ciao stefano, volevo chiederti dei chiarimenti e dei consigli sulla sensibilità di cui hai parlato in un post precedente e che è un prerequisito essenziale prima ancora della tecnica e della forza
1) ti spiego. io ho ripreso ad allenarmi dopo 5 mesi di inattività. appena ho rimesso piede in acqua (lo scorso febbraio) ho subito percepito la sensazione sgradevole di avere una sensibilità pari a zero. non sentivo minimamente quanta acqua riuscissi a spingere. poi piano piano piano ricominciando a fraquentare giornalmente la piscina, ricominciando ad allenarmi su lavori metabolici (dal 10 marzo circa) gradualmente ho riacquisito sensibilità, ma a dire il vero non al livello che avevo prima.
onestamente sono preoccupato xk ci sono momenti in cui mi rendo conto di viaggiare meno veloce in acqua e mi rendo conto che la mia capacità di sentire l'acqua è diversa rispetto ad un anno fà.
ciò accade nonostante i lavori che eseguo li sopporto bene (anche quelli più duri. ti ricorderai sicuramente la discussione in cui ti parlavo della b1 che patisco degnamente), nonostante quest'anno a differenza dello scorso mi alleni il doppio (l'anno scorso ero un triathleta), nonostante la qualità dei lavori sia superiore, nonostante mi conceda dei periodi riposo rispettando mesocicli mensili e microcicli settimanali (poi sicuramente qualcosina avrò sbagliato, ma quando mi sento stanco magari mi prendo un giorno di riposo in più), nonostante tecnicamente non ho problemi.
mi sono chiesto che magari il problema riguardasse la tecnica. la risposta è no xk penso di avere una buona tecnica e penso che non fa differenza far passare volutamente il braccio 1 centimento più a destra o sinistra. anzi forse tecnicamente ho una bracciata più consona alla mia struttura fisica: prima eseguivo un recupero estremamente flesso, praticamente al massimo possibile, ora il recupero è leggermente meno flesso, più rilassato e (credo) più naturale. ho apportato questo cambiamento sia perché impiegavo troppo tempo in fase aerea sia perché per eseguire quel recupero abbisognavo di una bracciata potente che non ho per nulla sia perché mi dicevano avessi una bracciata scattosa
tutto questo dirti che nonostante quello che ti ho scritto, quest'anno sono più lento di almeno 2/3 secondi in un 100m, ho perso in brillantezza, in velocità e sensibilità
volevo chiederti: esiste una relazione fra la velocità di percorrenza e la sensibilità o meglio fra sensibilità e scivolamento? cioé questo mio calo prestativo può essere condotto esclusivamente ad una carenza della sensibilità che a sua volta ha determinato un minore scivolamento e avanzamento?? oppure ci può essere dell'altro?
2) ho letto girovagando nel forum e in rete i metodi per migliorare la sensibilità sono:remate, ipossia, apnea, SL a pugni chiusi, SL a mani aperte, nuotata a cagnolino. in particolar modo le prime due. esistono altri esercizi specifici per stimolarla?? (da ieri ho deciso di reintrodurre come l'anno scorso sistematicamente nei miei allenamenti 400m di ipossia nel riscaldamento. infatti la nostra allenatrice ce la faceva fare sempre)
3)nonostante abbia una buona tecnica faccio 19 bracciate (col pull boy. è un numero alto) segno che la tecnica (intesa nel modo che tu hai spiegato in quel lungo post della prima pagina) conta fino ad un certo punto
sviluppare la sensibilità può avere l'effetto di ridurre il numero di bracciate??
ps. scusa il post lungo. avevo bisogno di sfogare la mia delusione
ciao