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Argomento: L'importanza delle virate in allenamento.

Io all'inizio quando ho iniziato, facevo sempre virate.. ma poi complice crampi, poco ossigeno e roba varia le ho "bandite" solo in alcuni esercizi le faccio le virate.

L'altra volta ho provato a fare sempre le virate, ma i crampi al piede mi tornano sempre, allora qualcosa non va o sbaglio qualcosa.

L'allenatore mi dice che faccio la subacquea, la devo evitare e poi spingo troppo forte con i piedi.. la subacquea (pinneggio a gambe delfino dopo la virata) mi viene spontaneo farla, sbaglio a farla?
Però se faccio sempre così, in meno di un'ora di nuoto mi tornano i crampi.. mentre se tolgo le virate... riesco a superare tutto l'allenamento in un'ora e mezza...  è solo questione di allenamento?

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Re: L'importanza delle virate in allenamento.

Le virate farle solo quei 10 minuti ogni tanto non serve a una mazza.
Quei 10 minuti servono a impostarle meglio e correggerle,ma se poi non le si fanno SEMPRE su ogni ripetuta,non è che poi per magia un giorno ti verranno.
Non succederà MAI.
O le fai sempre alla faccia del fiato e della fatica,oppure....ciccia,puoi risparmiarti la fatica già da adesso e non farne mai nessuna.

La spinta dal muro va fatta con forza e decisione,perchè se in subacquea non si ottiene una velocità superiore al metro al secondo poi non si verifica l'effetto saponetta che abbatte le resistenze,e saranno al contrario raddoppiate.

La subacquea nelle virate è obbligatoria per evitare di impattare l'onda che tu stesso hai generato quando nuotavi nella direzione opposta da cui sei arrivato.
In allenamento non esiste una subacquea troppo lunga,esiste solo quella troppo breve.

Nella subacquea non è obbligatorio fare il pinneggio a delfino.
Anzi se il vostro problema a delfino è una frustata poco fluida con bacino bloccato,allora lasciate proprio perdere il pinneggio subacqueo perchè vi rallenterebbe,piuttosto lasciatevi scivolare a gambe distese cercando di affusolarvi al massimo in modo da arrivare il più lontano possibile nel più breve tempo possibile.

I crampi dipendono da altro,che sta a monte.
Cibo,vitamine,enzimi,rigidità,riscaldamento inadeguato prima del lavoro,lavoro preparatorio inadeguato in vasca prima del lavoro centrale,flessibilità scarsa della muscolatura causa scarso lavoro di prevenzione a secco (stretching vero e proprio,lontano dal lavoro in acqua).
Tutte cose che si risolvono sempre e solo fuori dalla vasca,e non c'entrano una mazza con spinta e subacquee o virate.
E ogni allenatore degno del titolo lo sa benissimo.

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Re: L'importanza delle virate in allenamento.

ha già scritto tutto Stefano, comunque per esperienza anche io avevo problemi di fiato all'inizio (non di crampi però) e dopo qualche mese facendole in continuazione sono scomparsi (oltre ad averla velocizzata/perfezionata parecchio ovviamente)

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4 (modificato da Lawliet 24-03-2013 19:11:11)

Re: L'importanza delle virate in allenamento.

Grazie stefano, tutto chiaro! Cercherò di risolvere fuori dalla vasca il problema crampi e cercherò di fare sempre le virate in allenamento alla faccia del fiato e fatica big_smile

Lukeflyer magari fosse quello solo il fiato.. non era un problema, ma era proprio quando spingevo dal muretto, sentivo subito dopo i crampi ai piedi diventava fastidioso!

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Re: L'importanza delle virate in allenamento.

Io non sono d'accordo con Stefano.
La questione dei crampi in virata durante l'allenamento è molto complessa secondo me,  la maggior parte delle volte è un sintomo di un livello di allenamento squilibrato tra parte alta e gambe.
I muscoli delle gambe per stare di pari passo con il resto del corpo devono essere allenati molto, fuori dall'acqua e in acqua.

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6 (modificato da Lawliet 30-03-2013 12:57:51)

Re: L'importanza delle virate in allenamento.

blando ha scritto:

Io non sono d'accordo con Stefano.
La questione dei crampi in virata durante l'allenamento è molto complessa secondo me,  la maggior parte delle volte è un sintomo di un livello di allenamento squilibrato tra parte alta e gambe.
I muscoli delle gambe per stare di pari passo con il resto del corpo devono essere allenati molto, fuori dall'acqua e in acqua.

Cioè? in che senso devono essere allenati molto fuori dall'acqua e in acqua?

Ho provato a fare le virate in allenamento tutto il tempo, peggio di prima, e ora faccio un pò all'inizio e poi basta non ce la faccio più con i crampi.

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Re: L'importanza delle virate in allenamento.

ma te parli di crampi al piede o ai quadricipiti o polpacci?

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Re: L'importanza delle virate in allenamento.

sia ai piedi e sia ai quadricipiti big_smile sarò un caso disperato! big_smile
Comunque io la vedo la differenza da ottobre ad adesso ad esempio a stile libero la gambata ora è completamente differente, riesco a tenere una gambata continua anche a ritmo sostenuto oppure piano.. a seconda dell'esercizio.. la cosa importante è che lo faccio per tutto il tempo dell'allenamento senza nessun crampo.
Ma il problema è sempre durante le virate sad  succede principalmente ai piedi e qualche volta anche ai quadricipiti.

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Re: L'importanza delle virate in allenamento.

E tu prepara per gradi la muscolatura facendo degli squat.
E' come dicevo sopra e me lo hanno insegnato alla Scuola dello Sport:
il problema si risolve esclusivamente a secco con lavoro preventivo,che non a caso è parte integrante della scuola prima e dell'agonistica poi,pena l'insorgenza esattamente di questi,o di peggiori,problemi.
O qualcuno pensa che i professionisti vadano in palestra per diventare come Conan ?

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10 (modificato da allievo 19-01-2014 08:11:43)

Re: L'importanza delle virate in allenamento.

stefano questo esercizio che ho trovato su youtube http://www.youtube.com/watch?v=p2_a_6Pz_iA potrebbe  essere utile per insegnare i primi rudimenti delle virate? e comunque, e comunque tu da dove parti e come procedi  per iniziare ad insegnare le virate? siano chiaramente adulti neofiti o bambini della scuola nuoto? grazie

stefano '62 ha scritto:

Le virate farle solo quei 10 minuti ogni tanto non serve a una mazza.
Quei 10 minuti servono a impostarle meglio e correggerle,ma se poi non le si fanno SEMPRE su ogni ripetuta,non è che poi per magia un giorno ti verranno.
Non succederà MAI.
O le fai sempre alla faccia del fiato e della fatica,oppure....ciccia,puoi risparmiarti la fatica già da adesso e non farne mai nessuna.

La spinta dal muro va fatta con forza e decisione,perchè se in subacquea non si ottiene una velocità superiore al metro al secondo poi non si verifica l'effetto saponetta che abbatte le resistenze,e saranno al contrario raddoppiate.

La subacquea nelle virate è obbligatoria per evitare di impattare l'onda che tu stesso hai generato quando nuotavi nella direzione opposta da cui sei arrivato.
In allenamento non esiste una subacquea troppo lunga,esiste solo quella troppo breve.

Nella subacquea non è obbligatorio fare il pinneggio a delfino.
Anzi se il vostro problema a delfino è una frustata poco fluida con bacino bloccato,allora lasciate proprio perdere il pinneggio subacqueo perchè vi rallenterebbe,piuttosto lasciatevi scivolare a gambe distese cercando di affusolarvi al massimo in modo da arrivare il più lontano possibile nel più breve tempo possibile.

I crampi dipendono da altro,che sta a monte.
Cibo,vitamine,enzimi,rigidità,riscaldamento inadeguato prima del lavoro,lavoro preparatorio inadeguato in vasca prima del lavoro centrale,flessibilità scarsa della muscolatura causa scarso lavoro di prevenzione a secco (stretching vero e proprio,lontano dal lavoro in acqua).
Tutte cose che si risolvono sempre e solo fuori dalla vasca,e non c'entrano una mazza con spinta e subacquee o virate.
E ogni allenatore degno del titolo lo sa benissimo.

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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Re: L'importanza delle virate in allenamento.

https://www.nuotomania.it/public/blog/index.php/2011/03/nuoto-virata-dorso-stile-libero/

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Re: L'importanza delle virate in allenamento.

PS
Quell'esercizio non serve a granchè alla virata.
Serve solo alla capriola,che pur essendone alla base è però cosa diversa dalla virata,la quale va fatta attorno alle braccia invece che con le braccia attaccate al corpo come in quel giochino.

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13 (modificato da allievo 24-01-2014 18:26:20)

Re: L'importanza delle virate in allenamento.

e di questi esercizi per le virate  ma con l utiizzo del tubo che ne pensi stefano?  http://www.youtube.com/watch?v=YFQpLyihI5M&list=PL7C5D888E219A81C3
http://www.youtube.com/watch?v=ryN-4R1E8d8&list=PL7C5D888E219A81C3

stefano '62 ha scritto:

PS
Quell'esercizio non serve a granchè alla virata.
Serve solo alla capriola,che pur essendone alla base è però cosa diversa dalla virata,la quale va fatta attorno alle braccia invece che con le braccia attaccate al corpo come in quel giochino.

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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Re: L'importanza delle virate in allenamento.

Roba vecchia.....
non mi piacciono nemmeno un po'.
Perché inducono una capriola con appoggio sulle mani (infatti guarda come tirano)che è l'esatto contrario di quello che deve avvenire,con corpo che ruota attorno alle braccia ferme già puntate verso la direzione di ripartenza,proprio come si vede nelle prime virate all'inizio del video.


Li trovo utilizzabili in un livello molto indietro,quando ancora non si parla di virate ma di capriole.
Ma le prime capriole andrebbero piuttosto insegnate a braccia larghe,tipo vigile urbano,in modo che NON possano intervenire nella rotazione.
E se proprio devi fornire un appoggio per correggere uno sbandamento allora preferisco le corsie.
Oppure le trovo utilizzabili (giusto per far provare di tutto) in un livello evoluto quando già l'allievo sa eseguire virate fatte a dovere e non rischi di impostare qualcosa di pernicioso.

In fase di didattica specifica della virata invece li trovo pessimi.

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15 (modificato da Lawliet 28-01-2014 18:53:48)

Re: L'importanza delle virate in allenamento.

stefano '62 ha scritto:

Le virate farle solo quei 10 minuti ogni tanto non serve a una mazza.
Quei 10 minuti servono a impostarle meglio e correggerle,ma se poi non le si fanno SEMPRE su ogni ripetuta,non è che poi per magia un giorno ti verranno.
Non succederà MAI.
O le fai sempre alla faccia del fiato e della fatica,oppure....ciccia,puoi risparmiarti la fatica già da adesso e non farne mai nessuna.

La spinta dal muro va fatta con forza e decisione,perchè se in subacquea non si ottiene una velocità superiore al metro al secondo poi non si verifica l'effetto saponetta che abbatte le resistenze,e saranno al contrario raddoppiate.

La subacquea nelle virate è obbligatoria per evitare di impattare l'onda che tu stesso hai generato quando nuotavi nella direzione opposta da cui sei arrivato.
In allenamento non esiste una subacquea troppo lunga,esiste solo quella troppo breve.

Nella subacquea non è obbligatorio fare il pinneggio a delfino.
Anzi se il vostro problema a delfino è una frustata poco fluida con bacino bloccato,allora lasciate proprio perdere il pinneggio subacqueo perchè vi rallenterebbe,piuttosto lasciatevi scivolare a gambe distese cercando di affusolarvi al massimo in modo da arrivare il più lontano possibile nel più breve tempo possibile.

I crampi dipendono da altro,che sta a monte.
Cibo,vitamine,enzimi,rigidità,riscaldamento inadeguato prima del lavoro,lavoro preparatorio inadeguato in vasca prima del lavoro centrale,flessibilità scarsa della muscolatura causa scarso lavoro di prevenzione a secco (stretching vero e proprio,lontano dal lavoro in acqua).
Tutte cose che si risolvono sempre e solo fuori dalla vasca,e non c'entrano una mazza con spinta e subacquee o virate.
E ogni allenatore degno del titolo lo sa benissimo.

Da allora ho sempre fatto virate in qualsiasi serie e allenamento. Devo solo imparare a non sbagliare durante le gare.
Ogni tanto mi vengono crampi ai piedi e basta. Solo l'ultima volta non so perchè ma mi sono venuti dei crampi ai quadricipiti, forse è stato solo un singolo episodio.. vedremo nei prossimi allenamenti.

Stefano, una cosa volevo chiederti, ma i piedi che devono spingere dal muretto.. arrivo sempre praticamente con le punta e mezza pianta del piede mai insiemecon il tallone. E' corretto o sbagliato?

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Re: L'importanza delle virate in allenamento.

Basta che appoggi un bella fetta di piede che non importa se appiccichi anche i talloni.

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Re: L'importanza delle virate in allenamento.

stefano '62 ha scritto:

Basta che appoggi un bella fetta di piede che non importa se appiccichi anche i talloni.

Ok! E' che non sempre riesco a fare la virata come si deve, e spingere con decisione!
Conto le bracciate, ma non va, sbaglio sempre qualcosa.. non ne parliamo nelle gare!

Un'altra domanda: Ma la virata deve essere vicina, oppure devo cercare di fare in modo che durante la spinta dell'ultima bracciata mi porti da solo fino al muretto e poi fare la virata?
Insomma la spinta del braccio da mettere lungo i fianchi per poi tenerli fermi orizzontali dalla parte opposta alla partenza, qui ci siamo. Ma è proprio la distanza che canno sempre, e non so mai in quale direzione dovrei prendere se arrivare al dosso del muro, oppure cercare di far arrivare da solo dopo la spinta e poi spingere. Non so se mi sono spiegato ciò che voglio dire...

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Re: L'importanza delle virate in allenamento.

Leggi la discussione"virata"!

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Re: L'importanza delle virate in allenamento.

marina ha scritto:

Leggi la discussione"virata"!

Ho letto parecchio le discussioni su virate.
Ma non c'è niente che mi soddisfa, insomma, quando faccio la virata (saranno due bracciate dopo le biandierine?) cerco di portare il braccio lungo il mio fianco e l'altro braccio con decisione eseguo l'ultima bracciata per portare lungo i fianchi da tenerli pronti orizzontali nella partenza.
Le ginocchia e piedi cerco di tenerli possibilmente più uniti e vicini al petto. Ma il problema è sempre la distanza dell'esecuzione della virata... O la faccio troppo lontano o troppo vicino. Solo una volta mi è venuta perfetta che spinsi pure bene con decisione, però la feci lontano.. c'ho provato e riprovato eppure non riesco più a rifarla come quella volta.

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Re: L'importanza delle virate in allenamento.

A furia di fare pratica il tuo sistema nervoso imparerà  riconoscere i punti di riferimento e ti verrà automatico colpire il muro come si deve.

Il punto ottimale di capriola è quello che ti permette di ottenere con l'appoggio dei piedi al muretto una posizione delle gambe "a squadra".
Cioè angoli retti (90 gradi) tra gamba e coscia e tra coscia e busto.

Angoli inferiori a 90 gradi (più accucciato) formano una leva sfavorevole con minore potenziale di spinta e rischio di strappi e tendiniti in caso di eccessiva esplosività.
Angoli maggiori a 90 gradi (gambe più distese) significa spinta minore perché usi meno muscoli nella spinta.

Ciao

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Re: L'importanza delle virate in allenamento.

Se non l ha cancellato qualcuno,questo argomento l ho trattato personalmente!

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di marina sito web

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Re: L'importanza delle virate in allenamento.

Anche io ricordo che c'era una discussione completa di ogni genere di particolare.....oltre all'articolo sul blog ovviamente.

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