Argomento: velocità o fondo???

è possibile autodeterminare in base ad alcuni parametri se si è più portati per la velocità o per il fondo???
Capisco che senza vedere la nuotata è molto difficile determinare qualcosa ma lo chiedevo perchè dopo la scuola nuoto questo è il primo anno che mi alleno affacciandomi a qualcosa di metabolico e mi succede che molte volte ho voglia e sensazioni positive dopo lunghe ripetute aerobiche altre volte adoro fare scatti resistenza alla forza e velocità...quale potrebbe essere un modo per capire da se se si è portati per una cosa o l altra???
Chiedo questo fermo restando che sono cosciente del fatto che in ogni allenamento non bisogna mai trascurare nessun aspetto....la domanda è più che altro una curiosità un voler capire le mie caratteristiche peculiari....
GRAZIE MILLE IN ANTICIPO COME SEMPRE....

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Re: velocità o fondo???

Se può essere di aiuto faccio i 25 stile libero senza partenza dal blocco in 14 secondi circa e i 50 senza partenza dal blocco in 32 secondi circa molto dipende dalla virata che ancora deve migliorare...
Per quanto riguarda le bracciate a stile libero contandole una ad una ne faccio 18 per vasca da 25 metri se le allungo molto, normalmente ne faccio 20-21,da stanco ne faccio 22 e raramente 23, eccezionalmente capita che ne faccio 19 se esco da una buona virata...quando vado al massimo mi tengo sulle 21 per vasca.
Fisicamente sono alto 181 cm e peso 68 kg.

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Re: velocità o fondo???

Io penso che un atleta si indirizza verso un certo tipo di gare, corte o di resistenza,in base alle proprie caratteristiche genetiche, pur non conoscendole affatto: semplicemente gli piace di più un certo tipo di gara perché gli riesce più facile ottenere risultati che lo soddisfano. Naturalmente poi queste preferenze possono cambiare anche in base all'eta', ad altri stimoli esterni ecc.
Dal momento che comunque sei all'inizio e che ti piace giustamente sia la resistenza che la velocità, asseconda  queste tue sensazioni, curandole entrambe secondo quello che preferisci in quel momento.

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Re: velocità o fondo???

La predisposizione metabolica tra velocisti e fondisti ( o categorie intermedie) dipende dalle percentuali di fibre muscolari rosse,bianche o intermedie riscontrabili nei muscoli.
Non è geneticamente determinata (forse in minima parte) ma è la conseguenza di lungo periodo della storia atletica precedente l'adolescenza.
Un primo indirizzo comincia a formarsi nella prepubertà ma non è nè visibile nè definitivo o vincolante;il grosso della strada si percorre tra la pubertà e l'adolescenza,cioè tra i dodici e i sedici anni,quando si verifica un concreto sviluppo strutturale e metabolico della persona.
Da quel momento in poi più passa il tempo (l'età) e più diventa difficile ottenere risultati differenti da ciò che è il nostro imprinting.
Dunque la specializzazione per distanza degli atleti,si concretizza attorno ai 17 o 18 anni.

Infatti l'essere veloci o resistenti è la diretta conseguenza della particolare dotazione strumentale dei muscoli e in particolar modo della eccitabilità delle fibre (soglia di reclutabilità) che è l'aspetto nervoso e determina l'intensità di sforzo richiesta prima che una determinata cellula decida di attivarsi,e della disponibilità di ossigeno della cellula (mioglobina),che è l'aspetto metabolico.
Le cellule ad alta soglia di reclutabilità (fibre veloci) di solito dispongono di meno mioglobina e dunque soffrono i lavori di resistenza perchè esauriscono in fretta le risorse energetiche,però sono dotate di elevata potenza;invece quelle a basso livello di reclutabilità (fibre lente) di solito hanno molto ossigeno e possono lavorare a lungo ma a bassa intensità.
Si distingue di solito tra tre tipi di fibre differenti (rosse,intermedie,bianche) sulla base delle diverse percentuali di ossigeno disponibili;
(in realtà nessuna è davvero bianca ma vi sono diverse gradazioni dal rosa al rosso più intenso).

Le percentuali della concentrazione tra fibre rosse,bianche o intermedie nei diversi distretti muscolari è geneticamente determinata su valori simili per tutto il genere umano;nel senso che alcuni distretti muscolari dispongono per natura di un numero maggiore di fibre veloci e altri invece di fibre resistenti.
Però poi la storia personale di ognuno genera le differenze tra fondisti e velocisti concentrando nei distretti muscolari interessanti la pratica sportiva un maggior numero di un tipo invece che dell'altro.
I fondisti hanno molte più fibre rosse e i velocisti hanno più fibre veloci.

Le fibre veloci hanno bisogno di essere costantemente stimolate altrimenti nel tempo si trasformano in fibre rosse.
Di solito dunque nelle persone che non fanno sport le fibre bianche presenti in numero elevato da giovani tendono a trasformarsi in rosse.
Questo non significa naturalmente che un nullafacente sia predisposto alla resistenza;significa piuttosto che quelli che si riscoprono sportivi in età tarda sono più facilmente indirizzabili (statisticamente parlando) verso la resistenza.
Inoltre questo spiega come mai nelle discipline di resistenza sia più frequente che i "nonnetti" siano ancora sufficientemente competitivi,mentre invece nella velocità domina il giovane che ha molto più tempo di allenarsi rispetto al quarantenne padre di famiglia (pensate ai vecchietti da olimpiade del nuoto di fondo,o al MITICO Maurilio De Zolt nello sci di fondo).

Come si fa a scoprire la tua predisposizione ?
Se sei un atleta fatto e finito e bene allenato l'allenatore ti preleva il lattato e riscontra le pulsazioni,poi incrocia i dati e scopre subito di che parrocchia sei,perchè il velocista riesce a produrre moltissimo lattato (le fabbriche più produttive inquinano di più) a parità di impegno metabolico.
Oppure c'è il metodo più diretto dell'osservazione dei tuoi tempi,non in termini assoluti che non significa nulla,bensì in termini relativi all'aumentare della distanza.
Però se uno non è un atleta allenato,molto ma molto difficilmente avrà tante fibre bianche adatte alla velocità
Il non reggere le gare lunghe ma gestire bene un cinquantino,tipico dei master che si allenano in modo più "casuale",non è una predisposizione alla velocità,ma semplice mancanza di base aerobica.

Ciao

PS
Circola la voce che una fibra rossa non può più trasformarsi in rossa.
Ebbene è falso,è una leggenda metropoplitana;la fibra rossa si trasforma in bianca più difficilmente rispetto al contrario,ma con opportuni allenamenti è possibile eccome,diventa più difficile col passare dell'età,ma resta sempre possibile.

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Re: velocità o fondo???

uhm... sì e no...Probabilmente non ci capiamo sulla terminologia...
Io se avessi dovuto fare l'allenatore di un Usain Bolt da ragazzino, non avrei insistito a fargli fare i 5000, come sicuramente non avrei indirizzato Gebresillasie a provare i 100..non ti sembra?

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Re: velocità o fondo???

Infatti avevo detto "forse in minima parte".
Comunque non sono io a dirlo,ma eminenti fisiologi,che la specializzazione metabolica sulle distanze (lunghe o corte) avviene attorno ai 17 anni (invece quella tecnica sugli stili di nuoto:dorso delfino etc. avviene non prima dei 15 o 16 anni,cioè subito dopo la fine della pubertà e del connesso imponenete sviluppo nervoso).
Quello che penso io invece nel mio piccolo è che qualcosina ci sia scritto effettivamente nel nostro DNA,solo che è scritto con inchiostro che salta fuori solo a 18 anni.

Ciao

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