1 (modificato da allievo 19-07-2014 08:03:50)

Argomento: genitori e figli tra capricci e pretese...

Apro un nuovo tread perché non mi sembra c'e ne siano sul tema.. smile
Questo il  fatto che mi e' accaduto di recente...gli ultimi giorni di piscina mi e' capitato di fare 2 lezioni private ad un bambino di 5 anni che aveva fatto solo l ultimo bimestre della scuola nuoto e per la precisione in questo bimestre ha fatto solo 4 lezioni
partiamo con il dire che il bambino era impaurito dall acqua per uno spavento preso tempo prima..Apro una piccola parentesi per dire che la donna in questine e' molto benestante, il figlio e'un figlio unico che le poche cose che sa far bene  e dire "qui comando io e facciamo come dico io altrimenti mi arrabbio" oppure "non la  faccio questa cosa, se continui chiamo il maestro di cavallo o di tennis" e giu pianti e capricci!
Faccio queste due lezioni dove il bambino a stento  sta senza braccioli (sorretto da me)..appena il labbro inferiore in acqua per fare le  bolle e di testa sott acqua a bocca chiusa,nemmeno se ne parlava, ovviamente 0 stellina, 0 missilino e cosi' via..tengo a precisare i capricci e i pianti che faceva!!!
Bambino chiaramente non passato al livello successivo, faccio queste  2 lezioni nel miglior modo possibile, alla fine la madre mi chiede di continuare le lezioni private l estate per poter passare il figlio all inizio della stagione successiva.
Accetto e dopo 30gg dall ultima lezione da me fatta, ri-inizio la prima lezione estiva e mi ritrovo il bambino che senza braccioli non vuole entrare in acqua!!!
Dalla prima lezione subito dal bambino i capricci che scrivevo sopra, anche semplicemente per provare le bolle!!  e la mamma?  beh lei  non faceva altro che dirmi che forse era meglio finire la lezione perché il bambino si stancava troppo con tutta quella attiita' fisica e altre menate del tipo e' freddo per lui...c'erano 30° senza vento!!...
Insomma cosi per 3 lezioni dove  a gran fatica sono riuscito a togliergli i braccioli (e ci stava senza paura in acqua!) e a fargli fare le bolle fatte bene, in più immergeva la testa in acqua in apnea fino alla cuffia e con me che gli tenevo le manine faceva anche i primi missilini battendo bene le gambe e stando a galla decentemente
! In 3 lezioni e visto che era un bambino che aveva avuto un grande spavento in acqua..beh  mi sembrava gia un gran risultato. la quarta lezione mi appresto a provare per la prima volta il "cagnolino", solita storia...capricci, vuole fare solo cio' che gli pare  e cosi via..un calvario per me!!
Comunque, riesco  fargli fare ( con me a 20cm da lui!!)  3/4 metri di "cagnolino" per 3 volte dove, per i primi 2 metri andava bene, poi tendeva ad affondare, io ero li e appena la testa era 5 cm sott acqua lo tiravo fuori completamente e lo prendevo in braccio dicendogli che era stato bravo, lui piangeva un minuto e poi passava tutto,  lo facevo giocare un po, e subito rideva..e dopo qualche minuto potevo rifarlo di nuovo senza problemi, ho  sempre fatto cosi'   e nessun bambino e' rimasto traumatizzato, anzi i bambini mi adorano e i genitori sono sempre soddisfatti di come insegno!!!!
D altronde con lui o fai cosi' o non c'e verso di progredire, vuol fare solo come gli pare e quando gli fai fare il contrario..beh giu pianti  e capricci che scrivevo all inizio, ma il mio compito e' quello di insegnargli nuoto, non sono un giocattolo al suo servizio :-(
Finita la quarta lezione la mamma e serissima, gli spiego che il bambino deve capire che in acqua e' il maestro che dice cosa deve e non deve fare e che fare lezione sperando in dei miglioramenti facendo cio' che il bambino ha voglia  a secondo dei sui capricci..beh per me e' impossibile.
Mi ha detto che ha visto che il bambino 2 /3 volte aveva frignato per 1/2 minuti (salvo poi passargli tutto e giocare senza problemi!)..che forse non andava forzato..gli ho spiegato gentilmente che, cio che faccio in acqua o cio che non faccio e' a mia discrezione e che lo faccio o meno su delle valutazioni che faccio io in relazioni alle capacita' acquisite dal bambino e che comunque..i capricci erano tutt altra storia...gli faccio notare che siamo gia' a meta' luglio e che se vuole che il figlio sia in grado di passare al livello successivo per l apertura delle piscine,beh c'era da darsi da fare e che non potevo soffermarmi su i capricci del figlio e perdendo lezioni su lezioni, questo tra l altro andava a discapito dei miei guadagni in quanto potevo tirarla per le lunghe e continuare a guadagnare "facile" ma, lei mi aveva chiamato perché il figlio riuscisse a passare, e io quello dovevo fare...
Morale della favola...non mi ha più chiamato per le lezioni successive...sono senza parole e veramente amareggiato..
Cosa ne pensate di tutto cio?
Esperienze analoge?

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

Condividi sui social

2

Re: genitori e figli tra capricci e pretese...

Bisogna capire se il bambino ha paura o è intimidito da qualcosa che non conosce,oppure proprio non vuole stare in acqua e quindi non vuole imparare a nuotare.
Per il resto,evito di entrare nel merito della lezione con i genitori...mi limito a dire come è andata e se il bimbo è stato bene o meno.Se riesci a essere convincente ed esauriente prendendo tu l'iniziativa di raccontare l'esito della lezione,ti evito una manfrina infinita su approcci e risvolti psicologici che non  servono a nessuno.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

di marina sito web

Condividi sui social

Re: genitori e figli tra capricci e pretese...

Grazie come sempre per i tuoi contributi utilissimi

marina ha scritto:

Bisogna capire se il bambino ha paura o è intimidito da qualcosa che non conosce,oppure proprio non vuole stare in acqua e quindi non vuole imparare a nuotare.
Per il resto,evito di entrare nel merito della lezione con i genitori...mi limito a dire come è andata e se il bimbo è stato bene o meno.Se riesci a essere convincente ed esauriente prendendo tu l'iniziativa di raccontare l'esito della lezione,ti evito una manfrina infinita su approcci e risvolti psicologici che non  servono a nessuno.

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

Condividi sui social

Re: genitori e figli tra capricci e pretese...

Non sono un istruttore ma solo un genitore: il mio rapporto con gli istruttori si può sintetizzare così: "questi sono i miei figli, a casa mia comando io, in acqua comandi tu."
Sono dell'idea che scuola, piscina e le altre attività che possono fare i miei ragazzi, sono ambienti protetti in cui vengono gradualmente a contatto con la vita vera.
Sentendo solo la tua campana, quella mamma sembrava il tipo "voglio per il mio BAMBINO la succursale di casa"; non l'hai più sentita? Non hai perso niente.

PS
(@Allievo: non è un rimprovero) La sezione per i dubbi tra istruttori non era un'altra?

Condividi sui social

Re: genitori e figli tra capricci e pretese...

buongiorno Animalunga e  grazie per il tuo contributo.
Per quanto riguarda la sezione, ha ragione, mi sono accorto dopo di averla postata in quella postata ma, a noi utenti non e' possibile spostare, chiudere o altre cose..ti ringrazio per avermelo fatto notare,
anche se nel tuo: "non e' un rimprovero" e' venuta fuori tutta l indole della mamma, ci mancava il "ditino a fare , no no no" ed eravamo apposto  ahahahahah   big_smile   non so anagraficamente quanto potresti essere la mia...scherzo ovviamente
Ciao

Animalunga ha scritto:

Non sono un istruttore ma solo un genitore: il mio rapporto con gli istruttori si può sintetizzare così: "questi sono i miei figli, a casa mia comando io, in acqua comandi tu."
Sono dell'idea che scuola, piscina e le altre attività che possono fare i miei ragazzi, sono ambienti protetti in cui vengono gradualmente a contatto con la vita vera.
Sentendo solo la tua campana, quella mamma sembrava il tipo "voglio per il mio BAMBINO la succursale di casa"; non l'hai più sentita? Non hai perso niente.

PS
(@Allievo: non è un rimprovero) La sezione per i dubbi tra istruttori non era un'altra?

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

Condividi sui social

6

Re: genitori e figli tra capricci e pretese...

Esatto:sono contesti diversi da casa che allenano i figli alla vita:nuovi ruoli,nuove gerarchie,nuove regole e...nuovi punti di riferimento.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

di marina sito web

Condividi sui social

Re: genitori e figli tra capricci e pretese...

quoto, purtroppo in Italia molti genitori sono ancora abbastanza indietro rispetto a questa visione de le cose

marina ha scritto:

Esatto:sono contesti diversi da casa che allenano i figli alla vita:nuovi ruoli,nuove gerarchie,nuove regole e...nuovi punti di riferimento.

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

Condividi sui social

Re: genitori e figli tra capricci e pretese...

allievo ha scritto:

bambino impaurito dall acqua per uno spavento preso tempo prima..
.....il bambino a stento  sta senza braccioli (sorretto da me)..appena il labbro inferiore in acqua per fare le  bolle e di testa sott acqua a bocca chiusa,nemmeno se ne parlava, ovviamente 0 stellina, 0 missilino e cosi' via..

Unica strategia possibile:
Tappa 1
la prima lezione (anche due se necessario) va destinata a fare "innamorare" il bambino del maestro.
E' assolutamente necessario perché smetta di vederlo come una minaccia,e lo veda invece come alleato contro le sue paure.
Supporti utilizzati,quelli preferiti dal bimbo (braccioli per esempio) oppure un patto semplice:oggi decidi tu per i braccioli,la prossima volta decido io (e magari passi al salsicciotto).
Tutta la lezione deve essere finalizzata alla esplorazione,che lo ricordo è la prima e irrinunciabile fase dell'ambientamento,che serve al bambino a prendere le misure al nuovo ambiente,e al maestro per ottenere una prima "lettura" dell'allievo.
Quindi niente immersioni se il bimbo ha paura,niente imposizioni,i tempi li decide il bimbo punto e basta (non la mamma).
Tutto sotto forma di gioco,il bimbo deve uscire soddisfatto e convinto che si può stare in acqua senza rischio.

Se l'operazione riesce il resto dell'insegnamento sarà tutto in discesa.


allievo ha scritto:

.....tengo a precisare i capricci e i pianti che faceva!!!

I capricci non esistono.
E' il modo con cui i bambini comunicano una situazione di disagio.
Vanno indagati per capire qual è quella situazione,che non sempre è sciocca o immotivata (e nel caso di un bimbo impaurito dall'acqua trovo lapalissiano quale possa essere il motivo di un "capriccio" fatto mentre è in piscina) dopodiché si elabora una strategia,e di solito l'unica che funziona è quella di conquistare la fiducia del bimbo,che nel momento in cui si sente tenuto in considerazione,e titolare di una certa libertà di arbitrio,potrebbe accettare una certa forma di "scambio"


allievo ha scritto:

, alla fine la madre mi chiede di continuare le lezioni private l estate per poter passare il figlio all inizio della stagione successiva.

Hai chiesto alla mamma se per caso ha anche già stabilito in che anno dovrai iscriverlo alle selezioni per le olimpiadi ?
A me sembra che la capricciosa sia la mamma,non il bimbo,i cui "capricci" potrebbero essere il rigetto di un programma capriccioso fatto dalla mamma.

Senza metterti a polemizzare con lei in questa maniera,sarebbe però stato opportuno ricordare alla mamma che i tempi di apprendimento del nuoto (come di tutto) sono personali e vanno rispettati,pena grossi problemi (prova a velocizzare la mola di un mulino,invece che accelerare si blocca) perché non è assolutamente possibile insegnare a forza qualcosa a qualcuno che non è ancora pronto a recepirlo.
E se il bimbo non fosse pronto ad entrare nei corsi di nuoto a settembre non è una tragedia e nessuno la obbliga ad aspettare un anno (che poi 5 o 6 anni non fa la differenza) ma può fare l'ambientamento a inizio stagione e poi passare ai corsi quando sarà pronto;assicurandola che nessun coetaneo un domani gli fregherà una medaglia mondiale per colpa di quei pochi mesi di ritardo.
Perchè la scuola nuoto non è come la scuola statale che le classi si fanno all'inizio e poi stanno insieme tutto l'anno e se uno perde la lezione sui sumeri resta indietro.....ma è invece organizzata in modo razionale con passaggi di stato a obbiettivi liberamente conseguiti.

Io al tuo posto avrei rimarcato il mio professionismo rifiutando (e a volte l'ho fatto) l'incarico (impossibile) di insegnare qualcosa con tempi di scadenza stabiliti da una mamma invece che dalla disponibilità psico-attitudinale dell'allievo.
E facendole tanti ma tanti auguri (perché ne ha bisogno) di riuscire a trovare il superman capace di farlo (senza trasformare il bimbo in un disadattato ovviamente).
A buon intenditor.....
E che se il superman non lo trova sarei invece disponibile a fare col bimbo tutto quello che va fatto e nei tempi debiti,senza patemi di date da rispettare,che otterrebbero solo di aumentare le ansie del bimbo in una età nella quale dovrebbe essere libero di imparare ciò che vuole,invece che entrare già in carriera.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

Re: genitori e figli tra capricci e pretese...

OT
@ Allievo
Sono alto m 1.90, peso 92 kg, mi rado a zero i capelli ma lascio pizzo e baffi. Non so anagraficamente, ma mi sa che non ci siamo comunque big_smile

Condividi sui social

Re: genitori e figli tra capricci e pretese...

lol

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

11

Re: genitori e figli tra capricci e pretese...

d accordissimo su tutto smile  !!!
grazie per i tuoi contriuti stefano!

stefano '62 ha scritto:
allievo ha scritto:

bambino impaurito dall acqua per uno spavento preso tempo prima..
.....il bambino a stento  sta senza braccioli (sorretto da me)..appena il labbro inferiore in acqua per fare le  bolle e di testa sott acqua a bocca chiusa,nemmeno se ne parlava, ovviamente 0 stellina, 0 missilino e cosi' via..

Unica strategia possibile:
Tappa 1
la prima lezione (anche due se necessario) va destinata a fare "innamorare" il bambino del maestro.
E' assolutamente necessario perché smetta di vederlo come una minaccia,e lo veda invece come alleato contro le sue paure.
Supporti utilizzati,quelli preferiti dal bimbo (braccioli per esempio) oppure un patto semplice:oggi decidi tu per i braccioli,la prossima volta decido io (e magari passi al salsicciotto).
Tutta la lezione deve essere finalizzata alla esplorazione,che lo ricordo è la prima e irrinunciabile fase dell'ambientamento,che serve al bambino a prendere le misure al nuovo ambiente,e al maestro per ottenere una prima "lettura" dell'allievo.
Quindi niente immersioni se il bimbo ha paura,niente imposizioni,i tempi li decide il bimbo punto e basta (non la mamma).
Tutto sotto forma di gioco,il bimbo deve uscire soddisfatto e convinto che si può stare in acqua senza rischio.

Se l'operazione riesce il resto dell'insegnamento sarà tutto in discesa.


allievo ha scritto:

.....tengo a precisare i capricci e i pianti che faceva!!!

I capricci non esistono.
E' il modo con cui i bambini comunicano una situazione di disagio.
Vanno indagati per capire qual è quella situazione,che non sempre è sciocca o immotivata (e nel caso di un bimbo impaurito dall'acqua trovo lapalissiano quale possa essere il motivo di un "capriccio" fatto mentre è in piscina) dopodiché si elabora una strategia,e di solito l'unica che funziona è quella di conquistare la fiducia del bimbo,che nel momento in cui si sente tenuto in considerazione,e titolare di una certa libertà di arbitrio,potrebbe accettare una certa forma di "scambio"


allievo ha scritto:

, alla fine la madre mi chiede di continuare le lezioni private l estate per poter passare il figlio all inizio della stagione successiva.

Hai chiesto alla mamma se per caso ha anche già stabilito in che anno dovrai iscriverlo alle selezioni per le olimpiadi ?
A me sembra che la capricciosa sia la mamma,non il bimbo,i cui "capricci" potrebbero essere il rigetto di un programma capriccioso fatto dalla mamma.

Senza metterti a polemizzare con lei in questa maniera,sarebbe però stato opportuno ricordare alla mamma che i tempi di apprendimento del nuoto (come di tutto) sono personali e vanno rispettati,pena grossi problemi (prova a velocizzare la mola di un mulino,invece che accelerare si blocca) perché non è assolutamente possibile insegnare a forza qualcosa a qualcuno che non è ancora pronto a recepirlo.
E se il bimbo non fosse pronto ad entrare nei corsi di nuoto a settembre non è una tragedia e nessuno la obbliga ad aspettare un anno (che poi 5 o 6 anni non fa la differenza) ma può fare l'ambientamento a inizio stagione e poi passare ai corsi quando sarà pronto;assicurandola che nessun coetaneo un domani gli fregherà una medaglia mondiale per colpa di quei pochi mesi di ritardo.
Perchè la scuola nuoto non è come la scuola statale che le classi si fanno all'inizio e poi stanno insieme tutto l'anno e se uno perde la lezione sui sumeri resta indietro.....ma è invece organizzata in modo razionale con passaggi di stato a obbiettivi liberamente conseguiti.

Io al tuo posto avrei rimarcato il mio professionismo rifiutando (e a volte l'ho fatto) l'incarico (impossibile) di insegnare qualcosa con tempi di scadenza stabiliti da una mamma invece che dalla disponibilità psico-attitudinale dell'allievo.
E facendole tanti ma tanti auguri (perché ne ha bisogno) di riuscire a trovare il superman capace di farlo (senza trasformare il bimbo in un disadattato ovviamente).
A buon intenditor.....
E che se il superman non lo trova sarei invece disponibile a fare col bimbo tutto quello che va fatto e nei tempi debiti,senza patemi di date da rispettare,che otterrebbero solo di aumentare le ansie del bimbo in una età nella quale dovrebbe essere libero di imparare ciò che vuole,invece che entrare già in carriera.

Ciao

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

Condividi sui social

12

Re: genitori e figli tra capricci e pretese...

l immagine che mi pone davanti dopo la tua descrizione non e' delle piu' dolci e angeliche  ahahahahah big_smile scherzo ovviamente, buongiorno a te Animalunga e ben arrivato in questo forum smile!!

Animalunga ha scritto:

OT
@ Allievo
Sono alto m 1.90, peso 92 kg, mi rado a zero i capelli ma lascio pizzo e baffi. Non so anagraficamente, ma mi sa che non ci siamo comunque big_smile

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

Condividi sui social

Re: genitori e figli tra capricci e pretese...

Una battuta (forse infelice, lo ammetto) che faccio spesso è che mi piacerebbe insegnare nuoto in un orfanotrofio... Avere il bello (i ragazzi) senza il potenziale (brutto) i genitori. E sono mamma.
Concordo in pieno con Stefano... Una mamma che "costringe" un bimbo di 5 anni (!!!!) a delle "ripetizioni estive" per passare di livello è la classica mamma che nessuno vorrebbe ai corsi di nuoto.
Se ti dovesse ricapitare, un consiglio che mi sento di darti è quello di "allontanarla" in modo che sicuramente non senta, ma se possibile nemmeno veda.
Suggeriscile di prendersi un caffè al bar.
La maggior parte dei "capricci" (anche qui concordo con Stefano, il capriccio è il modo immaturo che un bambino usa per esprimere un disagio o semplicemente un desiderio. Se il "metodo" funziona a casa, quello diventa il suo strumento comunicativo) spesso sparisce con la sparizione della mamma o del papà.
Perchè lo accetti dille che lei deve dimostrare al figlio di fidarsi di te, solo così lui potrà fidarsi di te.

Condividi sui social

14

Re: genitori e figli tra capricci e pretese...

smile

dolphin_mi ha scritto:

Una battuta (forse infelice, lo ammetto) che faccio spesso è che mi piacerebbe insegnare nuoto in un orfanotrofio... Avere il bello (i ragazzi) senza il potenziale (brutto) i genitori. E sono mamma.
Concordo in pieno con Stefano... Una mamma che "costringe" un bimbo di 5 anni (!!!!) a delle "ripetizioni estive" per passare di livello è la classica mamma che nessuno vorrebbe ai corsi di nuoto.
Se ti dovesse ricapitare, un consiglio che mi sento di darti è quello di "allontanarla" in modo che sicuramente non senta, ma se possibile nemmeno veda.
Suggeriscile di prendersi un caffè al bar.
La maggior parte dei "capricci" (anche qui concordo con Stefano, il capriccio è il modo immaturo che un bambino usa per esprimere un disagio o semplicemente un desiderio. Se il "metodo" funziona a casa, quello diventa il suo strumento comunicativo) spesso sparisce con la sparizione della mamma o del papà.
Perchè lo accetti dille che lei deve dimostrare al figlio di fidarsi di te, solo così lui potrà fidarsi di te.

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

Condividi sui social

15

Re: genitori e figli tra capricci e pretese...

smile

dolphin_mi ha scritto:

Una battuta (forse infelice, lo ammetto) che faccio spesso è che mi piacerebbe insegnare nuoto in un orfanotrofio... Avere il bello (i ragazzi) senza il potenziale (brutto) i genitori. E sono mamma.
Concordo in pieno con Stefano... Una mamma che "costringe" un bimbo di 5 anni (!!!!) a delle "ripetizioni estive" per passare di livello è la classica mamma che nessuno vorrebbe ai corsi di nuoto.
Se ti dovesse ricapitare, un consiglio che mi sento di darti è quello di "allontanarla" in modo che sicuramente non senta, ma se possibile nemmeno veda.
Suggeriscile di prendersi un caffè al bar.
La maggior parte dei "capricci" (anche qui concordo con Stefano, il capriccio è il modo immaturo che un bambino usa per esprimere un disagio o semplicemente un desiderio. Se il "metodo" funziona a casa, quello diventa il suo strumento comunicativo) spesso sparisce con la sparizione della mamma o del papà.
Perchè lo accetti dille che lei deve dimostrare al figlio di fidarsi di te, solo così lui potrà fidarsi di te.

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

Condividi sui social