Re: Dimagrire nuotando

Giulia
Sfoglia la discussione "alimentazione ed integratori", nel mese di luglio ed agosto abbiamo risposto. Ti sintetizzo ciò che si è detto circa la dieta: abbiamo la fortuna di vivere in Italia, Italia vuol dire dieta mediterranea che vuol dire "saper mangiare". Quindi evita grassi animali (insaccati, formaggi stagionati e dolci), attenta anche alle quantità: considera sempre 100 gr. Come misura base. Comunque faresti bene a rivolgerti ad un dietologo e prima di attività sportive, visita medica.
Ricorda una cosa, bisogna stare attenti al peso tutto l'anno, mangiare bene e fare sport è uno stile di vita che deve accompagnarci per tutta la nostra esistenza.

Scusa l'intromissione ma ne abbiamo già parlato.
Ciao

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
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27

Re: Dimagrire nuotando

Grazie mille, andrò a cercare la discussione della quale parlate.
Grazie ancora,

Giulia

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Re: Dimagrire nuotando

Buona sera a tutti.
Sono una ragazza di 24 anni e questo è il mio primo anno di nuoto!!
Ho cominciato ad ottobre, dopo un pò di tempo che non praticavo sport. Beh, dopo il primo mese ero dimagritissima e la maggior parte della ritenzione idrica era andata via, ma mi ritrovo ad oggi che i vecchi pantaloni 42 mi stanno decisamente più stretti e non riesco a darmi spiegazioni, dal momento che penso che la mia alimentazione sia corretta! Qualcuno sa darmi delucidazioni a riguardo? E, soprattutto, qualcuno sa dirmi come rimediare? Vi ringrazio anticipatamente!

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29

Re: Dimagrire nuotando

Vorrei riaprire questo thread vecchio di 2 mesi ormai. Volevo sapere per quale motivo se si nuota 2 km in 60 minuti la spesa energetica è di 2600 kj pari a 621 kcal mentre se si nuota 2km in 50 minuti la spesa energetica è pari a 2170 kj pari a 518 kcal.

ecco i link :

2km in 60 min
http://www.wolframalpha.com/input/?i=sw … mming.v---

2km in 50 min:
http://www.wolframalpha.com/input/?i=sm … mming.v---

Il sito credo sia affidabile, però so che nel nuoto è più difficile il calcolo delle calorie consumante perchè la tecnica, lo stile e il galleggiamento giocano un ruolo fondamentale mentre nella corsa ad esempio non è così.
Quindi son state usate delle formule approssimate. Ma il risultato lo trovo contro-intuitivo: sembra che mi voglia dire che fare 2km in meno tempo si fa meno fatica che fare 2km in più tempo e questo non mi sembra vero...

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Re: Dimagrire nuotando

Nel nuoto il calcolo non è più difficile,piuttosto è impossibile.
Inoltre non è vero che nella corsa la tecnica non conti,invece conta eccome.

Quel sito non lo conosco,però ti dico la mia:
Le differenze di spesa energetica su una certa distanza e ad una certa andatura (tot km in tot minuti) non sono date dal peso del nuotatore che nell'elemento acqua ha una incidenza davvero ridicola,bensì ed in via quasi esclusiva dall'elemento tecnica.
Quindi quando vedo un sito dove si fanno i calcolini algebrici e gli schemini su asse cartesiano mettendoci velocità,età,genere e peso del nuotatore.....ce n'è a sufficienza per dire che quel sito forse è un campione in matematica ma del nuoto non sa una mazza.

Infatti se è vero che al variare della velocità cambia la resistenza offerta al corpo in movimento,è molto più vero che la misura della variazione di quella resistenza cambia di un qualcosina come il TRECENTO O QUATTROCENTO PER CENTO da una persona all'altra.

Dunque quei calcoli sono pura aria fritta.

Ciao

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31 (modificato da Stefano Pasotti 25-09-2011 18:37:42)

Re: Dimagrire nuotando

Mi sono letto buona parte di tutti i post in merito al dimagrimento con il nuoto... Diciamo che sono allineato in massima parte con Stefano 62.
Mi permetto di aggiungere qualche considerazioni, premettendo che non sono un esperto di nuoto.
Dimagrire per quanto resti tra i desideri di molti è di certo qualcosa di molto più difficile di quello che si pensi.
L organismo risponde a regole ferree sull argomento.
Dimagrire è contro natura che piaccia o no.
Il corpo cerca sempre le soluzioni di risparmio energetico.
Ad ogni restrizione calorica risponde come se si trovasse in una carestia o in una malattia, risultato rallenta molto il suo metabolismo, riduce la sua massa magra e visto che deve risparmiare e mantenere la temperatura corporea come priorità, il substrato lipidico non è il comparto che riduce più volentieri.
Detto questo è chiaro che la strategia Dell aumento Dell attività fisica è il migliore anche se la bilancia pare non scendere velocemente.
L intensità Dell allenamento è bene che sia varia e non solo costante e lenta, lo stimolo è allenante se varia e se stimola i muscoli a crescere.
A questo scopo piuttosto della corsa inserire una o 2 sedute di lavoro con i pesi ( bastano 20-30 minuti) si può rilevare un ottimo aiuto a dimagrire ed oltre a contribuire a darvi un trofismo muscolare migliore, vi aiuta a fissare il calcio, che il solo nuoto purtroppo non aiuta.
Quindi in buona sostanza preoccupatevi molto meno delle calorie ma cercate di mettere sempre i vostri muscoli a disposizione energia per nuotare e subito dopo per recuperare.
Se i muscoli hanno energia da usare useranno anche un Po di grassi altrimenti no, in biochimica c’è una regola assolutamente utile da sapere, che un Po metaforicamente dice così: il grassi bruciano solo alla fiamma dei carboidrati" se alimentate al meglio i vostri muscoli anche a riposo consumeranno più grassi e sopratutto il peso perso difficilmente si recupererà.
In tutti i casi l alimentazione può massimizzare l allenamento sia ai fin prestativi sia per perdere peso. Ma è sempre quello che si fa che deve guidare la scelta della dieta.... Ciao a tutti e continuate a nuotare!!!
Se vi va leggete questo articoletto....
http://www.stefanopasotti.it/cosa-mangiare-dopo-allenamento/

Stefano Pasotti
Osteopata a Milano

di Stefano Pasotti sito web

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Re: Dimagrire nuotando

Stefano Pasotti ha scritto:

Mi sono letto buona parte di tutti i post in merito al dimagrimento con il nuoto... Diciamo che sono allineato in massima parte con Stefano 62.
Mi permetto di aggiungere qualche considerazioni, premettendo che non sono un esperto di nuoto.
Dimagrire per quanto resti tra i desideri di molti è di certo qualcosa di molto più difficile di quello che si pensi.
L organismo risponde a regole ferree sull argomento.
Dimagrire è contro natura che piaccia o no.
Il corpo cerca sempre le soluzioni di risparmio energetico.
Ad ogni restrizione calorica risponde come se si trovasse in una carestia o in una malattia, risultato rallenta molto il suo metabolismo, riduce la sua massa magra e visto che deve risparmiare e mantenere la temperatura corporea come priorità, il substrato lipidico non è il comparto che riduce più volentieri.
Detto questo è chiaro che la strategia Dell aumento Dell attività fisica è il migliore anche se la bilancia pare non scendere velocemente.
L intensità Dell allenamento è bene che sia varia e non solo costante e lenta, lo stimolo è allenante se varia e se stimola i muscoli a crescere.
A questo scopo piuttosto della corsa inserire una o 2 sedute di lavoro con i pesi ( bastano 20-30 minuti) si può rilevare un ottimo aiuto a dimagrire ed oltre a contribuire a darvi un trofismo muscolare migliore, vi aiuta a fissare il calcio, che il solo nuoto purtroppo non aiuta.
Quindi in buona sostanza preoccupatevi molto meno delle calorie ma cercate di mettere sempre i vostri muscoli a disposizione energia per nuotare e subito dopo per recuperare.
Se i muscoli hanno energia da usare useranno anche un Po di grassi altrimenti no, in biochimica c’è una regola assolutamente utile da sapere, che un Po metaforicamente dice così: il grassi bruciano solo alla fiamma dei carboidrati" se alimentate al meglio i vostri muscoli anche a riposo consumeranno più grassi e sopratutto il peso perso difficilmente si recupererà.
In tutti i casi l alimentazione può massimizzare l allenamento sia ai fin prestativi sia per perdere peso. Ma è sempre quello che si fa che deve guidare la scelta della dieta.... Ciao a tutti e continuate a nuotare!!!
Se vi va leggete questo articoletto....
http://www.stefanopasotti.it/cosa-mangiare-dopo-allenamento/

Complimenti Stefano per il tuo post, devo dire che tutto ciò che hai scritto in maniera CHIARA E CONCISA puoi trovarlo nella discussione "alimentazione ed integratori" ma è bene rinfrescarli certi concetti. E' chiaro che la quantità e la qualità degli alimenti non vada mai trascurata, è inutile dannarsi l'anima in vasca o in palestra per poi tornare a casa e divorarsi un bue!!! Ne ho visti molti fare così e poi lamentarsi degli scarsi risultati di bilancia.
Ho consigliato il tuo articolo su FB ed ho inserito il tuo sito tra i preferiti. Ciao smile

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Re: Dimagrire nuotando

Ovvio che con concordo con S.Pasotti,dato che sono anni che mi sgolo a dire le stesse cose.
Anzi mi sarebbe piaciuto che fosse con noi per dire la sua nell'agosto 2010.
Ai tempi del leggendario confronto duplice su "alimentazione e integratori",e su "nuoto e palestra",sullo stesso tema.

Ciao

PS
La massima "i grassi bruciano solo alla fiamma dei carboidrati" la conosco bene.
Anzi invito tutti a leggersi in proposito i bellissimi libri del mio amico Pierluigi De Pascalis.

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34

Re: Dimagrire nuotando

Non voglio entrare nel merito del discorso tecnico ma solo aggiungere che, alle volte, quando si è in salute, basta ascoltare le proprie sensazioni e fare qualche piccola prova per conoscersi meglio.

Per esempio... io so di avere un buon controllo glicemico e quindi non ho mai avuto problemi con gli zuccheri. Posso nuotare a digiuno e stare benissimo, posso anche ritardare di molto il pasto successivo e stare tranquilla, il glicogeno del mio fegato mi sostiene alla grande. Invece so che se per qualche motivo mangio senza sale (es. pranzo con il gelato) o non bevo abbastanza... ecc... la mia pressione se ne và sotto i piedi ed è la fine.
Quindi.... regole e nozioni ok... ma sempre contestualizzando ed individualizzando.

In linea di massima il glicogeno epatico dovrebbe essere sufficiente per 48h di digiuno. E i grammi di carboidrati per scongiurare l'acidosi sono pochi (tipo 50g, ora non ricordo). Quindi non c'è bisogno di uscire pazzi mangiando panini e gallette ogni 2 ore. Anche perché magari così tieni la glicemia fissa ma questo non è naturale. Per esempio la secrezione di GH (ormone della crescita) è inibita dal carico glicemico... e non è il massimo per uno che fa sport tenersi il GH con il freno a mano tirato! wink Le linee guida per un alimentazione sana le conosciamo tutti... cercare il pelo nell'uovo può solo far perdere di vista il quadro generale. Non è facile seguire il buon senso... io sono la prima a fare quest'errore eh smile

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35

Re: Dimagrire nuotando

stefano '62 ha scritto:
alanerv ha scritto:

una cosa attinente che volevo chiedere: ma fare del lavoro con la tavoletta, cioè gambe rana e gambe stile, ingrossa i muscoli delle gambe o li asciuga?

Ingrossare i muscoli non è il contrario di asciugarli.

Ragazzi,dimagrire o meno non dipende da quale stile si nuota o se andare forte o se andare piano.
Il dimagrimento non è la coseguenza di un esercizio "che brucia di più".
Il dimagrimento non è la conseguenza una tantum di una singola seduta di allenamento,non è che faccio un allenamento e alla fine sono dimagrito,pensarlo è illusione pura,perchè la quasi totalità delle risorse spese verranno reintegrate;perchè se prima c'erano significa che il nostro corpo le reputa necessarie,e provvederà a ripristinarle.
E lo farà anche se malauguratamente darete retta ai vostri amici che vi diranno che se abbinate agli allenamenti una alimentazione insufficiente si dimagrisce più in fretta (cosa falsa e pericolosissima).
Uscite dall'idea falsissima che un allenamento fa dimagrire perchè si consuma energia.
Uscite dal'idea che più ho speso e più sono dimagrito.

Il dimagrimento invece è la conseguenza della modifica nel lungo periodo del quadro ormonale,che avviene solo se si effettuano con costanza e regolarità degli allenamenti che oltrepassino la soglia allenante,in modo da attestare la omeòstasi (punto di equilibrio delle funzioni fisiologiche) su valori più elevati,determinando una diversa allocazione e dimensione delle risorse e il prosciugamento progressivo e costante dei lipidi per finanziare il metabolismo più elevato.

Questo significa che gli allenamenti devono essere finalizzati ad uno sviluppo omogeneo delle qualità fisiologiche di base (allenamenti di forza,abbinati ad ottime e consistenti dosi aerobiche),e il carico deve essere tale da raggiungere la soglia allenante in quegli ambiti (condizione senza la quale NON si verifica adattamento ormonale).

Stare in acqua anche un paio d'ore,e sciuparle nuotando a casaccio,piano piano perchè così faccio più vasche....NON è lavoro aerobico,e NON fa dimagrire.
Si tratta solo di passeggiatine che non raggiungono la soglia allenante.
Quando si parla di lavoro aerobico per dimagrire si intendono i lavori attorno alla soglia anaerobica,le sudate,la fatica,farsi il mazzo così.

Gli allenamenti del sito sono stati elaborati ragionando in modo da assicurare le condizioni necessarie,cambiarli perchè non ci piace qualcosa potrebbe compromettere l'effetto voluto.
Fare 8 x 100 di gambe ha un significato;
fare 4 volte 2 x 100 di gambe seguiti da qualcos'altro perchè le gambe non mi piacciono e allora penso di diluirle mantenendo il volume totale di 800,ha un significato assolutamente differente,perchè non è il volume totale dei metri fatti la discriminante,ma il modo in cui vengono messi insieme in modo da influire sul carico (la fatica !!!!)

Ciao

Questa risposta contiene molto della domanda che volevo porre oggi...Posso scegliere tra due turni in piscina: nel primo nuoto con gente molto più lenta di me che devo aspettare a fine serie, ma faccio alla fine più vasche perchè ho 10 minuti di tempo in più; nel secondo il ritmo è molto alto e spesso mi devo affaticare per seguire il ritmo degli altri che vanno spesso anche a cronometro...quale turno seguire per migliorare...Mi sa che è meglio preferire la qualità del secondo alla quantità del primo...sempre che si allenino sempre al ritmo della scorsa volta...Ciao

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36 (modificato da ippocampo 28-09-2011 11:01:09)

Re: Dimagrire nuotando

Quando mi allenavo io ero con gente più veloce di me, ma c'erano anche due donne che andavano ancora più piano quindi facevano meno vasche e al loro passo ma non ci davano affatto fastidio. Io sceglierei il secondo più stimolante, sempre che tu non ti demoralizzi, d'altra parte dover aspettare gli altri mi sembra molto peggio!

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Re: Dimagrire nuotando

fkkk ha scritto:

il problema, in breve, è questo:

nuotando, nuotando, nuotando...
- ho sviluppato gambe ben tornite e muscolose, con pochissimo grasso (così come per le braccia)
- contemporaneamente è rimasta l'adipe addominale, e non riesco a farla andare via anche se, sotto quella coltre di grasso, sono sicuro che vi sia una muscolatura ben sviluppata. ma niente, non va via.

consigli? esercizi?

Non è lo sviluppo dei muscoli di una certa zona a togliere il grasso ivi stabilitosi.
Il dimagrimento localizzato NON ESISTEEEEEEE (lo abbiamo detto milioni di volte ed è ampiamente e scientificamente dimostrato).

Il grasso nelle gambe e nelle braccia non ti è calato per effetto dell'aumento dei muscoli ivi localizzati,ma solo perchè è esattamente così che avviene il dimagrimento:prima nelle zone periferiche e in modo generalizzato,poi solamente DOPO che si è prosciugato tutto il resto allora si intacca anche il "nocciolo duro" dell'adipe addominale (che è il punto fisiologicamente stabilito per lo stoccaggio dei lipidi negli uomini,mentre nelle donne sono i glutei)
Solo che quello è più resistente e non può venire completamente eliminato con i "blandi" allenamenti (si fa per dire....) che invece sono di solito sufficienti per il resto della "popolazione lipidica" del corpo.

Come spiegato nei post precedenti la sua eliminazione NON si ottiene coi metodi alla portata di tutti,bensì con una serie di allenamenti,prolungata (e mantenuta) nel tempo,che oltrepassino la soglia allenante e determinino una radicale modifica del quadro ormonale.
Perchè se si eccettua il metodo Auschwitz,l'unica cosa in grado di distruggere gli strati adiposi addominali sono le catecolamine.
E l'unico modo per scatenare le catecolamine (in particolar modo la Noradrenalina nel sangue) è determinare una situazione di stress psicofisico denominata "fight or flight" (combatti o scappa),e questo avviene solo con ottime dosi di allenamenti aerobici di elevatissima intensità e con debito di ossigeno,sopra alla soglia anaerobica (quindi di Potenza aerobica).

Il punto è che per fare quel tipo di allenamenti è necessaria prima una bella visita medico sportiva agonistica,altrimenti si rischia molto seriamente il collasso.
Per chi non fosse in grado di ottenere tale abilitazione,l'unica alternativa resta il pericolosissimo e sconsigliatissimo metodo Auscwitz.
Altrimenti.....ciccia

Ciao

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38

Re: Dimagrire nuotando

Ciao a tutti mi riallaccio a questa discussione perchè ho trovato i vari post di stefano davvero illuminanti. Ho un paio di dubbi però e spero stefano possa fugarli (credo proprio di si)

il primo riguarda il fatto dell'allenamento singolo che non va visto come dimagrante. se è vero che non è l'allenamento singolo a farci perdere grasso però credo che sia vero il principio per cui un dimagrimento è causato da un deficit tra le calorie consumate e quelle reintrodotte. è vero quindi che l'allenamento ha lo scopo di far si che il corpo abbia un metabolismo più 'dispendioso' ma devo pur far si che le calorie bruciate siano maggiori di quelle introdotte e per saperlo l unico modo non è comunque  quello di un conteggio (per quanto approssimativo o spannometrico) di ciò che mangio? nel senso, posso pure trasformare il mio corpo i una fornace brucia calorie..ma se poi le reintroduco quando dimagrirò?

il secondo dubbio non è proprio relativo al posto di stefano ma riguarda la ripartizione dei macronutrienti. riallaciandomi a quanto detto prima mi sembra di capire che il corpo ha la possibilità di mischiare le carte riguardo le percentuali di proteine/carbo/grassi. quindi non ha molto senso ad esempio ridurre i grassi perchè se poi il corpo reputa di averne bisogno tradurrà in grassi ad esempio i carboidrati. vorrei un chiarimento se possibile su quest ultimo punto per capire il senso di tante diete che vengono propinate a dx e sx che si basano tutte su una chirurgica ripartizione di questo e quello.

grazie e scusate il papiro

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Re: Dimagrire nuotando

Ti è sfuggito qualcosa dei post precedenti.

Lo sbilanciamento tra "calorie" (non esistono,sono solo una unità di misura) introdotte e quelle spese NON produce dimagrimento,perchè semplicemente è falso che il fisico "mischi le carte" come diceva qualcuno.
Se tu hai bisogno di proteine perchè le hai usate durante il lavoro,e non le mangi entro 60 minuti dal termine di detto lavoro,il fisico NON prenderà la ciccia per trasformarla in proteine,ma molto semplicemente farà a meno di ricostituire il muscolo,e tu ti ritroverai con la stessa ciccia ma con meno muscolo.

Se invece tu dopo un allenamento intenso attendi un pochino prima di mangiare,per esempio 40 minuti invece che dieci,allora quei trenta minuti di differenza determineranno un carico effettivo dell'allenamento leggermente maggiore,e il tuo fisico continuerà a bruciare lipidi per sostituire il glicogeno perso.
Dopodiche puoi alimentarti entro i 60 minuti,in modo da PAREGGIARE il bilancio,per avere la certezza di essere ancora in tempo a ricostituire ciò che serve a garantirti ulteriori allenamenti nei giorni a venire.

Se invece non provvedi ad alimentarti a dovere (cioè a pareggiare il bilancio entrate uscite),o addirittura proprio non mangi nulla,allora non pensare nemmeno per un istante che il fisico prenda la ciccia e la trasformi in oro,questa è fantascienza pura.
Quella sostituzione di cui parlavo avverrà al massimo per qualche decina di minuti,passati i quali gli effetti del carico termineranno,inoltre la "porta del glicogeno" verrà chiusa e il recupero sarà più lento,il fisico si accontenterà di non essere caduto in coma ipoglicemico e di avere garantito un livello di glicogeno "di sussistenza",poi prenderà atto del fatto che non esistono altre risorse e troverà equilibri fisiologici peggiori,equilibri da fame,più o meno marcata a seconda dell'entità dello sbilanciamento,ma sempre da fame,sempre su equilibri inferiori a prima,e nella migliore delle ipotesi avrai compromesso la possibilità di potere sostenere gli allenamenti futuri.

Ripeto:il metodo Auschwitz (lo sbilanciamento entrate uscite) NON determina perdita di ciccia,ma solo un indebolimento generalizzato,sia strutturale (calo muscolare) sia energetico (disponibilità di "benzina") e la collocazione progressiva dell'equilibrio fisiologico su un livello estremamente più povero,ma la ciccia resta lì.

Ciao

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40

Re: Dimagrire nuotando

perdona le inesattezze ma sto davvero cercando di capire, proprio perchè, pur non avendolo esplicitato, sto usando ANCHE il nuoto per raggiungere un peso consono ai miei obbiettivi sportivi.

mi pare di capire che il discorso proteico non ingaggia mai trasformazioni di nessun tipo. tot ne servono e tot ne devo ingurgitare pena il catabolismo

discorso grassi, ciccia o lipidi che dir si voglia: un ritardo nell'assunzione di cibo pur rimanendo nelle finestra approssimativa dei 60' (i 40 di cui parli nel tuo esempio) è una tecnica corretta per stimolare lo smaltimento degli eccessi adiposi. e se ho ben capito per noi maschietti gli ultimi che se ne andranno saranno quelli del giro vita. la finestra ideale per noi in sovrappeso quindi si assottiglia.

quello che cercavo di dire...evidentemente male...è che deve per forza esserci un momento in cui il corpo uso le scorte di grasso perchè non trova di meglio e credo di aver capito che siano quei 40' di cui parli nell esempio.

mi rimane qualche dubbio sulla ripartizione nella dieta dei macronutrienti però. se è vero che il bilancio entrate uscite deve andare in pareggio, che se aspetto un po il corpo si rifa sui grassi..cosa è meglio mangiare dopo quegli ipotetici 40 minuti? (inteso sempre come percentuali di ripartizione).

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Re: Dimagrire nuotando

Marco Strummer ha scritto:

ciao a tutti, sono nuovo nel forum e volevo avere alcuni consigli..
ho 19 anni e una decina di chili di sovrappeso (sono alto 1.87m) che mi porto da tanto tempo ormai a tal punto da sentirmi a disagio nei vestiti che indosso ma anche nei posti che frequento e in cui mi reco, uno fra tutti la spiaggia..
ho deciso di prendere di petto la situazione e analizzare le possibili strade da percorrere per scendere giù di peso e avere un fisico più asciutto e tonico..
che cosa mi consgliate di fare? iniziare con il nuoto o buttarmi su qualcos'altro?
spero riusciate a indicarmi finalmente la strada tanto desiserata..

Purtroppo col nuoto è difficile dimagrire per davvero a meno di non farlo con carichi di lavoro particolari,il meglio sarebbero corsa e palestra ma anche in questo caso occorre sapere come lavorare.
Il dimagrimento infatti è reso possibile da carichi di lavoro oltre la soglia anaerobica che obbligano l'organismo a reagire alla deplezione di glicogeno preservandone le scorte partendo dalla massiccia trasformazione dei lipidi in energia.
Il punto è che il tipo di attività sportiva che permette di farlo necessita di una buona condizione di salute.
(Un bel certificato medico di idoneità allo sport dilettantistico è il minimo sindacale,meglio sarebbe qualcosa di tipo agonistico).
Altra cosa da considerare.....prima di gettarsi in questo genere di attività occorre sviluppare una buona base cardiorespiratoria di partenza,per ottenere la quale servono almeno 7 o 8 settimane di lavoro aerobico a bassa intensità (nuoto,corsa,bicicletta,moderato aumento della forza con lavori a secco).

Leggi tutta la discussione dall'inizio,e dai un'occhiata anche qua:
https://www.nuotomania.it/public/forum/u … 51&p=1
https://www.nuotomania.it/public/forum/u … 6&p=31

Ciao

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42

Re: Dimagrire nuotando

Ciao scrivo per mia figlia che ha tredici anni ed è in sovrapeso e mi hanno consigliato di fare nuoto, ma di intensificare il movimento I corsi per bambini sono troppo poco e  non può accedere neanche a quegli degli adulti per me molto difficile capire quale siano gli esercizi corretti per dimagrire alla sua età. Ora ho deciso di farle un abbonamento in una piscina comunale e l'accompagnerò tutti i giorni.
Volevo chiedere se c'è qualche esperto di questo settore sport per dimagrire adolescenti.

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43

Re: Dimagrire nuotando

ciao,da sola con te  e le mattonelle si annoierà presto.Sono certa che se cerchi troverai un corso adatto a lei,in genere ce ne sono tanti.Esistono alllenatori esperti che ti sapranno consigliare al meglio,tuttavia,se non si regola con l'alimentazione il nuoto potrebbe non bastare.

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di marina sito web

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Re: Dimagrire nuotando

Ciao Sabina,leggi tutta la discussione che fa chiarezza su alcune leggende.
Non esistono esercizi che fanno dimagrire ed altri invece no.
Esiste invece un tipo di impegno metabolico che innesca un processo virtuoso,e altri che invece sono meno efficaci e richiedono più tempo,però sono anche più sicuri.
Ti hanno consigliato di intensificare il lavoro per questo motivo:

non è DURANTE il lavoro che si perdono lipidi in modo consistente,non esiste un lavoro che permette di farlo in modo concreto perchè l'organismo usa sempre preferibilmente gli zuccheri,quindi il lavoro facile e lungo non produce un granchè di dimagrimento come si crede erroneamente.
I lipidi si perdono invece DOPO un molto consistente impoverimento di energie (cioè dopo un lavoro lungo ma anche intenso),anche perchè (oltre agli effetti di lungo periodo di tali carichi) l'organismo in stato di emergenza e senza altre risorse disponibili si mette a distruggere gli strati adiposi rendendoli finalmente disponibili come carburante.


Il mio consiglio per la tua bambina è il seguente.
1.
Comincia con del lavoro tranquillo dove il suo obbiettivo è aumentare il tempo di lavoro e il volume totale dei metri percorsi.
Il risultato migliore lo ottiene se fa almeno tre volte a settimana (meglio se 4 o 5;di più non serve),alternando a piacere tra nuoto e uscite in bicicletta (andrebbe meglio la corsa-leggera-ma solo se l'eccesso di peso non è tale da potere compromettere le ginocchia e le caviglie).
Le lezioni di nuoto hanno durata fissa (circa 45 minuti),invece le uscite private (corsa bici o nuoto libero) dovrai cercare di aumentarle con molta gradualità fino ad arrivare intorno a circa 75-90 minuti.
Questa fase deve durare almeno 8-10 settimane.
Non aspettarti di vedere grossi risultati in quel lasso di tempo perchè come spiegato sopra non è specifica per il dimagrimento,tuttavia è assolutamente necessaria per creare un requisito di sicurezza senza il quale il lavoro successivo diventa difficile e anche pericoloso,inoltre è molto benefica da un punto di vista cardio-respiratorio.

2.
Una volta trascorso quel tempo e garantita una certa resistenza,allora può inserire qua e la quei lavori un pò più intensi che ti hanno consigliato (farlo prima è follia pura),ma con l'accortezza di fare durare un pò meno le sedute;se per esempio faceva 75 minuti di lavoro standard,quella volta che lavora più intensamente ne farà solo 60,facendo inoltre durare le fasi più intense mai più di 20-25 minuti in totale.
In particolare,la corsa è in assoluto il sistema migliore per dimagrire,ma è anche ciò che presenta più rischio di traumi.

3
A lavoro terminato l'organismo si comporta come spiegato sopra,però una volta assicurato un livello minimo di sicurezza il processo si interrompe.
Inoltre è opportuno che un reintegro di risorse (mangiare qualcosa) avvenga entro i 60 minuti dopo il termine del lavoro,in modo da garantire un migliore ripristino.
Direi che una mezz'oretta di attesa è l'ideale,giusto il tempo di una doccia e di ritornare ad una condizione di relax.

4.
Dovrebbe vedere un calo di peso di un paio di kg nelle prime settimane,ma è illusorio,si tratta di liquidi che verranno presto ripristinati.
Dopo 8-10 settimane è possibile che si cominci già a perdere massa grassa,ma poca,e comunque poco visibile perchè per prima cosa vengono intaccate le zone periferiche (braccia,spalle....) e solo per ultimissime l'addome e la zona dei glutei.

5.
Certificato medico,mi raccomando,e tecnici qualificati.
Non metterti a lavorare al buio.

Ciao

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45

Re: Dimagrire nuotando

Ciao ragazzi, oggi mi era presa la fissa di dare un occhio alle varie trasformazione dei macronutrienti, che come dice giustamente stefano si trasformano tra di loro, il nostro corpo è "quasi" autonomo in tal senso, però come appunto leggo nel punto 3 dell'ultimo post, e ho avuto modo di leggere in altri post, si dice che  subito dopo l'allenamento dopo aver intaccato le nostre riserve di glicogeno muscolare  l'organismo reagisce a tale deplezione per pochissimi minuti con la trasformazione dei lipidi in carboidrati o meglio tenta di ricostruire le scorte di glicogeno partendo dai grassi...  tutto ciò per pochissimi minuti, oggi mentre smanettavo sulla rete ho letto su questo sito e anche in altri che in pratica è possibile la conversione carboidrati>grassi (dopo che la nostra "cisterna di carboidrati si è riempita" ma non il contrario, quindi la cosa nn riesco a comprenderla qualcuno riesce a fare chiarezza??? posto un link 

http://lezionitecnologia.jimdo.com/educazione-alla-salute/educazione-alimentare/trasformazioni-tra-macronutrienti/

la cosa l'ho letta anche su altre pagine,  ho postato questa giusto perchè ha una tabella che semplifica la lettura.

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46

Re: Dimagrire nuotando

I carboidrati non smaltiti stanno in riserva(glicogeno,fegato).Ma se nn li usi si convertono in grassi..

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di marina sito web

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Re: Dimagrire nuotando

no mi riferisco al discorso inverso io.....

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Re: Dimagrire nuotando

Dopo un'attività fisica intensa di carattere aerobico si verifica una deplezione di glicogeno molto concreta.
Questo stato di necessità innesca un meccanismo che in fisiologia viene denominato "Fight or flight",cioè combatti o scappa (che è lo stesso stato psicologico che sperimentano i soldati durante un assalto pericoloso).
Questo fenomeno psicofisico innesca la secrezione delle catecolamine,in particolare la Adrenalina e Noradrenalina.
La Noradrenalina in particolare determina la distruzione degli strati adiposi addominali (è l'unica cosa in grado di farlo).
Questo dura fino a che non termina lo stato di necessità.
E lo stato di necessità termina subito nel caso ci si alimenti,ma poi se uno resta troppo senza alimentarsi poi ci sono problemi di ripristino energetico.
Da qui il consiglio di far passare una mezz'oretta ma non di più prima di alimentarsi,per ottenere un buon risultato da quel tipo di lavoro.

Questo è quanto,ed è il motivo per cui tali lavori fanno dimagrire,e gli altri invece no.

Ciao

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Re: Dimagrire nuotando

Sono anni che leggo e sento dire che dopo 40 minuti di lavoro aerobico, l'organismo inizia a bruciare lipidi. Ma esistono dei dati certi e scientifici di queste affermazioni?

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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50 (modificato da Thorpe 23-09-2012 11:24:30)

Re: Dimagrire nuotando

Si avevo letto di questo meccanismo in un altro post sempre scritto da te, e in merito ho cercato di documentarmi al meglio, ma credo che su internet si possano trovare delle risposte parziali, a tal proposito ho letto quest'articolo

http://www.my-personaltrainer.it/fisiologia/ormoni/catecolamine.html

in questo articolo come hai scritto tu dice che le catecolamine vengono rilasciate dopo e durante un grande stress psicofisico, e parla tra l'altro di VO2MAX  per idntificare meglio il momento in cui si ha questo picco di rilascio, ma sia in questo articolo che in altri parla di glicogenolisi e quindi formazione di glucosio dalla distruzione di glicogeno, e lipolisi con  conseguente formazione di acidi grassi che verranno anche essi utilizzati per produrre energia entrando nel ciclo di krebs sotto forma di acetil CoA,  quindi quello che dicevo io, non avviene la trasformazione lipidi>glicogeno ma più semplicemente  i lipidi vengono smantellati per produrre direttamente energia insieme al glicogeno, non so se sono stato chiaro, tutto sto casino per dire che quel link che ho postato prima in cui dice che il corpo non può trasformare grassi in glicogeno fondamentalmente non avviene nemmeno con questo meccanismo, ma avviene semplicemente che i grassi vengono bruciati direttamente senza formare glicogeno..... giusto? oppure intendi proprio che con sto meccanismo si ricaricano momentaneamente per quei 10 minuti le scorte di glicogeno tramite i grassi  per via dello stato di emergenza in cui versa il corpo?

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