stefano '62 ha scritto:carlo994 ha scritto:Salve a tutti, sono Luca, fratello di Carlo e mi scuso se apro un nuovo post nonostante probabilmente ce ne siano già di simili. Ho 24 anni e da 15 anni pratico nuoto a livello amatoriale, 2-3 ore a settimana per capirci. La mia domanda è: come posso migliorare il mio tempo sui 50 sl?
Do un po' di spiegazioni. Ho praticato nuoto in una piscina per 11 anni e da 3 abbiamo (io e Carlo) cambiato piscina. Prima il mio limite era sui 31''. Dopo un po' di allenamento in quest'altra piscina, forse spinto dalla presenza di altre persone di pari età (in quanto nella piscina precedente ero il più veloce perchè ero il più "anziano" nella mia corsia), sono sceso sotto i 30'' e infine l'anno scorso ho ripetutamente fatto 28.9'' che è attualmente il mio miglior crono. Il mio allenamento credo sia abbastanza vario, sempre attorno ai 2 km l'ora, però con la presenza di lunghe pause dovute alla presenza di molti "livelli di velocità" delle persone presenti in vasca. Raramente facciamo continuativamente distanze maggiori dei 200 m e di solito i 100 sono la distanza che va per la maggiore. Noto che rispetto a mio fratello, molto più allenato, c'è una notevole differenza nella nuotata, più fisica la sua, più lineare la mia (infatti sulla breve distanza riesco con un po' di allenamento a stargli davanti). Spero di essere stato abbastanza chiaro e di non avervi ammorbato!:) Vi ringrazio, Saluti a tutti!
L'incremento della velocità è il risultato di un lavoro congiunto di tecnica e metabolica.
Occorre sviluppare l'ampiezza della nuotata (metri percorsi per ciclo) prima sulle nuotate lente poi trasferirla su quelle più veloci per migliorare i tempi di percorrenza sulla vasca singola.
Occorre lavorare sulla ipervelocità,cioè frequenza elevatissima (numero di cicli al minuto) su distanze brevissime (dieci metri),poi bisogna trasferirla sulla nuotata senza disturbare troppo l'ampiezza ottenuta in altri modi.
Occorre lavorare sulla forza in acqua,per riuscire a gestire metabolicamente la frequenza mantenendo una buona ampiezza.
Occorre lavorare sulla potenza per mantenere uno sforzo metabolicamente elevatissimo per almeno 50 secondi
Occorre lavorare sula resistenza alla forza per riuscire a mantenere la frequenza ma anche l'ampiezza anche negli ultimi secondi della gara.
Ciao
Grazie della risposta stefano, mi farò spiegare da carlo cosa significano praticamente i tuoi consigli

Un'altra cosa che noto quando vado "veloce" a stile, è che vorrei spingere con più forza l'acqua durante la fase subacquea della bracciata. Come posso fare? C'è qualche esercizio da fare a casa tipo piegamenti e similari? Grazie della tua pazienza!!!
se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ci