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Argomento: Ciao a tutti, presentandomi vi pongo subito un quesito :-)

Salve, ho 35 anni e sto riprendendo a nuotare dopo una ventina d'anni d'inattività (nel mezzo solo nuotate al mare e tanto tennis...). Fino ai 14 praticavo agonismo con discreti risultati (nuotavo in gara tutti gli stili tranne la farfalla per la quale ero troppo gracile ed avrei dovuto iniziare più avanti). Credo d'aver mantenuto una buona tecnica dato che pur non praticando riesco a sviluppare velocità superiori a quelle di chi, pur allenandosi costantemente, ha iniziato "tardi".
Ho nuovamente ripreso col nuoto poiché, con calma, vorrei programmare qualche gara di trathlon (olimpico).
Tuttavia, temendo di non essere ancora pronto per affrontare le tabelle specifiche, ho ritenuto di partire con la tabella per il nuoto libero.
Ieri ho fatto la mia prima seduta di 1500 mt (60 vasche 25 mt). Non ho avuto particolari problemi con la distanza se non che non riesco a mantenere le pulsazioni nelle frequenze indicate (uso un cardio polar che funziona anche in vasca).
Nuotare al 50% della frequenza è pressoché impossibile, anche solo in riscaldamento, pena l'affondamento :-)
Ho fatto tutto l'allenamento (per circa il 79% in zona 2-3, ovvero 60%-80% FCM con unb 13% in zona 4, ovvero 80-90% FCM). Di conseguenza ho nuotato libero senza riuscire a seguire il programma e con tante fasi di recupero (circa ogni due vasche). Data la lunga inattività ed anche il lavoro in soglia oggi avverto un certo indolenzimento a spalle e braccia, ma, credo, tutto nella norma.
Aggiungo che pratico 4-5 volte la settimana allenamenti endurance di bici e corsa sospesi solo nell'ultima settimana causa infiammazione tendinea.
Pensate che sia solo un problema d'iniziare a riprendere confidenza con l'acqua, oppure c'è qualcosa di diverso che mi sfugge?

P.s. Non ho ansie da prestazione, io andrei anche molto lentamente com'ho fatto iniziando a correre per riuscire a sfruttare le soglie più basse, però nel nuoto c'è un limite fisico minimo per galleggiare ed al contempo effettuare il gesto tecnico. Ho quindi pensato: e se provassi col pull (che ho ancora da qualche parte in sofffitta..) ed un boccaglio, così da agevolare il galleggiamento e la respirazione concentrandomi, almeno nella prima fase, solo sulla resistenza?

Grazie a tutti se mi risponderete, ma anche solo se leggerete fin qui :-)
Gabriele

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2 (modificato da ippocampo 04-01-2015 18:18:38)

Re: Ciao a tutti, presentandomi vi pongo subito un quesito :-)

Un buon nuotatore deve essere in grado di galleggiare anche da fermo! wink
Ciao e benvenuto, io alleno due ragazzi che vorrebbero fare triathlon ma (me ne lamentavo anche qua sul forum tempo fa), pervia dell'intensa attività a corsa e in bici è dura farli galleggiare, causa mancanza di elasticità ....tu fai stretching vero? big_smile
Ciao!

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Re: Ciao a tutti, presentandomi vi pongo subito un quesito :-)

Buonasera a tutti. Sono un genitore di una ragazzina del 2002 che nuota a buoni livelli specialmente nel Dorso. Vi pongo un quesito che probabilmente è banale: l'acqua nel costumone deve entrare e se si in che misura?
Grazie

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Re: Ciao a tutti, presentandomi vi pongo subito un quesito :-)

Il mio istruttore dice sempre che solo chi riesce a nuotare a rallentatore probabilmente sa nuotare anche in maniera veloce. Ho letto che qualche grande campione svolgeva allenamenti su allenamenti nuotando in modo lento per curare i più piccoli aspetti dei movimenti. Del resto se vai forte è più difficile notare gli errori anche macroscopici, soprattutto se sei in affanno e l'unica cosa che ti interessa è trovare aria regolarmente, questo ovviamente per i "per niente esperti"
come me.
Ippocampo ha giustamente parlato di elasticità, visto che fai anche tanta corsa e ciclismo. A me viene in mente la coordinazione. Prova a ripetere il gesto della bracciata a secco,  a casa tua,in piedi e piegato in avanti a 90°, ponendoti di fianco, davanti ad uno specchio. Guardati e controlla il tuo movimento per cinque minuti o anche meno. Non avendo necessità di curare il galleggiamento, potrai badare esclusivamente al movimento, anche se, come è ovvio, i muscoli impegnati saranno parzialmente diversi rispetto a quelli che attivi in acqua. Credo però che questo esercizio possa darti piena contezza del tuo gesto, qualche sicurezza e, magari, come è successo a me, perfino un po' di carica positiva.

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