Ciao, c'è una discussione specifica sul tema:

https://www.nuotomania.it/public/forum/ … hp?id=1038

Molto interessante, io ne ho tratto gran giovamento.

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(4 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Ciao, io non ho mai avuto questa sensazione.

kinetia, non ti crucciare, non è colpa del nuoto, ma quell'esperienza con il primo figlio avresti potuto viverla anche con qualunque altro sport oppure con la scuola. Si sbaglia e si cresce insieme.
Secondo me verrà il giorno in cui il bambino più grande verbalizzerà la sua brutta esperienza con i corsi di nuoto e si avvicinerà all'acqua con serenità, non è mai troppo tardi.

Io sono un po' pentita di aver fatto iniziare alle mie ultime due figlie il corso di nuoto troppo presto. Se per la scuola si aspetta i sei/sette anni quando si impara ad ascoltare, a fare esercizi, perché dovrebbe essere diverso per altri insegnamenti?
Per il secondo, aspetterei i sei/sette anni, oltretutto se inizia che sa già galleggiare si sentirà più sicuro.

Grazie, da ciò deduco che la bicicletta non c'entra nulla, visto che le gambe tutto sommato nel nuoto sono coinvolte solo poco (almeno nel mio caso).

Ma il defaticamento dev'essere per forza fatto nuotando, oppure si può considerare parte del defaticamento anche tornare a casa in bicicletta con pedalata rilassante?

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(7 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Grazie, Stefano; l'articolo non è solo interessante, ma mi ha fatto anche un po' sognare perché adoro nuotare in mare.
La nuotata con le onde e con il vento forte mi capita spesso nuotando in Grecia: io sono una fifona, però se la costa è frastagliata con golfi e insenature mi sento sicura, facendo attenzione a dove porta la corrente o il vento, magari in prossimità dei capi, o di aperture, tra uno scoglio e l'altro... costeggiando. Mi piace nuotare contro corrente, perché almeno si fa fatica senza allontanarsi troppo. Una grande paura sono le barche a motore, purtroppo si avvicinano sempre troppo anche se costeggi

Quelle delle meduse morte che non fanno nulla lo so fin dall'età di 7 anni, quando uno sprovveduto ne aveva pescata una (ma perché non le lasciano in pace, poverette) e me l'aveva fatta cadere sui piedi. Provai solo schifo!

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(3 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Il nuotatore master partecipa alle gare e quindi segue degli allenamenti specifici, e si suddivide in categorie in base all'età.

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(13 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Si, ti fa vedere i tempi di tutte le vasche, il tempo totale e il tempo medio.

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(13 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Sì, rimane fermo. Lo uso dai primi di aprile, due o tre volte la settimana.
Non segna le distanze, purtroppo! Altrimenti sarebbe una pacchia al mare.
Per tenere i tempi separati basta che non schiacci il pulsante ogni vasca, oppure lo schiacci, ma fai una pausa tra i 500 e i 50.
L'oggettino segna comunque il tempo totale, quando lo schiacci, lampeggia per qualche secondo dandoti il parziale, il numero di vasca (o insieme di vasche) e poi riparte a conteggiare. Naturalmente li memorizza.
Per esempio, per 500 di riscaldamento e poi 50 a tutta velocità, io faccio così:
ogni due vasche pigio il pulsantino (senza mai fermarmi)  per 10 volte finché faccio 500 metri. Faccio la pausa stabilita (che riconoscerò), ripigio il pulsante e riparto.
Diciamo che per quello che costa si comporta egregiamente.

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(13 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Sì, io ce l'ho da ormai sei mesi e mi trovo bene. Segna i tempi di ogni vasca, calcola il tempo più veloce, il più lento e il tempo medio. Lo metti in pausa facilmente ed è facile da usare.
Ho scelto questo proprio perché è manuale, cioè sei tu che schiacci il pulsante con il pollice, così se devi fare vasche più corte o ti urtano mentre nuoti non perde il conto. E va bene non solo in piscina, ma anche fuori dall'acqua.

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(12 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Interessa molto anche me.
Sicuramente ho poca forza nelle braccia, e anche le gambe le batto con una bassa frequenza, questo incide molto?
Per quanto riguarda l'esercizio: cosa vuol dire si contano mentalmente 4 o 5 tempi? Vuol dire che si fa una bracciata molto lentamente contando fino a 5?

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(81 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Certo, è naturale che le indicazioni debbano essere stringenti. Pensa che da ragazzina me la facevano usare, all'epoca pensavo che fosse più facile...
Ti ringrazio molto, anche se scrivo poco in realtà leggo tutti i vostri consigli.

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(81 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Il quesito di fragolino interessa anche a me: con la tavoletta si fa più fatica perché altera il normale assetto della nuotata?
E' per questo motivo che la possono usare solo i nuotatori evoluti?

Lo chiedo perché mi sono accorta (leggendo qua) che uso poco le gambe, abbastanza normale perché così resisto a lungo, ma noto che incidono pochissimo sulla velocità della nuotata se aumento la frequenza delle gambate. Mi stanco di più senza molto beneficio.
Per questo mi sono messa a usare la tavoletta, anche perché così spero che le gambe stesse ne traggano giovamento.
Tra l'altro mentre quando nuoto a stile libero vado abbastanza veloce (ci metto 28 minuti a fare 1500 metri comprese le piccole pause) con la tavoletta vado pianissimo ...
Sbaglio a usarla?

Per questo è una fortuna essere una donna, perché il celodurista non si confronta con te, ma si limita a partire un attimo prima che tu arrivi, giusto per farti rallentare e perdere il ritmo . Ma bastano due o tre donne in corsia un po' veloci per farlo immediatamente cambiare corsia!

Sicuramente quando ho imparato da piccola respiravo da ambo i lati (a meno che ai miei tempi non lo insegnassero, ma mi pare poco probabile, ai corsi del Coni, se pure negli anni '70) . Però ricordo che a un certo punto facevo preagonismo e ci allenavamo 4 volte a settimana, i ritmi erano serrati  e respiravo ogni due bracciate. Poi ho smesso, verso alla fine delle elementari smile , dunque sono un po' di annetti che nuoto liberamente, anche se con passione. Ma so che le cose imparate da bambini rimangono, dunque sono fiduciosa. Perciò ho cominciato a seguire i consigli di nuotix, e ora respiro da ambo i lati per vedere se migliora.

Grazie mille, nuotix. E pensare che ho sempre "sentito" una naturale acquaticità, ma grazie a voi ho scoperto tante cose che non sapevo e questo non ha fattoche aumentare sia il tempo che la frequenza dedicato alla piscina. Una passione riscoperta! smile

A proposito di respirazione mi inserisco con una domanda: ho da poco scoperto il forum, dunque mi rendo conto solo ora dei difetti che mi tiro dietro da una vita e cioè da quando ho smesso di andare a scuola di nuoto da bambina.  Ho sempre respirato a sn (ogni quattro ma anche di più) tranne al mare quando ci sono le onde contro per cui sono obbligata a respirare anche (o forse solo) a destra. Ma solo ora mi sono ripromessa di riprendere la respirazione anche a dx in modo che sia perfettamente bilatera e simmetrica. Peccato che.... non mi venga affatto spontanea! Non dico che mi stanco, però vado molto più piano e "sento" che il movimento non è così fluido come dall'altra parte. Dunque mi scoraggio dopo un po', dato che nuoto per star bene e perché mi piace tantissimo.
Non è un caso che anche "a secco" riesca a girare il collo più agevolmente dalla parte sinistra, vero?
A cinquant'anni posso recuperare in termini di simmetria o lascio perdere e continuo a respirare come ho sempre fatto?
Grazie!

Risposta chiara ed esaustiva, grazie.
Chiaramente l'ennemila vasche è escluso dato il poco tempo per ogni sessione di nuotata :-) , però mi ritrovo in quello che dici perché quando sono più stanca nuoto senza pensare a nulla e quasi "mi riposo" . In realtà nuoto "da passeggiatina" da quando ho smesso gli allenamenti col maestro, e cioè in età scolare. Un caso quasi disperato :-) , anche se la nuotata rimane efficiente, almeno stando alla tabella (mi pare si chiami di Cooper) che ho visto sul sito. Dunque non è troppo tardi, spero. Vi leggo con piacere.

Mi inserisco anche io in questa discussione, perché le mie modalità di nuoto non sono molto diverse da quelle di Matb, visto che anche io nuoto in piscine affollate con poco tempo a disposizione.  Io però non ho mai smesso di nuotare, perciò sono anni che mi faccio quei 30/40 minuti un paio di volte alla settimana: quindi non mi fermo mai per fare le mie 60/80 vasche, smetto perché devo uscire, non perché sono stanca.
Naturalmente il mio scopo è stare bene, però mi piacerebbe aumentare la velocità per farci stare qualche vasca in più nel poco tempo.  Per questo vi chiedo: fermarsi è necessario? Cioè,  vale la pena fare esercitazioni più intense ( e quindi fare la pause) per me che ho cinquant'anni, visto che il mio obiettivo sarebbe fare più km possibilmente senza diminuire la velocità?
Certo che a leggervi viene voglia di andare in piscina tutti i giorni.
Grazie!

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(2 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ciao, non sono un'esperta, ma ho appena preso il cronometro da dito sportcount Chrono. E' molto semplice, basta premere col pollice un tasto per segnare la vasca (io segno ogni due vasche) , non dà fastidio nuotando e non porta via tempo. Tiene memoria di tutti i tempi parziali (oltre la velocità media e le vasche più veloce e più lenta) che poi a casa riporto  su Excel. Per me è un gioco, più che altro, e motivante a migliorare. Per meno di quaranta euro è ottimo per il suo scopo.
Avevo escluso quello da polso (mi pare si chiami Poolmate) che conta le vasche automaticamente perché avevo letto che un colpo o un cambio improvviso di direzione - cose che nelle piscine affollate sono frequenti - lo facesse sbagliare, mentre quello manuale dipende da te.

E' da un po' che vi leggo, ma solo ora ho deciso di iscrivermi. Ho cinquant'anni ma in acqua non li dimostro :-). Vorrei tanto fare nuoto in acqua libere, ma mentre non ho problemi di tecnica (ho imparato da piccola alla piscina Cozzi di Milano) non capisco nulla della terminologia usata anche se trovo molto interessanti gli articoli del sito. Dunque in piscina mi ripropongo di seguire gli schemi di allenamento che ho letto sul sito, ma poi alla fine la cosa che mi piace di più è nuotare a stile libero i miei due Km senza mai fermarmi cercando di diminuire i tempi e la velocità media. 
Ma prima di chiedere cose precise, leggo ancora un po' e poi farò domande nella sezione giusta. Intanto, grazie del vostro tempo e disponibilità.