Re: Galleggiamento bacino e gambe nelle nuotate alternate
Ricottina,equilibrio inteso o è capacità di trovare appoggi in acqua...hai ragione.
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Ricottina,equilibrio inteso o è capacità di trovare appoggi in acqua...hai ragione.
Ciao a tutti,
scrivo qui per non intasare il forum con nuovi topic, credo di essere più o meno in tema. Mi chiamo Luca, ho 32 anni e ho iniziato a nuotare soltanto da un mese, iscrivendomi ovviamente a un corso per principianti. La cosa positiva è che ho già fatto qualche piccola conquista, quella negativa è che penso ci vorranno altri 32 anni per imparare a nuotare come si deve, ma non demordo.
Vengo al punto: per il momento abbiamo cominciato col dorso, prime lezioni solo gambe, nelle ultime abbiamo inserito i primi movimenti con le braccia. Credo di aver bevuto una trentina di litri d'acqua clorata, ma è tutto molto divertente. Il fatto è che ho l'impressione di andare abbastanza bene con le gambe, tra l'altro sono il più veloce del gruppo - non un gran primato visto che siamo in 4 - ma l'istruttore mi ripete continuamente di salire con le gambe perché sto troppo giù e la gambata gli sembra insufficiente. Il problema è che per arrivare al livello che vuole lui devo fare una fatica bestia, sento i quadricipiti che esplodono e a fine vasca ho bisogno di una bombola di ossigeno!
Poi mi dice di tirare su il bacino e di aiutarmi con gli addominali. Ora, a parte che alla richiesta sugli addominali dovrei rispondere "quali?", visto che sono ben nascosti... ma comunque se provo a farlo il risultato è un irrigidimento che credo proprio non mi aiuti.
Secondo voi è una questione di fiato da costruire (ho qualche chilo di troppo e prima non facevo praticamente nessuna attività sportiva) o di posizione nell'acqua o di che altro?
Grazie a tutti, ciao!
Devi prendere acquaticita!hai solo bisogno di tempo....stai tranquillo e divertiti!
Equilibrio e postura.
La forza fisica per il momento non conta nulla.
Ok, allora continuo a bere e a divertirmi! Ma quindi è vero quello che ci dice l'istruttore quando ci vede un po' giù: "non vi preoccupate, gran parte della fatica adesso è data dallo sforzo che fate per stare a galla"?
si,verissimo!!
esistono degli esercizi a secco che possano aiutare a prendere coscienza dei giusti distretti muscolari nei galleggiamenti/scivolamenti sul dorso?
esistono?
Tutti quelli che coinvolgono i muscoli del basso tronco.
io prediligo gli esercizi di scivolamento e a secco lavori tipo pilates..
ha senso fare gli scivolamenti sul dorso (ma anche proni) col pull buoy?
Si,a scuola nuoto.
voglio condividere la mia esperienza di stamattina.
ho sempre avuto dei problemi a galleggiare per bene, così, da circa 1 mesetto abbondante, mi esercito con insistenza sugli scivolamenti, proni e supini, peché migliorare il galleggiamento è troppo importante.
ultimamente ho notato sensibili miglioramenti su entrambi i fronti, specialmente su quelli a dorso nei quali prima le gambe crollavano quasi immediatamente.
stamattina ho voluto fare un test con le remate sopra la testa. da più di anno non le facevo di quel tipo perché le gambe cadevano subito verso il basso ed ero costretto ad usare il pull..... Ma oggi non potevo credere: riuscivo a fare le remate sia in posizione prona sia soprattutto supina e le gambe stavano a galla!!!!! (così http://www.youtube.com/watch?v=CQ19IHkBLLs&feature=relmfu).
ero al settimo cielo dalla felicità!!!!! deve ancora migliorare (specialmente sui galleggiamenti statici a dorso), ma questa è una bella conquista
GRAZIE PER I PREZIOSI CONSIGLI!!!!
Complimenti Nuotix, un gran bel risultato e tutto grazie agli scivolamenti? Ma quanti ne hai dovuti fare?
A proposito, mi potete dare un numero, così, indicativo di scivolamenti da far fare ai miei allievi adulti principianti?
Sarei curiosa di sapere per quanto tempo Stefano li fa fare. So che ognuno è un caso a sé, infatti quest'anno ho tre ragazzi giovani e in forma, uno ha già un buon assetto a stile e dorso, gli altri due no, ma non vorrei si deprimessero vedendo l'altro, cmq, devo insistere con gli scivolamenti, non c'è altro da fare, giusto?
Altra domanda sull'assetto a dorso (ormai approfitto): ho un'amica alla quale faccio lezioni private che, contrariamente a quanto si diceva nei topic precedenti e che ho sempre osservato anche io, questa quando fa solo gambe sul dorso ha un assetto migliore se tiene le braccia lungo i fianchi rispetto a dietro la testa. Infatti nella seconda posizione le gambe affondano e fa più fatica. La cosa buffa è che io le dico di abbassare il mento perché ho notato che tende ad alzarlo troppo e lei mi ha detto che la sua istruttrice le dice l'esatto contrario, cioè di alzarlo! ???
Nei primi galleggiamenti che le ho fatto fare a pancia in su lei tendeva ad inarcare la schiena e addirittura piegava le ginocchia tanto che le coscie restavano a galla e tutto il resto "cadeva" verso il fondo ....mai visto nessuno galleggiare così, poi pian piano l'ho fatta migliorare ma continuo a non capire bene il suo problema di assetto sul dorso. Potete aiutarmi e darmi qualche dritta per farla migliorare ancora? Grazie!
Ieri ho fatto 100m di remate così. primo 50 bene, il secondo 50 meno bene, facevo abbastanza fatica, specialmente a trovare la posizione, ma quando la trovavo procedevo bene.
La cosa strana è che ogni tanto capitava che la testa affondasse troppo sott’acqua e bevevo un pochettino, però dal tronco giù galleggiavo bene tanto sentivo chiaramente le punte dei piedi fuori dall’acqua (gran bella sensazione )
Ogni volta facevo: 15/20 respirazioni a candela (per il rilassamento) + 5/10 scivolamenti sul dorso + 5/10 scivolamenti proni, sia all’inizio sia alla fine dell’allenamento (la cosa strana era che nelle esercitazioni a fine seduta dopo il lavoro principale avessi sensazioni e risultati migliori, boh!).
All’inizio fiasco totale. Poi piano piano cominciavo a “sentire” determinati distretti muscolari: gli addominali, i lombari e i muscoli posteriori della coscia.
Progressivamente avevo la sensazione di controllarli maggiormente e finalmente ho capito cosa volesse dire stefano quando diceva “per galleggiare bisogna attivare certi muscoli”: attivare non significa tenerli rigidi (come facevo io), né tenerli molli (come facevo io), significa invece che devono essere tesi, ma solo fino ad un certo punto.
Se mi posso permettere, dalla mia esperienza potresti approcciarti con i tuoi allievi dicendo.”ponete la vostra attenzione su determinate parti del vostro corpo (quelle che dicevo prima). In una scala da 1 a 10, se tenete quei muscoli completamente rigidi a 10 come un bastone, cadrete come un sacco di patate. Se li tenete molli a 1 tipo budino, cadrete come un sacco di patate. Invece, se li tenete tesi a 6 cioè una via di mezzo fra le due prove precedenti, ecco che avrete maggiori possibilità di galleggiare”.
Con me la formula della scala funziona e da quando l’ho capito ho fatto passi da gigante.
Spero di esserti stato d’aiuto. Ciao e buone feste
Interessante, ho capito quel che intendi. Quando ho iniziato ad insegnare ed ho visto i miei allievi avere difficoltà in cose che ho sempre fatto in modo naturale e che non ricordo di aver dovuto imparare tanto ero piccola, mi stupivo! Credo che per certe cose sia utile aver imparato da grandi per poi immedesimarsi meglio negli altri, io addirittura tornavo in acqua da sola a fare gli esercizi che avevo proposto per cercare di capire su me stessa da dove venivano le difficoltà e cercare il modo o l'esercizio migliore per farle poi superare.
Quello che sento io nei galleggiamenti è che mi allungo ma senza irrigidirmi, quindi cerco di prendere più spazio restando rilassata.
Tanti auguri anche a te ....e a tutti quanti!!!
tematica pool affrontata in altri post ma che propongo qua, mi chiedo e vi chiedo, come in questo caso, a chi per una serie di motivi, primi fra tutti l inesperienza in acqua , non ha ancora acquisito una buona linea di galleggiamento ,come in questo caso dove l istruttore a Luca dice di tirare su il bacino presuppongo per evitare" di affondare troppo", e se proponesse anche qualche vasca di solo braccia con il pool tra le gambe? giusto per far percepire "fisicamente" com e una linea di galleggiamento sicuramente piu' adeguata, per un neofita le sole spiegazioni "verbali" non sempre riescono nell intento di risolvere il problema, e difficile capire il concetto di "tirare su il bacino" per chi non ha ancora acquisito un po di esperienza in acqua, forse e' piu' facile "sentirla" questa sensazione che sentirsela spiegare, in questo , l ausilio del pool per brevi tratti seguito immediatamente dopo da una serie di vasche senza potrebbe essere un buon metodo? vostro parere? grazie
Ciao a tutti,
scrivo qui per non intasare il forum con nuovi topic, credo di essere più o meno in tema. Mi chiamo Luca, ho 32 anni e ho iniziato a nuotare soltanto da un mese, iscrivendomi ovviamente a un corso per principianti. La cosa positiva è che ho già fatto qualche piccola conquista, quella negativa è che penso ci vorranno altri 32 anni per imparare a nuotare come si deve, ma non demordo.
Vengo al punto: per il momento abbiamo cominciato col dorso, prime lezioni solo gambe, nelle ultime abbiamo inserito i primi movimenti con le braccia. Credo di aver bevuto una trentina di litri d'acqua clorata, ma è tutto molto divertente. Il fatto è che ho l'impressione di andare abbastanza bene con le gambe, tra l'altro sono il più veloce del gruppo - non un gran primato visto che siamo in 4 - ma l'istruttore mi ripete continuamente di salire con le gambe perché sto troppo giù e la gambata gli sembra insufficiente. Il problema è che per arrivare al livello che vuole lui devo fare una fatica bestia, sento i quadricipiti che esplodono e a fine vasca ho bisogno di una bombola di ossigeno!
Poi mi dice di tirare su il bacino e di aiutarmi con gli addominali. Ora, a parte che alla richiesta sugli addominali dovrei rispondere "quali?", visto che sono ben nascosti... ma comunque se provo a farlo il risultato è un irrigidimento che credo proprio non mi aiuti.
Secondo voi è una questione di fiato da costruire (ho qualche chilo di troppo e prima non facevo praticamente nessuna attività sportiva) o di posizione nell'acqua o di che altro?Grazie a tutti, ciao!
Si,il pull e'utile e quello di cui parli potrebbe essere un buon metodo.Dico potrebbe perché e'sempre da valutare caso per caso...in genere se il soggetto e'rilassato il bacino si posiziona in modo ottimale!
Si,il pull e'utile e quello di cui parli potrebbe essere un buon metodo.Dico potrebbe perché e'sempre da valutare caso per caso...in genere se il soggetto e'rilassato il bacino si posiziona in modo ottimale!
Ciao, torno qui perché si è parlato di problemi di rigidità, muscolari etc.; tempo fa avevo chiesto aiuto riguardo ad una mia allieva che faceva fatica a completare una vasca a stile, questo anche dopo tre anni di frequentazione dei corsi. Nel periodo in cui è stata con me, ho fatto veramente di tutto per farla migliorare ma ci sono riuscita solo in parte, mi restava sempre strano che dopo tutto quel tempo, esercizi mirati e di ogni genere, non solo non riuscisse ancora a coprire 50 mt. stile, come le altre compagne, ma addiruttura facesse ancora abbastanza fatica a coprirne 25! Inoltre, il giorno dopo, si lamentava di sentirsi molto stanca e con tutti i muscoli doloranti.
Ebbene, una sera dopo l'ennesima prova dei 50 mt. le feci contare le pulsazioni ed erano molto alte (non ricordo esattamente) ma lì mi suonò un campanello di allarme ed anche Stefano sottolineò l'importanza della visita da parte del medico di famiglia e di portare un certificato medico in piscina. Da allora ci sono andata molto più cauta con lei, adesso non è più mia allieva ma mi ha detto di aver scoperto che ha la fibromialgia ...vorrei chiedere a Marina come influisce questa malattia nelle prestazioni in piscina.
Della fibromialgia,purtroppo si sa ancora poco...
Posso solo dirti con certezza che gli effetti più "fastidiosi" di questa bruttissima malattia sono proprio rigidità,dolenzie e affaticabilita'.Il decorso e la gestione variano da persona a persona e non sono mai costanti.
Influisce negativamente sulla vita quotidiana,immagina sul nuoto e sull'attività fisica in genere.che tristezza...
stefano buongiorno, mi puoi spiegare l obbiettivo che vogliamo ricercare nell utilizzare insieme al pool anche l elastico alle caviglie? per quanto riguarda gli scivolamenti sul dorso, sono praticamente spinte sott acqua da bordo vasca in posizione supina , braccia distese sopra la testa che sta in mezzo alle stesse? per capirci , praticamente e' la stessa posizione che si ha nel dorso quando dopo la partenza dal blocco andiamo pinneggiando in fase subacque ? grazie
Si,vanno bene,elastico e pool son molto diffusi.
Ma non capisco quali genere di esercizi cerchi e a quale scopo.
Mettere in crisi l'equilibrio innescando l'intervento dei muscoli del tronco.
Evitare l'allargamento delle caviglie nei momenti in cui la tecnica mette in crisi gli equilibri.
....mi e' chiaro che legare le caviglie a una minore stabilita' in acqua, non avevo l apporto della gambata gli equilibri sono molto piu' precari e rischi di serpeggiare a destra e sinistra.. cosa che non succede sicuramente con una gambata continua e discretamente efficace .ma non capisco il perché questo esercizio dovrebbe sviluppare maggiormente gli equilibri di cui parliamo...ps: per gli scivolamenti dorso che ti accennavo nel post sopra? grazie
Mettere in crisi l'equilibrio innescando l'intervento dei muscoli del tronco.
Evitare l'allargamento delle caviglie nei momenti in cui la tecnica mette in crisi gli equilibri.
Ma è semplice....se tendi a serpeggiare ma non puoi usare le gambe allora sarai stimolato a cercare soluzioni e muscoli alternativi per mantenere l'equilibrio,per esempio i muscoli del tronco,facendoli entrare nell'equazione futura degli equilibri,di fatto migliorandoli.
PS
lo scivolamento a dorso è mettersi al muretto e poi dare una spinta dal muro in posizione supina,lasciandosi si scivolare in galleggiamento per inerzia.
ok per l elastico stefano ! per gli scivolamenti di cui sopra, ok spingersi dal bordo in posizione supina ma, devono essere fatti in fase subacquea braccia distese sopra la testa e massima distensione del corpo? per capirci a mod di uscita dalla virata nello stile dorso (chiaramente senza il pinneggio)?
Ma è semplice....se tendi a serpeggiare ma non puoi usare le gambe allora sarai stimolato a cercare soluzioni e muscoli alternativi per mantenere l'equilibrio,per esempio i muscoli del tronco,facendoli entrare nell'equazione futura degli equilibri,di fatto migliorandoli.
PS
lo scivolamento a dorso è mettersi al muretto e poi dare una spinta dal muro in posizione supina,lasciandosi si scivolare in galleggiamento per inerzia.
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