stefano '62 ha scritto:

Assomiglia al sistema che utilizzo io con gli adulti.
Mani al bordo poi allontanare i piedi il più indietro possibile,poi immeregere il viso e continuare ad allontanare i piedi poi fermmarsi ad "ascoltare" cosa succede al corpo.
Nove su dieci si sollevano i piedi e restano su.
Gli altri significa che hanno rigidità da risolvere in separata sede con esercizi di varia natura tutti con istruttore in acqua (se per caso avete sentito qualcuno dire che il nuoto si deve insegnare stando sempre fuori dall'acqua,avete avuto di fronte un perfetto incompetente che non conosce i più elementari principii della didattica).

Al secondo tentativo i piedi si sollevano poi tornano giù;a quel punto io dico loro che è successo perchè questa volta hanno dercato di farlo apposta,loro rispondono sempre di si e cosi riesco a trasmettere l'idea che più cercano di galleggiare e peggio è.
Poi in una fase successiva entro in acqua e li prendo per le mani e glielo faccio fare con schiena appoggiata al muro,giù la faccia e li tiro e loro non devono fare niente.
E il galleggiamento autonomo è raggiunto in brevissimo tempo.

lo faccio pure io sia con gli adulti che con i ragazzini più grandi che iniziano da zero :-) bene... sono contenta... 
Di solito non entro in acqua per problemi logistici ma lavoro con chi ha paura a staccarsi spostando le mani dal bordo alla superficie dell'acqua (senza sollevarle! per non modificare la linea di galleggiamento)  e tenendo le mie mani sotto le loro per dare loro sicurezza, ma facendo capire loro che stanno galleggiando da soli.
Quello che poi tu fai dall'acqua io solitamente lo faccio fare mettendoli un metro di fronte al muro e dicendo loro di sdraiarsi, con la sicurezza del fatto che trovano il muro di fronte. e poco alla volta li allontano dal muro.

In un corso collettivo (ovviamente in una lezione singola la scaletta la costruisci a immagine dell'allievo!) io ho sempre data preferenza al delfino rispetto alla rana (nell'approccio, giusto o sbagliato ma spesso usato in molte scuole nuoto di fare stile e dorso in parallelo e introduzione di un terzo e quarto stile successivamente).
A mio avviso il delfino è più semplice da imparare in modalità "elementare", mentre la rana è molto tecnica e coordinativa e spesso i principianti non si muovono di un centimetro le prime volte.
Proprio per questo subentra l'aspetto psicologico: la rana (intesa come modo elementare di spostarsi nell'acqua) è ritenuta da molti "facile" e il delfino "difficile" (al posto di faticoso), per cui iniziare con la rana e avere difficoltà è psicologicamente demotivante. Mentre iniziare col delfino e vedere che bene o male ci si sposta è galvanizzante.
Poi... è ovvio che di fronte a un bel ranista naturale.... via con la rana... e ultimamente anche un bel suggerimento di fare pallanuoto (:-))
Purtroppo moltissime volte ti trovi con approcci, forse un po' datati, di si inizia dalla rana :-(

P.S. una mia collega trasferita a berlino mi ha confermato che lì si parte dalla rana... e si è messa lemani nei capelli per sistemare poi lo stile libero

felpo69 ha scritto:
dolphin_mi ha scritto:

"Poi, ovviamente, che tu stia facendo il morto (ma davvero la chiamate "stellina"?)"......
Ippocampo: anche noi parliamo di stella marina a pancia su e a pancia in giù, ma solo coi bimbi :-) :-)

Grazie per la risposta. Sì la chiamano stellina, forse perchè suona meglio di "morto a galla" - vabbè, opinabile wink - Ma pure in inglese mi pare si dica "Star fish floating" che è proprio galleggiamento a stella marina, non è così?

Perchè durante i primi galleggiamenti si tengono braccia aperte e gambe aperte... così che visti dall'alto considerando anche la testa hai 5 punte e assomiglia a una stella marina :-)

Io ho nuotato fino alla terza superiiore.... E avevo la media del 7.
In quarta, primo anno di stop avevo tre materie da recuperare a giugno.... Ho studiato solo nei tre mesi in cui ho fatto il brevetto di assistente...
Ero così abituata ad avere poche ore libere al giorno che le sfruttavo al massimo. Appena ho avuto tutto il pomeriggio a disposizione.... Lo sprecavo.
Ho fatto una buona maturità e un'ottima carriera universitaria solo perchè in quinta ho iniziato a lavorare in piscina....

Però pochi altri sport richiedono un impegno quotidiano di almeno tre ore.... E se ci metti i doppi è veramente tanto...

Ciao felpo.... Ho avuto adulti ai corsi di nuoto che dopo 5 lezioni non mettevano nemmeno la faccia sotto l'acqua:-) porta pazienza e vedrai che la paura passa..... È normale averne iniziando a nuotare a 40 anni.

"Poi, ovviamente, che tu stia facendo il morto (ma davvero la chiamate "stellina"?)"......
Ippocampo: anche noi parliamo di stella marina a pancia su e a pancia in giù, ma solo coi bimbi :-) :-)

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(79 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Cavolo...... Non volevo comprarlo..... Visto anche che i prezzi dei costumoni da donna sono molto più alti.... Pero questo post mi sta stuzzicando.... Anche perchè ho lo stesso problema di un'amica che scriveva due anni fa: le tette!
Visto che l'amico cloroleso citava lo spaccio Diana di calco (non era a merate una volta?) qualcuno ha provato ad andare allo spaccio jaked di san giulano? Ci sono affari sui costumoni?

7

(4 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

I 200 misti non sono una passeggiata! Li hai poi fatti???

Concordo con marina.... Se giorni e orari si adeguano alle tue esigenze (spesso nei master si sceglie la mezza giornata disponibile dal resto e poi le gare tra quelle programmate..... E non il contrario :-()  prova a cambiare ogni volta le due gare magari mettendone qualcune "lunga" previa una prova prima e capisci da sola quello che ti viene meglio o che ti piace di più.

Il bello degli sport individuali come il nuoto è che esiste un solo avversario: te stesso. Credo che anche la Pellegrini preferisca un secondo posto col suo miglior tempo di sempre che un primo posto con due secondi in più del suo personale!
io dopo un passato ormai remoto da scarsa agonista ho ricominciato solo quest'anno a garaggiare.... Scettica e mal disposta, "farò solo le gare sociali" dicevo a settembre.... E invece sto cercando di non perdere nessun trofeo lombardo :-)
Mi rendo conto però di viverla in maniera molto differente rispetto a chi non ha mai gareggiato prima, così come la vivo in maniera molto più leggera di quando avevo 16 anni e gli occhi dell'allenatore puntati addosso!!!
Vado li, faccio la mia gara, cerco di avvicinarmi o di superare i 700 punti e se prendo la medaglia sono tutta felice. Pazienza se ero l'unica M40 a fare i100 misti :-)

Comunque io gareggio per una grande squadra divisanin tante piscine, ognuna con proprio allenatore e indipendenza.
Nel mio gruppo siamo una decina, in due corsie. In quella veloce siamo ex agonisti o giovani u25 che hanno dalla loro l'età. Nell'altra gente che arriva dal nuoto adulti, nuotate da migliorare, tempi da prima batteria. Ma avrai visto anche tu che alle gare c!è di tutto..... Non si sfigura mai.
La gara è solo con se stessi e il cronometro. E l'obiettivo è la pizza dopo.

Divertiti.

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(15 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Io ho avuto un fungo che diventava parecchio doloroso in caso di orecchio umido :-( e che simpaticamente ha raggiunto il top quando ero in gravidanza e medicinale prendibile per qualsiasi cosa era la tachioirina :-)
Ho usato i tappi in silicone, che si modellano nell'orecchio, non son mai ne piccoli ne frandi e non si rischia di "spingerli" troppo dentro. Li ho trovati ottimi e li ho usati anche per i figli quando avevano mal di orecchio.
Io consiglio a tutti quel tipo di tappo.

L'altro giorno ho pensato a questa discussione. Parlando con un amico di quasi 40 anni, mi ha raccontato che era un agonista anche piuttosto bravino ma che ha smesso intorno alla prima superiore proprio per l'eccessivo impegno richiesto. Doppi allenamenti quotidiani, la scuola.... E i coetanei decisamente più liberi, anche se impegnati in uno sport.
E pensandoci bene.... Io ho smesso a 16 anni anche perchè piuttosto scarsa.... Ma non ricordo nessuno di quelli che nuotavano con me che abbiano continuato oltre i 18 anni.
Non so se ora le cose sono cambiate, peró è vero che le "fughe" da questo sport meraviglioso sono tante...

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(3 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Cavolo le riprese subacquee erano fantastiche.... Visti i tempi!

Sai Cirone, forse il tuo,"problema" nel delfino è proprio che in piscina pensi troppo. Dovresti provare a non pensare a quello che stai facendo.... Lo so che la sto facendo troppo facile.... E per chi ha imparato da bambini il nuotare è come camminare, lo fai senza pensare a quello che fai.
Ma banalmente leggendo alcuni consigli che i colleghi illustri ti hanno dato nel post dedicato al delfino... Bhe alcune cose le ho dovute rileggere qualche volta prima di capirle... Non dico che a me non servirebbero (anzi! Sicuramente i miei stili non possono che essere migliorati!), ma non saprei forse applicarli, leggendoli e poi provandoli da sola senza qualcuno che veda il risultato.
Cioè da adulto che impara (e che quindi si fa delle domande in più, riflette, si analizza, e "combatte" con vincoli fisici che da bimbi nn si hanno), hai la (normale) tendenza a pensare troppo ai singoli micormovimenti ( la testa quando entra, la gamba come la piego, ecc), e quindi non ti godi la nuotata nel suo insieme. Cosa che hai detto di far in mare,  senza "ansia da prestazione".
Tutto ciò è normale.... Ma forse dovresti concentrarti meno sui dettagli e "godertela di più".... Magari (sono ottimista:-)) con la pratica e l'allenamento e un pensiero globale le belle nuotate vengono da sole.

Ma nella mail che è arrivata c'è scritto, "N.B. Si ricorda che per la stagione sportiva 2014/2015 quella online è l’unica modalità di aggiornamento prevista. ", per cui non verranno fatti corsi di aggiornamento "classici"?
Sui corsi on line ne ho seguiti un sacco pure io (di lavoro sviluppo software...) e, se con alcuni limiti legati alla pratica e all'interazione, hanno degl indubbi vantaggi.... Nessun costo di spostamento, lo fai "quando vuoi" e quindi nessuna ora di lavoro persa, ecc ecc è che quello della fin costa €85.... Non è gratuito.

Ho provato a fare un allenamento di meno di 2km in un'ora e uscire sui gomiti e farne 3 sempre in un'ora e uscire tranquilla.
Può darsi che sia l'inizio, e gente più grande di te necessita di più tempo di ripresa dopo l'estate, o che sia un gruppo di "livello" inferiore al tuo.... Anche secondo me dovresti dare tempo fino a Natale prima di giudicare se quel tipo di allenamento per te è utile o meno. Potresti comunque integrarlo con altre sedute o fermandoti, se te lo permettono, dopo, qualcuno da noi lo fa.
Sicuramente nuotare un gruppo è molto più divertente e stimolante che da soli....

Il problema è proprio quello.... Lo spirito di emulazione, spesso molto forte nell'immodesto, che crede di "essere nato imparato" per cui non servono corsi ("sono per gli "sfigati") ma basta guardare gli altri e provare, fa si che gente incapace decida di usare pinnne, palette, boccaglio e fucile (:-)) e se gli si dice che lui non è in grado di usarli si offende! Sono discussioni assurde per cercare di spiegare al fantanuotatore di turno (fanta da fantasia... Non fantastico... ) che lui non è capace mente l'ex agonista della corsia di fianco si....
È sicuramente semplicistico e comodo.... Ma il divieto alla fine da noi funziona benissimo.
Forse si potrebbero riservare particolari orari "scomodi" ai più, per chi vuole allenarsi seriamente e quindi si escludono i nuotatori da bemudoni e bikini e in quell'orario sollevare la piscina da eventuali incidenti... Non so... Forse da noi l'utenza non è tale da renderlo necessario.
In effetti da noi il divieto non provoca molti disagi... Cioè non ci sono dei gran nuotatori che necessitano di allenarsi e quelli che lo fanno lo fanno nel gruppo master.
Forse anche per quello che non c'è l'esigenza...

Non denunciatemi.... Ma dopo il primo livello nel 94 e il secondo nel 96 (una farsa... Per assurdo molto meglio il primo livello in vasca che na due giorni di teoria...) non ho più fatto un corso di aggiornamento...
Motivi?
Io ho un altro lavoro in settimana (quello che ti fa pagare mutuo e bollette anche se ti rompi una gamba o fai un figli, per intenderci) e insegno il sabato mattina.
Tutti i corsi sono (anche giustamente) solo nei week end e diventa un po' complicato fare già poche ore e farsi pure sostituire.
Inoltre, almeno in lombardia, mettono sul sito o mandano la mail del corso pochissimi giorni prima.... Magari anche interessanti (ricordo uno bellissimo a riccione giugno 2013 sul nuoto prescolare e portatori di handicap di tre giorni) ma diventa complicatissimo organizzarsi con sostituzioni, ferie, ecc ecc ecc. Oltre, ovviamente ai costi.
Comunque di quadrienni senza formazione, per me, ne sono passati.... E sono sempre in ruolo.
Quest'anno ero decisa a fare il corso di tre giorni di acqua gym (per pulirmi la coscienza :-) e avere la possibilità di aumentare le possibilità di lavoro...) ma pare che si possa SOLO fare il corso on line per l'aggiornamento.
Risulta pure a voi?

Spesso vado al nuoto libero in una piscina diversa dalla mia (pagando... Un vero genio. :-), ma è vicina al mio vero posto di lavoro) per cui non vengo riconosciuta. Poi essendo donna (e meno ingombrante come apertura alare..) forse vengo graziata.
Tornando alle corsie "differenziate" da noi per semplice codardia non vengono usate.... Ma se un giorno verranno finalmente applicate seguirò il metodo di Stefano :-), credo che mi divertirò un sacco
Ah.. E quando dico che è gente che non ha mai partecipato a un corso parlo di ragazze in bikini e ragazzi in boxer, testa fuori a stile con gambe che vengono trascinate... Parlo veramente di gente che non sa nuotare ma che passa comunque serate e weekend in piscina (e probabilmente con la fatica assurda che fanno consumano anche più calorie di me:-D)... Da voi non ci sono? Da me è pieno:-( nonostante un'ampia offerta di corsi per adulti...

Purtroppo non sono solo le meteore i peggiori, anzi... Da noi potrei citare un certo numero di assidui fequentatori della piscina, che nuotano da cani, che vengono spessissimo, che si sentono degli dei e che se noi assistenti cercassimo di spostare in corsie "laterali" sarebbero veramente discussioni.... Banalmente uno è un ex senatore, l'utente più odiato in assoluto..... Credo che abbia discusso con tutti noi, direttore compreso, torna sempre ed è sempre un problema. Se ne hai anche solo dieci così il bagnino smette di fare il suo lavoro principale: controllare che nessuno stia male!
Ovviamente non si vietano il delfino o le virate. In teoria gli orologi sono vietati ma raramente si è così severi... Ma su pinne e palette non si transige.
Ah... Secondo me un buon 15/20% dei frequentatori del nuoto libero non ha MAI fatto un corso di nuoto.....
Quando io vado al nuoto libero faccio qualche vasca a delfino, solitamente mi trovo sola dopo poco ;-) o in compagnia di gente che in corsia ci sa stare.

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(196 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

O mio ........... E dopo i tappanasi, le calzine di gomma e da qualche anno le magliette termiche (pare che 27 gradi non siano più socialmente accettati come temperatura per l'acqua delle piscine...) dovremo mica lottare con le mamme che insisteranno a farlo usare ai figli?
Vi prego no:-)

Io sono in questi giorni in vacanza in SARDEGNA.... Oristano prima, sant'antioco adesso.... Bhe.... Non passa giorno che i non mi butti in mare e faccia un po' di bracciate..... Non riesco a non farle. E se la spiaggia del giorno lo consente mi trascino dietro i figli con pinne e maschere e tutti e tre ci facciamo lunghe uscite di snorkeling.  Non posso farne a meno :-) ah... Oggi ho pure visto dei delfini ( non potevo non condividerlo con voi.... Credo che tutti voi possiate capire l'emozione di vedere qugli splendidi mammiferi liberi in mare... Ciro, ti assicuro che l gambata dopo ti sarebbe sembrata più facile vista fatta dagli originali :-))
Tutti dovrebbero saper nuotare per fare questo :-)
Ah... Avete mai provato a notare n fiume? Quella sì che è na sid nn indifferente...

Tutto vero cuffiablu, è capitato di discutere con gente che ci chiedeva di vietare il delfino....
Ma le piscine non possono essere un luogo per i pochi eletti capaci di nuotare bene, a delfino e rana, con palette pinne e qualsiasi altra cosa.
Probabilmente la cosa migliore sarebbe avere orari e corsi differenziate in base alle capacità. Ma:
- chi decide chi è degno della corsia veloce/avanzata? L'assistente? E se l'utente di turno non accetta il giudizio?
- come far quadrare costi con ricavi se si seleziona troppo l'utenza? Perchè se anche non si volesse lucrare (possibile a una piscina interamente comunale, non in gestione a privati..) devi comunque guadagnare a sufficienza per stare dietro ai costi. E non hai molte strade: abbassi i costi istituendo un corpo di bagnini volontari (già sottopagati...) oppure cambiando l'acqua con una frequenza agghiacciante (risparmi anche sul riscaldamento) ma con un risultato indegno. Oppure aumenti i ricavi: se il numero di utenti/ora è limitao non uoi che aumentare il costo del biglietto.
Non so quanto gente sarebbe disposta a pagare di più per avere corsie dedicate a un nuoto avanzato.
E il grosso dell'utenza nuota in maniera mediocre... Ma ha il diritto all'accesso alla piscina (come sciatori scarsi alle piste da sci, ciclisti con cestino sulle piste ciclabili, pattinatori fai da te nelle piste da pattinaggio, ecc ecc ecc)

Stefano, tu hai ragione, ma se la "direzione" ti impone una certa scaletta didattica e associa ad alcuni "step" il passaggio di livello, purtroppo ti devi adeguare.
Da noi in passato (la nuova gestione prevede rana e delfino assieme, per fortuna) dovevi sapere la rana per passare di livello, quindi fare il delfino tecnicamente non permetteva il passaggio di livello tanto caro ai genitori (che pagando.... Sono un po' i nostri capi).
E, volente o nolente, tutti gli istruttori dovevano seguire gli step dei livelli. Poi io come altri miei colleghi anticipavamo gli esercizi base del delfino.... Ma senza la rana non potevi mandare avanti i ragazzi. E gli adulti, che ancora di più si arenano sulla tecnicissima rana.
Altro discorso nelle lezioni private dove ho sempre seguito "scalette" mie... Ma nei corsi... Ahimè, devi seguire le imposizioni dall'alto.

Su rana o delfino come terzo stile da insegnare dipende anche molto dall'impostazione della iscina. Da noi, per più di 15 anni, avevamo dei "brevetti" che prevedevano la rana completa prima di passare al delfino e anche se si iniziava comunque, spesso si aveva gente che nuotava un delfino decente ma che non poteva "essere promosso" per via della rana. Rana e delfino in parallelo credo che siano la cosa migliore, anche perchè si paral di "livelli alti" dal punto di vista di scuola nuoto e si riesce a gestire un gruppo non omogeneo sul terzo stile.
Io credo che iniziare dal delfino sia molto psicologico.
Per tutti è lo stile difficile mentre per tutti la rana "da rimini" descritta da Thorpe è semplice.
Quando invece si fa sul serio con la rana (che non può essere elementare, come invece si può fare con gli altri tre stili) molta gente si blocca, non va avanti e si demoralizza, proprio perchè non riesce a fare lo stile facile.
Se invece si parte da un delfino elementare, concentrandosi su pochi concetti base (spinta subacquea fino al sedere e non uscita delle braccia alle spalle, recupero cn braccia rilassate e parallele all'acqua, distensione delle braccia davanti alle spalle, non spezzare la bracciata, gambata continua senza pause) si riesce a fare in poche lezioni un delfino decente e questo è psicologicamente molto stimolante.
E se ci sono problemi coordinativi, ci sono anche primasu stile e dorso e nn possono che esere accentuati dalla estrema necessità di coordinazione della rana (basta pochissimo per stare fermi o addirittura andare indietro)... Anche i fortunati ranisti naturali (che da me vengono"rapiti" dalla pallanuoto :-)) se non hanno una buona coordinazione gambe-braccia non vanno avanti.... Se non grazie alla gambata potentissima che hanno la fortuna di avere.

Non c'è nulla di più faticoso di un delfino lento :-(.
Il delfino è potente, è faticoso, usa muscoli e articolazioni in modo differente rispetto a quello che normalmente si fa, ma alla fine è, in maniera elementare, più semplice degli altri stili: non ha la innaturale respirazione laterale (quando mai nella vita giriamo la testa cosi?) o il fastidio della posizone suoina (non vedi dove vai) e non parliamo dell'estroflessione del piede a a rana ;-)
Io ho notato che c'è molta ansia attorno al delfino, per cui si relega come ultmo stile da insegnare, se c'è tempo e voglia.... I bambini smettono prima, gli adulti sono spaventati e lo vedono come una cosa "solo per quelli bravi, a me non interessa" e invece con una buona e semplice scaletta didattica in poche lezioni si apprende un delfino elementare ma armonico, che poi si migliora con tutti gli utilissimi consigli tecnici che hai letto nel post e tanto allenamento (quello serve...), ma anche un occhio attento di n bravo istruttore.
Il delfino lo impari in poco e poi lo devi tenere costantemente allenato.
La rana, vista da tutti come lo stile più facile, è tecnicamente difficile, ma una volta imparata.... È come andare in bicicletta.... Anche dopo anni di inattività la fai.

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(58 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Nela mia piscina non abbiamo un vero gruppo master ma si chiama "amatori". Siamo adulti e ragazzini di 18 anni, ex agonisti o corsisti non intenzionati a fare gare o gente che ha iniziato tardi a notare, ma anche tesserati del circuito master che le gare le fanno.
Io mi alleno perchè mi piace allenarmi, scarico tensioni, dimentico stress lavoro problemi litigi figli.... E sono felice di non avere l'obbligo delle gare.
La prossima stagione, però, cambiano i giorni di allenamento e io non potrò segurli quindi mi sposto in n'altra piscina dove, pare, c'è l'obbligo di gare.
Non so come la prenderò, non mi mettono ansia (anche se ci sono persone emotive che la vivono), non mi interessa farle, ma forse quando inizierò mi piacerà farle e mi divertirò.
Però capisco molto l'approccio "vorrei nuotare più seriamente di un corso di nuoto, seppur avanzato, ma non mi interessano le gare". Il tutto sta nella politica della piscina e cosa vogliono che sia il gruppo "dei vecchietti :-)"