1 (modificato da curioso 02-10-2011 07:20:22)

Argomento: nel crawl contrarre la parte addominale...

dal sito goswim (http://www.goswim.tv/entries/6124/freestyle---high-hips.htm)  ho letto che per tenere i fianchi piu' alti nella nuotata crawl e quindi non affondare con gli stessi (conseguenza andare decisamente piu' forte!!) e' molto utile tenere contratti gli addominali...che ne pensi stefano'62? in sostanza  dovrei indurire gli addominali un po come si fa' quando si vogliono mettere "in evidenza"? e questo davvero portera' a un aumento della velocita' in acqua a differenza di un addome "rilassato" che a quanto ho capito porta all affondamento dei fianchi?  grazie salutoni

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Re: nel crawl contrarre la parte addominale...

Ciao curioso , secondo il mio parere cercare di tenere contratti gli addominali può andare solo a tuo discapito, per due motivi: il primo che devi concentrarti più sulla tecnica e coordinazione dei movimenti della nuotata (braccia , gambe, respirazione) , il secondo è che nell'espirazione attiva (forzata) quello che succede quando nuoti intervengono i muscoli addominali ( in particolare i trasversi ) e tenendo la parte addominale contratta vai a compromettere ciò.
Piuttosto prova a tenere la testa un po' più bassa (il mento vicino al collo) vedrai che il bacino in automatico resta più alto...spero di essere stato chiaro : )

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3 (modificato da curioso 04-10-2011 16:32:57)

Re: nel crawl contrarre la parte addominale...

Ciao a te Anciente Mariner !!!
Sei stato chiarissimo...l unica cosa e' che se tengo il mento attaccato al petto non riesco a prender l acqua "lontano"...il movimento della spalla e' un po costretto per la posizione della testa...con la testa piu' alta riesco a prendere l acqua molto piu' lontano..diciamo che con il mento attaccato al petto, non ho il movimento in avanti con la spalla, quel movimento che si fa' una volta che la spalla e' arrivata alla massima estenzione in condizioni "normali.." che credo , ma spero di non dire cavolate e mi scuso nel caso..sia un movimento che parte dalla scapola..e che fa' avanzare la spalla ancora un pelo in avanti...ecco a me con il mento appiccicato al petto, manca quel movimento li'...e in piu' con quella posizione del mento, limito anche il rollio..sara' sicuramente per la mia poca dimestichezza con il nuoto..ma con la testa un pelo pi' alta riesco a non avere questi problemucci..tu che ne pensi? saluti

Anciente Mariner ha scritto:

Ciao curioso , secondo il mio parere cercare di tenere contratti gli addominali può andare solo a tuo discapito, per due motivi: il primo che devi concentrarti più sulla tecnica e coordinazione dei movimenti della nuotata (braccia , gambe, respirazione) , il secondo è che nell'espirazione attiva (forzata) quello che succede quando nuoti intervengono i muscoli addominali ( in particolare i trasversi ) e tenendo la parte addominale contratta vai a compromettere ciò.
Piuttosto prova a tenere la testa un po' più bassa (il mento vicino al collo) vedrai che il bacino in automatico resta più alto...spero di essere stato chiaro : )

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Re: nel crawl contrarre la parte addominale...

Si si quello che hai detto non è per niente sbagliato, tenere il mento eccessivamente attaccato al collo ti porta a tenere in estensione il trapezio e gli elevatori della scapola, non riuscendo così, come dici te, a portare avanti la spalla in modo efficace. Io avevo dato questo consiglio perchè molti fanno l'errore di nuotare con la testa alta e magari rivolgendo lo sguardo avanti ( penso quindi non sarà il tuo caso ) e inevitabilmente abbassando il bacino. Continua pure a nuotare senza avvicinare il mento al petto ma semplicemente rivolgendo lo sguardo in basso, ricordandoti di tenere una battuta di gambe efficace ( le gambe non devono essere un peso da portare avanti)

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Re: nel crawl contrarre la parte addominale...

Cercare di contrarre a bella posta gli addominali è una stupidaggine colossale.
Prima di tutto perchè gli addominali hanno un ruolo limitatissimo e lavorano solo come stabilizzanti (e in modo automatico se si dispone di una buona tecnica).
In secondo luogo perchè nel nuoto il requisito primario è il rilassamento.
Dopodichè ci si concentra sul lavoro principale (tirarsi in avanti a forza di braccia) mentre il resto del controllo tecnico degli equilibri della nuotata avviene con naturalezza se le esercitazioni varie hanno creato una tecnica buona e fluida.
Altrimenti non avviene punto e basta,e nessuno stratagemma come questo sortirà effetti che siano meno che negativi.

Ciao

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Re: nel crawl contrarre la parte addominale...

Prendo spunto dalla bellissima risposta di Stefano per una riflessione personale:

Dopo i 600 mt la stanchezza mi costringe ad abbandonare la scioltezza, non nuoto in scioltezza. F
Per eseguire un 1500 mt. Con una nuotata non disturbata ci si dovrebbe allenare 15000 mt al giorno? Un 100 delfino per 1000 mt al giorno? Un 100 rana per 1000 mt al giorno? Un 200 dorso per 2000 mt al giorno?
Naturalmente ho esasperato la cosa ma che volumi di lavoro andrebbero fatti per riuscire a nuotare fino in fondo in maniera corretta senza che la stanchezza abbia il sopravvento sulla rilassatezza? La stanchezza èl'antagonista della rilassatezza, non c'è una contraddizione in tutto questo?

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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Re: nel crawl contrarre la parte addominale...

Attenzione a on fraintendere il concetto di relax.
Il rilassamento come requisito di apprendimento non va inteso nel senso di avere tutti i muscoli spenti e flaccidi come un pupazzo,invece che tesi,bensì nel senso di evitare ogni tipo di contrazione muscolare superflua.
Nella nuotata fluida e rilassata dunque i distretti muscolari coinvolti direttamente o direttamente (azione ed equilibrio) lavorano anzichè no,ma senza venire disturbati da rigidità e gesti superflui.
In questo senso si può essere rilassati seppure stanchi,e la stanchezza influisce negativemente solo per la perdita di lucidità,non invece per la mancanza di rilassamento.
Se uno poi si abitua a nuotare per 1500 o 2000 metri,prima o poi si adatta e riuscirà a farli in modo fluido,pur senza essere mai andato troppo oltre tali distanze.
Poi se uno li vuole fare anche a velocità di gara,allora è chiaro che il discorso cambia.

Ciao

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