1

(116 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Ciao
mi aggiungo con piacere alla lista dei cosiddetti clorolesi... i sintomi da allontanamento forzato dall'acqua sono più o meno:

- tensione
- senso di insaccamento
- paura di perdere in allenamento
- avversione per i giorni di chiusura della piscina

il tutto causa il peggioramento di un carattere già di per sé discutibile...

Colgo l'occasione per farti i miei più vivi auguri ... non di guarigione, ma di Buon Natale!!!


La Foca

Dai non arrabbiarti!

Gli istruttori e allenatori che vanno al sodo e non te la indorano troppo tirano fuori la grinta che hai dentro.

Dai non mollare così alla prima, vedrai che presto ci riderai su e tra una bevuta e l'altra ne uscirai vincente!!!

Poi con l'esperienza non bevi più ma inizi a sputare... sangue, a suon di vasche !!!

eh eh eh:-)))))) e fuori ci sarà sempre lui/lei con le sue pretese  e ogni volta vorresti cambiar piscina, allenatore, squadra... ma poi  zitto e buono farai tutto quel che ti vien chiesto. A fine seduta sarai pure contento!!!

Forza!

3

(39 risposte, pubblicate in Rana)

Ciao Marco,
è ora di avvicinarsi agli altri stili, l'allenamento non può essere monostile e poi non ti annoi!!!

A presto

ciao
il modello te lo dico domani perchè è nella sacca in auto, ma ti posso dire che alla fine il metodo più efficace resta anche per me il conto per dieci secondi a mano e poi moltiplico per 6.

5

(7 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Ciao

secondo me è necessario capire con quale scopo indossiamo le pinne e solo dopo possiamo capire quale sia il modello che meglio fa il caso nostro. Una pinna lunga, compatta e rigida per esempio è faticosa ma molto propulsiva. Una piccola e molto morbida, soprattutto con fori per il passaggio dell'acqua sono ottime per lo snorkelling, dà quel galleggiamento di base ma non affatica il nuotatore.

Personalmente in acque libere le uso solo ed esclusivamente quando sono in mare molto aperto, cioè quando parto magari da una barca e non ho altro punto di riferimento. Il mio scopo non è avere maggior velocità bensì una maggiore stabilità e potenza per far fronte alle correnti che in mare non sono uno scherzo e ti possono mettere in difficoltà.

Uso una pinna di media lunghezza e media morbidezza, che dà una pinnata comoda ma non troppo "floscia"; vivo comunque le pinne come un intralcio alla mia pinnata naturale, sento l'obbligo di cambiare il ritmo delle gambe e mi fa venire i crampi alle dita dei piedi. Sono parte obbligatoria del kit del piccolo nuotatore d'altura, soprattutto sono state usate una volta per un ripescaggio di un tizio, ma spesso tornano a casa linde perchè piuttosto che usarle preferisco rimandare l'allenamento verso le coste.

In piscina di solito si usano le corte più a scopo di esercizio che non di velocità e ricordati che devi farti autorizzare in quanto in  vasca affollata puoi far male a chi ti nuota affianco.

Non so se ti son stata di aiuto.

ciao ciao
La Foca

6

(13 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Grazie Marina!
Un abbraccio dalla Vecchia Lippa!!!

:-)

7

(13 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Ciao a tutti.
A delfino mi trovo molto bene a respirare ogni 3 bracciate anzichè 2: da quando respiro così vado come una lippa.
Visto che non lo fa quasi nessuno, devo dedurre che non è regolamentare?

Grazie

8

(7 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Grazie!

Non sai come son contenta di quel che mi confermi perchè spesso ho delle discussioni sul fatto che quando faccio un po' di stretching a secco, poi ho male alla GINETTA (spalla) e quindi entro in piscina in diretta. Piuttosto mi viene spontaneo stirarmi dopo 2-300 metri di nuoto. Oh, adesso mi stampo questa testimonianza e me la porto in piscina!!!!  Piuttosto vedo che questa prassi da noi viene applicata anche ai bambini e questo significa una cattiva diffusione comportamentale. Anche i testi di stretiching che ho a casa parlano di stretiching pre-allenamento.... Marina, è ora che fai sentire la tua più forte, tu che hai credibilità scientifica!!! 

Ciao ciao

9

(7 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Noto che consigli spesso di non fare mai stretching subito prima di un allenamento, meglio lontano o dopo.
Posso chiederti perchè? 

Mi capita di iniziare il riscaldamento e dopo 2-300 metri di sentire il bisogno di fermarmi e fare qualche esercizio soprattutto alle gambe. E' un errore?

Grazie!
Ciao

10

(10 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Manicotti.... da piccola le chiamavo le ALETTE...

11

(3 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

quindi si tratterebbe di una distanza inferiore rispetto alla gara intera,  con ricchi premi e cotillons.... e pensare che già intravedevo la cassetta di vini per la mia tendenza etilica....

scherzi a parte, ora mi è più chiaro, grazie... come sempre mi spiegate le cose!

ora il passo successivo è capire se posso partecipare ad alcune di queste traversate fin... sento che ci vedremo su un prossimo post con qualche altra domanda!!!  .... eh eh

12

(3 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Ciao a tutti.

Sto leggendo il Regolamento Fin 2009 relativo al Campionato Italiano di Mezzo Fondo 2009 e non capisco una cosa:

pag.24 "Per tutte le gare del Gran Prix è fatto preciso divieto di utilizzare traguardi volanti al fine di ottenere l'assegnazione di punteggio anche per una prova di distanza inferiore."

Cos'è un traguardo volante?

Qualcuno di voi son certa mi saprà illuminare....

Grazie e buona pasquetta!!!

temevo la tua risposta.... grazie, ora vediamo che cosa si può fare...
(ma quante ne sai? io no ti mollo più!!! grazieeee)

Penso ad una posizione perfettamente parallela. L'esperimento che sto facendo è di tenere la testa parallela quando provo la lunga distanza senza interruzioni perchè tenere la testa quel "pelino" alzata con lo sguardo in avanti - postura mia abituale - potrebbe essere la causa di forti  dolori lombari a fine allenamento che ultimamente mi attanagliano arricchendo la Voltaren gel, supposte e iniezioni.

Quando la seduta è frazionata invece il problema non si pone assolutamente.

Una postura più parallela e una respirazione a tre bracciate sembra porti miglioramenti, ma non so se sia solo una mia pia illusione.
La mia respirazione non ha problemi in entrambi i casi e non rollo cl bacino, son bella stabile...

mah...

ciao Marina, ma per le lunghe nuotate consigli lo stesso assetto? Pensi che una postura più parallela al pelo d'acqua possa andare bene? Te lo chiedo perchè sto facendo un "esperimento" su questo. Grazie! Ciao

16

(3 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

posso aggiungermi anche io? Secondo me è un lavoro fantastico!!! Lo sto usando molto anche io!!! Grazie Arles!!!

Questo stile assomiglia molto agli esercizi di tecnica che faccio per migliorare lo scivolamento in acqua, esasperando questo ritardo della presa dell'acqua con la mano.

Secondo me questo metodo diffuso a livello internazionale ha come obiettivo la semplificazione del nuoto di base per avvicinare più persone possibili alla nostra disciplina.

ciao Marina,
perchè necessitano di essere rassicurati? Te lo chiedo perchè ho osservato più volte dei bimbi che imparano da noi e noto che effettivamente sul dorso vanno via seduti e gli istruttori faticano sempre un po' a "raddrizzarli".

Pensavo fosse una questione di assetto e magari peso del bacino, non di tensione.

Son proprio curiosa di sapere...

19

(19 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

ciao Adriana82!

Inserisci sempre nelle tue sedute delle vasche a tavola così le gambe lavorano in modo specifico. Puoi anche far tavola quando vuoi semplicemente riposare le braccia.

La pinnata a stile per essere efficace non dev'essere "pedalata" (a ginocchia piegate) ma a gamba lunga e fluida.
La pinnata a rana aiuta l'interno "cossia".
Quella a delfino fa lavorare gli addominali.
Ottima per i fianchi la pinnata a dorso con le braccia all'indietro unite un palmo sopra l'altro.

Per il polpaccio non saprei...

Se non sei abituata però vedi di non sfracassarti subito di vasche: la tavoletta può affaticare la zona lombare.

Facci sapere

ciao ciao

20

(29 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

All'inizio mi parve timidezza ma poco dopo mi fu gattamorta ... vittima di un pudore post-romantico pizzi e merletti , la gentil fanciulla indifesa entrava in piscina e TRAC l'occhio ingenuo le cadeva su "aggeggi" appoggiati a destra e a sinistra.... così... in modo da non lasciar spazio alla sua immaginazione.

Paurrrraaaa tutti la guardavano......ci riprovò .... ma va che con tutti i costumi che poteva mettersei la ns ingenua eroina mi lascia mica indietro il costume che evidenzia il seno per indossare quello trasparente???? E poi giù a petulare nel forum perché  si sente nuda?????

Ma chi vogliamo prendere in giro? Solo un bambino di 10 anni non sa che un costume bianco o giallo bagnato diventa trasparente, gli altri lo sanno già quando lo stanno comprando.

... ma vai in piscina  e fai quel che si fa in piscina... NUOTA.

p.s. - Va che con la rana magari vedi anche se le femmine davanti usano il tampax!

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(28 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Andre ha scritto:
LA FOCA ha scritto:

eh già... ho proprio fatto casino!!! Andre scusa e... complimenti, mi sa che sei un missile...

I miei allenamenti non superano i 3 km ma sono strutturati e sono di 2km al massimo tutti a stile. Questione di testa e soprattutto di spalla zifula.
Non mi ossessiona tanto il tempo in quanto velocità quanto per il mantenimento di una capacità atletica. Ho sempre il terrore di afflosciarmi....

Ma quando si fanno queste lunghissime distanze come ripartisci la velocità? Sei costante nella bracciata o ci sono dei tratti nei quali cambi il ritmo?

guarda nuoto da 1 anno e mezzo (quasi)...posso dire che ho visto vari video.....cerco di tenere una velocità costante..ogni volta che lo fatto pero vado in decrescendo...cioe parto abb veloce....e arrivo un po piu lento ma neanche piu di quel tanto....cmq non mi hai detto le sensaz a pelle del lago!!!!fammi sapere!!

Guarda Andre, ti descrivo la sensazione a pelle in due modi diversi, quello sportivo e quello emozionale.

Dal punto di vista sportivo è quella di un'acqua pesante e scura; la profondità dei laghi varia da zona a zona e per questo genere di curiosità c'è un database dei laghi italiani che dà delle informazioni del genere (www.ise.cnr.it/limno/limno.htm).

Emozionalmente provo un forte senso di libertà, di integrazione con la natura, la gioia immensa e infantile della conquista della riva o dell'isola. Tutto questo unitamente a stralci di allenamenti o piccole annotazioni tecniche, viene scrittp su un diario intitolato Pirates from the Lake insieme alla documentazione dettagliata della traversata (piantina, foto satellite, iscrizione e soprattutto una dettagliata descrizione dell'esperienza). Il piccolo esploratore che c'è in me.

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(61 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

ho smesso 5 anni fa (1 pacchetto al giorno)

l'unica cosa intelligente fatta nella mia vita


mai stata meglio .... non mi ricordo neanche l'ultima....


ce la fai anche tu...

Vincy87 ha scritto:
LA FOCA ha scritto:

grazie! ci provo subito!!!

va bene smile
Fammi sapere che ne pensi!

il collegamento non si apre... sigh...

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(28 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

condizione fisica eccellente a parte Ginetta e Ginetto:

Ginetta: spalla dx con periartrite ventennale
Ginetto: ginocchio sx operato per plica al tendine rotuleo

come vedi non mi faccio mancar niente ...e non cito il resto :-))))

obiettivo: 5 km in acque libere ad un ritmo decente (non ridere ...ma ora 1500 in 33 minuti senza cacciarmela troppo);

per quest'anno pensavo ai 3 km  ma se pensi che si possa andar oltre senza morirci....


grazie!

grazie! ci provo subito!!!