1,476

Re: delfino

Suo manuale federale queste cose ci sono comunque...
La respirazione va alla fine della spinta,quando le braccia sono all'altezza del seder proprio perché se le inserisci prima ti siedi o ti affacci al balcone e il movimento delle spalle risulta massacrante e,se fatto,errato e pericoloso per la colonna!praticamente,respirando prima perdi l'assetto e non scivoli più,freni il movimento.Al contrario bisogna stare più possibile distesi in acqua.Spero di essere stata chiara,il manuale lo sarà certamente più di me!

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1,477

Re: delfino

haunted ha scritto:

Guardando dei video dei 100m delfino di olimpiadi e mondiali ho notato che alcuni atleti, tra cui Phelps e Le Clos respirano ad ogni bracciata. Ma in una gara del genere non dovrebbe essere molto controproducente? Nel delfino dove la respirazione è frontale e provoca un assetto più sfavorevole esponedo più superficie all'acqua nella direzione di avanzamento rispetto alle bracciate fatte con la testa sotto. Tra l'altro ho notato che invece nei 50 respirano mai o pochissimo, come sarebbe logico pensare.
Ciao.

Me l'ero persa questa domanda.
In una gara si va alla massima andatura.
Se la durata dello sforzo è superiore a una manciata di secondi allora diventa determinante (tra le altre cose a seconda della durata effettiva) avere una buona Vo2Max.
Ma la Vo2Max è il massimo consumo di ossigeno,cioè si consuma ossigeno in gran quantità e allora occorre che lo scambio respiratorio sia adeguato.
E questo significa respirare piuttosto che no.
Poi la frequenza effettiva degli scambi respiratori dipende dal peso specifico della Vo2Max in quello sforzo di gara.
Quindi sarà più bassa nelle gare molto corte e molto lunghe,e più alta nelle gare inquadrate più specificamente in Vo2Max;sempre mantenendo le differenze tecnico metaboliche e le preferenze tra un atleta e l'altro.

Ciao

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1,478 (modificato da allievo 09-02-2014 19:19:51)

Re: delfino

Ciao Marina, esprimo il mio punto di vista, personalmente credo che, se circa 170 pagine di manuale riuscissero a fugare ogni tipo di dubbio riuscendo a dare certezze assolute in materia..beh penso che dopo 2 settimane di lettura approfondita tutti sarebbero ottimi istruttori, ho letto le pagine del manuale che trattavano l argomento "delfino" e di conseguenza   qual'e  il punto ottimale dove inserire la respirazione, ma ho pensato che  , le vostre esperienze da istruttori pluriennali potessero avere un contributo aggiuntivo a poche decine di righe, la mia esperienza in ambito sportivo (che non e' nel settore del nuoto) mi ha insegnato che i manuali sono certamente buone indicazioni , ma che spesso la pratica di tutti i giorni  ci da' imput e informazioni che sui manuali stessi possiamo non trovare,  comunque ancora grazie come sempre per il tuo contributo che e' sempre competente e esaustivo.

marina ha scritto:

Suo manuale federale queste cose ci sono comunque...
La respirazione va alla fine della spinta,quando le braccia sono all'altezza del seder proprio perché se le inserisci prima ti siedi o ti affacci al balcone e il movimento delle spalle risulta massacrante e,se fatto,errato e pericoloso per la colonna!praticamente,respirando prima perdi l'assetto e non scivoli più,freni il movimento.Al contrario bisogna stare più possibile distesi in acqua.Spero di essere stata chiara,il manuale lo sarà certamente più di me!

bbio.

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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1,479

Re: delfino

Il punto e'che...il manuale e e'una fonte autorevole e pure citabile,io no!!!!

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1,480 (modificato da allievo 09-02-2014 20:29:39)

Re: delfino

il mio pensiero e' che i manuali sono come dici tu sicuramente fonti autorevoli ma,  certamente e principalmente lo sono nelle aule o in sede d esame, , sempre a mio avviso i forum e comunque i social in genere, sono fonte inesauribili di confronto con altri utenti che contribuendo con la loro esperienza sono fonti autorevoli tanto quanto il manuale lo e' in sede d esame o di lezione. I forum sono social liberi dove e' doverosissimo  dare il proprio contributo e citare cio che sono le nostre esperienze che perché no', potrebbero andare anche contro cio' che c'e scritto sul famoso manuale.
Grazie ancora e buona serata Marina smile

marina ha scritto:

Il punto e'che...il manuale e e'una fonte autorevole e pure citabile,io no!!!!

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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1,481

Re: delfino

I manuali restano sul vago per un motivo preciso:
non esistono modelli definitivi delle nuotate,ma solo punti fermi da rispettare per tre diversi motivi:
-I regolamenti
-Le leggi della idrodinamica
-Le leggi della anatomia funzionale

Ebbene pur nel rispetto dei postulati in quei tre ambiti restano un mare di scelte tecniche possibili e lecite che non possono venire definite sbagliate a priori,ma al massimo discusse.
Poi è pur vero che invece all'atto pratico molte lo sono,o perlomeno sono meno efficaci di altre....ma resta il fatto che in teoria sono ancora valide e non è detto che con opportune variazioni non cambino radicalmente da inutili ad efficaci e la storia del nuoto è piena di questo genere di "ravvedimenti".....ed è per questo che i manuali (quelli buoni) evitano di sbilanciarsi in dogmi particolareggiati.
Sembra un limite e invece non lo è.
Va bene così perché un manuale non deve essere inteso come un prontuario o un bignami,ma solo una base di studio da cui partire per poi evolversi con l'esperienza.
Si tratta dunque di serietà.

Detto questo,il nostro forum non è un manuale e non ha quell'obbligo di equidistanza,e per questo siamo invece liberi di identificare le scelte tecniche che alla luce delle esperienze più attuali dei professionisti di settore,risultano le migliori.
Perlomeno finchè non ne verranno identificate di migliori,più efficaci e più attuali.

Ciao

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1,482

Re: delfino

Se posso trovare una analogia con lo studio e la pratica pianistica non posso dimenticare la grande mole di trattati sulla tecnica pianistica. Lavori eccellenti che si basavano sullo studio dell'anatomia, della fisica, della meccanica. Poi capitava di veder suonare pianisti con un talento eccezionale come Glenn Gould o Horowitz e ti veniva da pensare che qualsiasi insegnante "normale" di Pianforte li avrebbe demoliti e buttati fuori dalla classe. Ma quello che era anormale fino a poco tempo prima diventava, improvvisamente, normale e teorizzato........

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1,483

Re: delfino

Stefano caro,agli esami siamo stati citati più e più volte!Pertanto preciso che bisogna partire dai manuali....poi nel confronto si cresce ovvio,ma l'alfabeto si impara dai manuali!

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1,484

Re: delfino

Semplicemente...grande Stefano'62 !  Ps: chiaramente senza togliere niente a nessunaltro ma, condivido a tutto tondo questo post !

stefano '62 ha scritto:

I manuali restano sul vago per un motivo preciso:
non esistono modelli definitivi delle nuotate,ma solo punti fermi da rispettare per tre diversi motivi:
-I regolamenti
-Le leggi della idrodinamica
-Le leggi della anatomia funzionale

Ebbene pur nel rispetto dei postulati in quei tre ambiti restano un mare di scelte tecniche possibili e lecite che non possono venire definite sbagliate a priori,ma al massimo discusse.
Poi è pur vero che invece all'atto pratico molte lo sono,o perlomeno sono meno efficaci di altre....ma resta il fatto che in teoria sono ancora valide e non è detto che con opportune variazioni cambino radicalmente da inutili ad efficaci e la storia del nuoto è piena di questo genere di "ravvedimenti".....ed è per questo che i manuali (quelli buoni) evitano di sbilanciarsi in dogmi particolareggiati.
Sembra un limite e invece non lo è.
Va bene così perché un manuale non deve essere inteso come un prontuario o un bignami,ma solo una base di studio da cui partire per poi evolversi con l'esperienza.
Si tratta dunque di serietà.

Detto questo,il nostro forum non è un manuale e non ha quell'obbligo di equidistanza,e per questo siamo invece liberi di identificare le scelte tecniche che alla luce delle esperienze più attuali dei professionisti di settore,risultano le migliori.
Perlomeno finchè non ne verranno identificate di migliori,più efficaci e più attuali.

Ciao

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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1,485

Re: delfino

Ritornando al discorso della "testa in ritardo sulle braccia" e' un difetto che l'allenatore mi ha corretto.
Nel mio caso era dovuto principalmente a due fattori:
- Respirazione leggermente in ritardo
- Testa "pigra" che non voleva saperne di abbasarsi

Sulla respirazione bisogna piano pianino cercare di inserirla prima rispetto a come si e' abituati e a come "sembra normale" (anche nello stile libero avevo questo difetto).
Per il secondo punto e' stato fondamentale il consiglio di buttare LA FRONTE in acqua, e non la testa...

Poi va detto che quando non se ne ha piu' questo difetto ritorna, ma a questo punto e' colpa di un deficit muscolare come ha gia' detto Marina.

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1,486 (modificato da allievo 10-02-2014 13:15:27)

Re: delfino

ciao Paolo82, mi chiedevo, a te l istruttore  riguardo al  fatto che anticipavi la testa rispetto alle bracciata ha detto che  dipendeva da un leggero ritardo nella respirazione e che quindi dovevi anticiparla hmm?  Sto facendo un po di confusione perché  marina prima mi spiegava che per ovviare a questo problema e' giusto inserire la respirazione a fine spita. Ma allora quand'è questo benedetto momento dove inserire la respirazione per ovviare di entrare contemporaneamente testa/braccia? nell ultimissima fase della bracciata e quindi a fine spita? va' anticipata come diceva a te l i struttore? confusione.... hmm 

Paolo82 ha scritto:

Ritornando al discorso della "testa in ritardo sulle braccia" e' un difetto che l'allenatore mi ha corretto.
Nel mio caso era dovuto principalmente a due fattori:
- Respirazione leggermente in ritardo
- Testa "pigra" che non voleva saperne di abbasarsi

Sulla respirazione bisogna piano pianino cercare di inserirla prima rispetto a come si e' abituati e a come "sembra normale" (anche nello stile libero avevo questo difetto).
Per il secondo punto e' stato fondamentale il consiglio di buttare LA FRONTE in acqua, e non la testa...

Poi va detto che quando non se ne ha piu' questo difetto ritorna, ma a questo punto e' colpa di un deficit muscolare come ha gia' detto Marina.

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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1,487

Re: delfino

Aggiungo, che i manuali fondamentalmente non si sbilanciano perchè NON C'E' mai e in alcun caso una causa univoca che provoca un determinato errore... ci possono essere pure 10 motivi diversi che portano ad effettuare lo stesso errore,  come in questo caso della testa.

La differenza tra istruttori e istruttori è dettata da questo, c'è chi riesce a riconoscere le cause principali e nascoste del problema e che invece si limita a dire, entra prima con la testa, quando magari il ragazzo in questione ci prova da settimane senza riuscirci.. allora deve sorgere spontanea una domanda... è un piombo chi ho in acqua, o sono un piombo io da un punto di vista mentale e tecnico?? è quasi sempre la seconda opzione wink

I manuali ti offrono gli STRUMENTI e quell'elasticità mentale che inoltre si forma lavorando e facendo esperienza per capire magari cosa si nasconde dietro a ogni errore e trovare anche in modi nuovi e diversi soluzioni a problemi mai avuti anche dopo 30 anni di carriera... questo significa essere elastici mentalmente, ragionare sull'insieme... e non solo sul braccio che va storto, quello lo vede pure un esordiente b.

Per esempio prima si è parlato degli esercizi di delfinizzazione , sono utilissimi in soggetti molto rigidi, per insegnare loro di stare un pò più sciolti in acqua, meno rigidi, poichè se restano rigidi a delfino sono paragonabili davvero a tavole di legno che remano...  ad esempio sotto questo punto di vista posso utilizzare un esercizio per corregge un errore  in questo caso la testa inseieme ad altri esercizi di tecnica, senza nemmeno chiedere al ragazzo dai una capocciata in acqua...

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1,488

Re: delfino

allievo ha scritto:

ciao Paolo82, mi chiedevo, a te l istruttore  riguardo al  fatto che anticipavi la testa rispetto alle bracciata ha detto che  dipendeva da un leggero ritardo nella respirazione e che quindi dovevi anticiparla hmm?  Sto facendo un po di confusione perché  marina prima mi spiegava che per ovviare a questo problema e' giusto inserire la respirazione a fine spita. Ma allora quand'è questo benedetto momento dove inserire la respirazione per ovviare di entrare contemporaneamente testa/braccia? nell ultimissima fase della bracciata e quindi a fine spita? va' anticipata come diceva a te l i struttore? confusione.... hmm 

Paolo82 ha scritto:

Ritornando al discorso della "testa in ritardo sulle braccia" e' un difetto che l'allenatore mi ha corretto.
Nel mio caso era dovuto principalmente a due fattori:
- Respirazione leggermente in ritardo
- Testa "pigra" che non voleva saperne di abbasarsi

Sulla respirazione bisogna piano pianino cercare di inserirla prima rispetto a come si e' abituati e a come "sembra normale" (anche nello stile libero avevo questo difetto).
Per il secondo punto e' stato fondamentale il consiglio di buttare LA FRONTE in acqua, e non la testa...

Poi va detto che quando non se ne ha piu' questo difetto ritorna, ma a questo punto e' colpa di un deficit muscolare come ha gia' detto Marina.

No aspetta, il mio problema e' quello che avevi esposto tu, ossia la testa in ritardo rispetto alla bracciata.
Ora per correggerlo il mio allenatore mi ha detto di ANTICIPARE la respirazione, anticipare rispetto a come ero abituato a fare.
Mimando adesso il movimento mi rendo conto di inserire la respirazione a fine spinta, probabilmente ho ormai interiorizzato il movimento "giusto", prima mi veniva "naturale" inserire la respirazione dopo, e adesso che provo a visualizzare movimento "scorretto" ne capisco appieno gli svantaggi: una posizione sull'acqua piu' "in piedi" (tipo la farfalla) ed una torsione innaturale del collo.

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1,489

Re: delfino

marina ha scritto:

Stefano caro,agli esami siamo stati citati più e più volte!Pertanto preciso che bisogna partire dai manuali....poi nel confronto si cresce ovvio,ma l'alfabeto si impara dai manuali!

Appunto.

In che senso citati....di quali esami stai parlando ?

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1,490 (modificato da nove 10-02-2014 15:39:22)

Re: delfino

@Allievo la respirazione dovrebbe venire naturale nella fase terminale di spinta che accompagnata con una battuta di gambe rende "naturale" alzare la testa, quanto basta (poco direi), per respirare con il mento in appoggio sull'acqua.

@Thorpe la tua #1487 e' stata incorniciata nei preferiti big_smile

Saluti N_

Buona bracciata a tutti -__-

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1,491

Re: delfino

Agli esami di istruttore!!!!!!!!!!!!!!!!!

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1,492

Re: delfino

Non sono molto d'accordo con il fatto che la gambata propulsiva sia quella che di cui parla Nuotix, un mio compagno di squadra ad esempio accenna un colpo giusto giusto per favorire la respirazione, ma la frustata seria lo da' quando le mani entrano.
Sinceramente non saprei cosa faccio io, martedi' ci faccio caso e vi dico
smile

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1,493

Re: delfino

hai ragione, ho scritto male. cancello il mio post

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1,494 (modificato da allievo 10-02-2014 19:59:22)

Re: delfino

appunto, tu parli che per risolvere il problema ti e' stato consigliato di anticipare, qua invece leggo che la respirazione non va anticipata ma bensi' fatta possibilmente nell ultima fase della passata e piu' specificatamente a fine spinta...

Paolo82 ha scritto:
allievo ha scritto:

ciao Paolo82, mi chiedevo, a te l istruttore  riguardo al  fatto che anticipavi la testa rispetto alle bracciata ha detto che  dipendeva da un leggero ritardo nella respirazione e che quindi dovevi anticiparla hmm?  Sto facendo un po di confusione perché  marina prima mi spiegava che per ovviare a questo problema e' giusto inserire la respirazione a fine spita. Ma allora quand'è questo benedetto momento dove inserire la respirazione per ovviare di entrare contemporaneamente testa/braccia? nell ultimissima fase della bracciata e quindi a fine spita? va' anticipata come diceva a te l i struttore? confusione.... hmm 

Paolo82 ha scritto:

Ritornando al discorso della "testa in ritardo sulle braccia" e' un difetto che l'allenatore mi ha corretto.
Nel mio caso era dovuto principalmente a due fattori:
- Respirazione leggermente in ritardo
- Testa "pigra" che non voleva saperne di abbasarsi

Sulla respirazione bisogna piano pianino cercare di inserirla prima rispetto a come si e' abituati e a come "sembra normale" (anche nello stile libero avevo questo difetto).
Per il secondo punto e' stato fondamentale il consiglio di buttare LA FRONTE in acqua, e non la testa...

Poi va detto che quando non se ne ha piu' questo difetto ritorna, ma a questo punto e' colpa di un deficit muscolare come ha gia' detto Marina.

No aspetta, il mio problema e' quello che avevi esposto tu, ossia la testa in ritardo rispetto alla bracciata.
Ora per correggerlo il mio allenatore mi ha detto di ANTICIPARE la respirazione, anticipare rispetto a come ero abituato a fare.
Mimando adesso il movimento mi rendo conto di inserire la respirazione a fine spinta, probabilmente ho ormai interiorizzato il movimento "giusto", prima mi veniva "naturale" inserire la respirazione dopo, e adesso che provo a visualizzare movimento "scorretto" ne capisco appieno gli svantaggi: una posizione sull'acqua piu' "in piedi" (tipo la farfalla) ed una torsione innaturale del collo.

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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1,495

Re: delfino

Paolo82 ha scritto:

Non sono molto d'accordo con il fatto che la gambata propulsiva sia quella che di cui parla Nuotix, un mio compagno di squadra ad esempio accenna un colpo giusto giusto per favorire la respirazione, ma la frustata seria lo da' quando le mani entrano.
Sinceramente non saprei cosa faccio io, martedi' ci faccio caso e vi dico
smile

Io non so di quale post di nuotix parli,mi è sfuggito o non lo ricordo,ma ti dico come stanno le cose.

La frustata (non si dice mai gambata,non è una gambata) propulsiva è quella del momento in cui entrano le braccia in acqua,e su questo non si discute ed è scritto su tutti i manuali ed è uno dei punti fermi di cui parlavo sopra.
Si definisce propulsiva per il solo motivo che nel momento in cui avviene è l'unica azione propulsiva disponibile.

Quella in fase di spinta invece si chiama frustata di sostegno e si chiama così perché fornisce sostegno al bacino prima del momento più critico della nuotata che ne determina l'abbassamento,cioè la fuoriuscita delle braccia.
NON può essere definita propulsiva perché in quel momento c'è la spinta di braccia che invece è molto più propulsiva ed è quindi l'unico accento propulsivo in quel momento.
Per il semplice fatto che per quanto assestate forza di gambe non aggiungerete niente alla propulsione.
Esempio tipico:
se avete una vettura che ha ruote motrici davanti che vanno a 60 km\h e quelle posteriori a 20 km\h,la velocità del mezzo NON sarà 80 bensì rimarrà 60.

Possiamo discutere sul fatto che la più potente sia la prima o la seconda,questo si,ma la funzione propulsiva è della prima mentre la seconda serve solo a sostenere il bacino.
Una volta si diceva che la più potente e profonda era la seconda,mentre la prima (propulsiva) stretta e con poca preparazione non poteva risultare più forte.
Oggi si ritiene che possa essere vero il contrario,cioè che convenga dosare la forza della seconda per evitare grande dispendio con poco profitto propulsivo,mentre convenga convogliare la forza (mantenendo però la strettezza della preparazione alla frustata) nella prima,per contrastare il più possibile la decelerazione inerziale conseguente alla pausa propulsiva durante il recupero di braccia.

Io propendo per questa seconda impostazione,e anche la scuola nuoto federale pubblicata nel 2013.

Ciao

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1,496 (modificato da Lawliet 11-02-2014 00:19:44)

Re: delfino

E io che cercavo di fare più potente la frustata quando le mani spingono e poi una frustata leggera quando le mani entrano in acqua.
Allora devo cambiare un pò il pensiero di cercare di farla più forte la frustata quando sto per spingere..
http://www.youtube.com/watch?v=8YKqgc0pYFY
qua anche se sta "allungato" però sembra più potente quando spinge con le mani.

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1,497 (modificato da Thorpe 11-02-2014 00:57:10)

Re: delfino

nove ha scritto:

@Allievo la respirazione dovrebbe venire naturale nella fase terminale di spinta che accompagnata con una battuta di gambe rende "naturale" alzare la testa, quanto basta (poco direi), per respirare con il mento in appoggio sull'acqua.

@Thorpe la tua #1487 e' stata incorniciata nei preferiti big_smile

Saluti N_

wha addirittura tongue

cmq, non si discute su sta cosa, la propulsiva è la prima,  la seconda è di sostegno, la cosa trae in inganno perchè molti atleti  effettivamente danno la sensazione che la " accennino, ma è per la dinamica della nuotata stessa, spesse volte anche sbagliata, che magari nel momento di spinta alzando eccessivamente la testa e come conseguenza abbassando ancora di più il bacino che è giàbasso per la normale fuoriuscita delle braccia costringe il nuotatore  a tirare una bomba invece che una seconda gambata... per poi magari accennare appena quella dopo...

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1,498

Re: delfino

Lawliet ha scritto:

qua anche se sta "allungato" però sembra più potente quando spinge con le mani.

E' una illusione ottica determinata dal fatto che durante quella frustata il corpo è al suo apice di propulsione;solo che è generata dalla bracciata,non dalla frustata.

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1,499

Re: delfino

allievo wrote:
"appunto, tu parli che per risolvere il problema ti e' stato consigliato di anticipare, qua invece leggo che la respirazione non va anticipata ma bensi' fatta possibilmente nell ultima fase della passata e piu' specificatamente a fine spinta..."

Di nuovo, anticipata rispetto a come la facevo prima, probabilmente io alzavo la testa durante il recupero.
Alla fine si tratta di frazioni di secondo.

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1,500

Re: delfino

Paolo82 ha scritto:

allievo wrote:
"appunto, tu parli che per risolvere il problema ti e' stato consigliato di anticipare, qua invece leggo che la respirazione non va anticipata ma bensi' fatta possibilmente nell ultima fase della passata e piu' specificatamente a fine spinta..."

Di nuovo, anticipata rispetto a come la facevo prima, probabilmente io alzavo la testa durante il recupero.
Alla fine si tratta di frazioni di secondo.

Paolo dovresti farti fare un video.

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