Argomento: consigli per un quasi principiante: senso di ipossia, respirazione
salve a tutti, sono nuovo del forum. La mia esperienza di nuotatore si riduce a 2 anni di "nuoto" da bambino, intorno ai 6-7 anni, che mi hanno dato le basi, per cui so eseguire correttamente 3 stili su 4 (il delfino mi manca, ho provato a volte e col mio livello di allenamento è incompatibile, almeno adesso; pure la virata non me l'hanno mai insegnata, ho imparato a farla da me molto approssimativamente). Ho fatto inoltre due anni fa un corso di qualche mese che mi ha un po' migliorato la tecnica, poi da lì in poi ho fatto saltuariamente del nuoto libero, a periodi, di media 2 volte la settimana. Siccome ho deciso che voglio migliorare decisamente, sono arrivato a 3 volte la settimana di nuoto libero. Il mio problema è che non miglioro come vorrei. Considerate che non seguo alcuna tabella di allenamento. DI media sto in acqua 45 min 1 ora massimo e faccio stile o dorso (evito la rana perchè mi sembra non mi impegni a sufficienza), principalmente stile (diciamo 2-3 vasche a stile per una vasca a dorso di media), fermandomi quando mi stanco, diciamo ogni 100 metri (in vasche da 50) di solito, ogni 200 metri se voglio spingere un po' di più. Più di 300 metri di seguito non li ho mai fatti, non a stile. A dorso riesco a farne, ad una andatura "Normale" (normale per me, per voi nuotatori esperti probabilmente lentissima) anche 400-600 senza fermarmi, 200 se vado tirato al massimo; la differenza è abissale perchè nel dorso posso respirare normalmente e non vado in affanno. Mentre nello stile libero il mio problema principale è proprio la sensazione di affanno, di mancanza di aria, che aumenta progressivamente dopo i primi 50 metri fino a diventare insopportabile. Penso che se avessi un boccaglio potrei continuare tranquillamente, perchè a livello muscolare non sento fatica. Diciamo che se i primi 30 metri posso respirare anche ogni 6-8 bracciate, tranquillamente, dopo per qualche motivo inizio a sentirmi i polmoni esplodermi dopo pochi secondi di bracciate in apnea. Di solito, se voglio arrivare a fare almeno 200 metri di fila, arrivo a respirare ogni 2 bracciate, ma non mi piace ed inoltre ho la sensazione di essere rallentato.
La mia domanda è: è meglio se cerco di fare più vasche respirando quando mi va, ovvero dopo le prime due vasche, praticamente ogni 2 bracciate? è normale che inizialmente sento di poter respirare anche ogni 6-8 bracciate e poi vada sempre di più in affanno? è meglio che cerco di fare meno vasche ma forzando il respiro per quanto posso, considerando che per me la sensazione dello stare senza aria è molto sgradevole, è necessario per migliorare velocità e resistenza, oppure posso ignorare questa cosa?
Ho provato a seguire il consiglio che mi diede il mio istruttore, ovvero rilasciare lentamente l'aria mentre sto in apnea, mentre a me verrebbe di rilasciarla tutta assieme prima di inspirare, però non trovo grossi migliorament; anzi, se la rilascio troppo in fretta e rimango senza alla fine, mi pare pure peggio. Ricordo che mi disse che il problema era proprio che respiravo troppo frequentemente e non svuotavo mai i polmoni del tutto, perciò quando inspiravo introducevo una quantità di ossigeno minore di quella che avrie potuto immettere. Può essere questo? come mai allora se forzo il respiro cercando di mantenerlo costante (es ogni 5 bracciate) mi sento sempre più affaticato rispetto a quando respiro ogni 2?
INoltre un'altra cosa: il numero di bracciate. Mi sono comprato un orologio dell'arena che misura vasche e bracciate e mi sono accorto che, almeno con una andatura normale da crocera, faccio 250 bracciate per 200 metri (vasche da 50, senza tuffo con pochissima spinta, no virata). MI pare moltissimo. Eppure io cerco di allungare bene il braccio, di spingere fino in fondo, di fare il rollio, di fare la famosa s all'altezza delle spalle non troppo esterna nè troppo interna... ed a livello muscolare non mi manca certo la forza, almeno apparentemente sono piuttosto muscoloso. Da cosa può dipendere quindi? chiaramente senza video si tratta di ipotesi.