26 (modificato da Marioaversa 14-05-2013 20:48:40)

Re: La prima bracciata a delfino

Ciro, penso che tu faccia 2 errori di approccio all'insegnamento: prima di tutto sbagli ad eseguire una subacquea lunga perchè lo scopo è allenare lo stile delfino, il secondo errore è cadere nella trappola della fretta.
Il delfino (come tutto ciò che ci circonda) si impara per gradi, questi gradini devono essere REALMENTE realizzabili ed in tempi ragionevoli (ognuno di noi ha i suoi tempi). La progressione didattica è questa:

1) solo braccia in apnea (per almeno metà vasca)
2) come al punto 1) ma inserendo la prima gambata
3) come al punto 2) ma inserendo la seconda gambata.

OSSERVAZIONI in merito all'esecuzione:
1) gambe ferme (come fossi paralizzato) concentrarsi sull'esatto movimento delle braccia, scioltezza: devi eseguire l'esercizio con estrema rilassatezza, devi soltanto sentire lavorare le braccia, tutto il corpo avanza per inerzia. Fai almeno 8 ripetizioni e poi riposa.
2) la 1° gambata è equilibriatrice, non deve essere eseguita con potenza ma per equilibrare il corpo.
3) la 2° gambata è propulsiva e nello stesso tempo consente al corpo di trovare una posizione ideale per la respirazione.

Dopo aver acquisito il giusto ritmo ed il giusto gesto, respira ogni bracciata, poi pian piano arriverai a respirare una bracciata si ed una no.

Questo è quanto ho imparato in vasca e sul piano vasca, Stefano è delfinista e chi meglio di lui può avvallare o meno quanto ho scritto.

Ciao

PS: NON AVERE FRETTA!!

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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Re: La prima bracciata a delfino

Mi sa che ci siamo capiti male: non intendevo dire che faccio una subacquea lunga, intendevo dire apnea nel senso di nuotare senza effettuare la respirazione.
E come vedi, siamo perfettamente in armonia, nel senso che evito di fare una respirazione "raffazzonata" a tutti i costi, limitandomi, se necessario a quanto riesco a fare prima di cominciare a nuotare come un ferro da stiro.
Per il resto, i passi che hai ben descritto, sono passi che sto già esplorando; il cruccio che un poco mi assilla é piuttosto specifico, e già era stato descritto quale potesse essere il contesto viziato.
Ora, avendo intuito perché mi capita questa cosa (abbastanza in armonia con le situazioni che ha descritto Stefano), mi chiedo se non ci sia una qualche buona idea per imparare a evitare di fare la partenza tipo "foca" che mi porta ripiombare in acqua al termine della spinta iniziale.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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28

Re: La prima bracciata a delfino

posto qua perché del delfino non trovo altro...vorrei sapere cosa ne pensate del proporre questo esercizio http://www.youtube.com/watch?v=_v0fooXj8ks come uno dei primi  rudimenti del delfino, per rendere un idea magari iniziare a collocarlo a un 3° corso...fermo restando che i livelli sono solo numeri.

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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29

Re: La prima bracciata a delfino

dire che l'esercizio è eseguito malissimo non rende sufficiente giustizia alla realtà.
il blocco testa spalle dovrebbe stare il più fermo possibile, invece danno una testata verso l'acqua facendo il cavalluccio. orrore. e poi non c'è la minima continuità d'azione.
siccome gli errori macroscopici vengono commessi da tutti e 3, allora concludo che non sia tanto colpa degli allievi, ma che l'istruttore sia scarso e non sappia esattamente cosa sia una gambata (anzi, meglio frustata) a delfino.

l'insegnamento della nuotata parte dalle braccia: pull buoy e braccia in apnea. poi si deve creare un requisito di flessibilità del bacino sia con esercizi a secco sia in acqua con quell'esercizio (fatto bene) e con l'omologo a pancia in sù (ancora più efficace , ma ben più faticoso)

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Re: La prima bracciata a delfino

Si chiama delfinizzazione e NON è un esercizio per imparare il delfino.
Il suo inserimento nel processo didattico del delfino è espressamente sconsigliato (quasi vietato) dalla FIN nella Scuola Nuoto Federale (il documento che esce ogni anno con i consigli didattici più attuali).
Perché innesca un'azione a biscia che parte dalla testa invece che dall'addome.
Come esercizio per il delfino è pessimo.

Però è invece utile come esercizio di propedeutica generale con lo scopo di mobilizzare i muscoli dorsali in chi li ha rigidissimi.
Solo in questa ottica è lecito indurre un'azione da parte della testa.
Però LONTANTO dal processo didattico del delfino.
Cioè non si dice agli allievi....adesso vi insegno il delfino,ma solo ora facciamo un giochino.
Viene meglio se fatto prima in subacquea e solo in seguito in superficie.

Ma quando si mettono le mani sul delfino va detto chiaramente all'allievo che il delfino vuole la traiettoria retta,NON a biscia.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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31

Re: La prima bracciata a delfino

Stefano ha già scritto tutto quello che c'era da scrivere, è un esercizio che utilizzo anche io ... in subacquea tra l'altro e raramente in superficie, e serve solo a fornire delle capacità che poi saranno tirate fuori nel momento opportuno....

Io ho il problema opposto ho una bambina che le viene naturale quel movimento, riesci tra l'altro a fare tranquillamente una vasca a delfino.. e mi sto svenando per toglierle proprio quell'ondulazione che per molti è un dono... tutt'altro, tra quando entra con la testa e sale copre 1 metro... sotto sopra e 20 centimetri in avanzamento... è proprio quelloc he succede se si insegna il delfino partendo da quel video...

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Re: La prima bracciata a delfino

Eppure, Stefano, in un altro post mi avevi suggerito questa cosa:

https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=3081

non è la stessa cosa (più o meno) che la delfinizzazione?

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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33

Re: La prima bracciata a delfino

no cirone, i due esercizi sono completamente diversi.
infatti sul video postato da Allievo ho espresso un giudizio proprio alla luce delle classiche gambate con braccia lungo il fianco (la foca) e non per quello che era (delfinizzazione)

ps. se il tizio del video scrive "esercizio delfino" con tanto di sottotitolo "esercizio base per il delfino tenendo le mani indietro lungo le gambe", io ci casco come un salame perché la prima cosa che mi viene in mente sono le gambe a de con braccia ai fianchi  mad

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34 (modificato da Cirone Furioso 04-02-2014 23:38:18)

Re: La prima bracciata a delfino

Ho visto ora il video di cui sopra: ci dev'essere qualcosa che non ho capito.
Nel video avrei detto che fanno gambe delfino.
Forse il su è giù è un po' troppo esasperato, non saprei.

Di certo, io non penso di fare come fanno quelli del video quando faccio gambe delfino, in linea di massima credo (per lo meno cerco) di tenere il busto abbastanza fermo. Cerco di fare mia la metafora della scopa di Stefano smile .

Provo a farmi chiarezza:

- quello che è mostrato nel video si chiama delfinizzazione, giusto?

- quello che viene proposto da Stefano è 'gambe delfino', giusto?

- la differenza sta in quello che ho descritto io? ovvero, che i nuotatori del video fanno un po' le "anguille" su e giù con tutto il corpo, mentre gambe delfino significa tronco sostanzialmente fermo?

Se quello che ho ragionato ha un senso: gambe delfino, ok per la propedeutica del delfino.
Delfinizzazione, non c'entra niente con il delfino.

Giusto?

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In the future, swimming isn't going to be optional.

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35 (modificato da allievo 05-02-2014 07:23:58)

Re: La prima bracciata a delfino

ho letto il manuale da allievo istruttore ma, o mi e sfuggito o non c'e un argomento sulla progressione didattica per quanto rigurda insegnamento del delfino. hmm puoi aiutarmi i questo stefano?da dove parto per insegnare quantomeno i rudimenti della nuotata a delfino?  .ci fossero dei video con gli esercizi...beh mi sarebbero  di grande aiuto )

stefano '62 ha scritto:

Si chiama delfinizzazione e NON è un esercizio per imparare il delfino.
Il suo inserimento nel processo didattico del delfino è espressamente sconsigliato (quasi vietato) dalla FIN nella Scuola Nuoto Federale (il documento che esce ogni anno con i consigli didattici più attuali).
Perché innesca un'azione a biscia che parte dalla testa invece che dall'addome.
Come esercizio per il delfino è pessimo.

Però è invece utile come esercizio di propedeutica generale con lo scopo di mobilizzare i muscoli dorsali in chi li ha rigidissimi.
Solo in questa ottica è lecito indurre un'azione da parte della testa.
Però LONTANTO dal processo didattico del delfino.
Cioè non si dice agli allievi....adesso vi insegno il delfino,ma solo ora facciamo un giochino.
Viene meglio se fatto prima in subacquea e solo in seguito in superficie.

Ma quando si mettono le mani sul delfino va detto chiaramente all'allievo che il delfino vuole la traiettoria retta,NON a biscia.

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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36

Re: La prima bracciata a delfino

Continuità di bracciata, pull tra le gambe viso poggiato in acqua, e chiedi semplicemente ai bambini di remare come se fossero barche con entrambe le braccia, 3/4/5 bracciate e poi continuano a dorso doppia, o qualcosa che gli riesce facile, una volta che hanno acquisito la continuità di bracciata e ti rendi conto che cominciano a spingere bene dietro, le braccia son belle distese e vanno in presa, allora si può cominciare a parlare di respirazione sempre a gambe ferme, una volta acquisita anche quest'ultima si può passare al primo colpo di gambe e piano piano al secondo... detto così è facile, in realtà puoi trovare bambini particolarmente acquatici che ti fanno subito i 2 colpi altrio a cui non entra manco il primo colpo, in quel caso.. armati di pazienza e rincara la dose di esercizi di tecnica vari, contemporaneamente ma slegato dal delfino, puoi insegnare logo le gambate a delfino, magari in subacquea o sul dorso.... le vie del signore sono infinite wink

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Re: La prima bracciata a delfino

allievo ha scritto:

ho letto il manuale da allievo istruttore ma, o mi e sfuggito o non c'e un argomento sulla progressione didattica per quanto rigurda insegnamento del delfino. hmm puoi aiutarmi i questo stefano?da dove parto per insegnare quantomeno i rudimenti della nuotata a delfino?  .ci fossero dei video con gli esercizi...beh mi sarebbero  di grande aiuto )

Non ho parlato del manuale.
Ho parlato della Scuola Nuoto Federale.
E' una dispensa che si scarica dal sito della FIN e che viene parzialmente aggiornata ogni anno.
A volte cambia o manca qualcosina che poi ritorna nelle edizioni successive,ritengo per svista più che per altro.
In alcune edizioni è espressamente sconsigliata per i motivi che ho detto,in altre edizioni non se ne parlava,in altre ancora il termine delfinizzazione viene applicato a esercizi diversi,per esempio la sirenetta subacquea (ottimo esercizio da fare già nei livelli di costruzione nuotate).
Quella di quest anno non l'ho ancora letta,perchè era diversi anni che non cambiava mai una mazza e mi stufavo,perciò non so come viene trattata la questione.

Ma il punto che ribadisco è il seguente:
dire agli allievi vi insegno il delfino,e poi metterli a dare capocciata in acqua con la testa,è una scemenza da competizione.

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Re: La prima bracciata a delfino

Però, Thorpe, faccio questo ragionamento: se è vero che le braccia devono servire solo a portarsi avanti, e non deve succedere che mi tiro fuori dall'acqua con le braccia per respirare, forse allora sarebbe più conveniente prima sperimentare la bracciata con il pull, poi magari senza pull; successivamente si esplorano altre motricità concernenti la gambata.
Poi magari unirei la bracciata alla gambata, e solo allora forse comincerei a provare la respirazione, magari praticando anche proprio quell'esercizio indicato da Stefano che ho riportato sopra.

È un mio ragionamento personale, ed evidentemente lascia il tempo che trova, beninteso.

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39

Re: La prima bracciata a delfino

Intanto grazie per i consigli Thorpe smile  probabilmente mi deve essere sfuggito nei corsi bambini l utilizzo del pull o forse nelle piscine  che frequento io non è utilizzato il metodo che descrivevi .  Comunque ho capito la progressione didattica che mi hai consigliato.   Ringrazio  anche Stefano  '62 per la risposta

Thorpe ha scritto:

Continuità di bracciata, pull tra le gambe viso poggiato in acqua, e chiedi semplicemente ai bambini di remare come se fossero barche con entrambe le braccia, 3/4/5 bracciate e poi continuano a dorso doppia, o qualcosa che gli riesce facile, una volta che hanno acquisito la continuità di bracciata e ti rendi conto che cominciano a spingere bene dietro, le braccia son belle distese e vanno in presa, allora si può cominciare a parlare di respirazione sempre a gambe ferme, una volta acquisita anche quest'ultima si può passare al primo colpo di gambe e piano piano al secondo... detto così è facile, in realtà puoi trovare bambini particolarmente acquatici che ti fanno subito i 2 colpi altrio a cui non entra manco il primo colpo, in quel caso.. armati di pazienza e rincara la dose di esercizi di tecnica vari, contemporaneamente ma slegato dal delfino, puoi insegnare logo le gambate a delfino, magari in subacquea o sul dorso.... le vie del signore sono infinite wink

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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40

Re: La prima bracciata a delfino

In tantissime scuole nuoto, la mia compresa il delfino si cominciava dalle gambe... poi le cose son cambiate wink quando ci sono tecnici ancorati al dopoguerra è normale che possa succedere, anche le nostre conoscenze tra 10 anni saranno obsolete, e per non fare la stessa fine bisogna tenerci aggiornati ... sempre.

Per il quesito di cirone, il motivo per cui si fanno questi giochetti è snellire il compito ai ragazzini...per intenderci, se un ragazzino ha imparato da poco la gambata a dorso e la esegue bene, ancora non è perfettamente automatizzata, e lo si può notare subito poichè appena gli si chiede ora fammi girare anche le braccia non riescono più a controllarla... (aumentano i compiti e quelli fresci non ancora automatizzati e sotto controllo cosciente scappano dal controllo)... quindi con la giusta progressione si cerca di non far succedere proprio questo.... per intenderci è molto più facile respirare a delfino senza usare le gambe, e acquisire una corretta dinamica della respirazione, che non fare il contrario, ossia acquisire una corretta dinamica di colpi di gambe nella bracciata e poi inserire la respirazione nel mezzo usando braccia  e gambe... è una cosa a cui i bambini più intelligenti da un punto di vista motorio, arrivano a fare tranquillamente anche senza spiegarglielo, ma per la maggior parte non è così...

Per gli esercizi di gambe anche durante e prima, non ci sono limiti, soprattutto se i bambini si divertono e lo fanno con piacere, lo acquisiscono che è una meraviglia....

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41

Re: La prima bracciata a delfino

grazie Thorpe smile

Thorpe ha scritto:

In tantissime scuole nuoto, la mia compresa il delfino si cominciava dalle gambe... poi le cose son cambiate wink quando ci sono tecnici ancorati al dopoguerra è normale che possa succedere, anche le nostre conoscenze tra 10 anni saranno obsolete, e per non fare la stessa fine bisogna tenerci aggiornati ... sempre.

Per il quesito di cirone, il motivo per cui si fanno questi giochetti è snellire il compito ai ragazzini...per intenderci, se un ragazzino ha imparato da poco la gambata a dorso e la esegue bene, ancora non è perfettamente automatizzata, e lo si può notare subito poichè appena gli si chiede ora fammi girare anche le braccia non riescono più a controllarla... (aumentano i compiti e quelli fresci non ancora automatizzati e sotto controllo cosciente scappano dal controllo)... quindi con la giusta progressione si cerca di non far succedere proprio questo.... per intenderci è molto più facile respirare a delfino senza usare le gambe, e acquisire una corretta dinamica della respirazione, che non fare il contrario, ossia acquisire una corretta dinamica di colpi di gambe nella bracciata e poi inserire la respirazione nel mezzo usando braccia  e gambe... è una cosa a cui i bambini più intelligenti da un punto di vista motorio, arrivano a fare tranquillamente anche senza spiegarglielo, ma per la maggior parte non è così...

Per gli esercizi di gambe anche durante e prima, non ci sono limiti, soprattutto se i bambini si divertono e lo fanno con piacere, lo acquisiscono che è una meraviglia....

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42 (modificato da Cirone Furioso 08-02-2014 10:19:04)

Re: La prima bracciata a delfino

stefano '62 ha scritto:

La prima bracciata se la spinta e la bracciata sono fatte bene,è SEMPRE la meno faticosa.
Se così non è,come nel tuo caso,significa che la velocità del tuo corpo prima di fare la prima bracciata è inferiore a quella della nuotata (invece la spinta dal muretto dovrebbe darti una velocità superiore a qualsiasi nuotata) e la fatica è dovuta al fatto che le braccia sono costrette a riaccelerarti.
I motivi possono essere diversi
1) spingi troppo piano dal muretto
2) pur spingendo a dovere fai qualcosa che ti fa decelerare:
a) attendi troppo prima della bracciata
b) non mantieni una buona postura
c) esegui movimenti inadeguati che ti decelerano,per esempio pinneggio a delfino fatto male
d) respiri prima della bracciata
e) respiri durante la bracciata.


Quelli statisticamente più probabili sono la c e la e.
Ma spesso si tratta di concause simultanee.

Per risolvere,prova a dare una bella spinta,aspettare non più di UN secondo però senza usare le gambe,poi spingi con le braccia.
Vedrai che migliora.

Ciao

Torno sul tema con cui diedi il titolo al topic, per raccontarvi cosa ho fatto stasera; è una cosa che si riallaccia anche al discorso sulla propedeutica.

Ho riflettuto su di Stefano di cui sopra, sulle mie sensazioni, e anche su una cosa che mi disse Mario quando mi vide provare a nuotare a delfino: "Non senti gli appoggi".
E non che me ne rendessi conto: non sono mai riuscito in pieno a fare la barca che scivola con i remi che la spingono. È sempre stato una mezza agonia di piomba in acqua e tirati fuori (anche con le braccia).

Allora mi sono detto che dovevo prima galleggiare, e poi guadagnare lo scivolamento spingendo con le braccia senza turbare l'assetto di galleggiamento.
Proprio, appunto come succede come una barca.

Quindi mi sono messo il pull, e mi sono staccato dal muretto, ma senza darmi la spinta: appena un tocco per mettersi orizzontale.
Qui ho cominciato a remare: remata da fermo, in pratica, procedendo senza respirare fino a esaurire il fiato, cercando di mantenere il massimo relax per apprezzare il più possibile gli equilibri.

Bè, è stata una magia: a parte le incertezze dovute al fatto di mantenersi in equilibrio, si scivola che è un piacere, quasi senza fare fatica! E le braccia che non si affossano e sono già fuori quando cominciano il recupero!

Credo anche che puntando i piedi sul muretto per spingere, probabilmente li metto in basso rispetto al pelo dell'acqua, e la spinta mi proietta non solo in orizzontale, ma anche verso l'alto (punto "b" della citazione sopra da Stefano). Va da sè, che poi si ripiomba in acqua, e quindi la remata, invece che spingere in avanti una barca che scivola bene, è un continuo tirarla fuori ripetutamente dall'acqua in cui continua a ripiombare.

La cosa che mi sembra strana, è che remando così, con il pull, mi sembra di stare proprio fisso orizzontale: voi mi insegnate che il delfino è così, vi sembra abbia un valore l'esperienza che ho fatto con questo modo di remare?

The ice caps are melting, Leonard.
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Re: La prima bracciata a delfino

Ha un valore inestimabile! enorme! Hai scoperto l'importanza delle remate e non solo, stai capendo l'importanza di nuotare qualunque stile con rilassatezza e quindi scioltezza. Occhio però, essere rilassato non vuol dire addormentarsi in acqua smile

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
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Re: La prima bracciata a delfino

Dai la prossima volta che andiamo in piscina insieme ne parliamo!

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Re: La prima bracciata a delfino

Torno qua su un tema circa la respirazione a delfino, perché ho ricevuto due messaggi che non riesco a mettere insieme:

- nella progressione didattica, si è parlato di braccia con il pull, inserimento della respirazione, inserimento della frustata.

- in quest'altro post

https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=3081

si è parlato di liberarsi del vizio di aiutare la respirazione con la bracciata, sperimentando la respirazione facendo solo gambe delfino.

Come o quando si innesta questo secondo esercizio nella progressione didattica di cui al primo punto?

The ice caps are melting, Leonard.
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Re: La prima bracciata a delfino

Non c'è una regola,si discrimina sulla base dell'allievo,in particolar modo sulla efficienza della sua frustata e sulla continuità delle frustate stesse.
Se uno non frusta bene,diventa una richiesta eccessiva.

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Re: La prima bracciata a delfino

Torno qua su un argomento che avevo già provato a introdurre, ma non trovo quel post...

Quando mi esercito per le braccia a delfino con il pull, cerco di concentrarmi sull'equilibrio e di spingermi in avanti senza perderlo.
Questo perché mi sembra corretto, e anche perché Mario, quando mi osservò, mi disse che era evidente che non sentivo gli appoggi.
Così facendo lo sforzo da imprimere può essere sorprendentemente piccolo, e le braccia non fanno alcuna fatica a tornare fuori (o quasi).

Mi si era detto che il delfino è uno stile che ha delle caratteristiche per cui va espressa una certa forza: ma io facendo l'esercizio con il pull sento che riesco a farlo anche bello pacioso e sereno, "pennellando" l'acqua con le braccia e lasciandomi scivolare in avanti.

È un principio corretto? Perché sembra contraddire la dinamica di forza che mi dite essere peculiare del delfino.
Forse è come ho descritto solo quando si fanno esercizi con il pull?

The ice caps are melting, Leonard.
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48

Re: La prima bracciata a delfino

Ciro!  non starai mica a pinnagiallare come la topina e l'omino no?? big_smile

http://www.youtube.com/watch?v=nDFQ5ccLQJ0

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49 (modificato da Cirone Furioso 08-03-2014 10:27:54)

Re: La prima bracciata a delfino

NOOO!!! big_smile big_smile
Avevo già visto il video, e anzi, un'altra cosa che mi lascia perplesso, è che anche quando vado così sono proprio orizzontale e gallggiante senza aggiustamenti "consapevoli"! Cioè, se mi "adagio" sull'acqua, remando con calma, anche sorprendentemente piano, incedo senza problemi, e quindi mi fa strano con il fatto che mi si parla di una nuotata particolarmente dinamica.
Quando invece nuoto completo diciamo che in linea di massima le gambate mi vengono quasi da sole, proprio come riverberi conseguenti del movimento di braccia, quando in linea di massima, come sempre, sono tutti lì a pensare che per nuotare a delfino bisogna essere delle anguille...

Per altro, torno a dire, sentirsi gli occhi della gente addosso perché fai delfino con il pull: "Ma quello è un matto!..."

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: La prima bracciata a delfino

Non è mica neanche così facile capire quando sei veramente orizzontale e a pelo d'acqua....

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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