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Argomento: efficienza - un po' demoralizzato

Ciao a tutti,
vi seguo da molto tempo e poco tempo fa mi sono presentato ma questo è il mio primo post.

il titolo rappresenta il mio stato d'animo attuale dato che non vedo grandi miglioramenti, mi spiego.
Nuoto da tanto tempo, per una serie di motivi ho fatto un "salto evolutivo" qualche anno fa e ora nuoto tecnicamente abbastanza bene, opinione di un paio di istruttori. Il mio nuoto non ha finalità agonistiche ma mi piace migliorare per raggiungere una progressione efficace, che ti trasmetta quella sensazione di "affinità totale col mezzo".
Ultimamente mi sono anche fatto seguire da un istruttore singolarmente ma...purtroppo è servito a poco.

La mia richiesta generale è di aumentare la velocità visto che sono un bradipo (ora sono 1.50/100m su scatti brevi max 200m) e non riesco a fare il salto visto che l'utilità è sopratutto aumentarla per le lunghe distanze 1500m/3500m in libera (che invece vado oltre i 2'/100m)

Leggo di tutto, guardo ogni video (tranne i miei dato che non so come fare a filmarmi sott'acqua) e più lo faccio e meno capisco quale sia la tecnica più efficiente visto che sono convinto che la tecnica perfetta sia quella cucita su misura di ogni singola persona.

per es, in piscina uso molto poco le gambe e quando mi impongo di usarle attivamente mi stanco in fretta ma il mio stile cambia TOTALMENTE in positivo per cui il mio dubbio è se l'immissione di una sola variabile (gambe in questo caso) possa giustificare un cambio DRASTICO della nuotata; vuol dire che sbaglio tutto quando non le uso???

Oltre a questo ho avuto "la sfortuna" di conoscere l'EVF e cercando di applicarlo, (non sono nemmeno sicuro di farlo correttamente) noto un sensibile miglioramento in tutto ma qualche dolore alle spalle sopratutto del braccio "forte "per cui penso sia più adatto a chi ha già una più che ottima nuotata, confermate?

Ultima cosa, tra i vari trovati e suggeriti di persona non riesco a trovare un esercizio che mi aiuti davvero a abituarmi alla respirazione bilaterale, riesco a farlo solo a inizio sessione, quando sopravviene un po' di stanchezza è un suicidio, mi affanno tanto da tornare alla monolaterale.

Scusate, ho buttato li qualche pensiero sparso, il fatto è che sono entrato in un loop, sono tante le cose su cui vorrei intervenire e preferirei azzerare le mie conoscienze acquisite e reimparare da zero...

grazie per la comprensione dello sfogo

Davide

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2 (modificato da Claudio86 08-11-2016 18:23:50)

Re: efficienza - un po' demoralizzato

Ho una proposta per te. Ti ho scritto in privato

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Re: efficienza - un po' demoralizzato

Ciao, non ho ricevuto niente e sono curioso del messaggio in privato

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Re: efficienza - un po' demoralizzato

Ti ho spedito una mail attraverso il forum

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Re: efficienza - un po' demoralizzato

Da quello che dici sembrano ci siano delle pecche tecniche, mancato o limitato uso delle gambe, la difficolta' della respirazione bilaterale: ti consiglio di iscriverti ad un corso, pero' non limitandoti a qualche lezione, ma che ti dia la possibilita' di un percorso didattico nel tempo; in questo modo un po' alla volta dovresti riuscire ad acquisire quella tecnica che da sola ti permettera' di abbassare i tempi.

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Re: efficienza - un po' demoralizzato

Per farti un filmato puoi prendere una GOPRO (o simile) con attacco a ventosa, e la metti sulla sponda della piscina in prima o ultima corsia. L'ideale è farsi guardare da un istruttore, ma rivedersi è utile per vedere la differenza tra quello che fai e quello che credi di fare.
Secondo me la tecnica EVF e anche la respirazione bilaterale potrebbero essere dettagli da curare in un secondo momento. Penso che la cosa più importante sia il bilanciamento in acqua, perché l'attrito ha effetti devastanti. Se nuotando con il pull buoy vai più veloce, hai un problema di bilanciamento, cioè una posizione in acqua con i fianchi affondati. Se non usi le gambe è probabile che tu abbia questo problema, perché nuotare bilanciati senza battere le gambe è molto difficile. Ovviamente quando le metti ti affatichi molto rapidamente perché i muscoli delle gambe assorbono molta energia, ma li puoi allenare. Infine ci può essere un problema di frequenza/forza perché, una volta minimizzato l'attrito, per avanzare bisogna trasferire una adeguata quantità di moto all'acqua spingendo indietro.

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