In compenso la stanchezza mi sembra essere meno "profonda" di quella causata dalla bici, sono curioso di vedere quando potrò permettermi nuotate più voluminose e performanti...
Inoltre mi piacerebbe sapere se durante le varie ore in bicicletta la richiesta muscolare di trasformazione dei lipidi per aiutare il glicogeno rimane costante o se cambia col passare del tempo e ultima cosa...come mai quando si è vicini alla "frutta" si comincia a bere come un cavallo??
Scusate se probabilmente vado off topic ma la curiosità è tanta e molti di voi mi sembrano ferrati in materia!!
Saluti e grazie !!!!

Grazie per il consiglio, mi applicherò facendo le ripetute sulle varie distanze fino ai 200 mt verificando i tempi di recupero e cercando piano piano di aumentare il volume totale delle stesse.
Inoltre fra un po' apre l'estivo, tempo permettendo, e sono veramente curioso di provare la piscina da 50!!!
Saluti

Ciao a tutti, ritorno a scrivere sull'argomento che avevo aperto qualche mese fa', lo faccio per riportare le mie sensazioni e per chiedere un ulteriore consiglio a chi nuota da una vita.
Premesso che ho avuto un netto miglioramento e che oramai sugli esercizi di tecnica sui 100mt a SL riesco sempre a respirare a 3 ritardando un po' l'espirazione, ( il problema iniziale era che respirando a 3 morivo in 50mt scarsi )
devo ringraziare l'insegnante per i miglioramenti e per gli obbiettivi raggiunti che fino a qualche mese fa' erano irraggiungibili!! Dato che oltre 2 sedute di corso ne faccio una terza per nuotare un po' libero, verificare i miglioramenti e quindi invogliarmi a continuare con l'impegno, sono arrivato a nuotare 30 vasche in circa 22/23 minuti a SL senza fermarmi, in tutto nuoto una 60 di vasche, cosa è più sensato fare in questa terza seduta? Ripetute sui 100 o sui 200 e cominciare a guardare l'orologio calcolando tempi da rispettare  o aspettare e continuare a nuotare vasche su vasche e aspettare una padronanza migliore della tecnica?
Grazie a tutti e vi faccio sempre i complimenti per l'utilissimo blog!!

Ringrazio tutti per i consigli, posso dire sicuramente che già a livello psicologico è servito arrivare a questa conclusione e a questo tipo di stratagemma, aver capito che l' affanno è probabilmente dovuto a un problema di respirazione e non a un problema di postura o comunque qualcosa legato a tecnica mi invoglia ancora di più a lavorarci....piano piano le cose vanno meglio e le ultime 2 lezioni sono riuscito a fare tutti gli esercizi a 3 con poco affanno, vedrò le sensazioni quando andrò a nuotare da solo facendo fiato/volume...
Grazie ancora,
Filippo

Riprendo il post scritto in precedenza perché ho un nuovo quesito, ultimamente da bordo vasca una persona a mio avviso molto competente ( ovviamente un istruttore ) mi ha fatto notare che "facevo molte bolle " nelle prime bracciate e secondo lui, fra la seconda e la terza rimanevo in riserva.
Moltiplicando la riserva di ogni bracciata per 50 mt di fila abbiamo ragionato assieme sul mio effettivo affanno a fine lavoro e mi ha consigliato di provare a espirare lentamente.
Da quasi 2 settimane e quindi 4/5 nuotate ho sicuramente notato un miglioramento, ci devo lavorare...ho notato che espirando piano vado comunque in affanno mentre ritardando l' espirazione dalla seconda bracciata in poi ho avuto buonissime sensazioni...
La mia domanda è: sbaglio a fare questa mini apnea di 1 forse 2 secondi e devo quindi lavorare su una espirazione che comincia subito quando metto sotto la testa oppure scopro l' acqua calda ed è una cosa normale ritardare l' espirazione? Aggiungo che il mio obiettivo è un fondo lungo e non la velocità sui 100, quindi con ritmi respiratori diversi.
Grazie,
Filippo

Ciao Nuotix, grazie per le risposte, sono stato 2 volte in vasca oltre al corso e come mi sono ripromesso ho lavorato sulla parte dx. Devo dire che lentamente mi accorgo di prendere più familiarità con il movimento, ho capito che a distanza di mesi dovrei raggiungere non dico la scioltezza con la quale respiro a sx ma andarci vicino.
In assenza di un elastico che mi procurerò ho provato a nuotare col pull fra le caviglie ma è stato un mezzo casino...riportato sotto l' inguine e tornato tutto ok con le solite mezze scalciate incontrollabili.
Un ultimo consiglio che ti chiedo, è troppo presto dopo 3/4 mesi cominciare a lavorare con le palette? Ovviamente senza tirare ma solo per capire i movimenti in uscita della bracciata...
Ciao, Filippo

Ciao a tutti, vi ringrazio per l' interessamento e per le risposte che mi hanno piacevolmente sorpreso per la loro lunghezza, chiarezza e semplicità. Sinceramente, come ho già spiegato in precedenza, non ho fretta, sono conscio del fatto che iniziare a nuotare a 36 anni vuole dire arrivare ad un livello sufficiente e forse neanche quello. Data la mia "acquaticita" sott'acqua ( sempre fatto snorkling e cmq senza problemi 25 mt in apnea a rana) comincio cmq a pensare di avere cmq qualche blocco a livello di "testa", mi capitano sere al corso dove sono più teso o cmq meno rilassato e mi capita di essere molto rigido come un palo. A detta dell' istruttrice a dorso sono impallato e quasi scattoso con le braccia, a stile vado meglio anche se mi trova legato di spalle. Ragionando sulla situazione posso dirvi che ho le masse muscolari abbastanza grandi soprattutto nelle gambe, questo dovrebbe comportare una difficoltà maggiore di assetto, a stile và cmq bene e la gambata è soddisfacente! Ho fatto alcune prove, tipo respirare 2 vasche a dx, cioè dove non respiro mai e ho fatto fatica a finirle, addirittura mi sembra di avere quasi un problema alla cervicale perché un po' mi girava anche la testa. Ho deciso di seguire il vostro consiglio e lavorare il venerdì almeno metà della seduta sulla respirazione da quel lato, il mio obiettivo non è uno sport invernale alternativo ma la capacità di arrivare ad un livello di nuoto che mi permetta di partecipare senza guardare troppo il cronometro a gare di triathlon!! Speriamo, io cmq ce la metto tutta...saluti e buone nuotate!!

P.s. X Cirone: riesco a fare una o anche due vasche di fila respirando a 3, belle lunghe ( mi sembra ) con 18/19 bracciate senza scompormi e terminandole ovviamente morto! Se può essere utile posso dirti che anche quando nuoto col pull NON riesco assolutamente a tenere ferme le gambe...addirittura mi sembra di scalciare, ci stó lavorando molto....grazie ancora!

Ciao a tutti, mi permetto di aprire questo nuova discussione dato che non ho trovato un' esperienza simile nei precedenti!
Premesso che da poco più di 3 mesi faccio un corso di nuoto 2 volte a settimana e sono molto contento ( e consiglio ) degli istruttori che mi seguono ho cmq un dubbio che mi "ronza" sempre in testa.
Da bravo atleta terrestre sono un podista a livello mooolto amatoriale da mezze maratone e un ciclista da 4/5 granfondo all' anno
da media/bassa classifica, solo per far capire che ho un fondo aerobico.
Sono molto contento dei miglioramenti in vasca tranne che di un particolare, respirando a 2 (sempre a SX ) riesco a fare 7/8 serie da 75mt
e una 15 di vasche di fila con il pull, in totale circa una 40/50 di vasche con le dovute pause, 3 mesi fà facevo 1 vasca e "scoppiavo" nel vero senso della parola!!!
La situazione è che se provo a respirare a 3 materialmente non finisco 2 vasche o cmq vado in debito/agitazione e mi scompongo,
quindi mi sono detto:
" la terza seduta in piscina al venerdì cerco di fare fiato così quando devo fare tecnica non sono in acido, annebbiato
e agitato dalla mancanza di aria e lavoro meglio..." e nuoto sempre a 2.
"Quando avrò nelle braccia più fiato e resistenza potrò cercare di lavorare dimezzando le vasche e respirando a 3 ..."

Può essere uno sbaglio abituarsi a lavorare in questa maniera perchè si fà fatica a tornare indietro?
Avete qualche consiglio su come lavorare sulla respirazione a 3?   

Non ho fretta, ho capito che ci vuole tanta pazienza e tanto tempo per arrivare ad un risultato che potrebbe
non essere quello che spero, l' importante è che rimanga la voglia e la passione!!

Grazie,
Filippo.

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(3 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Ciao,
sono Filippo e scrivo da Parma,
dopo una esperienza vecchia di 6/7 anni, da settembre 2012 mi sono ributtato in piscina,
quindi corso 2 volte a settimana e possibilmente terza seduta al venerdì !!!
Premesso che la mia acquaticità è sempre stata maggiore sotto il livello dell' acqua che a pelo,
devo ammettere che l' inizio è tosto ma sono sicuro che sarà un grande investimento per il futuro!!!   
Penso di essere una persona abbastanza sportiva, mi piace correre, la bici da corsa e la mtb, quindi.....manca solo il nuoto!!!

Grazie per il bel forum e per le future risposte che mi darete!!!

Ciao,
Filippo.