nuotix ha scritto:marina ha scritto:Quello più che problema di galleggiamento mi sembra un problema di rilassamento...
è possibile che la rigidità possa generare un deficit di rilassamento che a sua volta genera un deficit di galleggiamento?
La rigidità è il contrario del rilassamento.
Il rilassamento non significa muscoli spenti,bensì muscoli "a disposizione",sotto controllo del sistema nervoso.
La rigidità invece è una contrazione muscolare isterica o irrazionale e non controllata del muscolo,che sottrae al SNC il controllo del muscolo stesso, determinando l'impossibilità di quest'ultimo di riuscire a farlo lavorare in modo razionale,impedendo così la buona riuscita dell'azione\abilità programmata.
Traduzione: se stai contratto,non potrai fare operare ai muscoli del tronco quei micro-aggiustamenti più o meno involontari che permettono il galleggiamento.
Quanto al peso del muscoloesso non peggiora il galleggiamento come si crede erroneamente,ma determina piuttosto un aumento della massa corporea,e quel peso poi dovremo anche portarcelo dietro durante la nuotata.
Fino a che l'aumento della propulsione determinato dall'aumento del muscolo è superiore al deficit dato dal connesso aumento di peso,il bilancio sarà in attivo e avremo un miglioramento prestativo.
Ma dato che solo un 8% della forza viene effettivamente trasmessa all'acqua,allora un aumento indiscriminato del muscolo prima o poi farà si che l'incremento di propulsione determinato dall'aumento del muscolo sarà inferiore al deficit prestativo determinato dal connesso aumento del peso,e i tempi peggioreranno.
Non è questione di galleggiamento,ma di bilancio dell'economia della nuotata.
Ciao
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