sololibero ha scritto:il mio allenamento di oggi in piscina è stato un calvario ... solitamente vado in piscina il sabato, quindi nuoto una volta ogni sei giorni, la settimana scorsa però ho dovuto anticipare al venerdì, quindi oggi sono tornato in piscina dopo una settimana, ma non penso che un giorno possa fare tutta sta differenza... ho capito subito che non era giornata, ma per me saltare un allenamento è un problema perchè non posso recuperare il giorno seguente e così ho continuato stringendo i denti... dopo 1,5 km ho iniziato a soffrire un certo malessere che a tratti mi ha costretto a rallentare fino quasi a fermarmi... nonostante tutto sono arrivato a 3 km... spingendo anche sul finale... non credo che si tratti di stanchezza, forse non ho digerito bene il cornetto (vuoto) che di solito non mangio... io soffro un po di reflusso gastro-esofageo... boh!... la sensazione di malessere è un po simile a quella del mal di mare, ma senza nausea... in passato anche se raramente mi è già capitato di soffrire in questo modo... ma non riesco a capire di cosa si tratta... voi cosa ne pensate?... poi volevo chiedervi se a colazione può essere utile mangiare del miele o della marmellata ed eventualmente quanto tempo prima di nuotare?
grazie
Càpita la giornata no....
la nostra disponibilità energetica oltretutto è influenzata da una molteplicità di fattori extra-metabolici,e non deve stupire una debacle in un periodo di apparente buona forma.
Quando questo avviene conviene saltare l'allenamento perchè farlo per forza è assolutamente inutile e lascia cattive senzazioni difficili da dissipare;molto meglio prendere atto del proprio stato di forma e inventarsi qualcosa di più simpatico o di diverso che magari non facciamo da tempo,come un pò di nuoto subacqueo,di tuffi,di virate,tutto ciò che ci sembra inutile (ma in realtà non lo è) solo perchè non produce fatica.
Il tuo corpo non ha fatto altro che avvertirti che non era il caso di continuare.
Non ti preoccupare,sono cose passeggere che capitano a tutti.
Il cibo prima del nuoto:
la storia delle tre ore è una leggenda metropolitana con un piccolo fondo di verità.
La digestione concentra grandi quantità di sangue attorno allo stomaco;
l'attività fisica anche.
Il punto è che la digestione è prioritaria,perciò i muscoli richiederanno invano i rinforzi e la prestazione non potrà essere ottimale fino a che non sarà terminata la digestione.
Chiaro che se uno è anziano e cardiopatico la cosa può causare congestione e blocco della digestione,ma una persona sana sentirà semplicemente prima la fatica.
Tu invece hai una patologia personale che effettivamente sembra essere la causa del malessere.
In questo caso devi informarti sui tempi digestivi degli alimenti,che a grandi linee si aggirano sui 150-200 minuti per le proteine,e sui 60-90 minuti per i carboidrati,ma è molto soggettivo.
Per la frutta e prodotti di pasticceria come biscotti o crackers generalmente basta mezz'ora.
Io per esempio in certi periodi (estate) mi faccio tremila in mare ogni mattina dalle 8,30 alle 9,15 calcolo reso facile da due scogliere a 1500 metri esatti di distanza (così mi faccio giusto due vasche ....)
Ebbene mezz'ora prima alle 8,00 bevo del thè con 6 o 7 fette biscottate con la marmellata,giusto per sedare la fame,dato che non fanno in tempo a trasformarsi in "benzina" e quando nuoto sto benissimo;poi alle 9,20 faccio una colazione più completa giuusto in tempo per entrare in servizio sulla mia torretta alle 9,30.
Ciao
PS
piccola curiosità:l'anno scorso a fare la prima vasca ci ho messo solo 9 minuti,però nuotavo con la bora a 100 km orari alle spalle e mare forza sette e onde di due metri di traverso;infatti al ritorno ce ne ho messi 40 !!!
Cavolo che fatica....
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