1

Argomento: Nuoto e ipertensione

Ciao a tutti e Buon Anno nuovo!

Purtroppo per me il 2016 si è chiuso con una brutta sorpresa: ho scoperto di essere iperteso. E’ accaduto casualmente in Novembre durante le visite per donare il midollo osseo, a riposo la mia pressione non voleva saperne di scendere sotto 150/80. Ho fatto successivi esami, tra cui un holter pressorio (strumento che si porta 24 ore al braccio e misura a più intervelli durante il giorno) i cui risultati sono stati:

Media pressione diurna: 140/90 (massimo ammesso: 135/85)
Media pressione notturna: 124/73 (massimo ammesso: 120/70)
Media pressione 24h: 135/84 (massimo ammesso: 130/80)

Ho sentito due diversi cardiologi, ed entrambi guardando gli esami hanno emesso uguale verdetto: sono iperteso e devo iniziare subito a prendere le pillole per la pressione alta. Pena elevatissima probabilità di eventi cardiovascolari in futuro.
Io sinceramente sono molto perplesso all’idea di iniziare a prendere anti ipertensivi alla mia età (ho 33 anni) visti gli effetti collaterali non da poco che hanno questi farmaci, soprattutto in considerazione del fatto che vanno presi per tutta la vita e alla lunga chissà cosa potrebbero causare al mio corpo.

Voglio tentare di abbassare la mia pressione curando esercizio, alimentazione e peso: io già nuoto regolarmente almeno 3 volte a settimana la sera, mentre invece non ho mai curato più di tanto l’alimentazione. Sono borderline tra normopeso e sovrappeso (74 kg per 172 cm) quindi vorrei perdere almeno 7-8 kg attraverso una dieta specifica per ipertensione (no sale, no insaccati, molte fibre, ecc..) non eccessivamente ipocalorica, e l’incremento dell’esercizio fisico.

Su internet si trova scritto un po' ovunque che l’ideale per l’ipertensione sarebbe la corsa. Ma a causa di un incidente avuto anni fa la mia anca è stata ricostruita e soffro di artrosi precoce, per cui posso “combattere” solo con il nuoto.

Qualcuno si è ritrovato nella mia stessa condizione e può darmi qualche consiglio? Io sto adottando questi accorgimenti:
-    Allenamento al mattino presto (6.30 / 7) in questo modo posso usare la ricaduta pressoria post-esercizio per tentare di abbassare la pressione durante la giornata
-    Più sedute con meno distanza (ad esempio 4/5 a settimana  x 2ooo m circa, anziché 3 a settimana x 3000m circa)
-    Niente lavori di qualità, solo A1/A2. Primo perché è il tipo di lavoro consigliato per chi è iperteso, e secondo perché non mi interessa così tanto la prestazione, in fondo faccio solo un paio di traversate in acque libere all’anno e l’obiettivo non è la vittoria :-).

Vi sono fin d’ora grato per ogni commento o suggerimento. Purtroppo non ho trovato molto conforto e molte informazioni nell’ambiente medico, sull’efficacia dell’ esercizio fisico e dell'alimentazione non si pronunciano, per il momento le uniche cose che ho ottenuto sono prescrizioni per farmaci (che non ho comprato).

Condividi sui social

Re: Nuoto e ipertensione

Putroppo non ti posso dare consigli specifici, se non forse l'unico sensato che sarebbe di dare retta ai medici.
Rimango sempre un po' perplesso quando sento queste cose, i medici danno una cura e dei consigli e la gente preferisce andare a cercare soluzioni alternative su internet o sui forum.
Non prenderla male eh, non ho niente contro di te in particolare, ma io troverei piu' corretto seguire quanto detto dai medici e nel caso sentire anche pareri medici diversi, anche di medici sportivi per quanto riguarda il nuoto.

Condividi sui social

3

Re: Nuoto e ipertensione

Qualche anno fa ho avuto anch'io problemi di ipertensione ad uno stato che mi è stato definito come "lieve"; i miei valori erano un po più alti dei tuoi ma saprai meglio di me che la storia familiare conta più dei valori in se.
Anche io non sono un medico ma da quello che mi è stato detto (che probabilmente non è verità assoluta ma verosimilmente era calata al mio caso specifico) l'ipertensione si prova ad affrontare PRIMA senza ricorrere a farmaci e solo se non si arriva ad un risultato soddisfacente inizia la terapia farmacologica. Nel mio caso è stato possibile rientrare nei limiti facendo regolarmente attività fisica (in realtà avevo già ripreso da pochissimi mesi dopo uno stop durato diversi anni; si è trattato solo di stabilizzare la buona abitudine ritrovata) e migliorando la qualità dell'alimentazione. Come effetto "secondario" ho perso ben 15 kg.

Ovviamente non voglio in alcun modo sindacare ciò che ti è stato prescritto e sono d'accordo che certi temi non vadano affrontati su un forum; per questo motivo evito di darti link che invece testimonierebbero l'efficacia della perdita di peso, di una corretta alimentazione e dell'attività fisica nel combattere l'ipertensione. Quindi al solo fine di condividere le reciproche esperienze, penso che suggerire di rientrare nei limiti di peso e adottare un regime alimentare corretto è uno di quei consigli sempreverdi che possono solo far bene a chiunque.

Condividi sui social

4

Re: Nuoto e ipertensione

D'accordissimo con il post precedente.

Anche a me, come ad Aral, é scesa la pressione semplicemente dimagrendo e rendendo regolare la mia attivitá fisica ( nuoto, ovviamente ) che, oltretutto, svolge anche una notevole ed utilissima funzione antistress.

Ovviamente il medico deve sapere  il fatto suo, ma alla tua etá , credo, bisognerebbe ben ponderare l'avvio cosí precoce di un trattamento antiipertensivo.

Io, che avevo 20 anni piú di te quando mi sono riconosciuta ipertesa,  ho dato una possibilitá al concetto lato di " vita sana "  e non mi sono certo pentita: a 5 anni di distanza sono in gran forma per la mia etá e la pressione é perfetta, anzi adesso perfino bassina.

auguri e facci sapere

Condividi sui social

Re: Nuoto e ipertensione

Grazie per le testimonianze!

Sí é vero, l'argomento é delicato e non é il massimo affrontarlo su un forum. Comprendo le perplessità di fronte alla scelta di fare di testa mia nonostante due pareri medici concordi, ma il motivo é presto detto: non mi hanno assolutamente convinto.

Entrambi i medici che ho visto si sono limitati a guardare il referto (ovvero il calcolo eseguito automaticamente dall'holter), dirmi "sí, sei iperteso" e mi hanno liquidato in 5 minuti con una ricetta bianca per delle pillole, spiegandomi che fanno benissimo, abbassano la pressione, ripuliscono le arterie e non hanno nessun effetto collaterale.
Non mi hanno visitato, non mi hanno chiesto anamnesi familiare, cosa mangio, se fumo, se faccio sport, se riesco a fare una rampa di scale senza avere il fiatone... nulla. Alle mie richieste se l'alimentazione, l'esercizio e altri fattori possono influire e correggere la cosa, risposte vaghe e inconcludenti. Vi fidereste di un parere simile?

A pensar male si fa peccato ma... penso che, piú che alla mia salute, fossero interessati a procurare un nuovo cliente alle case farmaceutiche.

Quindi, per il momento preferisco cercare consiglio altrove, e non mi va di iniziare a girare di cardiologo in cardiologo come una trottola. Sinceramente ora come ora ritengo piú utile la testimonianza di una persona che si é ritrovata nelle mie stesse condizioni (ed é riuscita risolvere) rispetto ad un parere medico. Magari é sbagliato, ma mi sento di fare cosí.

Ció non significa che rigetto del tutto l'approccio medico e farmacologico. Continueró a tenermi monitorato e se a distanza di mesi i valori resteranno immutati, allora inizieró a prendere i medicinali.
Vi terrò aggiornati, grazie ancora.

Condividi sui social

Re: Nuoto e ipertensione

Non fare il mio stesso errore, non sottovalutare una ipertensione conclamata a 30 anni.

Le linee guida di intervento per l'ipertensione giovanile non sono le stesse che varrebbero per un sessantenne. Una ipertensione anche lieve in un giovane ha tutto il tempo per produrre danni seri all'organismo. E' per questo motivo che nei giovani l'approccio terapeutico è deciso e a prima vista sproporzionato rispetto all'entità del problema. Anche perchè l'ipertensione sintomi non ne da, per star davvero male devi raggiungere valori da pentola a pressione.

Se due cardiologi diversi ti hanno prescritto farmaci è solo perchè le linee guida di trattamento prevedono questo approccio "hard" quando ci si trova di fronte a una persona giovane con una ipertensione conclamata. Non tirare fuori la solita storia dei medici che favoriscono le case farmaceutiche, in questo caso proprio non ha senso visto che i farmaci per l'ipertensione costano pochissimo dato che si tratta per lo più di molecole sul mercato da decenni e libere da brevetti.

Ti auguro che non succeda anche a te, ma io a causa di un atteggiamento di sufficienza simile al tuo mi son trovato a cinquantanni a grattarmi tutta una serie di problemi che forse mi sarei evitato se mi fossi curato meglio a trentanni.

Condividi sui social

7 (modificato da Fogster 10-01-2017 22:45:41)

Re: Nuoto e ipertensione

Grazie per il consiglio, lo terrò sicuramente a mente.
Non intendo sottovalutarla, difatti continuerò a controllare i valori, ripetendo anche gli esami holter. E se le armi convenzionali falliscono, allora passerò a quelle chimiche :-)

Recuperando tutte le mie visite di idoneità lavorativa fatte dal 2005 ad oggi,la mia pressione rilevata in ambulatorio è sempre stata 125/80. Si tratta, quindi, di una "novità" piuttosto recente. Devo anche ammettere che da questa estate sono pesantemente sotto stress per motivi sia familiari che professionali, e forse anche questo può avere contribuito.

Per il momento continuerò a nuotare sodo, cambiando l'allenamento per cercare di massimizzare il beneficio cardiovascolare associando dieta adeguata e perdita di peso. Per lo stress purtroppo non posso fare molto, se non cercare di nuotare di più :-)
Lo scopo dell'operazione è vedere se senza farmaci riesco a rientrare in carreggiata.
Probabilmente un rilievo davvero affidabile potrà essere fatto solo con il prossimo inverno, perchè ora andiamo verso la stagione calda e la pressione tende ad abbassarsi di suo per via del clima. Quindi folse un holter fatto tra qualche mese potrebbe non essere del tutto veritiero.
L'unica cosa certa è che continuerò a nuotare e cercherò di farlo il più possibile!
Se tutto sarà vano ricorrerò ai farmaci. Sperando che la loro assunzione non vada a incidere troppo sugli allenamenti, non vorrei ritrovarmi spompato o sfiatato in vasca a causa delle medicine, sarebbe davvero irritante. E non vorrei mai che con l'assunzione di anti-ipertensivi mi dovessi vedere negata l'idoneità sportiva (qualcuno ha esperienze in questo senso?).

Condividi sui social

Re: Nuoto e ipertensione

A me l'idoneità sportiva l'han sempre data anche quando ero sotto terapia anti ipertensiva. Anche quando prendevo il betabloccante che è considerato un farmaco dopante (abbassa la frequenza cardiaca).
L'importante è dimostrare che i valori di pressione sono sotto controllo.

Condividi sui social

Re: Nuoto e ipertensione

Successo anche a me di avere picchi di pressione, fatto holter ecc ecc.
Visto che erano dei picchi nn costanti il medico mi ha consigliato di eliminare caffè e cercare di controllare lo stress ( periodo nero).
Ho continuato a nuotare ,alla fine tutto è tornato alla normalità.
La mia è comunque una testimonianza e ogni caso fa storia a se.
Ti faccio un grosso in bocca al lupo.

Condividi sui social

10

Re: Nuoto e ipertensione

Ciao.Anch'io avevo i valori un po' alti.Avevo  provato con la dieta iposodica ma niente da fare , la pressione era sempre su.Probabilmente la mia è ereditaria perché movimento ne ho sempre fatto alimentazione non sregolata, peso nella norma.Chi mi ha convinto è stato un medico sportivo nonché cardiologo, che in una prima prova da sforzo ,mi ha consigliato di prendere un farmaco per l'ipertensione perché  avrei messo cosi in sicurezza i miei organi.Da circa 7-8 anni prendo una pillola al giorno e mi trovo benissimo  sia per quanto riguarda  l attività natatoria che la vita di tutti i giorni. Quindi il consiglio che posso darti se mi posso permettere, prova prima a rimetterti con l alimentazione .Se non acquisti nulla, meglio una pillola ora per prevenire , dipende anche come ti senti tu nell arco della giornata.

Condividi sui social

11

Re: Nuoto e ipertensione

Ciao a tutti, ritorno dopo qualche mese per aggiornare sulla situazione.
Sto continuando a nuotare costantemente (preferibilmente al mattino presto, se riesco, dipende dagli impegni). Sto privilegiando il numero di sedute piuttosto che il volume, ho ridotto le ripetute ad un minimo, lavori di qualità pochi, quasi tutto a1-a2; cardiotonico,  senza spingere troppo.

Sono dimagrito circa 7 kg, controllando anche meglio l'alimentazione. Tolto quasi del tutto il sale.

Risultati dell'ultimo Holter pressorio hanno riportato una media diurna di 127/81, notturna 109/64, globale 123/76. Nessun picco o sbalzo pressorio. esame assolutamente nella norma.

Aspetto l'inverno per ripetere il test e vedere se i valori tornano a salire con il freddo. Sulla base di ciò deciderò il da farsi, il mio obiettivo rimane comunque quello di evitare l'approccio farmacologico finché posso.

Condividi sui social