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(3 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Grazie mille per la risposta Arles.
Una domanda sul programma che mi hai scritto...a parte che non so fare farfalla, quindi magari lo sostituisco con qualcos'altro, questa parte di lavoro che vedo a brevi distanze immagino sia da fare alla massima velocità e con ampio recupero tra una serie e l'altra giusto?

Speriamo di poter tornare presto in piscina...

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(3 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ciao a tutti, noto che di solito gli allenamenti prevedono sempre una cospicua parte di stile libero.
Ultimamente però mi sono un po' stufato, e voglio diminuire lo stile libero a favore di rana e dorso. Qualcuno mi sa consigliare qualcosa?

Per dire, l'ultima volta che sono andato in piscina (faccio nuoto libero), ho inventato un piccolo programmino sui due piedi

200 riscaldamento
200 sl esercizi (a pugni chiusi, con mano sopra la spalla, alternato etc.)
50 sl
8 x25 sl metà veloce - metà piano 20" riposo
6x100 (50 rana-50 dorso) 20" riposo
3x100 gambe (50sl-50dorso) 10" riposo
4x50 sl 10" riposo (veloce)
150 scarico

Ma è una cosa inventata davvero su due piedi, mi chiedevo se è possibile un allenamento un po' più strutturato e ragionato con molta rana e dorso e poco stile libero
Grazie!

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(2 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Non sono un esperto, ma immagino tu debba assolutamente fare colazione prima di andare in vasca ma rimanendo leggero.
Per cui eviterei latte e derivati e opterei per cose tipo frutta secca, miele, forse un po di pane se ti piace, e magari un frutto fresco.

Ciao a tutti,

da ormai metà aprile causa impegni di lavoro diventati (fortunatamente) più pressanti, ho avuto difficoltà a praticare assiduamente nuoto, riducendo la mia presenza in vasca a una volta a settimana (qualche settimana l'ho anche saltata completamente).
Solo dalla scorsa settimana ho ripreso ad andare due volte.

In questo periodo ho avuto però un po' di problemi, a partire da una generale sensazione di 'affaticamento' in particolare dei polpacci (il mio lavoro è sedentario, non certo manuale, quindi non è un discorso di fatica fisica), che si fa sentire particolarmente quando nuoto, tanto che ho spesso avuto crampi e una volta ho dovuto lasciare addirittura la vasca.

Con questa stanchezza e questo fastidio alle gambe, polpacci in particolare, nuoto male e ne risente tutto l'allenamento. Non ho perso il fiato, ma ho perso molta energia negli arti posteriori.

Forse un po' influisce l'alimentazione: non faccio più la 'merenda' pomeridiana, e non mangio più la banana che mangiavo un paio di ore prima di andare in vasca (portarla in ufficio con questo caldo vuol dire farla marcire).

Mi chiedo in primis se in questa fase è meglio sforzare il meno possibile le gambe così stanche (usare pull boy, nuotare con una battuta lenta, evitare la tavoletta etc) o anzi è proprio lì che bisogna insistere, e in secondo luogo se sapete suggerirmi alimenti ricchi di sali minerali come potassio e magnesio a parte banane, albicocche (che non mi piacciono), funghi (che non è stagione) e mandorle

Grazie!

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(2 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Ciao Alexs, secondo me le tue remore sono solo parzialmente fondate.
Nel senso che ti fai problemi sospettando che le altre persone pensino chissà cosa, e invece...
In piscina credo che ben pochi, forse nessuno, giudicano gli altri per il loro aspetto estetico, per la loro abilità natatoria o per chissà chi altro.
Il campione di oggi è il principiante di ieri: tutti hanno cominciato da zero, tutti hanno cominciato con i brufoli, la pancia, le gambe storte, la schiena storta, i capelli radi, le caccole al naso etc. e c'è chi ste cose gli sono venute dopo (a me una bella panza da signore di mezz'età mi sta venendo adesso :-D )

Se io fossi in te, visto che hai questa bella passione, andrei subito ad iscrivermi ad un corso di nuoto.
Prova a pensarla così: se inizi una cosa c'è sempre la possibilità di tornare indietro se vedi che non fa per te. Ma se non la inizi, non saprai mai quello che ti perdi.
E vale per tutto nella vita, non solo per lo sport

Bello, grazie per averlo condiviso.

Anche io sento quello che senti tu quando nuoti. Immagino sia però comune a tutti coloro che praticano uno sport, il loro Sport con la s maiuscola:ho amici che vanno in bici o fanno trekking e riportano le stesse emozioni che hai riportato tu, e che sento anche io

Buongiorno a tutti,
l'assistente di vasca (faccio nuoto libero seguito da un ottimo assistente che se richiesti dà consigli e anche schede di allenamento), mi ha proposto questa serie di lavoro

8x75 dorso-rana-sl come riscaldamento (15" di riposo)
4x100 sl esercizi
4x100 dorso esercizi

8x25 sl veloci (30" riposo)
4x200 sl (10" riposo)
8x25 gambe sl e dorso alternati veloci (30" riposo)

200 a piacere

Oggi ho cominciato a farli ma lui non c'era e per gli esercizi mi ha detto che ne parliamo la prossima volta. Così ho un po' improvvisato. Sullo sl ho fatto una serie di stile a un braccio solo con l'altro fermo davanti, una serie a sl alternato (il braccio davanti che 'aspetta' l'altro in chiusura di bracciata prima di partire) e una a pugni chiusi.
Sul dorso una serie a braccio solo con l'altro fermo davanti e una a pugni chiusi.
Non ne ho fatto 4 per ciascuna, ma 3 per sl e 2 per dorso.
Il resto è andato bene.

Mi chiedevo: avete esercizi di tecnica da consigliare?
Grazie

Qualche giorno fa ho letto un articolo su una rivista di sport dove veniva spiegato perché il nuoto non è lo sport più indicato per dimagrire. Attenzione, non che non faccia dimagrire (un po') trasformando la massa grassa in massa muscolare, ma che non è il migliore per questo scopo. Era molto interessante e venivano citate una serie di ragioni.


alessio_c77 ha scritto:

Ho notato che nonostante tutto l’impegno che ci puoi mettere ma non si perde nemmeno un grammo... anzi con la fame che ti viene dopo la nuotata rischi di metterne su di kg, per quello pensavo di aggiungere un uscita settimanale di corsa o bici!!
C’e una spiegazione scientifica sul fatto che non si dimagrisce nonostante lo sforzo che si fa? Oppure alla fine non è poi così intenso come sembrerebbe?

Credo che se tu dopo l'attività fisica abbia fame devi mangiare assolutamente. Bruciare e non reintegrare è la cosa peggiore, e anche inutile perché alla lunga non avrai risorse per continuare l'attività sportiva.
Io noto che dopo aver nuotato ho una fame enorme, potrei mangiare per tre ore di seguito senza fermarmi.
A una certa però mi fermo, basandomi sul vecchio consiglio di "alzarsi da tavola avendo ancora un po' di appetito"
(che magari è una cazzata sesquipedale, ma fa tanto buon-consiglio-della-nonna big_smile )

Se però fai nuoto per dimagrire, ho seri dubbi che sia lo sport più indicato.
Fa bene per mille altre ragioni, ma per dimagrire forse c'è la corsa (da verificare però situazioni ginocchia e articolazioni gambe in generale) o probabilmente esercizi mirati in palestra, non lo so...

Da totale neofita quale sei, a me sembrano eccellenti riscontri.
1700 mt totali in un'ora, al di là delle questioni pur importanti come frazionamenti, velocità, pause etc, sono se presi globalmente un ottimo risultato.
Anche nuotare 150/200 (stile libero o dorso?) di fila mi sembra un traguardo importante

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(19 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

rheya ha scritto:

Sabato prossimo ho questi 3000.

Ho dei dubbi sul riscaldamento per una gara cosí lunga ( che non ho fatto mai ).

Ho paura di stancarmi  troppo se mi riscaldo,  per cui sto pensando di buttarmi in gara " a secco " pensando che mi riscalderó automaticamente nuotando la gara.

Faccio bene o sono un'incosciente ?

Grazie a chi vorrá rispondere.

Ma scusa, ma per queste cose non c'è apposta l'allenatore??? hmm

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(5 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Non sono un master, ma concordo con te.
Se nuoto a giorni alterni (uno sì, uno no) quando torno sono molto più a mio agio e ambientato in acqua. Se aggiungo un giorno di pausa perdo naturalezza e la riacquisto solo verso la fine dell'allenamento.
E non sto parlando di fatica e forma fisica, magari posso essere anche stanco e nuotare di meno, parlo di feeling con l'acqua

Comunque oggi molto meglio, ho fatto un po' di dorso e un po' di tavoletta, le gambe bruciano ma in vasca le battute erano molto più naturali e spontanee. E complessivamente ho nuotato molto meglio, forzando anche.

Programma di ieri (programma Nuotomania, con qualche modifica)
100 sl-100 dorso-100 rana riscaldamento
2x200 sl (la seconda serie con pullboy)
3x200 misti (50 sl-50dorso-50gambe sl-50 gambe dorso)
24x25 misti (sl-dorso-rana)
200 sciolti a piacere

Programma di oggi
150 dorso-150 rana-150 sl riscaldamento
10x25 sl metà vasca veloce metà vasca piano
10x50 sl
4x75 misti
4x25 gambe sl veloci
100 gambe dorso
4x50 sl velocissimi (ovviamente per i miei standard, invero non altissimi big_smile )
150 sciolti a piacere

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(5 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ieir, giovedì, sono tornato in vasca dopo due settimane di assenza causa prima influenza di mio figlio e poi influenza mia, sommate a ragioni di lavoro.
Morale della favola...ammazza che fatica. Il dorso lasciamolo perdere. Sin da subito ho iniziato a sentire bruciore ai muscoli delle gambe e per quasi tutta l'oretta abbondante che dedico alla vasca mi è stato impossibile nuotare un dorso decente, le gambe se ne andavano per affari loro.
Un po' meglio sl e rana, ma in generale ho avuto la sensazione di nuotare proprio male. Soprattutto di non riuscire ad andare veloce e sciolto. Non per la fatica, non sentivo fatica (a parte il dorso) nel senso classico del termine, ma mi sentivo come frenato, come se l'acqua davanti a me fosse più "spessa", più difficile da superare.
Oggi ancora mi sento le gambe indolenzite.
Stasera ci torno, fedele al concetto che è sempre meglio perseverare...

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(4 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ok ho capito il senso, grazie.
Nel mio caso noto che però ci metto qualche bracciata a raggiungere la massima velocità. In altre parole nel momento in cui la raggiungo è il momento in cui devo smettere e rallentare, perché sono arrivato a metà vasca.
Ne parlerò con l'istruttore, anche alla luce di quello che mi hai detto tu.
Non so perché, se è un limite mio o forse dovrei fare semplicemente il riscaldamento su ritmi un po' più alti, vediamo che mi dice...

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(4 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Grazie della risposta!
Ma la mia curiosità nasceva proprio da quelle 8 vasche metà e metà.
Perché non darmele tutte veloci e basta?
C'è qualcosa di particolarmente allenante nel farne metà veloci e poi improvvisamente decelerare e concludere a velocità normale?

Comunque oggi ho variato un po' e ho fatto
300 a piacere riscaldamento
10x25 dorso veloci 5 sec recupero
10x50 sl veloci 15 sec recupero
8x100 sl 15 sec recupero (le prime tre serie con palette)
200 a piacere defaticamento

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(4 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ieri ho iniziato a seguire l'allenamento che mi ha dato l'assistente di piscina per un mese e che seguirò alternandolo con altri, magari presi da questo sito.
Diciamo che nuotando 2 volte a settimana (molto raramente riesco ad andare anche 3 volte), penso che seguirò un giorno questo e un giorno ne farò altri ruotandoli

Riscaldamento
200 dorso
200 rana
200 stile libero (con pull boy o completo, a seconda di come mi va)

8x25 sl metà vasca massima velocità, metà vasca lenti - riposo 15 sec
8x50 sl - riposo 10 sec
4x75 (dorso-rana-sl) - riposo 15 sec
4x25 gambe sl massima velocità - riposo 30 sec
4x50 gambe sl - riposo 15 sec
100 gambe dorso

200 a piacere defaticamento

Ecco, leggendo sul forum di allenamenti per velocità, resistenza, aerobici, anaerobici e di relativi processi metabolici, mi chiedevo per curiosità...ma una scheda di questo tipo a che serve? Velocità? Di tutto un po'?

E perché poi quelle 8 vasche a stile libero metà veloce e metà piano?

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(13 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Io raramente perdo il conto, quando nuoto sono piuttosto concentrato.
Ogni tanto capita ma quasi mai.
Forse contare non le singole vasche ma i 50 metri (cioè andata e ritorno) e poi moltiplicare per due può aiutare

Grazie per le vs risposte e spiegazioni.

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(10 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Aral ha scritto:

Quando dici che adesso gli 8×50 li fai alla massima velocità non può essere presa come affermazione assoluta, perché per farli alla massima velocità assoluta il recupero deve essere di qualche minuto dopo ogni 50. Semmai va interpretata come "alla massima velocità consentita dall'avere 15 secondi di recupero" e in questo senso va bene. Lo stesso devi fare quando hai 5 o 30 o 60 secondi di recupero. Devi tenere un'andatura che ti consenta di farli alla massima velocità possibile per arrivare all'ultimo che sei spompato (e avendoli fatti tutti più o meno alla stessa andatura).

Forse è come dici te.
Quando dico però che li faccio alla massima velocità, intendo dire che ogni volta che affronto una nuova ripetuta nella serie, dopo i canonici 15'' di recupero, non mi sento stanco, ho recuperato perfettamente il fiato e sono in grado di nuotare molto veloce (io lo intendo alla massima velocità, ma magari è come dici tu).
Molto veloce, ovviamente, per il mio standard tecnico che è...boh, medio? medio-basso? (18-19 bracciate sui 25, ammesso che questo parametro abbia senso)

Comunque ora ci provo a cambiare radicalmente e allungare e diminuire i tempi di recupero, vediamo che esce fuori

Grazie ancora :-)

Apro un altro thread per una cosa che forse è stata già trattata.
Quando nuoto mi scappa spesso e più volte la pipì. A volte anche due volte in un'ora.

So che quando ci si allena si producono una serie di scorie (chiamiamole così) che devono essere eliminate, di qui il bisogno di urinare. Però quando per esempio correvo questo bisogno non era così impellente, forse perché sudavo, mentre quando si nuota non si suda (o sì?).
Da che dipende? Dal fatto che mentre si nuota è inevitabile bere un po' d'acqua? Da un meccanismo di adattamento del corpo alla temperatura dell'acqua? Da quello che scrivevo sopra, e cioè che non sudando non c'è altro modo di eliminare le scorie? O da che altro?
Parlando con altri nuotatori mi hanno detto che anche loro hanno questo stimolo quindi non è solo una cosa mia (e meno male, perché sennò sarebbe stato un problema di salute...), ma non lo sanno spiegare.

La cosa può sembrare banale ma in realtà è molto seccante. Perché o fai il vago e la fai in acqua, ma non mi sembra molto carino nei confronti degli altri, oppure ogni volta devi uscire dalla vasca e rientrarci, il che significa interrompere l'allenamento, prendere freddo etc.

21

(10 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Aral ha scritto:

Tra 15 e 12 secondi di recupero non è che cambi poi molto.
Io mi riferivo a variazioni un più significative, tipo passare da 15 a 5 secondi di recupero oppure da 15 a 30 (o più).

Con un cambio così drastico di tempi di recupero però significa cambiare anche velocità (molto più lenti o più veloci).
Io gli 8x50 li faccio già alla massima velocità o quasi, per cui non potrei andare più veloce per limiti tecnici. Potrei rallentare l'andatura e abbassare i tempi di recupero, questo sì, ma a questo punto non diverrebbe un allenamento completamente diverso?

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(10 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Grazie anche a te Aral.
Sì, ' un'altra cosa a cui avevo pensato...stesso programma ma diversi tempi di recupero. Intanto ogni tanto già provo a fare gli 8x50 sl non a 15 secondi di recupero, ma a 12, pur mantenendo la stessa velocità (e li nuoto abbastanza veloci)

23

(10 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Grazie ancora, in effetti già da un po' cerco di introdurre alcune modifiche (gambe) allo schema originario.

Ieri ho proprio variato tutto:
200 misti sciolti
8x50 (andata rana, ritorno dorso)
50-100-200-100-50 sl
200 sl pullboy
4x100 gambe (50 dorso-50 stile)
100 misti sciolti
6x50 (andata sl, ritorno dorso) - veloci
100 misti sciolti

e devo dire che fisicamente è stato tutto un altro lavoro e un'altra fatica.
Peraltro sulla serie finale mi ero proposto di andare finché ero in grado e mi sono fermato alla sesta ripetizione perché soprattutto sul dorso di ritorno ormai nuotavo a cavolo di cane...

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(10 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Grazie Pask per la risposta.
Vado a nuotare un paio di volte a settimana, per un'oretta circa (questo è il tempo che impiego a svolgere il programma).
Di fatto non riesco ad andarci di più, anche se mi piacerebbe. D'altro canto la scorsa settimana invece ho nuotato tre giorni (lunedè, mercoledì e giovedì), scalando i programmi, e devo dire che al giovedì ero veramente stanco, quindi considerando anche che ho un lavoro, una famiglia e soprattutto un bambino con cui giocare ( :-D ), forse due volte a settimana è il giusto.

Grazie anche per le dritte tecniche. In effetti è vero, le volte che faccio subito gambe, magari immediatamente dopo il riscaldamento, ho l'impressione di nuotare 'meglio': non nel senso di andare più veloce, ma di avere un assetto in acqua più equilibrato, con movimenti più fluidi e ordinati. Non so quanto le impressioni sul proprio corpo siano credibili e affidabili, ma tant'è.

Devo comunque cambiare allenamento. Questo che sto seguendo ormai l'ho metabolizzato, quasi neanche sento più la fatica (giusto intorno alla terza, quarta e quinta serie sui 75 accuso abbastanza), ma non riesco mai a incrociarmi con l'assistente di vasca che mi deve preparare quello nuovo.

Riguardo a questo ho un altro dubbio: leggendo sul forum ho visto che consigliate di variare allenamento ogni volta, sia per non annoiarsi che per allenarsi 'meglio'. Chi mi segue (segue tra virgolette, non è una scuola nuoto, è diciamo così un suggerimento) invece mi da un allenamento con cadenza mensile, del tipo "fai questo per un mese e poi cambiamo".
Per me il problema noia non sussiste, anzi mi diverte anche vedere come mi abituo all'allenamento sentendo ogni volta meno fatica, ma mi chiedevo se questo approccio, cioé blocchi mensili di allenamento, sia giusto.
Giusto per me eh, che non sono né un master, né un agonista, ma semplicemente una persona che ama nuotare e quella sensazione di 'fatica' che si prova in vasca

Ciao!

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(10 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ciao!
avrei un paio di domande (una nutrizionale e una 'tecnica') e vorrei un parere da chi ne capisce più di me.
Premessa: ho 40 anni, pratico nuoto libero da circa 4 (con interruzione di un anno per nascita pargolo), mi piace molto nuotare e farlo con un minimo di senso,seguendo un programma di allenamento mensile che l'assistente di nuoto della piscina fa (nulla di particolarmente strutturato e ragionato,ma perlomeno prima di dartelo ti fa qualche domanda e ti guarda un attimo mentre nuoti..)
Nuoto prevalentemente di mattina, un paio d'ore dopo la colazione.

Veniamo al dunque:

- La colazione: è un po' strana, non amo i dolci di mattina né tè e altre brodaglie, ma d'altro canto dopo dieci minuti che sono sveglio mi viene una fame da lupi, per cui la mia colazione è: una o due fette di pane con olio evo e sale, una carota cruda da sgranocchiare, frutta secca quando disponibile e uno/due frutti (sempre la banana se vado a nuotare).
E un caffè al bar quando esco. Talvolta mi sbafo anche gli avanzi della cena però...
E' nutrizionalmente corretta? Devo dire che mi trovo bene, sazio ma non appesantito, e non mi dà problemi in vasca,anzi probabilmente è quella che mi tiene in vita...:-)

- In vasca. Il mio dubbio sta nella corretta consquenzialità dei lavori di 'resistenza', di velocità e eventuali lavori parziali tipo solo gambe (raramente faccio solo braccia, perché preferisco non sovraccaricare le articolazioni: le palette abolite categoricamente dall'anno scorso dopo che hanno dato problemi).
Posto che esista una regola generale, come si procede?
Per dire, attualmente questo mese sto seguendo questo programma:
300 sciolti
8x25 dorso (riposo 5 sec)
8x50 sl (riposo 15 sec)
8x75 sl (riposo 15 sec)
100 sciolti
400 sl
100 sciolti

Nel programma originario era previsto molto pull boy nello sl ma ho preferito limitarlo  al minimo per le ragioni sopradette.
I lavori centrali (dorso e sl) li faccio veloci, i 400 sl finali con molta più calma, anche per godermi una nuotata gentile e rilassante
Di mia sponte ho inserito un po' di lavoro di gambe (3, 4 o 5 serie da 100, alternando gambe stile e gambe dorso), ma non so bene a cavallo di cosa conviene inserirlo.

Grazie anticipate per le risposte!