Grazie Pask per la risposta.
Vado a nuotare un paio di volte a settimana, per un'oretta circa (questo è il tempo che impiego a svolgere il programma).
Di fatto non riesco ad andarci di più, anche se mi piacerebbe. D'altro canto la scorsa settimana invece ho nuotato tre giorni (lunedè, mercoledì e giovedì), scalando i programmi, e devo dire che al giovedì ero veramente stanco, quindi considerando anche che ho un lavoro, una famiglia e soprattutto un bambino con cui giocare ( :-D ), forse due volte a settimana è il giusto.
Grazie anche per le dritte tecniche. In effetti è vero, le volte che faccio subito gambe, magari immediatamente dopo il riscaldamento, ho l'impressione di nuotare 'meglio': non nel senso di andare più veloce, ma di avere un assetto in acqua più equilibrato, con movimenti più fluidi e ordinati. Non so quanto le impressioni sul proprio corpo siano credibili e affidabili, ma tant'è.
Devo comunque cambiare allenamento. Questo che sto seguendo ormai l'ho metabolizzato, quasi neanche sento più la fatica (giusto intorno alla terza, quarta e quinta serie sui 75 accuso abbastanza), ma non riesco mai a incrociarmi con l'assistente di vasca che mi deve preparare quello nuovo.
Riguardo a questo ho un altro dubbio: leggendo sul forum ho visto che consigliate di variare allenamento ogni volta, sia per non annoiarsi che per allenarsi 'meglio'. Chi mi segue (segue tra virgolette, non è una scuola nuoto, è diciamo così un suggerimento) invece mi da un allenamento con cadenza mensile, del tipo "fai questo per un mese e poi cambiamo".
Per me il problema noia non sussiste, anzi mi diverte anche vedere come mi abituo all'allenamento sentendo ogni volta meno fatica, ma mi chiedevo se questo approccio, cioé blocchi mensili di allenamento, sia giusto.
Giusto per me eh, che non sono né un master, né un agonista, ma semplicemente una persona che ama nuotare e quella sensazione di 'fatica' che si prova in vasca
Ciao!