1 (modificato da Ludlum 29-01-2013 16:05:14)

Argomento: Agonismo

Salve, ho 18 anni e faccio nuoto da quando ne ho 5, però lo praticavo solo nei mesi estivi perché il mio paese non ha una piscina coperta, dall'anno scorso ho cominciato a fare nuoto anche durante il periodo invernale in una città che dista 1 ora e 25 minuti di macchina, quest'anno sto andando 2 volte a settimana ad allenarmi in questa città facendo 50/45 minuti di nuoto intenso per ogni seduta d'allenamento, diciamo che so nuotare bene il delfino, la rana e lo stile libero, il dorso invece è sempre stata la mia pecca, nonostante mi alleno poco riesco a chiudere i 50 m stile intorno ai 25/26 secondi, oltre a questi 2 allenamenti in piscina, nel mio paese vado 2 volte a settimana in palestra e faccio esercizi a corpo libero( tac fit commando) e uso anche la bulgarian bag, quindi grazie anche a questi altri 2 allenamenti riesco a tenermi in allenamento, la mia domanda é la seguente, l'anno prossimo cominceró l'università e vorrei cominciare anche a fare agonismo serio (perché comunque non ci ho mai provato) sapreste dirmi se ho qualche possibilità di riuscire a supportare gli allenamenti, e anche se la squadra fosse disposta a prendermi in età così avanzata? Da premettere che ho il certificato per praticare sport a livello agonistico, grazie per la disponibilità smile

Condividi sui social

2

Re: Agonismo

50 metri in 25 secondi .... bhe è un buon tempo che l'agonista medio ha nelle braccia, (si va dai 22 e mezzo a quellic he fanno anche 30) se si parla di agonismo ovviamente, se si parla di master è un tempo eccellente, che porta quasi sempre al podio.... non vedo perchè non dovrebbero prenderti, anche se nn ce la faresti con l'allenamento sicuramente dopo un primo periodo di rodaggio riusciresti ad incrementare anche la tua base aerobica e stare dietro ad allenamenti più pesanti, ovviamente dipende dal gruppo nel quale intendi entrare, ma non penso facciano troppo gli schizzinosi...

Condividi sui social

3

Re: Agonismo

appeno ho letto 18 anni, avrei detto di no.

appena ho letto che fai 25/26 sec i 50 sl e ti alleni in acqua appena 2volte a settimana per meno di 1 ora circa....direi che non avrai nessun probelma a trovare una squadra pronta ad ospitarti
bravo, i miei complimenti smile

quanto alla fatica.....bé anche il miglior agonista soffre durante gli allenamenti metabolicamente impegnativi. in ogni caso condiera che, ogni volta si fa qualcosa di nuovo sotto questo punto di vista, all'inizio si soffia parecchio smile

Condividi sui social

Re: Agonismo

Ludlum ha scritto:

la mia domanda é la seguente, l'anno prossimo cominceró l'università e vorrei cominciare anche a fare agonismo serio (perché comunque non ci ho mai provato) sapreste dirmi se ho qualche possibilità di riuscire a supportare gli allenamenti, e anche se la squadra fosse disposta a prendermi in età così avanzata?

La risposta è no,è davvero molto difficile.
I tuoi coetanei di una squadra agonistica si fanno anche 11 allenamenti a settimana per un totale di circa 70\80 km,e per arrivare a reggerli ci vogliono anni e anni di preparazione generale che si fanno negli anni degli esordienti e di categoria.
Bene che vada potresti trovare una squadra di rango non troppo elevato che se ne fa solo 4 o 5 ma sarebbero sempre quei 6 o 7 km al giorno,e resta il fatto che i tuoi tempi sono parecchio alti e l'allenatore troverebbe difficile inserirti nelle ripetute,che sarebbero eseguite su passi elevatissimi per le tue capacità.
Non è impossibile sia chiaro,ma non troverai facilmente squadre disposte a metterti in corsia in mezzo a veri e propri squali che viaggiano quasi in aerobico i tempi che tu fai in gara,a meno che non siano società con problemi di utenza (bisogno di iscrizioni).
Magari potresti provare con i master,e allenarti con loro in attesa di arrivare ai 20 anni di età (al millesimo,cioè da compiere nell'anno sportivo) e partecipare agli under 25,come fanno altri tuoi coetanei che ho io in squadra e che viaggiano più o meno sui tuoi tempi,ma non credere di vincere facile.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

5

Re: Agonismo

io però la penso leggemrente in modo diverso.
vero che rispetto ai suoi coetanei parte parecchio svantaggiato, verissimo che gli mancano tanti km di preparazioni che si costruisce anno dopo anno.
però è anche vero nuotare un 50 sl 25 alto/26 alto con la miseria di 2 allenamenti settimanali che durano meno di 1 ora e suppongo senza carico specifico, bhé è un risultato di tutto rispetto tutt'altro che trascurabile.
di certo non potrà andare in corsia con quelli più bravi, ma alla luce di cui sopra un programma più leggero non mi sembra utopico

Condividi sui social

6

Re: Agonismo

Si  la penso come te nuotix,  dipende dove vuole entrare, come ho scritto sopra, nn avrebbe difficoltà col tempo a metabolizzare l'allenamento di una squadra agonistica di medio livello, per fare 25 vuol dire che ha cmq una certa dote tecnica, col tempo e l'allenamento può sicuramente incrementare notevolmente le sue capacità condizionali....

Condividi sui social

Re: Agonismo

nuotix ha scritto:

io però la penso leggemrente in modo diverso.
vero che rispetto ai suoi coetanei parte parecchio svantaggiato, verissimo che gli mancano tanti km di preparazioni che si costruisce anno dopo anno.
però è anche vero nuotare un 50 sl 25 alto/26 alto con la miseria di 2 allenamenti settimanali che durano meno di 1 ora e suppongo senza carico specifico, bhé è un risultato di tutto rispetto tutt'altro che trascurabile.
di certo non potrà andare in corsia con quelli più bravi, ma alla luce di cui sopra un programma più leggero non mi sembra utopico

Il fatto che un diciottenne ottenga 26" con pochi allenamenti non implica che se aumenta il volume possa colmare il divario con quelli che quel volume lo hanno fatto invece da giovanissimi,cioè quando produce quegli adattamenti fisiologici che poi sono irripetibili in età più avanzata,e che sono il requisito per viaggiare a certi livelli.
Farsi magari anche tremila km a 18 anni NON produce i risultati fisiologici che gli stessi km producono a 12-13 anni,e che sono perduti per sempre se non li fai a quell'età,e non potrai mai più ottenerli nemmeno con 300mila km o 3 milioni,perchè è semplicemente troppo tardi.

Non è che siccome fa cosi "poco" con pochi allenamenti allora chissà quanto farà se si allena.
Non vuol dire niente,il cronometro non misura quei requisiti che gli altri hanno ma lui invece no,e che sono quelli che permettono agli allenamenti di produrre effetti.
Se comincerà ad allenarsi sarà già tanto se migliora di un secondo.
Al massimo potrà ottenere un miglioramento di un paio di secondi e già è quasi utopia,perchè più in basso scendi e più piccoli sono i margini di miglioramento,e i professionisti,seppur dispongano dei requisiti che un tardivo non potrà mai avere,viaggiano su previsioni di miglioramento dell'ordine non di secondi interi,bensì di miseri decimi.
Quindi quei 4 o 5 secondi che gli mancano non sono pochi,ma sono invece un abisso incolmabile.

Nessuna squadrà investirà preziosissimo spazio acqua per riuscire a gestire un diciottenne che viaggia sugli stessi tempi in cui viaggiano i suoi coetanei quando mollano per passare ai masters.
Quello stesso spazio acqua preferiranno destinarlo ai ragazzi che hanno già tempi ben poco più alti,e i requisiti giusti per vederli calare grazie agli allenamenti.
Si chiamano infatti "requisiti di allenamento" (cioè requisiti utili a resistere agli allenamenti futuri e a farli fruttare a dovere),che sono l'obbiettivo degli allenamenti da ragazzini,e si possono ottenere solo a quell'età.

Il suo posto non è nell'agonismo,è troppo tardi,il suo posto è nei masters,e non è per niente una cattiva notizia.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

8

Re: Agonismo

stefano '62 ha scritto:

Farsi magari anche tremila km a 18 anni NON produce i risultati fisiologici che gli stessi km producono a 12-13 anni,e che sono perduti per sempre se non li fai a quell'età,e non potrai mai più ottenerli nemmeno con 300mila km o 3 milioni,perchè è semplicemente troppo tardi.

quali sono i risultati e fisiologici che si ottengono a 12-13 anni e perché non è più possibile riprodurli anche dopo quell'età??

non discuto che, se ludlum si allenasse come si deve, magari scenderebbe di 1 solo secondo (che sui 50m vale tantissimo). non discuto neanche sulla qualità dell'allenamento che se fatto ad una certa età genera effetti diversi che in un'altra.
di certo ne sai molto più di me.
però a me viene in mente il caso di ciclisti che sono arrivati ai massimi livelli pur avendo cominciato molto tardi rispetto ai loro coetanei. mi vengono in mente i casi di cunego e contador che hanno cominciato solo 15 anni e sono certo che esitano dei professionisti che hanno iniziato ad allenarsi anche più tardi (se non ricordo male un ciclista professionista, di cui non ricordo il nome, ha iniziato addirittura a17/18 anni e qualche anno fà aveva tenuto per un paio di giorni la maglia rosa.....se la memoria non mi inganna).

ora, io faccio questo ragionamento.
sebbene il nuoto ed il ciclismo non siano equiparabili sotto il profilo tecnico, secondo me lo sono eccome sotto il profilo fisiologico/metabolico perché entrambi richiedono valori notevolissimi sotto e sopra la soglia che solo atleti iperevoluti possono esprimere. eppure, se seguissimo il tuo ragionamento che certamente si fonda su dati scientifici, quei ciclisti a cui facevo riferimento pocanzi, non avrebbero potuto arrivare dove sono arrivati.
che ne pensi??

Condividi sui social

Re: Agonismo

nuotix ha scritto:
stefano '62 ha scritto:

Farsi magari anche tremila km a 18 anni NON produce i risultati fisiologici che gli stessi km producono a 12-13 anni,e che sono perduti per sempre se non li fai a quell'età,e non potrai mai più ottenerli nemmeno con 300mila km o 3 milioni,perchè è semplicemente troppo tardi.

quali sono i risultati e fisiologici che si ottengono a 12-13 anni e perché non è più possibile riprodurli anche dopo quell'età??

Efficienza dei sistemi metabolici all'interno della cellula,grazie alla velocità di produzione e impiego di determinati enzimi necessari ai processi fisiologici,che dunque diventano più efficienti e rapidi.
Si ottengono sputando sangue a quell'età e basta,provarci dopo senza averlo fatto anche prima è semplicemente impossibile.

Esistono due periodi precisamente determinati nella vita di un essere umano,durante i quali l'organismo si concentra specificamente e sensibilmente su una particolare fase della costruzione della persona che sarà da adulto.
Fase sensibile coordinativa e fase sensibile metabolica
La prima dura dai 4 anni di età (circa) alla pubertà (età biologica,non anagrafica) e in quel periodo l'organismo si concentra quasi esclusivamente sulla costruzione e sviluppo delle capacità coordinative appannaggio del sistema nervoso.
Dopo quel periodo tali adattamenti rallentano enormemente e alcune peculiarità coordinative possono addirittura venire precluse per sempre
La seconda fase comincia alla pubertà nel momento in cui l'organismo smette di assegnare priorità alle capacità nervose-coordinative e pone l'accento invece sulla costruzione delle capacità condizionali,alle quali è preposto il sistema metabolico,sia catabolico sia anabolico.
E' in questa fase che si sviluppano più velocemente i muscoli e le capacità peculiari dei sistemi energetici.
Questa fase termina insieme all'adolescenza,17 o 18 anni biologici.

Ebbene se durante il periodo dalla pubertà alla adolescenza ti alleni in certi modi il fisico è specificamente orientato su quello e si adegua e stampa una particolare configurazione della sua "memoria anabolica enzimatica",dopodichè se da grande magari stai anche anni senza allenarti,il tuo organismo sarà comunque sempre in grado di andare a fare "download" di quella foto anabolica e ricorderà di essere in grado di riprodurla (è grazie a questo requisito che l'ex-agonista può tornare a fare tempi bassissimi da master anche dopo anni e anni di quaresima).
E se ovviamente quegli enzimi oramai sono stati bruciati da anni,comunque il fisico si "ricorderà" di essere stato capace di produrli e usarli così rapidamente,e con un pò di esercizio tornerà ad essere in grado di rifarlo.
Se invece in quel periodo della tua vita non hai fatto un cazzo,la tua foto della "memoria anabolica enzimatica"sarà PER SEMPRE più o meno quella di un nerd (rispetto agli agonisti) e MAI E POI MAI sarai in grado di produrre quegli enzimi a quella velocità,nemmeno sputando sangue o facendo un patto col diavolo.....e non avrai mai più possibilità di modificarla e di raggiungere le prestazioni di chi invece si è fatto il mazzo durante quel periodo,chiamato "Fase sensibile metabolica".
Certo sto parlando dei risultati di livello superiore e invece qualche adeguamento di livello minore lo si può sempre ottenere,e con il giusto impegno anche se tardivo,anche il peggior nerd può diventare un tizio molto pericoloso da infastidire,anche per l'ex sportivo che invece abbia smesso di tenersi in forma........ma MAI E POI MAI potrà ambire a colmare il divario prestativo con quelli che hanno costruito un quadro enzimatico particolare quando era il momento giusto e poi hanno continuato ad alimentarlo per motivi agonistici.
Lo ha stabilito la Natura e non ci si può fare niente,credetemi e rassegnatevi,non esiste una sola misera possibilità nemmeno su un miliardesimo che un diciottenne che non si è allenato negli ultimi anni dell'adolescenza possa ricominciare e poi colmare il divario con chi invece lo ha fatto......l'unica via possibile sono i Masters,e anche li agli inizi farebbe fatica perchè ho visto degli under 25 girare sui 23 secondi il 50 e 53 secondi il 100,e il record del mondo dei quarantenni sul 100 è 50 secondi e tre decimi.


Allo stesso modo in cui passata la pubertà non sarai mai più in grado di riprodurre la particolare connotazione coordinativa che è possibile ottenere prima della pubertà,e che proprio per questo motivo viene chiamato "Fase sensibile coordinativa",e che è quello che serve per nuotare ai più alti livelli tecnici,ed è il motivo per cui pur potendo imparare a nuotare anche molto più che dignitosamente a qualsiasi età........comunque il nuotatore agonista di successo con tecnica stra-superlativa abbinata a grandissima condizione fisica......non ha MAI iniziato a nuotare oltre ai nove massimo dieci anni (preferibilmente sei o sette).
Anche qui,questione della nostra particolare Natura.

Per quanto possa sembrare ingiusto,non ci si può fare niente.

PS
Quello che hai detto circa il ciclismo e altri sport similari di grande resistenza,è soltanto la dimostrazione di quanto sia determinante (ed endemico) il fenomeno del doping per emergere in quegli sport.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

Re: Agonismo

Una ennesima dissertazione per me assolutamente nuova e interessantissima.
Consentitemi un excursus: perché tanti fondamenti di educazione fisica che apprendo per sommi capi in questo forum non sono l'ABC dei programmi scolastici fin dalle elementari?
Cavolo, basterebbe proprio poco, ma poche altre cose sarebbero importanti da insegnare come imparare a capire come funziona il proprio corpo dal punto di vista dell'efficienza!
O forse sono stato io che non ho avuto la fortuna di avere insegnanti competenti o motivati in questo senso, ma ho imparato a pensare che sarebbe una materia da affrontare con assoluta serietà e costruttività.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

Condividi sui social

Re: Agonismo

Cirone Furioso ha scritto:

Una ennesima dissertazione per me assolutamente nuova e interessantissima.
Consentitemi un excursus: perché tanti fondamenti di educazione fisica che apprendo per sommi capi in questo forum non sono l'ABC dei programmi scolastici fin dalle elementari?

Davvero non ci arrivi ?
Divide et impera.
Nessun vero tiranno consentirebbe una educazione davvero utile a quelli che vuole tenere sotto al suo tacco.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

12

Re: Agonismo

@stefano
ho capito
grazie

@cirone
sono dell'idea che un paese serio con politici seri (quindi non il nostro) dovrebbe imporre per legge ai bambini di frequentare almeno 1 ora settimanale di nuoto (per evitare spiacevoli incidenti più che altro).
questo sarebbe il minimo sindacale, figuariamoci insegnare quello che auspicavi tu.

Condividi sui social

13

Re: Agonismo

Assolutamente d'accordo con stefano si può riassumere, appunto dando uno sguardo alla tabella delle fasi sensibili, e come nelle varie fasi si possano apprendere meglio alcuni aspetti prima coordinativi e poi condizionali....

nuotix il cicilismo è un altro sport che nn richiede da un punto di vista coordinativo nemmeno 1 miliardesimo degli adattamenti specifici che necessita il nostro sistema nervoso per IMPARARE a muoversi in un ambiente sconosciuto... cioè l'acqua.

Per farvi capire come sono importanti queste fasi vi faccio un esempio, se paradossalmente immaginassimo di non far camminare un bambino nei primi anni della sua vita, gli provocheremmo un danno coordinativo enorme che si porterebbe dietro per il resto della sua vita.

Personalmente però io credo che l'agonismo come i maser sia un ambiente esso stesso eterogeneo, che a differenza dei master però punta verso l'eccellenza, quindi il minimo di un agonista nn sarà come il minimo di un master ecco, e credo che il ragazzo in questione seppur  cominciando tardissimo potrebbe cmq ottenere ottimi risultati e ADATTAMENTI che si verificano pure a 90 anni di età, in percentuale inferiore, il nostro corpo resta una macchina quasi perfetta e anche se quelle fasi sensibili sono passate l'allenamento innescherà comunque delle reazioni fisiologiche che gli permetteranno di andare più forte e resistere di più ad allenamenti che magari ora nn riesce a fare.

Quindi luddlum mettiti in gioco!!! consapevole del fatto che il tuo obiettivo nn sarà arrivare primo, ma sfidare te stesso e i tuoi tempi, che tu faccia agonismo o faccia i master il succo nn cambia!! mettiti in gioco con forza e volontà si migliora e come miglioramento nn si intende scendere 1 secondo a gara , ma anche 1 secondo dopo 2 anni di allenamenti a una certa età e con un certo tempo da migliorare, è un buon risultato .

Condividi sui social

14

Re: Agonismo

Thorpe ha scritto:

nuotix il cicilismo è un altro sport che nn richiede da un punto di vista coordinativo nemmeno 1 miliardesimo degli adattamenti specifici che necessita il nostro sistema nervoso per IMPARARE a muoversi in un ambiente sconosciuto... cioè l'acqua.

Che il nuoto e il ciclismo distino anni di luce sotto il profilo coordinativo non ci piove.

Però io li paragonavano sotto il profilo metabolico: il ciclismo non è il calcio e per pedalare tutti i giorni per 4/5 ore al giorno, al di là del doping, è indispensabile essere atleti iperevoluti così come nel nuoto.

Condividi sui social

Re: Agonismo

Nuotix è una leggenda quella che più a lungo lavori e più è faticoso.
Anzi più a lungo lavori e più ci si sposta sull'aerobico blando,per definizione il lavoro meno faticoso che esiste a dispetto della quantità di energia disperse,perchè tanto quando finiscono ti fermi e basta.
Ma la deplezione di glicogeno è solo uno dei tanti parametri della fatica,e nemmeno il peggiore,che vedono invece lo stress nervoso muscolare e metabolico in primo piano.
(Nel senso di produzione di substrati,accumulo di schifezze e usura dei sistemi che nell'aerobico blando non si verificano mai)  .
Per definizione i lavori più intensi NON sono quelli che durano ore a regimi bassi o medi (alti è impossibile per definizione),e nemmeno quelli che durano esplosivamente per pochi secondi.
Ma sono invece quelli la cui durata si misura in minuti,fino ad un massimo di una mezz'ora.
I peggiori in assoluto sono quelli attorno ai due minuti.
Da li si scende progressivamente fino al minuto circa,e si sale fino ai 20-25 minuti.
Quello è il range dell'incubo.

Gli sport il cui svolgimento dura di più (o di meno) sono per definizione i meno pesanti.
La leggenda del calcio e del ciclismo che vengono contrabbandati come roba da eroi (pesanti si,ma esiste di peggio),si distrugge in quattro e quattr'otto facendo notare che se una partita di calcio dura ben 90 minuti e una gara ciclistica intere ore....invece una partita di pallanuoto,o il sincronizzato,oppure un 800 metri piani o tanti altri esempi sportivi,durano la somma di poche manciate di minuti che sarebbe fisiologicamente impossibile prolungare senza causare infarti o ictus,a dimostrazione della pesantezza vera e concreta di quelle discipline,spesso i cui soli allenamenti quotidiani (infatti) durano quelle ore che per esempio nel calcio si spendono solo una volta a settimana.
Altro che calcio e ciclismo,alla faccia dei proclami e strombazzamenti pseudo-epici dei media ignoranti e interessati,i veri supereroi stanno altrove,e senza bisogno di polverine.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

16

Re: Agonismo

Grande stefano, è quello che cerco di far capire da una vita alle persone con cui mi cimento in tali discussioni, ma essendo un istruttore di nuoto, pensano che parlo per partito preso... purtroppo bisogna conoscere determinate nozioni per comprendere che determinati allenamenti nel nuoto sono a dir poco "infernali"....

sentirsi morire ma continuare a tirare come un dannato......

Condividi sui social

Re: Agonismo

Mi sa che non avete mai pedalato

Condividi sui social

Re: Agonismo

Certo che abbiamo pedalato,e sappiamo che pedalare per un'ora a passo elevatissimo è molto più faticoso che farlo per 5 ore a passo un pò meno elevato (farlo ugualmente elevato è impossibile per una nota legge fisiologica).
Tu invece hai mai fatto 5 ore di nuoto al giorno a medio-alta intensità,infilandoci dentro un 5 x 400 a intensità di gara (210 pulsazioni minuto e 14-20 Mm\litro di lattato,smaltibili mediamente in 210 minuti) riposando 2 minuti tra uno e l'altro ?
Sai che gli allenamenti di Phelps costavano 12mila Kcal al giorno,molto peggio che fare una gara di maratona al giorno ?
Quello che i ciclisti o i calciatori (sport parecchio più facile del ciclismo,che invece non è certo uno scherzo) fanno in gara i nuotatori lo fanno ogni giorno in allenamento.

Il punto è che il ciclismo è uno sport di resistenza aerobica (quello standard su strada,almeno),il calcio pure (con l'aggiunta della destrezza) e anche il nuoto di fondo che è lo sport più simile al ciclismo,quasi gemello.
E lo è ogni sport che nei momenti di gara dura più di un'ora,e non è possibile negarlo dato che oltre ai 60 minuti quello che domina è PER DEFINIZIONE la resistenza aerobica,cioè il parametro metabolico in assoluto più easy che esista;quello che si consiglia ai vecchietti cardiopatici per tenersi in forma.
Invece gli altri sport acquatici (in vasca) sono sport di RESISTENZA ALLA FORZA,parametro metabolico molto pericoloso e usurante,e spaziano fino alla POTENZA AEROBICA,il parametro più pericoloso e usurante che esista,e invece la resistenza aerobica (parametro facile) la usano solo per RIPOSARSI tra un allenamento pesante e l'altro.
Ecco perchè non ci impressiona il fatto che il giro d'Italia si faccia tutti i giorni per qualche settimana....noi abbiamo fatto la stessa cosa tutti i giorni per parecchi ANNI,e si trattava "solo" di allenamento.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

19

Re: Agonismo

Da un punto di vista metabolico il tuo discorso non fa una piega, pero' negli sport di resistenza non si puo' prescindere dal punto di vista mentale.

Da appassionato di montagna mi diletto in escursioni, arrampicate, trail running, mountain bike...e capita di arrivare allo stremo, ma di dover comunque andare avanti, magari per ore.
Poi nelle attivita' outdoor c'e' il vento, il freddo, il caldo, il sole, la fame, la sete...
Poi in alcune attivita' di montagna c'e' un'altra componente mentale, che prescinde dalla fatica, ossia l'attenzione, il saper prendere le decisione giuste, mantenere il sangue freddo, anche questo e' molto usurante, ma qui sono decisamente off topic...

Comunque adesso sono in una squadra master, e rispetto al nuoto libero i miei allenamenti sono decisamente aumentati per qualita', e in percentuale minore anche per volume.
Capisco che l'agonista sia ancora qualche gradino in su, io l'ho praticato quasi 20 anni fa, e non posso ricordare...

Condividi sui social

Re: Agonismo

Infatti finire il tour de France è più riposante che fare una gara di 50mt in piscina.
Già già...

Condividi sui social

21 (modificato da Paolo82 14-02-2013 16:59:25)

Re: Agonismo

Vabbe', pero' la tua e' una polemica sterile a sto giro, non puoi paragonare 30 secondi di sforzo al Tour de France.
Dovresti paragonare l'allenamento che fa Lochte per preparare 200 e 400 misti, 200 dorso, 200 stile, + le varie staffette...
Ecco, Stefano sostiene che lo sforzo sia paragonabile o superiore ad un Tour de France, e io tendo a crederci...

Nel mio post volevo semplicemente evidenziare delle componenti che a mio avviso, Stefano non ha tenuto in considerazione.

Condividi sui social

Re: Agonismo

In generale io penso che sport come nuoto, ciclismo, etc etc fatti in maniera agonistica/professionale siano estremamente impegnativi sia a livello fisico che mentale.
Dire che peggio del nuoto non esiste nulla, francamente mi sembra una immane fesseria.
Penso anche ai giocatori di rugby, che arrivano a vomitare (o quasi) per gli allenamenti di scatti in salita, ad esempio.
Il nuoto ha senz'altro una difficoltà in più rispetto alla bici che è la componente tecnica, quasi inesistente nel ciclismo (esclusa la guida in discesa).
Dire, però, che chi fa nuoto si faccia un mazzo tanto e chi va in bici faccia la passeggiatina di 8 ore è una minchiata.
Ovviamente parlo di massimi livelli, poi se uno fa l'agonista di nuoto e usa la bici per andare al lavoro, allora posso essere d'accordo!
Va beh, credo che si stia andando off-topic.

Ciao

Condividi sui social

23

Re: Agonismo

A proposito di sport di squadra, non so se avete mai visto una partita di Rugby League (volgarmente detto Rugby a 13) o di Football Australiano (Aussie Rules), quelli sono atleti incredibili, altro che calcio...

Pero' si', siamo finiti decisamente O.T.

Condividi sui social

Re: Agonismo

sydilbradipo ha scritto:

Dire che peggio del nuoto non esiste nulla, francamente mi sembra una immane fesseria.

Infatti non l'ho detto.
Ho detto che gli sforzi più pericolosi e più intensi.......a disposizione di pochissime persone che possono essere considerate supereroi,loro si,a dispetto di quello che invece si pensa (sbagliando alla grande) di chi fa sport di lunghissima durata (sopra ai 60 minuti,quella è la soglia) a intensità giocoforza bassa (per forza,per definizione,e per mancanza di alternativa per motivi fisiologici).......
ho detto che i più pesanti sono quelli che si attestano attorno ai due minuti (non vi tedierò sui motivi,che riguardano la sinergia alla massima intensità di tutti i processi fisiologici di produzione energetica,lasciando l'organismo "senza paracadute alcuno").
Che nel nuoto,che ho preso solo come esempio,sono i 200 metri,e che per quel motivo la medaglia in assoluto più ambita per una squadra,che indica lo stato di salute sportiva di quella squadra\nazione,è la staffetta 4x200.
Che si verificano però anche (per esempio) nell'atletica e che corrisponde agli 800 e ai 1000 metri,e che in altri sport si trovano in altre situazioni,anche nel ciclismo ma SE E SOLO SE si tratta di gare al di sotto dei 60 minuti.
Che allontanandosi da quel tempo di impegno si abbassa progressivamente la fatica rimanendo su parametri però ancora elevatissimi fino a che si resta sopra ai 60 secondi e sotto ai 60 minuti (Resistenza alla forza e\o Vo2Max-Potenza aerobica,l'accoppiata degli eroi),e scadendo su parametri che sono più easy per definizione su tempi di impiego energetico sotto ai 60 secondi (fosfocreatina e glicogeno endogeno e forza esplosiva) e sopra ai 60 minuti (soglia anaerobica e capacità aerobica)
Uno sforzo fisico continuativo superiore ad un'ora,o addirittura di 5 o 8 ore è PER DEFINIZIONE uno sforzo da media a bassa intensità,gestito dal sistema aerobico,il nostro diesel.
Non è il cronometro a definire l'intensità di uno sforzo,ma i parametri vitali quali battito cardiaco,ventilazione secondo la scala di Borg e la lattacidemia espressa in millimoli\litro,e oltre ai 60 minuti,anche se il glicogeno si prosciuga e proprio per quello,quei parametri si adeguano e l'intensità cala perchè nel gioco entrano in dosi sempre più massicce i lipidi (il gasolio del nostro diesel).
Dopo 5 ore i lipidi sostengono qualcosa come l'80% dell'equazione energetica....dire che un ciclista dopo 4 o 5 ore sta pedalando forte è una stupidaggine cosmica.
Va forte perchè ha una tecnica migliore degli altri,ma NON sta facendo uno sforzo intenso rispetto alle sue reali capacità,per una questione di benzina.
Alla fine avrà un elevato dispendio finale,ma lo avrà raggiunto prolungando nel tempo una intensità medio-bassa,il che è molto meno pesante che raggiungere lo stesso dispendio in tempi inferiori a intensità molto più elevate.

Non l'ho deciso io ma è una legge fisiologica e basta avere studiato un pò la bioenergetica per saperlo,oppure avere nuotato agonistico:
In vasca nessuno protesta se chiedo 4 da mille,nuotare forte,con riposo 30 secondi.
Se invece chiedo 24 da 100 con riposo 40 secondi diventano tutti cadaverici dallo sgomento,perchè sanno che è l'inferno.

E la risultanza accademica è che le discipline che durano di più,come il calcio (90 minuti) o il ciclismo su strada,o il nuoto di fondo (per esempio),o troppo di meno (come un 50 stile o il sollevamento pesi) sono per definizione meno pesanti perchè si fondano su processi "easy".
Se invece si parla di specialità al di sotto dei 60 minuti,come il nuoto di mezzo fondo (fino a 5km) o come alcune specilità ciclistiche,per esempio quelle indoor,ecco che è già diverso e diventa qualcosa di pesante.
Come vedi il punto non è nuoto o non nuoto,o ciclismo o non ciclismo,ma è il TEMPO.
Nel lungo periodo c'è il dispendio,NON l'intensità;quella è bassa,e il dispendio è generato dal fatto che pur bassa dura per tanto.


Il punto è che quello che impressiona la gente,cioè il tempo,cioè le 2,4 o 5 o 6 ore di impegno sportivo,NON sono tutta quella impresa esclusiva che sembra al bar sport o negli spot fininvest quando con ridicole musiche ad impatto epico si propagandano partite con 22 idioti spacciandoli per eroi come andassero alla battaglia delle Termopili (tzè,ridicoli cialtroni)........quando è invece molto probabile che un povero operaio che si fa il culo sudando a dovere per otto ore filate al giorno sia molto più supereroe di due scimmie che prendono a calci una palla per 90 minuti.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

Re: Agonismo

Forse é anche per questi motivi che va tanto di moda fra persone di età analoga alla mia cimentarsi in gare (un po' pazzesche...) come gli ultra-trail, corse (passeggiate?) podistiche lunghissime in montagna, maratone etc. etc., eppure spesso si tratta di persone che preparano queste competizioni alla spera-in-dio, senza supporto tecnico-sportivo professionale. Io stesso ho visto in Val d'Aosta "prepararsi" per il Tour des Geants (competizione podistica in alta montagna da 320 km...) persone sulla cinquantina che tutto sembravano tranne che super atleti.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

Condividi sui social