Io all'inizio pensavo che la chiave di volta della faccenda fosse la delfinizzazione, senonché Stefano ha già messo in chiaro che non é la stessa cosa che nuotare a delfino.
A me però é successo che ho provato e riprovato la delfinizzazione fino a che non mi é venuta, e poi ho cominciato a lavorare secondo la didattica che ha insegnato Stefano, ossia partendo dalle braccia. Non per partito preso, ma solo perché ho letto dopo i suoi post.
Questo approccio nonostante tutto mi é servito, nel senso che ho preso la confidenza necessaria a provare senza troppe paturnie del tipo "il delfino per me é troppo difficile, inutile perfino che mi ci metta".
Diciamo che il fatto di sentirmi sicuro sulla delfinizzazione mi ha dato fiducia in me stesso; e probabilmente é anche servito a mobilitare una parte del corpo in modo proficuo. Poi ho letto quanto descritto sulla propedeutica, e ho provato a concentrarmi sulla bracciata con il pull (per inciso, fra gli scherni dei presenti e anche degli istruttori, che la considerano una cosa impropria, vedi post precedenti...), oppure con la gambata a rana, che mi riesce bene e mi da un buon sostegno e sicurezza.
Ora sono al punto che in una qualche maniera intanto a delfino ci nuoto. Non posso dire di saper nuotare a delfino, ma se non altro comincio a percepire gli equilbri della nuotata.
Rispetto allo stile libero, il punto é che a stile ci nuoti sempre. Quando ho cominciato non avevo alternativa, e quindi dovevo farlo per forza. E dai e dai, alla fine ci salti fuori.
Invece a delfino no.
Se avessi dedicato alla nuotata a delfino tutto il tempo che ho dedicato alla nuotata a stile, eh certo che adesso probabilmente a delfino ci nuotavo.
Invece uno va a nuotare dicendo "faccio il mio programmino con i soliti stili, poi magari provo un po' a delfino".
Risultato: mollo l'osso, proverò la prossima volta. Oggi continuo con il solito programma.
Invece probabilmente bisogna dedicarcisi.
Un po' come con le virate: io le provo ogni tanto contro il muretto, invece forse dovrei cominciare a farle sempre, come se fossero un momento della nuotata indispensabile quanto remare con le braccia.
Poi penso che i requisiti fisiologici (articolari, muscolari, metabolici), siano prerogativa ma anche conseguenza dell'esercizio.
Come i duroni che ti vengono sulle dita quando suoni la chitarra: ti aiutano a pigiare bene sul manico, ma si formano esercitandosi.
The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.