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Allora avevo capito bene.
Comunque fai bene anche a spiare nei filmati per avere ogni tipo di input.
Non avevo dubbi che già sapevi di dover dare la precedenza alle tue sensazioni.
Ciao
Scusa Stefano se sono stato sgarbato, ma a volte mi sento disorientato e mi innervosisce non poco, Cerco di sbarcare il lunario da solo e gli unici punti di riferimento siete voi, Capisco che è difficile farsi capire via web e forse delle incomprensioni nascono proprio per questo.
Ciao e grazie ancora 
è difficle pure per noi spiegarci:ecco perchè a volte siamo perentori 
scusa tu!!
Ho solo tanta voglia di imparare.
ieri al corso ci ha fatto fare alcune vasche con un braccio fermo lungo la coscia e l'altro a fare la bracciata normale: la vasca in un senso con un braccio e nell'altro senso l'altro braccio.
1: a cosa serve questo esercizio ?
2: a me non e' riuscito bene, soprattutto all'inizio: e soprattutto col braccio sx ho fatto mooolta fatica
a parte che e' il secondo ingresso per me dopo mesi di assenza, il giovedi' pomeriggio dopo il lavoro siamo anche tutti abbastanza stanchi e questo temo incida molto...
Sensibilità e passata subacquea.
Le prime volte è faticoso, conviene farlo con il pull.
Ciao
ok
grazie 
ieri al corso ci ha fatto fare alcune vasche con un braccio fermo lungo la coscia e l'altro a fare la bracciata normale: la vasca in un senso con un braccio e nell'altro senso l'altro braccio.
1: a cosa serve questo esercizio ?
2: a me non e' riuscito bene, soprattutto all'inizio: e soprattutto col braccio sx ho fatto mooolta faticaa parte che e' il secondo ingresso per me dopo mesi di assenza, il giovedi' pomeriggio dopo il lavoro siamo anche tutti abbastanza stanchi e questo temo incida molto...
Dipende da che parte dovevi respirare.
Se respiri dal lato del braccio attivo (respirazione omologa) è molto utile per sviluppare la fase finale della passata subacquea,la spinta.
Se invece respiri dal alto del braccio fermo (respirazione opposta) allora serve a sviluppare la percezione di aggancio,cioè la prima parte della presa d'acqua.
Ciao
mauro65 ha scritto:ieri al corso ci ha fatto fare alcune vasche con un braccio fermo lungo la coscia e l'altro a fare la bracciata normale: la vasca in un senso con un braccio e nell'altro senso l'altro braccio.
a cosa serve questo esercizio ?a parte che e' il secondo ingresso per me dopo mesi di assenza, il giovedi' pomeriggio dopo il lavoro siamo anche tutti abbastanza stanchi e questo temo incida molto...
Dipende da che parte dovevi respirare.
Se respiri dal lato del braccio attivo (respirazione omologa) è molto utile per sviluppare la fase finale della passata subacquea,la spinta.
Se invece respiri dal alto del braccio fermo (respirazione opposta) allora serve a sviluppare la percezione di aggancio,cioè la prima parte della presa d'acqua
come non detto, quindi non mi ero neanche spiegato bene e del tutto.
cmq dovevamo respirare dal lato del braccio fermo e in effetti solo adesso mi sono ricordato che giovedi' aveva detto proprio la parola aggancio e forse in piu' di una occasiuone, ma io in quel momento non l'avevo associata all'esercizio 
confermo che a fine settimana e a fine giornata dopo il lavoro, (ANCHE) io ho poca concentrazione come pure gli altri presenti 
cerchero' di andare anche il martedi' (pero' e' un altro gruppo e sono un po' piu' avanti...) oppure al sabato, come gia' avevo fatto alcune volte a inizio estate 2010.
stavo anche pensando ad alcune lezioni personalizzate: penso che 2 o 3 ore "full immersion" con la mia mitica trainer mi riporteranno grossomodo a come ero prima della pausa forzata
grazie 1000
ciao
allora, questo e' il problema, o meglio il dubbio.
una delle colleghe del corso principianti sostiene di "non riuscire" a fare la partenza a crawl subacquea: a dorso va come una saetta ma a stile ha ancora (come TUTTI al corso...) svariati problemi, secondo me legati ad un ambientamento non del tutto soddisfacente.
perche' e' al terzo anno di corso ma anche "spingendola" sott'acqua (l'ho fatto anche io su sua richiesta) poi risale subito quasi che abbia una sorta di "paura" di stare sotto...
la mia idea ci puo' stare o sono solo mie fantasie ?
grazie
Nuoto sub,deve farlo per completare l'ambientamento.
Chi non riesce ad andare a fondo è perchè non vuole farlo.
esatto:sono difetti di ambientamento
bisogna fare passate sub a kilometri,tuffi e piccoli tratti in apnea 
mi hanno cambiato istruttore .. questo mi sembra mezzo brocco tutti ci lamentiamo in vasca vedremo le prossime lezioni consigli ...??? uffa al peggio cambierò giorno e orario al peggio ma non mollo proprio adesso che c'è da raccogliere i frutti (risultati) e seminare x i nuovi... marina mi sgriderà che ho sbagliato discussione ma prima o poi imparo anche qui
Nuoto sub,deve farlo per completare l'ambientamento.
Chi non riesce ad andare a fondo è perchè non vuole farlo.
e infatti anche questa tipa non riesce ad avere una respirazione decente, lo nota anche lei e ne soffre: e poi respira con difficolta a sinistra.
mi ha chiesto di farle vedere e spiegarle le partenze da sub in particolare a dorso, mi guardava sempre e le sono piaciute molto ma se non e' ancora del tutto ambientata mi sa che le entrera' molta acqua dal naso...
io cmq consiglio continuamente un po' a tutti almeno un po' di nuoto libero appunto per migliorare l'ambientamento: spiegando i giochini che faccio io e di cui si scrive spesso su queste pagine.
vabbe'... ovviamente anche la trainer consiglia sempre a tutti di andare anche a nuoto libero
stefano '62 ha scritto:Se respiri dal lato del braccio attivo (respirazione omologa) è molto utile per sviluppare la fase finale della passata subacquea,la spinta.
Se invece respiri dal alto del braccio fermo (respirazione opposta) allora serve a sviluppare la percezione di aggancio,cioè la prima parte della presa d'acquadovevamo respirare dal lato del braccio fermo...
oggi abbiamo fatto lo stesso esercizio ma con la respirazione omologa e ci aveva detto di fare attenziona alla spinta finale
questo l'ho fatto con meno difficolta rispetto all'altro con la respirazione opposta
ciao
mi hanno cambiato istruttore .. questo mi sembra mezzo brocco tutti ci lamentiamo in vasca vedremo le prossime lezioni consigli ...??? uffa al peggio cambierò giorno e orario al peggio ma non mollo proprio adesso che c'è da raccogliere i frutti (risultati) e seminare x i nuovi... marina mi sgriderà che ho sbagliato discussione ma prima o poi imparo anche qui
Ciao delfino67, perché dici che è "mezzo brocco"? 
x ippocampo la situazione è che di sicuro non lo fà x passione come l'istrutore precedente che ti seguiva coreggeva ti faceva provare e riprovare faticare ma impari questo vasche su vasce e vai .... esempio il primo "" fatemi 4 -6 vasche a piacere , poi si fà così così ecc il secodo "" intanto cominciamo cosa dite ...mmm. ma qua ma là e tanto pigli freddo speriamo ..
Sì è esatto,conviene tenersi ossigenati,però la velocità di consumo dell'ossigeno è proporzionale all'intensità della nuotata,dunque a meno di non fare 10 chilometri tirati al massimo,avere la necessità a respirare ogni due non dico nel finale che sei cotto,ma già a metà gara,significa che qualcosa non funziona.
Chiarisco:un conto è scegliere di respirare a due,un altro averne la costante necessità,questo dovrebbe capitare solo nei momenti di stress.
La capacità di nuotare in ipossia è fondamentale,per creare un requisito di capacità respiratoria che costituisca un punto di partenza.
Un nuotatore un pò più che principiante dovrebbe essere perfettamente in grado di chiudere una vasca da 25 completamente in apnea,altrimenti significa che il dispendio medio della sua nuotata di crociera è troppo elevato.Ciao
Allora devo avere qualche problema; mi viene naturale nuotare inizialmente ogni 3 bracciate e in maniera fluida.
Dopo poco la nuotata si appesantisce e sento la necessità di respirare ogni 2 bracciate; la virata, poi, mi toglie moltissima aria e vado in debito di ossigeno ma se rallento mi sembra di sprofondare.
A riposo riesco tranquillamente a fare una vasca in apnea; con un pò di ventilazione, forse, anche 2.
Ciao
Un nuotatore un pò più che principiante dovrebbe essere perfettamente in grado di chiudere una vasca da 25 completamente in apnea,altrimenti significa che il dispendio medio della sua nuotata di crociera è troppo elevato.
Ciao
Stefano è da prima di Natale che volevo chiedertelo:
Ti è mai capitato un master che non riesce a nuotare in apnea 25 mt a stile?
Un master che nuota con me, ha provato e riprovato ma non riesce. Eppure è bravo, nuota bene i 4 stili, ma proprio non riesce.
Ciao
a me è capitato e come dice stefano è un problema di rendimento o di ansia....
Ieri ho iniziato il riscaldamento con una vasca in apnea a rana sul fondo della piscina; bellissima sensazione e ho preso subito confidenza con l'acqua.
Mi sono forzato a mantenere la respirazione tra le 3 e le 5 bracciate trovando un ritmo interiore tra inspirazione ed espirazione e mi sono reso conto che è soprattutto una questione psicologica.
Vale anche per la virata; più lenta e senza affanno diventa molto meno stancante; anche qui è una questione di ritmo.
Ciao
Master non in grado di nuotare in apnea ce ne sono e anche tanti.
Dieci giorni fa ne avevo alcuni tecnicamente poco evoluti e che stanno nella corsia dei più lenti arrivati da poco,e dato che nuotavano in modo molto dispendioso pur non avendo grosse velocità,respiravano troppo spesso e disturbando gli equilibri;trovavano difficile persino respirare a 5 o a 7,allora gli ho chiesto di nuotare in apnea per il maggior tempo possibile e poi di fermarsi,ma di cercare di nuore piano e facendo la strada più lunga possibile ma con il minor numero possibile di bracciate.
Dopo pochi tentativi tutti hanno chiuso la vasca in apnea,più volte consecutive,e tutti erano concordi nel dire che non avrebbero mai immaginato che si potesse riuscire a nuotare con tanta tranquillità e con tanto piacere,un pò come fosse una passeggiata,ottenendo il massimo con il minimo sforzo,dunque limitando il fabbisogno di ossigeno.
Se uno nuota piano non è assolutamente possibile che abbia continuamente bisogno di aria.
Se uno crede di andare piano ma nonostante questo necessita costantemente di aria persino nelle brevi distanze,allora significa una delle due:
o non è capace di nuotare piano
oppure la sua nuotata è inefficiente e dispendiosa.
Un master che nuota con me, ha provato e riprovato ma non riesce. Eppure è bravo, nuota bene i 4 stili, ma proprio non riesce.
Tutti i miei bambini sopra ai sei anni,naturalmente tra quelli di almeno terzo livello e in grado di terminare tre o quattro vasche con riposi brevi,sono in grado di fare una vasca intera in totale apnea,e più di metà vasca di sole gambe crawl sempre in apnea totale.
Concordo che bisogna nuotare di potenza e non di velocità e poi l'apnea è sicuramente anche una questione mentale.
Ho iniziato a settembre con gli allenamenti di nuotomania adesso mi sono fermata per allenare soprattutto il fiato. Da due volte sto facendo l'esercizio di respirare per 50 mt ogni 2, poi 3,4 etc. Sono arrivata a 12 dopodiché ho fatto due volte 25 mt. in apnea senza problemi. (Cmq li facevo anche prima, è la rana sub che mi resta più faticosa). Cmq ho fatto delle vasche con 17 bracciate, mi sembra buono. Il momento più duro è quando riparto per la seconda vasca, scivolo poi se devo fare dalle 8 bracciate in su prima di respirare soffro un po'!
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