51 (modificato da ippocampo 14-05-2010 08:53:13)

Re: Respirazione stile libero

1) Sì, anche per me sarebbe un problema, anche se non ho certo la tua capacità polmonare! Ho sperimentato lo svuotamento completo dei polmoni per la prima volta e solo in occasione dell'esercizio che ti dicevo (di farsi andare a fondo) e non è che sia piacevolissimo! All'inizio soffio forte più aria possibile e velocemente ma poi devo insistere tanto a soffiare con forza ed esce un filo d'aria che non finisce mai! Insomma, mi ci vuole un po' a vuotare tutto forzatamente e, anche così, ci metto una vita ad andare a fondo ....mi sa che non mi aiuta molto la ciccia che ho messo su ....già galleggio di mio anche troppo! Insomma, se dovessi farlo mentre nuoto, povera me! sad
Certo, non mi sogno nemmeno di chiederlo ai miei allievi, se no, poverini, mi si spaventano! Penso che, almeno all'inizio, basti far passare il concetto di soffiare bene fuori l'aria con decisione, il più possibile e velocemente ma senza sforzarsi, giusto? In fondo, anche quando si respira normalmente, un po' d'aria rimane sempre nei polmoni. E' quello che io ricerco, almeno nel mio I livello, cioè una resirazione il più possibile naturale e rilassata, anche perché spesso mi arrivano che hanno ancora un po' di problemi di rilassattezza e devo fargli fare anche tanta
zuppetta smile ops!: repirazioni verticali wink

2) E' vero "il braccio che spinge sotto" è proprio detto male! Con "sotto" intendevo "sott'acqua" ma detto così, hai capito "verso il basso", vero? In quanto a "spinge" ho letto in altre discussioni dove dici che durante la respirazione il braccio opposto al recupero è in fase di spinta ma, nel mio caso, sono ancora in trazione! Ma mi pare che sia la caratteristica dei velocisti come me. Il concetto del braccio che offre equilibrio invece che appoggio lo adotto subito e lo farò passare d'ora in avanti, grazie! La mia paura derivava dal fatto che ho una signora sessantenne che piano piano (ma solo lei) è finita a farmi la respirazione con l'altro braccio che se ne stava bello steso in avanti e fermo lì ....ma poi l'ho corretta!

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Re: Respirazione stile libero

Sì,se sta fermo è pessimo,e secondo me è il caso di tornare indietro alla coordinazione e continuità.

Ciao

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Re: Respirazione stile libero

Sai com'è, è una persona sulla sessantina che ha imparato ora a nuotare ed ha il tipico problema di non sentire l'acqua, le rimane molto difficile anche il sostentamento in verticale. Ho fatto tutto il possibile per farla migliorare, la mia collega mi ha già detto che posso essere soddisfatta ma io cerco sempre e comunque di farli migliorare tutti. So che il nuoto è molto soggettivo e sono d'accordo, come dici tu, che la vasca non è l'unità di misura del nuoto ma spesso mi chiedo se sia un brutto segno il fatto che questa signora non sia ancora riuscita a completare una vasca intera a stile, purtroppo la mia ancora breve esperienza nell'insegnamento del nuoto, specie ad allievi avanti con l'età, non mi fornisce possibilità di comparazione.

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54 (modificato da Lele 14-05-2010 21:50:13)

Re: Respirazione stile libero

Ciao ciao, dunque,questa sera ero distrutto e girandomi verso un insegnante di nuoto ho detto sono cotto sto imparando a nuotare respirando a 4 mentre prima respiravo a 3 inoltre ho detto c'è qualcuno che si esercita a respirare una vasca a 1 la successiva a 2 e così via fino all'apnea. Lui mi ha detto se fai del fondo la respirazione dovrebbe essere ogni 2 perché nuotando per lungo tempo devi respirare brevemente e spesso, alchè mi sono sentito sollevato. Io generalmente faccio serie da 30 e dopo 5 vasche respirando a 4 vado in affanno fatico molto, ma è vero che comunque se si fanno un discreto numero di vasche la respirazione deve essere  a 2? Questo non è uno qualunque allena da 20 anni la categoria Juniores. Spero che abbia ragione perchè ultimamente fatico molto anche se in effetti nuoto 2 ore e inizio con palette, senza niente e gambe e vasche con pinnette.

....io preferisco nuotare....

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Re: Respirazione stile libero

No è falso,siamo alle solite,a 3 a 5 a 4 a 2 a 27.....uffa.
NON ESISTE un modello respiratorio,ognuno respira quando gli serve,e la frequenza delle respirazioni non è proporzionale alla distanza da coprire,ma all'impegno metabolico che si sta sostenendo,per il semplice motivo che più vai forte,più ossigeno consumi,tanto è vero che Magnini (velocista,non fondista) respira a due,e come lui tantissimi altri.
Diciamo che io devo fare la 10 km,respirerò a due nelle fasi in cui tiro,e più raramente negli altri momenti.
Io faccio ogni mattina (d'estate) tremila metri in mare;ebbene parto respirando a 7 o anche di più per le prime centinaia di metri,per trovare gli equilibri,poi mi assesto sulla respirazione a 5,nuotando lungo ad andatura più solida fino a oltre 1000 metri,arrivo ai 1500 aumentando l'andatura,proseguo cominciando a tirare nella seconda metà della distanza,respirando a 4 oppure a tre,e finisco tirando forte gli ultimi ottocento metri,respirando a due.
Altro esempio:gara dei 100 stile (ma nei 200 è uguale),primi 25 metri due sole respirazioni,prima della virata per fare una bella subacquea,50 metri centrali respirando a quattro nella prima parte e poi a tre,prima dell'ultima virata respiro a due per caricarmi,ultima vasca fatta respirando a tre,poi a due nella fase centrale,poi in apnea gli ultimi sette metri (per non disturbare il finale,tanto l'ossigeno preso in quei metri arriverebbe ai muscoli a gara finita).
Traduzione:respira quando ti serve,in base alle esigenze ATTUALI dei tuoi muscoli.

Ciao

PS
Alla fine della storia,nuotando concretamente è un conto,ma se nuotando piano non sei in grado di respirare a 5 a 6 o 7,significa che il tuo piano non esiste,e che la nuotata che hai è troppo dispendiosa.
Un pò come uno che sa correre forte,oppure normale,oppure trottare allegramente,ma non sa camminare.
Allenati a fare vasche in apnea,ogni nuotatore veramente efficiente sa farne almeno una nuotando lentamente.
Spesso faccio il seguente lavoro:8 x 100 Braccia stile 25 metri in apnea e 75 respirare a piacere.
Provalo.

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56 (modificato da Lele 15-05-2010 09:43:36)

Re: Respirazione stile libero

Cia Stefano, scusa se ti faccio ripetere cose già dette, ora è chiaro respiro solo al bisogno. Vedi, io non vado ne piano ne forte ma il ritmo è un Po sostenuto comunque e fare tante vasche di fila con la respirazione a 4 non mi è possibile ma se è normale è tutto ok, se invece doveva essere possibile mi sarebbe alquanto dispiaciuto perché volevo essere in grado di farlo, dopo tutto che sono spesso in piscina ci devo riuscire,anche se non sono proprio giovanissimo ho sempre fatto sport e sono sempre riuscito in tutto quindi anche nel nuoto, uno dei miei preferiti scatta l'orgoglio, perché per me il nuoto non è solo sguazzare in acqua ma cerco nel mio piccolo dei miglioramenti significativi :-). Grazie

....io preferisco nuotare....

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Re: Respirazione stile libero

Ecco,sì,è normalissimo dopo una certa distanza non riuscire più a tenere lo stesso passo respiratorio,quello che non sarebbe normale,è non riuscirci nelle prime fasi,andando piano da fresco.

Ciao

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58

Re: Respirazione stile libero

Ciao :-), no da fresco anche a 6,7 ma non dura poi tanto, cioe alla quinta vasca a respirare a 4 diventa impegnativo, perché comunque non vado piano inoltre le virate tagliano ancora di più il fiato. Il mio intento era solo di capire bene per quanto si poteva tenere la fantomatico a respirazione a 4.Io non sono agonista quindi non posso pretendere molto pero due ore 3 volte a settimana le nuoto mentre altri dopo un'ora o poco più escono, nelle due ore inizio con le palette poi faccio vasche a vuoto poi pinnette e quche vasca in subacquea che non è proprio poco, il mio obbiettivo era solo sapere se è normale riuscire a fare 30 vasche da 25 con respirazione a 4, perché se fosse così sarei davvero deluso visto che cerco il miglioramento e la gratificazionein questo sport. Grazie mille

....io preferisco nuotare....

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Re: Respirazione stile libero

No allora vai tranquillo che è tutto nella norma,e poi le virate effettivamente rompono parecchio il ritmo.

Ciao

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60

Re: Respirazione stile libero

stefano '62 ha scritto:

No è falso,siamo alle solite,a 3 a 5 a 4 a 2 a 27.....uffa.
NON ESISTE un modello respiratorio,ognuno respira quando gli serve,e la frequenza delle respirazioni non è proporzionale alla distanza da coprire,ma all'impegno metabolico che si sta sostenendo,per il semplice motivo che più vai forte,più ossigeno consumi,tanto è vero che Magnini (velocista,non fondista) respira a due,e come lui tantissimi altri.
Diciamo che io devo fare la 10 km,respirerò a due nelle fasi in cui tiro,e più raramente negli altri momenti.
Io faccio ogni mattina (d'estate) tremila metri in mare;ebbene parto respirando a 7 o anche di più per le prime centinaia di metri,per trovare gli equilibri,poi mi assesto sulla respirazione a 5,nuotando lungo ad andatura più solida fino a oltre 1000 metri,arrivo ai 1500 aumentando l'andatura,proseguo cominciando a tirare nella seconda metà della distanza,respirando a 4 oppure a tre,e finisco tirando forte gli ultimi ottocento metri,respirando a due.
Altro esempio:gara dei 100 stile (ma nei 200 è uguale),primi 25 metri due sole respirazioni,prima della virata per fare una bella subacquea,50 metri centrali respirando a quattro nella prima parte e poi a tre,prima dell'ultima virata respiro a due per caricarmi,ultima vasca fatta respirando a tre,poi a due nella fase centrale,poi in apnea gli ultimi sette metri (per non disturbare il finale,tanto l'ossigeno preso in quei metri arriverebbe ai muscoli a gara finita).
Traduzione:respira quando ti serve,in base alle esigenze ATTUALI dei tuoi muscoli.

Ciao

PS
Alla fine della storia,nuotando concretamente è un conto,ma se nuotando piano non sei in grado di respirare a 5 a 6 o 7,significa che il tuo piano non esiste,e che la nuotata che hai è troppo dispendiosa.
Un pò come uno che sa correre forte,oppure normale,oppure trottare allegramente,ma non sa camminare.
Allenati a fare vasche in apnea,ogni nuotatore veramente efficiente sa farne almeno una nuotando lentamente.
Spesso faccio il seguente lavoro:8 x 100 Braccia stile 25 metri in apnea e 75 respirare a piacere.
Provalo.

ciao la mia premessa e che nuoto da poco e i miei ritmi sono di 50 vasche in 40'(25mt)  .....la mia domanda e come mai non riesco a fare la vasca in apnea? la serie  3 5 7 9 si apnea propio no.

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Re: Respirazione stile libero

Bisognerebbe naturalmente vederti per verificare che i parametri della nuotata siano corretti.
Ipotizzando che lo siano.....se non riesci a nuotare in apnea è perchè non ci hai mai lavorato.
Per svilupparlo chiedo di partire in apnea contando le bracciate,e fermandosi completamente quando l'aria finisce;poi tornare indietro all muretto,e ripetere diverse volte.
Le prime volte saranno tre o quattro,poi le bracciate aumenteranno.
Poi diversifico il lavoro chiedendo ancora ripetute molto corte in apnea,a volte cercando di aumentare il numero di bracciate,altre volte cercando di fare una distanza prefissata (in apnea) col minor numero di bracciate possibile,altre volte cercando di fare la maggior distanza possibile con un numero di bracciate (sempre in apnea) che so per certo che l'allievo è in grado di eseguire,per esperienza diretta.

Più avanti allungo le ripetute chiedendo di nuotare in apnea per due bracciate in meno del proprio record in apnea,poi di respirare una volta e di cercare di proseguire in apnea.
Poi applico di nuovo tutte le variazioni scritte sopra per l'esercizio di apnea totale.

Più avanti ancora chiedo le solite due bracciate in meno del proprio limite,poi respirazione,poi continuare a nuotare in apnea e poi respirare una seconda volta,altre bracciate in apnea poi terminare quando l'aria finisce.
Di solito a questo punto gli allievi riescono a fare in questo modo quasi tutta la vasca.

Dopodichè ritorno all'apnea totale e quasi tutti riescono ad allungare la fase di apnea di diverse bracciate.
E poi ritorno di nuovo sui passi successivi,che risulteranno più facili perchè l'allievo si adatta ed economizza la nuotata.

Alla lunga tutti riescono a chiudere il 25 in apnea,e in seguito riusciranno a respirare quando gli serve realmente,invece che in modo compulsivo.

Ciao

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62 (modificato da ippocampo 20-05-2010 16:03:39)

Re: Respirazione stile libero

Ciao Stefano, l'altro giorno riflettevo sul fatto del braccio che mentre fa la passata subacquea (trazione o spinta che sia), non dà appoggio ma equilibrio per poter effettuare la respirazione ma pensavo che una delle prime cose che insegno ai miei allievi è che tutto quello che si fa uscire dall'acqua, pesa e fa affondare, per questo penso che un minimo di "appoggio" o come lo vogliamo chiamare, vada cercato con il braccio opposto quando l'altro è fuori a fare il recupero.
In quanto al numero di respirazioni da effettuare quando si nuota a stile, giustamente cambia, e anche molto, a seconda di quello che si sta facendo però ho sempre visto che tutti quelli che nuotano a crowl, sia che si tratti di resistenza o di ripetute a ritmo sostenuto, respirano tutti quanti ogni due!

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Re: Respirazione stile libero

Sì certo è vero,
però un conto è un appoggio che sfrutta il fenomeno della "portanza" (dovresti sapere cos'è credo,se ai corsi per istruttori si insegna ancora),un altro conto è un appoggio (illusorio) che ricerca una inesistente base solida (braccio che precipita in verticale durante la respirtazione,nel tentativo di "decollare" col petto fuori dall'acqua);ed è esattamente questo che il nostro allievo (terrestre ancora al 90 per cento) andrebbe a cercare se noi parlassimo di appoggio invece che di equilibrio.
Una bella zampata verso fondo vasca.

Si hai ragione,sono troppi a respirare a due (anche quando non sarebbe necessario,voglio dire),questione di abitudine,creata sempre da istruttori un pò disattenti.

Ciao

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Re: Respirazione stile libero

E' vero, quando non hanno ancora acquisito una buona acquaticità tendono a riportare le azioni della terraferma nell'acqua ...mi preoccuperò di specificare qual'è il movimento giusto da fare, poi ho anche l'abitudine di andare sott'acqua a vedere cosa combinano con le braccia perché così si vede molto meglio!
Lo avevo già detto in un'altra discussione ma quando ho fatto il master sono stata costretta a passare alla respirazione a due, perché con quella a tre non ce la facevo,, c'è anche da dire però che le mie ripetute le chiamavo continuate perché quando arrivavo al muretto pensando di potermi riposare, c'era l'allenatore che mi urlava di ripartire subito e di sbrigarmi pure ...sigh! sad

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Re: Respirazione stile libero

P.S. sì, della portanza me ne hanno parlato, però te ci credi che si manifesta anche sulla mano del nuotatore come per l'ala degli aerei, mi sembra un po' forzata la cosa ....

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Re: Respirazione stile libero

Funziona.....funziona.
E' vero,alcuni allenatori non capiscono quando gli atleti subiscono un dànno (tecnico) dal loro modo di fare,convinti che il dàto metabolico ne debba essere avulso,quando invece il dàto metabolico DEVE essere sempre riferito ad un primario dato tecnico,pena l'inefficienza.
Io quando vedo che i miei bambini nuotano male,li fermo e li obbligo a riposarsi.

Ciao

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Re: Respirazione stile libero

Infatti! E' quello che succede alla signora sessantenne di cui ti parlavo, le dico sempre di partire solo se è riposata, all'inizio la tecnica non è male ma poi si stanca presto e comincia ad arrancare e la vasca non la finisce mai, sigh! Ma quando vedo la nuotata che degenera così penso: basta pietà!!! E la fermo ...mica si può nuotare così !!!

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Re: Respirazione stile libero

Allora devi memorizzare la distanza che riesce a nuotare bene,poi imposti le ripetute su quella distanza (più un paio di metri),la fai riposare un pò tornando al muretto e poi ripartire (oppure riposa sul posto e poi ripetuta in senso contrario);così sviluppa resistenza su un frazionamento adatto,il che per l'allenatore è una scelta discrezionale e ponderata di primaria importanza,persino e soprattutto alla scuola nuoto.
La vasca NON è l'unità di misura del nuoto.
Purtroppo diventa la scelta facile e comoda dell'istruttore cieco o svogliato.

Ciao

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69

Re: Respirazione stile libero

io sono solita aggiungere 10 metri per volta alla distanzache si riesce a nuotare bene:è inutile procedere su distanze che si coprono in modo scordinato....i riposo devoo essere adeguati...
è vero:usare la vasca come unità di misura è comodo...

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di marina sito web

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Re: Respirazione stile libero

Premetto che respiro con disinvoltura a dx ma in riscaldamento e in defaticamento mi sforzo di respirare anche a sx. Ho notato che quando respiro a sx prendo meno aria e quindi vado in difficoltà negli esercizi in ipossia, diciamo che nelle 5 bracciate reggo ma per più bracciate vado in crisi perchè prendo poca aria. E' soltanto una questione di allenamento? Ci sono degli esercizi specifici? O vado a sentimento?
Ciao a tutti

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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71 (modificato da paolac 20-10-2010 16:06:26)

Re: Respirazione stile libero

Salve, avrei anche io una domanda sulla respirazione a stile libero. Solitamente respiro alla terza bracciata così respiro sia a destra che a sinistra, ma ultimamante ho scoperto che respirando ogni quattro vado più veloce quindi respiro ogni 3 solo durante il riscaldamento e ogni 4 in allenamento, però mi viene un dubbio: non è che facendo così creo degli scompensi posturali poichè ogni 4 bracciate significa che respiro sempre dallo stesso lato? Quando sono più allenata provo a respirare anche ogni 5 così rimetto a posto gli equilibri ma non sempre mi basta il fiato per farlo per tutto l'allenamento... smile

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Re: Respirazione stile libero

Marioaversa ha scritto:

Premetto che respiro con disinvoltura a dx ma in riscaldamento e in defaticamento mi sforzo di respirare anche a sx. Ho notato che quando respiro a sx prendo meno aria e quindi vado in difficoltà negli esercizi in ipossia, diciamo che nelle 5 bracciate reggo ma per più bracciate vado in crisi perchè prendo poca aria. E' soltanto una questione di allenamento? Ci sono degli esercizi specifici? O vado a sentimento?
Ciao a tutti

Non è allenamento ma è percezione,significa che il braccio destro (cui tocca creare appoggi mentre si respira a sx) non ha sufficiente capacità di sentire acqua e creare l'equilibrio necessario a garantire una buona respirazione.
Si risolve con esercizi a crawl con un braccio solo,tenendo il destro bene sotto all'acqua,disteso e con la mano appena più affondata dele ascelle,e con pollice leggermento orientato a fondo vasca.
E cercando di respirare DOPO che il braccio sx è passato sotto la pancia,più io meno nel momento il cui esegue la parte finale della spinta subito prima di uscire.

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Re: Respirazione stile libero

paolac ha scritto:

Salve, avrei anche io una domanda sulla respirazione a stile libero. Solitamente respiro alla terza bracciata così respiro sia a destra che a sinistra, ma ultimamante ho scoperto che respirando ogni quattro vado più veloce quindi respiro ogni 3 solo durante il riscaldamento e ogni 4 in allenamento, però mi viene un dubbio: non è che facendo così creo degli scompensi posturali poichè ogni 4 bracciate significa che respiro sempre dallo stesso lato? Quando sono più allenata provo a respirare anche ogni 5 così rimetto a posto gli equilibri ma non sempre mi basta il fiato per farlo per tutto l'allenamento... smile

Io non sono in grado di dirti ogni quanto respiro,per il semplice fatto che stare a contarle è un'idea folle.
Respira come ti viene naturale,cercando solo di fare in modo di non privilegiare troppo un lato sull'altro,libera la mente e goditi lo scivollamento sull'acqua,e vedrai che nuoterai senza problemi.

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74

Re: Respirazione stile libero

Stefano ma come fai?! >_> Io quando nuoto "sento" sempre un ritmo tipo valzer (1-2-3-1-2-3) perchè respiro sempre alla terza. Mi è capitato di distrarmi, magari per concentrarmi su un movimento, e di scordarmi di respirare per un pò, ma il risultato è stato che quando mi è venuto l'istinto di prendere aria il gesto è venuto scoordinato rispetto alla bracciata (troppo presto o troppo tardi). L'unica situazione in cui ci riesco è negli scatti... ma nuotanto normalmente proprio non ci riesco... anche quando dobbiamo fare alcuni lavori respirando con un numero di bracciate precise basta che mi distraggo un attimo e torno a 3...

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Re: Respirazione stile libero

Hai bisogno di imparare a nuotare in apnea,senza mai prendere aria almeno per una vasca intera.
Prova cominciando a fare vasche respirando il più tardi possibile la prima volta e finire come ti pare.
Poi fai ripetute in apnea le più lunghe possibili poi fermati e ritorna indietro normalmente.
Quando arrivi a metà vasca senza respirare,allora prova a fare vasche facendo la prima respirazione poco prima della metà,la seconda dopo altre 5 bracciate e la terza dopo quattro e così via.
Quando sarai in grado di fare una vasca in apnea (molti bambini ce la fanno a sei anni) allora sarai anche in grado di respirare a piacere senza stare a contare niente.

CIao

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