Ho fatto una mini review, molto parziale, sull'argomento da un punto di vista metabolico:
Almeno per quanto riguarda i soggetti allenati (sia master che collegiate), sembra chiaro che dopo pesanti allenamenti in ipossia, sia
normobarica che ipobarica, le prestazioni non sono migliori, non migliora la clearence del lattato,
non aumenta la resistenza e per di più peggiora l'eficienza del metabolismo del glucosio (come prevedibile).
E questo indipendentemente dallo schema adottato.
http://jap.physiology.org/cgi/content/abstract/94/2/733
http://ep.physoc.org/content/95/2/315.abstract
http://jap.physiology.org/cgi/content/abstract/104/2/328
http://bjsm.bmj.com/content/40/2/e4.abstract
Addirittura se no ho capitp male, qui sembra che, se la cosa è confinata a periodi brevi, tipo ritiri di una-tre settimane non aumenti nemmeno l'emoglobina a disposizione.
http://jap.physiology.org/cgi/content/abstract/103/3/828
http://jap.physiology.org/cgi/content/abstract/96/5/1800
E che il metabolismo degli acidi grassi a catena più lunga sia peggiorato
http://jap.physiology.org/cgi/content/abstract/102/1/79
Però.. se gli allenamenti sono brevi, intermittenti (vd. le considerazioni di marina), o comunque non condotti in regimi particolarmente stressanti, e il periodo di acclimatamento sufficientemente lungo, come insegna l'esperienza, dei vantaggi sembrano esserci:
Il secondo articolo argomenta un po' il sistema del "Live High, Train Low"
http://jap.physiology.org/cgi/content/abstract/100/4/1238
http://jap.physiology.org/cgi/content/full/99/5/2053
@marina & stefano.
Questo non era propriamente il mio campo, ma penso che la rivista dell'American Physiological Society abbia abbastanza credito o mi sbaglio ?