Veri i vantaggi dati da una discussione contrapposta,ma non capisco dove hai visto i pareri discordanti.
Non hai detto cose sbagliate,solo che sembra che le dici in contrapposizione a qualcuno,quando nessuno ha detto il contrario.
Nessuno ha messo in dubbio il valore educativo di una garetta,e quelle cose che porti come esempio "progressista carbonaro" per i propaganda,in realtà sono prassi comune da vari decenni già in un normalissimo corso di nuoto,quindi molto prima dei propaganda.
Si tratta di coordinazione pura,alla fine.
Del resto già al primo livello è buona pratica impostare piccole sfide per esempio su chi fa lo scivolamento più lungo,o su chi fa il numero maggiore di respirazioni a candela,o chi resta in apnea più a lungo.....
ieri in un normalissimo corso di nuoto,di quelli per intenderci da una trentina di vasche in 40 minuti per sole due volte a settimana,ho chiesto alle mie bambine,entusiaste della cosa,una "piccola" sfida sui 50 metri a stile,poi a delfino,infine una sui 100 misti.
Stile libero chiusi in 45 secondi,delfino in 49 e misti in poco meno e poco più di 2 minuti (con 25 delfino in 21 secondi)
E non sono propaganda,ma bimbi in fase di formazione delle nuotate.
Niente di strano e di rivoluzionario dunque,piazzare garette ai bambini,propaganda o meno.
Il discorso è un altro e ne ho parlato più sopra.
Il discorso è che poche vasche qua e là nuotate fortissimo sono utilissime,mille vasche nuotate piano e tutte uguali senza esercizi di tecnica invece possono fare malissimo e rovinargli la tecnica futura.
Devo però fare chiarezza su alcune quisquilie:
La differenza tra i propaganda e i B sta solo nell'organizzazione delle sedute (numero e durata,per motivi di età) e nei volumi,ma gli obbiettivi sono gli stessi:
la preparazione di un futuro sportivo che per ora sta nella fase generale della sua vita sportiva.
(purtroppo la tendenza delle società attuali,improntata a "fabbricare" nuotatori come una catena di montaggio,è quella di limitare al massimo il tempo ai corsi di nuoto e demandare lo sviluppo tecnico futuro nei propaganda,trasformandoli di fatto in un gruppo di "scuola nuoto agonistica",non perderò tempo a sputare su questa tendenza che si commenta da sola,e infarcisce di strane idee-sbagliate-i tecnici che le società vi assegnano,disinformandoli adeguatamente).
Il vero cambiamento di obbiettivi si verificherà soltanto nei categoria ragazzi,cioè quando la pubertà sarà arrivata per tutti a prescindere dalle differenze tra le età biologica ed anagrafica,cioè quando sarà aumentata certamente la percentuale di anidride carbonica nel sangue,cartina di tornasole di un requisito fondamentale per una serie di obbiettivi metabolici.
Gli esordienti A invece sono il bacino di transizione tra il prima e il dopo (pubertà) dove si tiene conto dell'età biologica invece di quella anagrafica (alcuni hanno già sviluppato e altri no,e la classificazione degli obbiettivi realistici avviene di conseguenza).
Ciao
PS
Per ultima la cosa più importante,per sottolinearla adeguatamente...scrivi :
"Inoltre penso che in questa fare devono imparare a [.....] perfezionare le nuotate attraverso lavori di tecnica a e coordinazione, migliorare le virare e le passate subacque sin da piccoli è essenziale."
Il senso è corretto,ma hai usato il termine sbagliato.
La parola "perfezionare" è terribile e sottintende la volonta di portarli verso nuotate omologate e standardizzate.
Follia.
(Tra l'altro migliorare la nuotata,nei bambini soprattutto,non deve mai significare AGGIUNGERE elementi,bensì TOGLIERE gli elementi inutili e di disturbo arrivando ad una nuotata semplice e fluida.)
La parola giusta è EVOLUZIONE,i bambini devono evolversi nel senso di essere in grado di nuotare in mille modi differenti,con mille diversi "asset" di equilibrio (si chiama disponibilità variabile,l'obbiettivo finale della scuola nuoto).
Selezionarne uno solo e mandarglielo a memoria incartandoli per sempre su quello è follia ed è fortemente sconsigliato dalla Federazione,che vuole nuotatori in grado di adattarsi facilmente agli sviluppi futuri dei regolamenti e della tecnica.
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