Re: Respirazione stile libero

Ancora sul crawl
Progressivamente sono passata dalla respirazione ogni due bracciate di qualche mese fa, alla respirazione ogni 3, per assestarmi attualmente ogni 4, però mi rendo conto che è a volte è un po' forzata a seconda della bracciata ed allora o aggiungo una bracciata in più o la tolgo ... ma non mi sembra ancora di riuscire in modo naturale.
Sabato che il corso non c'era ma l'impianto era aperto, ho provato ad applicarmi sugli esercizi crawl con un solo braccio, così come avete scritto sopra, ma quando mi concentro per l'esecuzione mi dimentico di respirare ... insomma faccio proprio un macello, specialmente se respiro a dx che non è la mia preferita.
Per cortesia mi consigliate una serie di esercizi che mi possano far trovare il corretto assetto?
Ciao

"questo spazio è vuoto perché sono una persona priva di fantasia" Col. Kurtz

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27 (modificato da Lele 04-05-2010 12:43:31)

Re: Respirazione stile libero

Ciao ciao, dopo tutti sti discorsi dalla respirazione a 3 che facevo sto eseguendo quella a 4 per allenare il lato più debole della respirazione ( il destro, quando è il braccio sx quello meno forte che deve spingere) , più faticoso, tendo a soffiare l'aria e trovarmi ad eseguire una bracciata in apnea, prima ero sincronizzato a buttare fuori aria dopo 3 bracciate adesso me ne trovo da fare una in più in ipossia, come bisogna fare, bisogna tenere dentro l'aria di più e soffiare più piano??

....io preferisco nuotare....

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Re: Respirazione stile libero

No,la respirazione deve sempre essere il più naturale possibile.
Respira dove e quando ti serve;nel caso di esercizi specifici per un lato,se a 4 non riesci,falla a 2.

Ciao

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29 (modificato da Lele 04-05-2010 15:54:11)

Re: Respirazione stile libero

Ciao Stefano, dunque ho iniziato la respirazione a 4 quando ho letto questo post che parlava di variare ogni tanto la respirazione senza fossilizzarsi su di una solamente, e mi sono convinto appieno, per le prime 5 vasche non c'e' problema adesso faccio serie da 30 a stile e arrivo abbastanza in debito di ossigeno senza contare che cerco di fare la virata e respirare alla seconda, il debito di ossigeno aumenta ancora di più, io spero sia la fase iniziale ricordo che anche quella da 3 le prime volte mi dava problemi. Volevo imparare subito quella da  4 perchè a 2 magari non alleno molto il fiato che dici?

....io preferisco nuotare....

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30

Re: Respirazione stile libero

che intendi per allenare il fiato?

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di marina sito web

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Re: Respirazione stile libero

Ho iniziato ad allenarmi con respirazioni alternate, una vasca a dx e una a sx, le prime due vasche ero alquanto impacciato ma poi  ho iniziato a prenderci la mano ed ho notato che è davvero simpatico saper respirare su ambo i lati, mi dà più sicurezza nella nuotata e non  devo più calcolare con che bracciata arrivo nel punto di inizio virata. Questa cosa l'ho sperimentata nelle ultime quattro vasche di defaticamento, cambiavo lato di respirazione senza problemi.
Devo ancora migliorare però lo terrò sempre in mente quando eseguo esercizi specifici crawl.

Ciao

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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32 (modificato da Marioaversa 04-05-2010 21:00:16)

Re: Respirazione stile libero

Chi ha problemi di fiato dopo la virata di solito è chi ha difficoltà a respirare raramente.
Se uno respira sempre e solo ogni due oppure tre bracciate (cioè un paio di secondi) farà sempre fatica a sopportare la virata,che tra spinta e subacquea ti tiene sotto per almeno tre o quattro secondi.
Non è colpa della virata,è pura e semplice mancanza di fiato.

Mi collego alla risposta di Stefano sulla discussione "ritmo e virata" per dire che mi ha aiutato molto l'ipossia per migliorare l'apnea, è vero che il fiato lo si fa col lavoro aerobico ma gli esercizi in ipossia, ho notato, che mi hanno dato una certa padronanza nei momenti in cui agisco in apnea (es.: virata), è un caso o effettivamente l'ipossia aiuta a risolvere i problemi di respirazione?

Ciao

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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Re: Respirazione stile libero

Certo,perchè ti regala la capacità di respirazione al momento giusto,invece che solo per abitudine.

Ciao

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34

Re: Respirazione stile libero

Ciao ciao, risolto il problema della respirazione a 4, migliora sempre più, inoltre dopo la virata aspetto di respirare alla seconda bracciata sul lato più debole, era solo questione di allenamento in fondo, più avanti inserirò anche la respirazione a 5 o a 6. Il problema sorge più che altro se fai dalle 30 vasche in su, respirare a 3 ti da la possibilità di andare liscio se respiri da 4 in su se fai del fondo fai un pò più fatica. Per le gare o scatti di 100 metri la respirazione a 5 o a 6 si sopporta bene smile

....io preferisco nuotare....

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35 (modificato da ippocampo 05-05-2010 08:31:46)

Re: Respirazione stile libero

Ciao Lele, lo hai letto (ne abbiamo parlato in un'altra discussione), dell'esercizio dove si fanno i primi 25 respirando ogni due, poi ogni tre e via così, aumentando sempre le bracciate tra una respirazione e la successiva fino ad arrivare a fare i 25 mt senza respirare. Io ultimamente lo faccio spesso per allenare il fiato, dato anche che poi mi serve al mare perché faccio apnea ...provalo!!! wink

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36 (modificato da Lele 05-05-2010 09:52:34)

Re: Respirazione stile libero

Ciao Ippocampo, bell'esercizio lo proverò sicuramente stasera grazie smile

P.S. Ma una volta fatto in apnea i 25 si riprende dall'inizio, e così in continuazione? Cioè io generalmente faccio serie da 30 vasche quindi finisco le 30 oppure dopo aver fatto la vasca in apnea mi devo fermare? Grazie. Ciao

....io preferisco nuotare....

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Re: Respirazione stile libero

Non è che ci sia una regola specifica per gli esercizi.
Ogni esercizio,dunque anche l'assegnazione di determinati moduli di respirazione,può essere rivoltato come un calzino in mille modi diversi,per mille scopi diversi.
Puoi provare a ripeterlo uguale dall'inizio,oppure potresti per esempio eseguirlo al contrario.
Usa la fantasia.

Ciao

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38 (modificato da ippocampo 05-05-2010 13:26:35)

Re: Respirazione stile libero

Ciao Lele,

riguardo a questo tipo di esercizi, ho iniziato a farli perché avevo trovato una versione su un libro di apnea dove si propongono 50 mt per volta, iniziando a respirare ogni due, poi ogni tre, poi quattro ...fino a ogni 9 ma poi propone di andare avanti fino a raggiungere la capacità di fare i 50 mt senza respirare! Io per adesso mi sono fermata a 25, ma mio marito è arrivato a 75 mt nuotati in apnea, sia sotto che in superfice. Sul libro non viene specificato quanto fermarsi tra un 50 e l'altro, noi cerchiamo di fermarci il meno possibile ma, più si va avanti e meno si respira e più c'è bisogno di fermarsi per riprendere un pochino il fiato prima di ripartire. Cmq, come dice Stefano, puoi variare personalizzando a tuo piacimento! Ciao!

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39 (modificato da Lele 06-05-2010 10:17:26)

Re: Respirazione stile libero

Ciao ciao, eccomi di nuovo, ieri non ho fatto gli esercizi di apnea ma prox li farò solo che sono partito a manetta con le palette e poi gambe con le pinnette. Però, illuminazione, ieri mentre affinavo la respirazione a 4 da un lato una vasca e dall'altro l'altra vasca ho testato l'affermazione ricorrente di Marina, soffiare fuori tutta l'aria prima di respirare di nuovo. Certo facile a capirsi ma non così scontata a farsi, con il fatto che a 4 si rimane un pò di più con la faccia sott'acqua bisogna trovare il tempo di soffiare fuori tutto ma in un tempo differente dalla respirazione a 3 ovviamente, io non soffiavo proprio tutto arrivavo ad un punto che ero in debito di ossigeno e cercavo di respirare il prima possibile ( soprattutto sul lato più debole il destro per me) poi inconsciamente arrivato al "punto morto" lo chiamo, ho provato a soffiare ancora un pò, cioè quando sembrava che l'aria fosse uscita tutta soffiavo ancora un pò e magicamente, concedetemi questa parola, fuoriusciva ancora aria liberando i polmoni e permettendo una migliore respirazione successiva. Scontato?? Non credo poi tanto, bisogna provarlo smile, la cosa risulta ancora meno efficente dal lato debole perchè la presa è un pò più debole appunto rispetto al lato forte, ma conto sul miglioramento...
Altro fatto, ho ritardato la respirazione ovvero prima faccio entrare la mano in acqua,distendo poi ruoto il capo, almeno mi è sembrato di capire che la testa doveva ruotare dopo la distensione del braccio.
Ciao smile

....io preferisco nuotare....

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Re: Respirazione stile libero

Lele ha scritto:

mi è sembrato di capire che la testa doveva ruotare dopo la distensione del braccio.

Confermo, anche io ho trovato grande beneficio concentrandomi sulla distensione del braccio invece di pensare alla respirazione.
Distendendo bene il braccio in avanti la testa ruota in modo naturale per arrivare a respirare, con un movimento armonioso.

di Alberto_Jazz sito web

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Re: Respirazione stile libero

Lele ha scritto:

Altro fatto, ho ritardato la respirazione ovvero prima faccio entrare la mano in acqua,distendo poi ruoto il capo, almeno mi è sembrato di capire che la testa doveva ruotare dopo la distensione del braccio.

La testa sta ferma fino a che il braccio opposto entra,ma poi il punto di respirazione deve essere riferito al braccio che spinge,e corrispondere con il momento finale della spinta.

Ciao

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Re: Respirazione stile libero

Lele ha scritto:

.....ho testato l'affermazione ricorrente di Marina, soffiare fuori tutta l'aria prima di respirare di nuovo. Certo facile a capirsi ma non così scontata a farsi, con il fatto che a 4 si rimane un pò di più con la faccia sott'acqua bisogna trovare il tempo di soffiare fuori tutto ma in un tempo differente dalla respirazione a 3 ovviamente,

L'intensità delle espirazioni deve essere rapportata al fabbisogno di velocità dello scambio respiratorio.
Svuotare tutto non significa per forza svuotare in fretta.
Se l'obiettivo è nuotare tranquilli e lunghi respirando più raramente,è chiaro che non è necessario vuotarsi in una frazione di secondo ma conviene discriminare la forza espiratoria effettuando lo scambio in modo naturale,accentuando poi solamente la parte finale delle espirazioni per espellere tutto ciò che rimane prima della successiva inspirazione.

Ciao

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43

Re: Respirazione stile libero

Ciao Stefano, esatto faccio proprio così ora, prima butto fuori piano, poi alla fine aumento l'espulsione e facendo questo, contraendo i muscoli del petto svuoto del tutto l'aria, quando respiravo fino a due giorni fa non contraevo al max i muscoli intercostali nella fase finale, così non riuscivo ad espellere tutta l'aria, ora sento proprio che quando vado a respirare quasi mi ricarico anche se devo rendere il tutto il più naturale possibile ancora. Per quanto riguarda il tempo è giusto ruotare la testa quando la mano ha finito di distendersi davanti subito dopo il suo ingresso in acqua?? smile

....io preferisco nuotare....

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Re: Respirazione stile libero

Non è sbagliato,ma la situazione delle due braccia potrebbe cambiare in funzione della velocità di esecuzione,inoltre esistono differenti interpretazioni del nuoto a crawl,e alcuni sovrappongono l'azione delle braccia;in entrambi i casi si respira sul braccio che esce,ma la posizione dell'altro arto può cambiare,dunque è meglio se dopo avere tenuto ferma la testa fino all'ingresso del braccio opposto,poi fai riferimento al braccio di spinta.

Più che contrarre i muscoli del petto dovresti soffiare di "pancia",cioè con il diaframma,come fanno i musicisti di strumenti a fiato.

Ciao

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45

Re: Respirazione stile libero

smile si scusa Stefano hai ragione mi sono espresso malissimo, è proprio di diaframma, di pancia che spingo ma devo volerlo sennò l'espulsione dell'aria si fermerebbe prima di averla buttata fuori tutta smile

....io preferisco nuotare....

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46

Re: Respirazione stile libero

stefano '62 ha scritto:

Non è sbagliato,ma la situazione delle due braccia potrebbe cambiare in funzione della velocità di esecuzione,inoltre esistono differenti interpretazioni del nuoto a crawl,e alcuni sovrappongono l'azione delle braccia;in entrambi i casi si respira sul braccio che esce,ma la posizione dell'altro arto può cambiare,dunque è meglio se dopo avere tenuto ferma la testa fino all'ingresso del braccio opposto,poi fai riferimento al braccio di spinta.

Più che contrarre i muscoli del petto dovresti soffiare di "pancia",cioè con il diaframma,come fanno i musicisti di strumenti a fiato.

Ciao

Quoto in pieno il discorso di diaframma e soprattutto il fatto di liberarsi come dice lele di tutta l'aria.In questo caso anche l'inspirazione avverrà più automatica come se un pupazzo da bambini piccoli venisse schiacciato e quindi espulsa l'aria il pupazzo da solo si rigonfia naturalmente.Durante questa fase d'inspirazione è importante avvertire anche i muscoli dorsali che si allargano per avere più capacità respiratoria.Ciao

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47

Re: Respirazione stile libero

Soffiando di diaframma  si cambia secondo me la postura e l'assetto nell'acqua.Infatti non accuso più mal di schiena da quando soffio di pancia.Anzi siccome ho visto un video tempo fa di Popov che si allenava a secco appoggiato con la pancia  sopra una grossa palla di gomma simulando la nuotata di braccia a crawl,ho certe volte la sensazione di galleggiare su una grossa bolla d'acqua.Non so se sia condizionamento ma se respiro così mi fa questo effetto.

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Re: Respirazione stile libero

Il dolore alla schiena migliora perchè respirando di diaframma si attiva il muscolo dentato posteriore inferiore,rendendolo più tonico e flessibile;invece respirando "in punta di petto" (come per esempio i ragazzotti davanti ai bar che tirano in dentro la pancia gonfiando il petto per impressionare le ragazzine) quel muscolo resta disoccupato,si atrofizza e viene il mal di schiena anche prima dei trent'anni.

Ciao

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49 (modificato da ippocampo 13-05-2010 14:04:45)

Re: Respirazione stile libero

Ciao Stefano, vorrei delle delucidazioni su un paio di cose affrontate in questa discussione:
1) espellere tutta l'aria, addirittura spingendo in dentro il diaframma, vuol dire svuotare completamente i polmoni come quando si fa l'esercizio di espellere completamente tutta l'aria dai polmoni per andare a fondo?
2) quando leggo "ruotare la testa" (scritto da Lele) nella respirazione a stile a me stona perché io preferisco non spiegarla così, preferisco dire che il movimento parte dalla spalla del braccio che deve uscire dall'acqua, quindi, alzando la spalla, poi su il gomito verso il soffitto e per ultima la mano che va a prendere l'acqua lontano ...così facendo testa e collo restano rilassati e la faccia si ritrova automaticamente girata di lato pronta per prendere aria, ma per effetto del rollio. In questo modo si effettua la respirazione dopo che il braccio che recupera è uscito dall'acqua e prima che rientri però è anche vero che, durante la respirazione, la cosa più importante è cercare l'appoggio con il braccio che spinge sotto ...come si può fare per far capire questo? Adesso ho paura a far eseguire tutti gli esercizi dove il braccio opposto al lato della respirazione sta steso avanti perché mi pare che non acquisiscano questa consapevolezza!

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Re: Respirazione stile libero

1) Sì,anche se "completamente" è un concetto forte;io ho quasi sei litri di aria (secondo le spirometrie) nei polmoni;vuotarli è IMPOSSIBILE,si parla dunque di espellere quanta più anidride è possibile,ma senza fare la faccia fucsia.

2) Corretta l'oservazione circa la rotazione della testa che deve essere limitata e aiutata dalla rotazione delle spalle,però attenzione perchè oltre al fatto che comunque la rotazione deve esserci,si rischia di indurre l'allievo a tenere la testa "incollata" alle spalle.
Inoltre non è esatto (ma probabilmente ti sei espressa male) che il braccio di appoggio (opposto alla respirazione) spinga sotto;o meglio:è vero che deve fornire appoggio ed è vero che la mano pesca a fondo,ma il gomito deve essere ancora in posizione avanzata rispetto alle spalle,altrimenti ci troveremmo con la testa che ruota,il braccio omologo che sta spingendo e il braccio opposto posizionato in verticale sott'acqua (UN FRENO);dunque più che appoggio (anche io però spesso uso questo termine,senza pensarci ma sbagliando) è meglio dire che il braccio opposto deve fornire "equilibrio" (infatti la testa non deve sollevarsi o uscire,ma solo ruotare,perciò un appoggio è inutile),dunque la mano affonda a cercare l'aggancio,ma il resto del braccio è ancora in linea col corpo:dunque niente paura e continua a proporre nuotate a braccia singole,piuttosto assicurati che la mano non stia fuori dall'acqua o con le dita puntate al soffitto,come spesso capita,e digli di tenere il braccio bello immerso,con la mano leggermente più affondata del resto.

Ciao

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