Ciao a tutti! big_smile


Tempo fa avevo inviato una domanda e qualche anima bella si era messa di impegno a darmi qualche consiglio.
Beh, sfrutto l'occasione per dire che anche io, pur con lentezza, sono migliorato.
Ora ho moooolti meno problemi col crawl e il dorso, i tuffi li provo solo più di testa e riesco anche a galleggiare anche se sono ancora un po' rigido (mi stanco ancora abbastanza velocemente, ma non cerco più con affanno il bordo).


Detto questo (ho guardato l'indice e non mi pare ci sia scritto da qualche parte!) ecco le domandine veloci:

1. tralasciando gli stili base (che io identifico con crawl e dorso) c'è un particolare ordine di insegnamento per gli altri due?
La mia adorabile istruttrice mi ha fatto provare la rana ma a me proprio non piace e vorrei imparare prima il delfino.
E' procedura FIN (/è meglio da un punto di vista didattico) che dopo crawl-dorso segua la rana o dietro mia richiesta potrò cambiare stile?

2. c'è qualcuno che anche se sa nuotare in piscina ha/aveva il timore di tuffarsi in uno specchio d'acqua dove non si vede il fondo?
Ho questa brutta impressione; sebbene ora non abbia problemi con l' "acqua alta" della piscina (4 m) se voi mi diceste di tuffarmi nel Po (4-5 m) o al mare avrei psicologicamente tantissima difficoltà. Per non parlare di specchi d'acqua "neri", quale può essere il mare di notte... anche ora sento l'ansia assalirmi. E questo mi dà un po' fastidio dopo tutti gli sforzi fatti in piscina. sad



Grazie!! smile

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(235 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

ippocampo ha scritto:

io fui l'unica ad arrivare in fondo cool

Mi hai detto da quanto tempo nuoti? Se non ci sono nemmeno riusciti dei master ...consolati! Non ti ho chiesto il massimo di bracciate che fai tra una respirazione e l'altra per coprire 25mt. ma, partendo senza mai respirare fino a dove arrivi? E con quante bracciate? Se sei un po' allenato e nuoti rilassato dovresti fare una vasca intera senza respirare e con meno di venti bracciate, ciao!

Per la prima parte, tantissima stima hahahaha big_smile

Nuoto da quasi due mesi e mezzo.
Una vasca intera (25m) senza respirare la faccio se mi donano un paio di polmoni in più. big_smile  Ora come ora arrivo a poco meno di metà vasca.
Però sono migliorato!  Attualmente riesco a respirare a crawl da entrambe le parti.  Bevo ancora ogni tanto ma qualche boccata d'aria riesco a prenderla e nei giorni buoni riesco quasi a farmi 25 m no stop.  Ancora poco ossigeno ma anche questo neo se ne andrà, spero tongue

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ippocampo ha scritto:

se già alla prima lezione vedo la faccia dubbiosa al primo esercizio che propongo ....ho già capito che sarà dura, perché sarò costretta a guadagnarmi la fiducia e dovrò dare mille spiegazioni per ogni cosa che propongo perdendo un sacco di tempo prezioso ....perché per imparare bisogna FARE e non parlare!

Ricevuto big_smile , cercherò di far meno domande big_smile
Personalmente mi escono sempre spontanee e non è mancanza di fiducia verso l'istruttore è che sono effettivamente interessato al perché e al per come le palette, pinne, mi aiuteranno a fare questa o quell'altra cosa, del perché nuotare dorso a un braccio mi aiuterà nel dorso completo e compagnia bella.
Comunque è interessante leggere il parere di una istruttrice,; tra l'altro pensavo di far cosa gradita a sommergerli di domande dimostrando di conseguenza interesse. smile


ippocampo ha scritto:

Il consiglio che ti do innanzitutto è di andare in piscina regolarmente (senza saltare lezioni e se le salti recupera anche nel nuoto libero) e con l'atteggiamento giusto, cioè affidati al tuo istruttore con fiducia, fai tutto quello che ti dice impegnandoti e concentrandoti al massimo senza pensare a dove vuoi arrivare

Su questo non c'è alcun problema.  Sono abbastanza cocciuto, quando mi fisso su un qualcosa sputo l'anima e vado avanti.
Però questa te la devo dire, mannaggia a me ieri non m'è andato giù l'ultimo esercizio:  sdraiato a mo' di morto dovevo andare avanti muovendo solo le mani.  Per circa 5 minuti non sono riuscito a fare un metro, continuavo a girare le mani nel verso opposto, non riuscivo proprio a capire dove sbagliavo perché a me sembrava di muovermi come aveva detto il mr!!  Mi sono sentito un profondo pirla big_smile ... avessi una piscina giuro andrei a provare ora, ho ancora l'incazzatura per non esser riuscito a farlo roll


ippocampo ha scritto:

riguardo alla respirazione a stile, per capire meglio anch'io, dovresti provare gli esercizi che ho scritto qua il 30/04 al punto 1) respirazioni verticali, se puoi poi magari mi sai dire com'è andata.

Segno tutto.  Appena mi farò la mia prima ora di nuoto libero li provo.

ippocampo ha scritto:

I test che mi servono per capire meglio è quante bracciate fai senza respirare, o cmq fin dove arrivi cioè 1/2 vasca, meno o più? E quante respirazioni verticali fai senza fermarti. Sono anche esercizi utili da fare e lo spiego lì.
Naturalmente sia per le respirazioni in verticale (ti aggrappi al bordo a vai su e giù piegando le gambe ma è sufficiente che la testa vada sotto il pelo dell'acqua, quindi non devi inabissarti!), sia per i galleggiamenti (tranne quello in verticale), che sono importantissimi, non occorre l'acqua alta, anzi, basta anche un metro, dato che devi stare sdraiato sulla superficie ...fallo a pancia su, giù, chiuditi a pallina e poi passa da una posizione all'altra. Sostentamento: ti metti in posizione seduta con la testa fuori e muovi gambe e braccia restando fermo in un punto.

Grazie ancora!!
Di bracciate prima di respirare, come massimo, credo di poter arrivare a 5-6.
Per il resto aspetto di passare alcuni esami universitari a Giugno e poi li farò durante le ore di nuoto libero.

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(235 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Grazie per la risposta wink


ippocampo ha scritto:

gli adulti hanno fretta di imparare ....anche se poi dicono tutti di no roll

Verissimo big_smile !  Io credo che un grosso problema di chi impara da adulto è che non pensa di trovar tutta questa difficoltà nelle cose che, "a secco", sembrano relativamente facili.  Nessuno si sognerebbe mai di fare un tuffo da 110 e lode dopo due mesi di corso ma il "semplice nuotare" pare forse così facile che in molti si stufano e vogliono i risultati in fretta.  Parere di un ragazzo che ha iniziato da pochissimo big_smile

ippocampo ha scritto:

Bè, se uno ha pazienza di gettare delle buone basi, quando sarà pronto, la respirazione a stile gli verrà subito bene senza problemi ....a me è sempre andata così! Forse non sei ancora pronto a sufficienza ed hai bisogno di fare ancora esercizi (come anche gli scivolamenti), oppure ti preoccupi di prendere aria (magari anche troppa perché in realtà ne basta poca) e poi non ti assicuri di soffiarla bene tutta fuori (cosa ancora più importante), altrimenti non sarai pronto per prendere aria pulita alla respirazione successiva, visto che avrai accumulato anidride carbonica e da lì l'"effetto palloncino" e ti senti scoppiare. Oppure, sei sicuro di prendere aria? Forse vai in affanno perché la tecnica non è abbastanza buona ....ogni quante bracciate respiri? Che distanza riesci a coprire nuotando a stile senza respirare e con quante bracciate? In effetti può valutare la situazione solo l'istruttore che ti vede!

Mediamente respiro (..ci provo!) ogni 4-5 bracciate perché, ho pensato, se respiro ogni 2-3 rischio di avere ancora aria nei polmoni e non riuscirei a buttar giù quella carica di O2.  Prossima volta magari provo con un ritmo di 2-3 smile
Aria credo di prenderne, purtroppo ne prendo poca infatti la routine è:  partenza, 4-5 bracciate, respirazione, 1-2 bracciate e poi mi devo fermare stanchissimo (poco O2).

ippocampo ha scritto:

Cmq .....ci arriverai col tempo, la pazienza e gli esercizi ma, se non hai fatto ancora un buon ambientamento e se non te ne fanno fare abbastanza, allora va benissimo se fai gli esercizi che ho consigliato qua sopra, anche da solo, perché si tratta semplicemente di prendere più confidenza con l'acqua

Grazie per il chiarimento!!

ippocampo ha scritto:

P.S. per tua comodità, ti riassumo qua i principali esercizi di ambientamento che dovresti provare:
galleggiamenti nelle varie posizioni, ambientamento del viso, immersioni tipo sedersi sul fondo, sostentamento, tuffi, respirazioni verticali, nuoto sub, capriola, verticale....etc.!

Eccomi.... tongue
-galleggiamento e respirazione verticale purtroppo non li ho mai provati, l'acqua è troppo bassa (da ~ 120 a ~ 150 cm);
-ambientamento del viso (aprire gli occhi sotto la superficie dell'acqua, testa sott'acqua, ecc...) mai avuto problemi;
-sedersi sul fondo è il mio "mantra" preferito:  ogni volta che inizio mi siedo un paio di volte sul fondo e poi parto; big_smile
-sostentamento?;
-tuffi, capriole mai provati!;
-più che galleggiamenti, come ho sù scritto, provo gli scivolamenti

ippocampo ha scritto:

P.P.S. non sai ancora fare la respirazione a stile e ti fanno fare delfino??? ....In che senso delfino???

Ma è un delfino veramente ridicolo!  tongue Anche se non ne ho la certezza sono quasi sicuro che l'istruttore ce lo infili alla fine per farci divertire un po'.  Di solito facciamo un paio di vasche con solo gambe mentre l'ultima volta mi ha fatto provare il delfino (spiaggiato) completo.
Comunque mi è già capitato che quando gli altri lo provano io con il benestare del "prof" continuo a nuotare crawl.
E' molto flessibile, mi trovo benissimo con lui ma come hai giustamente profetizzato all'inizio: speravo in due mesi di riuscire a fare almeno un paio di vasche senza morire soffocato big_smile

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(235 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Buonasera, smile



1) leggendo questa discussione mi è sorto un dubbio, spero possiate togliermelo dal cranio big_smile.

sto pensando dopo gli esami di Giugno di aggiungere una o due ore di nuoto libero a settimana però non riesco a capire una cosa:   nelle prime pagine qualcuno ha suggerito che più ore si passano in acqua meglio è.
Però d'altra parte ho anche letto che lavorare da soli non è sicuramente utile (rischio di accumulare errori "tecnici") oltre al fatto che si potrebbe incorrere in alcuni problemi fisici (articolari magari!).
Come me la spiegate?  Nelle ore libere potrei lavorare là dove l'istruttore ha cercato di correggermi gli errori ma non avrei comunque un feedback di una persona esterna. hmm


2) sono quasi sicuro di non essermi ancora ambientato completamente in acqua (es. non riesco a respirare lateralmente a stile:  quando la testa esce dall'acqua """respiro""" ma prendo talmente poco O2 che dopo due bracciate vado in iperventilazione e mi devo fermare).
Dopo mia richiesta l'istruttore mi ha prescritto degli scivolamenti proni e supini e me li alterna al resto (dorso, crawl, esercizi vari, delfino (raramente, qualche minuto per farci divertire)).  Presumo che questa sua scelta sia dettata dal fatto che non vuole annoiare eccessivamente i poveri cristi in acqua ma secondo voi, cos'è meglio?
Continuare così oppure buttar giù la medicina amara e fare ambientamento (scivolamenti) tutti i giorni per n settimane fino a quando riuscirò a galleggiare?



Grazie  wink

Thorpe ha scritto:

per quanto riguarda la prima domanda aspettando marina che potrà darti la spiegazione riguardo al medesimo quesito, ti dico la mia...

dipende SEMPRE da chi stiamo considerando... un agonista di alto livello prima di una gara può farsi tranquillamente più di 1 km di riscaldamento in acqua.... non credo che a un agonista di basso livello o a un master di medio livello gli si possa chiedere la stessa cosa.. se magari  3km è il loro allenamento totale...  idem in palestra.

lo street workout  è simile a tante discipline che sfornano in america, esercizi  che in 10 minuti portano praticamente a distruggerti... ai miei ragazzi ho fatto provare qualcosa di simile, quando praticavano questi esercizi in acqua avevo degli ebeti... c'è da capire a cosa vuoi dare priorità non puoi portare avanti con la stessa intensità entrambe le cose, devi sottoporti a qualche rinuncia... concentrarti bene su l'uno o sull'altro.. se il tuo obiettivo è il nuoto valuta bene quando e come inserire questa disciplina.. perchè è molto tosta...

se è il nuoto l'obiettivo inserisci l'altra piano e distanziata dalle sedute di allenamento in acqua... comincia una volta a settimana e poi man mano se reggi aumenti a 2....

Ciao e grazie per la risposta!
Perdona la semplificazione con la quale ho letto l'intervento di Maria Pia, dal tuo punto di vista non posso dir nulla, hai perfettamente ragione.
Comunque il secondo dubbio rimane big_smile

Anche per la seconda parte mi son fatto una mina, non ho specificato quali sono i miei obiettivi.  roll
Ho fatto palestra classica per quattro anni, l'ho lasciata e da un mese (!) ho unito il nuoto allo street workout.
Diciamo che lo sport principale per ora rimane il lavoro a secco (anche perché a mollo vado talmente piano, essendo all'inizio, che chiamarla attività fisica mi fa un po' ridere big_smile ) e di conseguenza sto cercando consigli, schede, idee, per questa accoppiata che non ho ancora letto in giro sul web (va più di moda "pesi+nuoto").

Aspetto con fiducia big_smile

marina ha scritto:

anche se la stragarnde maggioranza della gente desiste per noia,si può lavorare a casa...ma come dicevo  non ricordo quale post,serve un adeguatissimo riscaldamento aerobico:pertanto dovresti ritagliarti una mezz'oretta per cyclette,tapis,salti a corda etc

Ciao ragazzi!


Per prima cosa vorrei porre un quesito a Maria Pia, tra l'altro personal trainer da quanto ho capito:
tu parli di un riscaldamento generale di mezz'ora e successivamente di attivazione muscolare.
A cosa  ti riferisci con "attivazione muscolare"?
Personalmente ora mi trovo benissimo con 10 minuti di corsa (12 km/h), riscaldamento delle principali articolazioni, simulazione a vuoto del gesto (trazioni principalmente), serie a bassissime ripetizioni e poi parto con l'allenamento vero e proprio.
Dal mio ignorante punto di vista, quei 30 minuti di corsa mi sembrano un tantinello eccessivi.  Così facendo l'atleta arriva all'allenamento già morto e in palestra-casa farà ben poco.   Non trovi?  Aspetto la tua critica smile


Ora invece la domanda rivolta a tutti.
C'è qualcuno che ha esperienza diretta con l'accoppiata nuoto+street workout?  Come ha strutturato le schede di quest'ultimo? Frequenza settimanale?  Qualcuno è andato in sovrallenamento?
Obiettivo: forza e ipertrofia, sperando in bene. big_smile



Grazie ragazzi smile smile


ps. per chi non fosse amante del genere, lo street workout è quel lavoro di forza-potenza (direi anche ipertrofico ad alti livelli) che fa lavorare l'atleta quasi unicamente con sbarre, parallele, anelli, piegamenti, addominali.  Youtube vi toglierà qualsiasi dubbio. tongue

stefano '62 ha scritto:

Quindi nulla di strano se ti hanno fatto arrivare in fretta alle nuotate;ovvio che dipende da altre cose e occorrerebbe vedere come te la cavi prima di apprezzare la scelta,ma sta di fatto che in via teorica va bene.
[...]
pretendi a tutti i costi che ti insegni a fare i galleggiamenti verticali e i cambi di galleggiamento (da proni a supini,e viceversa),in modo da essere in grado di avere la certeza di sopravvivere se al mare capiti in una buca (e ce ne ho tirati fuori parecchi che credevano di sapere galleggiare ma non era vero).
E se ti chiede il perché della tua pretesa,diglielo pure.

Ciao

La prima parte non me la sarei aspettata, pensavo stessero correndo un po' troppo in fretta. Ottimo smile

Ok, la prossima volta glielo propongo ma potresti togliermi una curiosità per favore? Come può insegnarmi il galleggiamento verticale se tocco ovunque?  neutral
(se la tua risposta sarà: "dovevi farti furbo e sceglierne un'altra" l'accetterò, sono stato un po' pirla roll )

Grazie mille Stefano big_smile

Ciao ragazzi. Credo di poter scrivere in questa discussione essendo l'argomento simile, se così non fosse chiedo perdono e ne apro una.

Sostanzialmente, in una piscina dove tocco per tutta la sua lunghezza, mi hanno fatto partire quasi subito con il crawl (o meglio, le propedeutiche: scivolamenti (spero sia il termine corretto), andare avanti solo sbattendo le gambe, poi gambe con aiuto delle braccia, ecc..) e dorso senza però fare quello che voi chiamate ambientamento.
Il dubbio che mi assale è però che l'istruttore abbia deciso di farmi partire dopo i primi 15 minuti con i scivolamenti perché non mi ha visto in difficoltà con gli esercizi di base (la palla, sedersi sul fondo, sbattere le gambe quando sono attaccato al bordo, ecc..). Però lui non sa che l'estrema facilità dei movimenti deriva dal fatto che io so che tocco ovunque in quel parallelepipedo riempito d'acqua, se no sarei molto più teso.
Ho esposto il dubbio all'istruttore il quale afferma che quando saprò nuotare la paura dell'acqua alta se ne andrà.

Pareri?  Non so se sono solo mie seghe mentali e devo continuare a testa bassa o devo chiedergli di farmi fare più ambientamento, rilassamento e galleggiamento.
Io sono tranquillo e mi diverto anche però non vorrei "sprecare" (termine brutto brutto) mesi e mesi di lezioni per poi arrivare al mare e andare in panico appena sarò a 10 m dalla riva tongue



ps. ho letto parte della guida (e spero che la risposta alla mia domanda non si trovi poco più in là) ma in quei scritti si parla sempre di ambientamento e esercizi che, nell'acqua bassa, non potrei fare o farei con facilità (* facilità lo dico ora con la terra sotto i piedi ma credo che non troverei problemi a fare il morto in 150cm d'acqua). smile

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(1 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Buonasera!! tongue


Eccomi: giovane uomo, centro Italia!  Sempre fatto sport ma in acqua, una pietra. Studente universitario.

Per almeno 22 anni, 11 mesi e 3 settimane ho continuato a ripetere e ripetermi, se mi permettete l'esagerazione, "non mi piace nuotare, non voglio andare in piscina", forse cercavo di nascondere l'evidenza che l'acqua proprio non mi andava giù; temo l'acqua alta e questo è sempre stato un brutto blocco mentale.

Per fortuna poco tempo fa ho fatto un sogno: nuotavo libero in mare aperto. Crisi. La mattina un attimo di angoscia, pensieri che girano, dubbi e riflessioni ma ormai qualcosa s'era mosso... a pranzo prendo la decisione:  mi devo iscrivere a un corso, non è possibie non saper nuotare a 23 anni.
Ed eccomi qui, dopo due lezioni di gruppo sono ancora vivo, pieno di dubbi e domande esistenziali e con la costante sensazione che qualsiasi cosa ormai odori di cloro!  Ma si va avanti, in fondo le sfide son fatte per essere superate!


Ad maiora! Squalo Leuca. wink