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Ciao a tutti, ebbene si con la testa più alzata si è più idrodinamici , ieri ho fatto la prova facendo una vasca con la testa più inclinata e un'altra con lo sguardo più alzato e contando le bracciate , "nuotando sempre allo stesso ritmo ", con lo sguardo più alto ho fatto 4 bracciate in meno , non sono molte ma la differenza si è vista , adesso credo che ci dobbiamo solo abbituare a nuotare con lo sguardo più alto .
mi fa piacere che con questa cosa della testa più alta vi si è aperto un mondo!!bravi pesciolini!!!
è sempre merito del forum e di chi espone i propri pensieri e problemi e soprattutto merito di chi risponde alle nostre domande di aiuto .
Ciao da Sorrento
Ciao, leggevo riguardo all assetto tipo "motoscafo" di cui parlava cirone, e io mi sono accorta che appunto usando le palette a stile e spingendo molto con le braccia, il corpo si solleva tutto di piu rispetto al livello dell acqua e viene automatico sollevare di piu la testa e non è neanche troppo scomodo...chissa se ha qualcosa a che fare con cio che diceva cirone..
L'uso delle palette effettivamente dà una certa "portanza" sull'acqua, sia per l'incremento di velocità sia perchè nella prima fase della bracciata c'è una spinta verso il basso che appunto con le palette è più forte quindi per reazione si tende ad alzarsi col busto sull'acqua.
Insisto nel dire di non andare a cercare a tutti i costi un'assetto del genere ma di provare quello più efficace per noi in quanto c'è una certa dipendenza dalla velocità, dalla nostra struttura fisica e dal modo di nuotare...quindi sguardo avanti ok ma ...quanto? Ognuno trovi il suo ...quanto!
Ritorniamo al tema originario: ieri mi è sembrato di constatare che un discorso molto simile si può fare anche per il dorso.
Piccolo sfogo personale: con l'inizio dei corsi estivi ho cambiato istruttore.
Ho sempre pensato che quello di quest'inverno non fosse un drago, ma è mai possibile che dopo 2 vasche si sia accorto di due errori grossolani che ho coltivato sul dorso?
Cosa dovrei dire dopo che ho passato tutto un inverno senza che mi si indicasse come migliorare questi aspetti, che non sono dettagli?
Esempio: alla prima vasca, è stato notato, che sulla bracciata sinistra, all'inizio della fase aerea facevo emergere il mignolo e non il pollice.
Alla seconda vasca, ha visto subito che ciò era anche conseguenza di una scorretta impostazione della spinta subacquea.
Questo per dire che non è un discorso del tipo "ognuno interpreta la nuotata nel modo che gli riesce più efficiente": e infatti provando (a fatica: dopo un anno di movimenti scorretti!...) ho notato da subito un miglioramento.
Sono un po' Furioso!...
Caro Cirone, secondo te perchè io faccio libero da 4 anni?
questa storia della testa mi interessa particolarmente. sinceramente nessun istruttore e nemmeno il mio allenatore mi hano mai detto nulla al riguardo... però un mio amico ex agonista una volta mi fece notare la cosa, dicendomi che dovrei tenere la testa più alta...
io c'ho provato molte volte, ma sto malissimo, non ce la faccio... non so se sia questione di abitudine (come in molte cose) ma mi sento proprio in una posizione innaturale... mi chiedo se il fatto di tenere la testa leggermente alta guardando avanti sia una "regola assoluta" (o quasi), cioè se tenerla bassa guardando il fondo sia un errore grssolano...
tra l'altro ho notato addirittura che quando vado al massimo tendo ad abbassarla un pochino di piùson proprio messa male eh...
non è che tengo il mento attaccato al petto, però se cerco di guardare avanti un pochino mi sembra di perdere concentrazione, coordinazione e efficacia nel movimento delle braccia...
Come ha detto la gemella isolana (Marina) dovresti iniziare a puntare lo sguardo a 1-2m più in avanti della tua ombra sul fondo vasca (vabbè immaginala!), se ti riesce scomodo o doloroso per la cervicale c'è qualcosa di sbagliato nell'assetto generale. Facci sapere.
per capire di quanto guardare avanti,non bisogna sentire l'acqua che sbatte sulla nuca ma sulla parte superiore della testa 
Cirone Furioso ha scritto:Ritorniamo al tema originario: ieri mi è sembrato di constatare che un discorso molto simile si può fare anche per il dorso.
Piccolo sfogo personale: con l'inizio dei corsi estivi ho cambiato istruttore.
Ho sempre pensato che quello di quest'inverno non fosse un drago, ma è mai possibile che dopo 2 vasche si sia accorto di due errori grossolani che ho coltivato sul dorso?
Cosa dovrei dire dopo che ho passato tutto un inverno senza che mi si indicasse come migliorare questi aspetti, che non sono dettagli?
Esempio: alla prima vasca, è stato notato, che sulla bracciata sinistra, all'inizio della fase aerea facevo emergere il mignolo e non il pollice.
Alla seconda vasca, ha visto subito che ciò era anche conseguenza di una scorretta impostazione della spinta subacquea.
Questo per dire che non è un discorso del tipo "ognuno interpreta la nuotata nel modo che gli riesce più efficiente": e infatti provando (a fatica: dopo un anno di movimenti scorretti!...) ho notato da subito un miglioramento.
Sono un po' Furioso!...Caro Cirone, secondo te perchè io faccio libero da 4 anni?
Ma a me piace fare i corsi!!
Innanzitutto non mi sento ancora abbastanza preparato tecnicamente; poi avere un istruttore mi sprona a non smettere quando non ho più voglia; terzo è bello fare amicizia con gli altri del corso; 4° la nuova istruttrice è una fanciulla meravigliosa!!!.... ;-)
Io ho mollato i corsi quando a distanza di anni ancora sentivo dolore alla schiena facendo delfino e mi rendevo conto di essere arrivato in una situazione di stallo e vedevo altri compagni del corso trascinarsi errori di base: è inaccettabile dal momento che paghiamo per avere una preparazione!
Sicuramente una bella istruttrice è uno stimolo per ritornare in vasca ed essere assidui con gli allenamenti!
A proposito Cirone lo sapevi che la nostra cara Marina è un'ex modella?
WOW!!!
Bene: io ho un'agenzia pubblicitaria. Non mancherò di contattarla per un casting!
è molto dibattuta questa cosa:c'è anche chi vuole nuotare solo per diletto e se li correggi quasi si offendono o ti lasciano sbattereo peggio,negano l'errore!!!molti fanno differenza tra istruttore e allenatore come comportamento:il primo è una figura più didattica,il secondo dovrebbe stare lì solo a prendere i tempi e dare l'allenamento...io penso che chi paghi una società ha diritto di essere corretto e migliorare anche in corsi avanzati,perchè anche i"bravi"hanno bisogno di richiami tecnici...c'è chi si lamenta perchè molti istruttori o allenatori abbandonano a sè stessi...c'è chi invece non vuole interferenze durante l'allenamento...il colmo è che chi paga una società...talvolta paga pure lezioni private perchè si sente poco o affatto seguito e questo non è giusto,ma capita!!
Ciao Sughero
spero che sia di buon auspicio per il galleggiamento
questi post cose personali a parte ti danno uan giusta visione.. ma vorrei sapere da quanto nuoti e se hai una buona tecnica a stile...
se stai iniziando la posizione alta della testa nn è ancora ottimale... la testa come del resto le mani sono una sorta di timone e il corpo segue questi "timoni".. pertanto se stai inziando, per avere un migliore assetto in acqua, sarebbe meglio guardare il fondo soprattutto se usi poco le gambe e se hai problemi con la respirazione
Infatti se provi a girare la testa lateralmente guardando davanti nn ci riesci ma nn tu...tutti noi perchè è un movimento difficile per il ns corpo... per effettuare un buon movimento laterale dovresti guardare in basso ...
Se invece hai già una buona tecnica e coordinazione braccia respiraz e un buon assetto in acqua ...vale quanto detto dai colleghi
Baci Marci
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