Argomento: Allenamento giovanile del nuoto
Ne approfitto per dare qualche indicazione per adattare le note di allenamento per gli adulti (postate un pò ovunque nel forum) all'allenamento degli esordienti e dei ragazzi (sotto ai 15 anni).
La raccomandazione primaria non è,come sembrerebbe naturale,la modifica dei volumi totali (comunque necessaria in caso di non-agonisti),dato che un agonista di categoria esordienti o ragazzi si fa tranquillamente 3 o 4 Km ogni giorno.
Le cose da tenere invece assolutamente in considerazione e da ricordarsi sempre sono le seguenti:
1 che la potenza aerobica (B2) può essere espressa solo dopo la pubertà e che il proporla prima si risolve sempre in soglia (B1) o resistenza aerobica (A2)
2 che la verità circa la resistenza alla forza (C1) proposta ai bambini non sta nè dalla parte di chi dice che fa male,nè da quella di chi dice il contrario;
la realtà è che i bambini in pre-pubertà non dispongono degli enzimi necessari a processare il lattato per cui l'allenamento di C1 non produce quello sviluppo del sistema che ne rappresenta l'obiettivo;però è stato dimostrato all'Università de L'Aquila nel 2002 che il "rolling" (velocità di scorrimento dei globuli rossi nel sangue) e il debito di ossigeno (elevate intensità) determinano un aumento della produzione delle metalloproteasi,le quali sono implicate nella neoangiogenesi (il processo di formazione dei vasi sanguigni attivo fino alla pubertà,ma che poi si interrompe per sempre);in più è accertato che esiste una cosa chiamata memoria-anabolica-enzimatica che fa sì che tutti gli enzimi e i mediatori nervosi prodotti dal bambino nelle attività intense (C1 e B2) pur venendo bruciati subito lascino una "impronta" nei sistemi metabolici che in futuro "ricorderanno" di saperli produrre a quella velocità;quindi l'allenamento di C1 produce qualcosa che pur non determinando (nei bambini) un subitaneo adattamento metabolico specifico in quel senso,ne crea le precondizioni per lo sviluppo futuro.
Tutto questo implica che le elevate intensità nei bambini (pur non migliorando stabilmente il sistema metabolico obiettivo del C1) migliorano paradossalmente un dato aerobico di base da un punto di vista strutturale irripetibile in futuro;allo stesso tempo innalzano la soglia psico-fisica di tolleranza alla fatica,in un modo che tornerà molto utile un domani.
Le vere controindicazioni dell'allenamento intenso nei ragazzini consiste in un peggioramento della tecnica conseguente alla perdita di lucidità,che dovrà subito quindi venire recuperata con allenamenti più "tranquilli",che dovranno fare la parte del leone perchè la loro vera esigenza è lo sviluppo di un requisito aerobico unito a buone tecniche.
Quindi C1 e B2 assolutamente sì,ma che si conoscano bene le implicazioni di queste scelte,gli obiettivi verosimili e le loro controindicazioni,e le giuste dosi con cui proporli.
3 Che la loro necessità (tecnica) primaria è lo sviluppo della "disponibilità variabile",cioè la capacità di plasmare la tecnica sulla base delle situazioni,il che è l'esatto contrario dello sviluppo di una tecnica fissa e stabilizzata,per quanto tecnicamente difficile,evoluta e simile a quella dei campioni adulti possa apparire.
La stabilizzazione delle nuotate è il loro peggior nemico perchè il loro corpo è in cambiamento e qualsiasi cosa loro facciano oggi per abitudine non sarà più congrua un domani con segmenti corporei (e relativi muscoli) più lunghi,se invece sviluppiamo un controllo cosciente del corpo saranno in grado di fare praticamente qualsiasi cosa.
Dunque con loro fare tecnica non significa assolutamente insegnare cosa fanno le unghie o i peli delle orecchie....ma disturbare costantemente gli equilibri per stimolare una risposta coordinativa e creare requisiti essenziali.
4 Che la loro necessità (metabolica) primaria è l'allenamento della resistenza aerobica,perchè questa fase della loro vita sportiva deve essere intesa come se fosse la fase generale del loro macroperiodo-vita delle periodizzazioni insegnate ai corsi per allenatori.
5 Che con loro è sbagliato costruire delle periodizzazioni specifiche,ma è invece più opportuno fare delle programmazioni su periodo brevi,possibilmente dai 7 ai 15 giorni al massimo,con l'obiettivo di migliorare poco,migliorare sempre,migliorare dappertutto.
6 insegnategli le partenze (e le virate,da fare tutti i giorni),perchè nei gruppi agonisti giovanili continuano ad arrivare bambini che si preparano al tuffo con le mani giunte come in preghiera,oppure puntate al cielo;insegnate che il tuffo è la conseguenza di uno SBILANCIAMENTO e della successiva spinta.
Ciao
PS
Ora non ho più tempo ma mi verrà in mente qualcos'altro di sicuro più tardi.