1 (modificato da Lele 21-02-2008 13:35:45)

Argomento: Tecnica di esecuzione dello stile libero

Ciao di nuovo, volevo fare una domanda sulla corretta esecuzione dello stile libero. Nella descrizione dello stile sul sito si vede chiaramente dal disegnino mobile e dalla breve sequenza di una nuotatrice presa da davanti, che la mano quando esegue la trazione passa quasi sotto la pancia e tra braccio e avambraccio ci sono 90° o poco piu' gradi (e' scritto 95° nella spiegazione). Io ho provato ad eseguire in quel modo ma non mi sento naturale, questo chiaramente puo' dipendere dal fatto che mi sia abituato in un certo modo non corretto, il mio braccio per avere trazione sta un po' piu' esteramente, l'angolo tra braccio e avambraccio e' un po' piu' grande di 95° pero' se passo la mano sotto la pancia non sento trazione, solo se la tengo leggermente piu' esterna ho trazione e questo mi comporta pero' di avere la mano non esattamente parallela al fondo della piscina, pero' in questo modo sento piu' trazione e maggiore galleggiamento, contrariamente se facessi passare le mani sotto alla pancia risentirei di un maggior rollio e tenderei a girare sul mio asse. Grazie della eventuale risposta. Ciao

....io preferisco nuotare....

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Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

Eh, ci si potrebbe scrivere un libro sulla fase subacquea dello stile libero...
Posso dirti che quello descritto è il movimento base ma considera che tutta la gente che vedo nuotare a stile, ciascuno lo fa a modo suo, in maniera più o meno simile o diversa da quello descritto.
Ti suggerisco due spunti di riflessione: primo, mantenendo l'angolo braccio/avambraccio di poco più di 90° fa si che la mano sia parallela al fondo e che si trovi in quella posizione dalla fase di presa, senza che il polso si muova più di tanto se non per correggere un po' l'inclinazione della mano per prendere meglio l'acqua (finezza tecnica). E la fase di spinta viene come logica conseguenza di questo movimento. Inoltre in questo modo, è più controllabile il rollio del corpo, indotto dal movimento asimmetrico delle braccia.
Secondo: vedo che molti sott'acqua tengono il braccio quasi teso. Questo a mio avviso allunga il movimento della mano, facendo fare a quest'ultima una traiettoria semicircolare, diminuendo l'efficienza della spinta in quanto essa è massima solo quando il braccio è quasi perpendicolare al fondo. Inoltre in questo modo la leva sulla spalla è maggiore a causa del maggiore attrito con l'acqua dovuto al maggior raggio di rotazione, affaticando di più i muscoli della spalla. Non che non si cammini in questo modo, vedo molti che nuotano cercando l'acqua in profondità, ma l'efficienza della nuotata a mio avviso diminuisce e neanche di poco.
Prova ad eseguire il movimento come descritto, all'inizio non andare veloce, non importa, ma cerca di farlo corretto, concentrandoti sulla bracciata dall'ingresso in acqua fino alla fine del recupero: vedrai che fatto in maniera fluida andrai più veloce a parità di bracciate.
Ho detto la mia.
Ciao
Luigi:-)

Vasche, vasche e vasche.... :-)

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3

Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

Ciao Luigi, grazie del consiglio e' proprio come dici tu ora che ci penso; io tengo l'angolo braccio/avambraccio maggiore di 95°, questo comporta che il braccio sia quasi teso ed e' per questo che la mano passa piu' distante dal corpo eseguendo quella traettoria semicircolare che descivi anche tu. In effetti sento le spalle che sono molto sotto sforzo perche' a braccio teso la leva sulle spalle e' maggiore; questa sera mettero' in pratica i tuoi consigli, all'inizio sara' dura perche' e' un movimento "innaturale" paragonato a quello a cui mi sono abituato ma cerchero' di eseguirlo nella maniera corretta, spero di avere la costanza per riuscirci. Ciao e grazie

....io preferisco nuotare....

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4

Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

Buonasera a tutti e sempre ben ritrovati.
Scusate l'intrusione ma visto che si parla della corretta esecuzione della bracciata a stile libero vorrei un chiarimento.
Io eseguo la bracciata con il recupero a gomito alto, braccio morbido entrando con la mano a taglio nell'acqua con il palmo rivolto in fuori.
Nella scuola nuoto che frequento quest'anno si insegna ad uscire con il braccio teso, largo (tipo delfino per intenderci) e vedo che molti poi poggiano la mano piatta quasi a fare delle pacchette sull'acqua con una bracciata quindi superficiale e se mi permettete "bruttaaa".
Concludendo: esistono più bracciate? Quale è la migliore? Anche dal punto di vista estetico che non guasta...
ciao hmm ciao

cancer58
big_smile e big_smile

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5

Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

Ciao Balena, io sono nuovissimo e gli ultimi corsi di nuoto li ho fatti circa 30 anni fa yikes, vabbe' comunque e' sempre piacevole parlare sul forum e dire la propria. Da quello che ho capito si entra con le dita tipo mano inclinata verso il basso di qualche grado o comunque anche di taglio, lo scopo e' quello di non creare resistenza, quindi lo schiaffetto oltre che molto antiestetico e' anche poco idrodinamico. Ciao  big_smile

....io preferisco nuotare....

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Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

balena ha scritto:

Buonasera a tutti e sempre ben ritrovati.
Scusate l'intrusione ma visto che si parla della corretta esecuzione della bracciata a stile libero vorrei un chiarimento.
Io eseguo la bracciata con il recupero a gomito alto, braccio morbido entrando con la mano a taglio nell'acqua con il palmo rivolto in fuori.
Nella scuola nuoto che frequento quest'anno si insegna ad uscire con il braccio teso, largo (tipo delfino per intenderci) e vedo che molti poi poggiano la mano piatta quasi a fare delle pacchette sull'acqua con una bracciata quindi superficiale e se mi permettete "bruttaaa".
Concludendo: esistono più bracciate? Quale è la migliore? Anche dal punto di vista estetico che non guasta...
ciao hmm ciao

Mah, forse voglio pensare che, all'inizio si faccia imparare il movimento, senza stare a sottilizzare sulle finezze che arriveranno in seguito poi... anche se mi sembra strano partire con una cosa e poi doverla correggere dopo.
La fase di recupero aerea con il braccio teso la vedo fare a molti e anche qualche campione internazionale usa questa tecnica che di per se non è sbagliata ma sollecita in misura maggiore i muscoli delle spalle per lo stesso motivo che dicevamo prima - maggiore leva.
Ma trattandosi di fase aerea, ci può anche stare anche se è pericoloso perchè potrebbe indurre un rollio parassita sull'asse del corpo.
Il recupero a gomito alto che è il movimento giusto, secondo me aiuta la successiva fase di entrata in acqua come hai descritto, poichè il braccio, estendendosi, va a cercare l'acqua lontano e il suo slancio contribuisce alla presa.
Negativo quindi lo "schiaffo" sull'acqua che, oltre ad essere poco estetico come dici giustamente, fa perdere alla nuotata la fase importante dell'ingresso in acqua della mano e fa perdere, in velocità, buoni 20, 30 cm all'ampiezza della bracciata.
Poi ripeto, trattandosi di scuola nuoto potrebbero esserci dei motivi particolari che forse, non essendo istruttore, mi sfuggono, o più semplicemente gli allievi ancora nuotano così perchè devono imparare... il braccio teso è il movimento che viene più ad istinto.
Ciao, buone nuotate!
Luigi

Vasche, vasche e vasche.... :-)

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7

Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

Ciao Balena, ciao Lele, ciao Luigi
dopo laver letto le spiegazioni aerospaziali di Luigi ho avuto un bel mal di testa ...  smile
Cmq avete ragione un pò tt...nel senso che ultimamente si insegna dando una serie di imput agli allievi...si fanno provare movimenti delle br sl con br tese, col gomito alto, etc, per offrire al "cervello"  una varietà di movimenti da cui ripescare quello più adatto ad ogni allievo, e adattarlo all'allievo stesso... anche la bracciata subacquea a br tese sembra molto efficace ma per un atleta che ha già una base tecnica e una buona forza nelle braccia (prevalentemente x gli uomini...) .... ma ci sono basi di tecnica da cui nn si può prescindere.... la resp ad es va fatta senza pause in modo continuo e con emissione dell'aria in fase subacquea sia dalla bocca che dal naso, oppure la br che devono stare più vicino possibile alla parte corrispondente del corpo (br dx sotto la parte del corpo dx e sx sotto la parte sx del corpo, oppure la giusta nota di Balena, che ha ragione, dare palate all'acqua offre resistenze inutili, stessa cosa per l'ingresso della mano in acqua planato... Cmq il nuoto nn è una scienza esatta... e l'adattamento direi che è l'approccio migliore....Buona nuotata
Marci

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8

Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

Ciao ciao, ieri sera ho provato a mettere in pratica la corretta esecuzione del crawl; ho avuto ed ho tutt'ora delle difficolta' nell'eseguirlo correttamente in quanto mi sono abituato con uno stile un po' personale che differisce da quello corretto.Comunque ho notato diversi benefici quali la minore sollecitazione della spalla e la migliore trazione eseguendo infatti quest'ultima con la mano parallela al fondo della piscina e con l'angolazione tra braccio e avambraccio di poco piu' 90°. Ho solo qualche problemino quando faccio la respirazione, prima infatti il braccio eseguiva una traettoria piu' larga di quella corretta ed avevo l'impressione di avere una migliore stabilita' al rollio , ora che tento di far passare il braccio con le giuste angolazioni ho l'impressione di essere piu' soggetto al rollio anche se non impiego molto tempo per la respirazione, il che potrebbe generare appunto un rollio indesiderato. Il secondo problemino un po' meno serio e' che pensando alla corretta esecuzione della bracciata perdo un po' di concentrazione sulle gambe ma credo che quest'ultimo si possa ovviare con un po' di esercizio.
Ciao e buona nuotata

....io preferisco nuotare....

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9 (modificato da checca 22-02-2008 14:26:18)

Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

marci ha scritto:

ci sono basi di tecnica da cui nn si può prescindere.... la resp ad es va fatta senza pause in modo continuo e con emissione dell'aria in fase subacquea sia dalla bocca che dal naso
Marci

ciao Marci!
ho letto in altri post che hai scritto questa cosa riguardo all'emissione dell'aria sia dal naso che dalla bocca. Io l'ho sempre fatto solo dal naso... qual è la differenza??? ....forse la mia domanda è un po' sciocchina  big_smile  trovandomi bene così come ho sempre fatto, probabilmente non cambia nulla... o forse intendevi che l'importante è non emettere l'aria solo dalla bocca...?

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10

Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

Lele, non preoccuparti per ora delle gambe, una volta che avrai fatto tuo il movimento delle braccia, esso sarà automatico e verrà da solo.
Poi considera che, come ha detto giustamente Marci, il nuoto non è una scienza esatta dato che, una volta appresa la tecnica, ciascuno personalizza un po' lo stile secondo la propria costituzione, abitudine, ecc.
Marci, le considerazioni aerospaziali mi vengono in mente mentre nuoto, quando mi stufo di contare le piastrelle del fondo, ahahahaha...
Ciao
Luigi :-)

Vasche, vasche e vasche.... :-)

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11

Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

checca ha scritto:
marci ha scritto:

ci sono basi di tecnica da cui nn si può prescindere.... la resp ad es va fatta senza pause in modo continuo e con emissione dell'aria in fase subacquea sia dalla bocca che dal naso
Marci

ciao Marci!
ho letto in altri post che hai scritto questa cosa riguardo all'emissione dell'aria sia dal naso che dalla bocca. Io l'ho sempre fatto solo dal naso... qual è la differenza??? ....forse la mia domanda è un po' sciocchina  big_smile  trovandomi bene così come ho sempre fatto, probabilmente non cambia nulla... o forse intendevi che l'importante è non emettere l'aria solo dalla bocca...?

Ciao Checca
nn è per niente una domanda sciocca....tutt'altro
la resp in acqua è completamente diversa...consumo un pò di più e l'emissione dell'aria "vecchia" dal naso nn è sufficente per un buon ricambio...dopo qualche vasca ti porta all'affaticamento...quindi ci si dovrebbe abituare ad un'emissione dell'aria anche dalla bocca solo perchè ne emetti di più e c'è più "spazio" per prendere aria nuova che ti serve per andare avanti e nn stancarti smile
Baci Marci
PS TANTE TANTE BOLLE sotto l'acqua smile

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Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

grazie per la risposta, avevo pensato a qualcosa del genere e una sera, durante l'allenamento, ho provato a fare come dici tu, ma essendo abituata in altro modo dovevo stare concentrata solo su quella cosa e non ce la facevo più big_smile e ho abbandonato... magari proverò un po' alla volta quando facciamo allenamenti un po' più blandi (ad esempio lunedì prossimo che sarà l'allenamento immediatamente successivo alla gara). è dificile togliersi un'abitudine, ma vorrei provare a vedere se effettivamente sento la differenza smile
grazie ancora, ciao!

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Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

La sentirai sicuramente la differenza!
L'aria è indispensabile per le funzioni energetiche dell'organismo e, se quando esso ne richiede in misura maggiore durante uno sforzo di aria ce ne è poca oppure non è di buona qualità - perchè la ventilazione dei polmoni è insufficiente, tipico caso di respirazione solo dal naso, è facile andare in affanno, quale conseguente "rimedio" che l'organismo stesso attua alla situazione.
Infatti in acqua la respirazione avviene soprattutto dalla bocca, limitando al naso quel tanto che basta per compensare per non allagarsi.
Ciao
Luigi :-)

Vasche, vasche e vasche.... :-)

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14 (modificato da Lele 26-02-2008 13:20:11)

Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

Ciao, confermo che la respirazione e' fondamentale anche se qualche volta sottovalutata. Ho notato questa cosa su me stesso, giorno per giorno incremento il carico di ripetizioni senza fermarmi (generalmente 5 vasche in piu' ogni volta) e volta per volta il mio respiro e' aumentato e si e' adattato al carico di lavoro, nel senso che prima l'inspirazione di aria era affannosa e impulsiva e la espirazione abbastanza lenta e incompleta cosicche' avevo ancora aria nei polmoni quando andavo a inspirare di nuovo, ora con l'esercizio, la respirazione e' diventata piu' rilassata e costante e l'espirazione e' esplosiva, in misura maggiore dalla bocca e minore dal naso, non sono certo un esperto ma frequentando costantemente la piscina ogni giorno e cercando di migliorare la resistenza ogni volta ho saggiato con mano i miglioramenti . Ciao e buon nuoto.

....io preferisco nuotare....

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Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

Domandina del giorno! smile
Visto che quando ho iniziato il corso di nuoto l'istruttore aveva notato che tendevo a incrociare le bracciate, sia sopra alla testa che sotto la pancia, in questi mesi mi ha fatto lavorare su una bracciata molto semplificata: in pratica faccio scorrere la mano su una linea perfettamente dritta, parallela e leggermente laterale al corpo ad una distanza tale che alla fine della spinta il pollice sfiora la coscia. A me questo movimento piace molto, perché è semplice, mi permette di prendere bene l'acqua e sentire bene la spinta fino in fondo.
Nelle ultimissime lezioni avevamo incominciato a modificare un po' la fase subacquea della bracciata, facendo passare il braccio più sotto al corpo invece che sempre di lato, ma non mi trovo, mi sembra di non spingere per nulla. Siccome adesso ho finito il corso, secondo voi va bene se continuo a fare la bracciata come ho imparato in questi mesi o rischio di abituarmi troppo ad un movimento che poi andrà comunque modificato? Avevo provato a sperimentare un po' da sola seguendo le indicazioni che mi aveva dato nelle ultime lezioni, ma non sono convinta di aver capito bene e non vorrei fare pasticci. Cosa mi consigliate? Lascio perdere e ci ripenseremo in autunno?

(Scusate, ho scritto un papiro per fare una domanda semplicissima!)

...nuota che ti passa...

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Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

La passata subacquea è in assoluto la cosa più istintiva che c'è nel nuoto.
Cercare di portare gli allievi,in modo artificiale,a fare un disegnino invece che un altro è una follia assurda.
Non esiste un modello definitivo che descriva la passata subacquea,esistono piuttosto una serie di punti fermi decretati dalle leggi della idrodinamica,(quali per esempio la non-linearità della spinta,la dinamica che deve essere in accelerazione,la preferenza delle passate profonde perchè l'acqua è più dura a causa della pressione,il vantaggio in termini di acqua spostata se la mano nella fase di spinta si avicina un pò alla pancia,etc...)ma tutte queste ccose perdono di importanza nel momento in cui qualcuno cerca di farle a bella posta,piuttosto che arrivarci grazie ad uno sviluppo percettivo che ti regali la capacità di "sentire" dove l'acqua è più dura.

Limitati ad andare a prendere l'acqua davanti alla testa (anzi,alla spalla),vai a cercare una maniglia invisibile situata davanti a te ma affondata più del gomito e leggermente spostata di lato rispetto al braccio attivo,porta l'acqua verso la pancia,poi spingila con decisione verso le cosce.
I particolari circa quanto piegare di qua o quanto spostarti di là o quanti centimetri sopra o sotto,o la esse subacquea e la zeta di zorro,e altre balle varie lasciali stare.
Prendi l'acqua e tira,concentrandoti su una sola cosa:la parte finale della passata deve SEMPRE essere più veloce della parte inziale.
Gli altri parametri andranno a posto da soli sulla base delle tue sensazioni (che dovranno essere arricchite con esercizi specifici e remate di ogni genere).

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

La conferma pratica della spiegazione di Stefano l'ho recepita nei primi esercizi braccia delfino, ho migliorato la spinta crawl dopo le prime lezioni a delfino. Ricordo la spiegazione dell'istruttore: immaginate di dover eseguire un crawl doppia bracciata con una passata in accelerazione avvicinandovi le braccia un pò alla pancia. Quella spiegazione l`ho applicata anche al crawl ed ho notato miglioramenti.

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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18

Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

Grazie Stefano! Leggendo i messaggi precedenti di questa discussione mi era preso lo sconforto a sentir parlare di angoli e traiettorie. Al momento io mi trovo benissimo con questa bracciata, l'istruttore mi ha insegnato a pensare solo a "prendi, tira e spingi fino in fondo". So che mi manca la parte in cui si dovrebbe andare verso la pancia, proverò, ma comunque fidandomi delle sensazioni che ho, a quanto mi dici dovrebbero essere un'indicazione affidabile.
Per esempio mi sono accorta di una grande differenza tra l'andare a prendere l'acqua sopra la testa o sopra la spalla, nel secondo caso mi sembra di prendere molta più acqua, non so se sia effettivamente così, ma l'impressione è questa.

Grazie, ciao!

...nuota che ti passa...

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19

Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

Ciao Sally, ebbene si all'inizio mi sono fatto un pò di viaggi mentali, ma sai ti informi guardi bene il movimento dai disegni animati e cerchi di capire e applicare quelle cose alla tua nuotata. Da allora il mio crawl è migliorato molto, ancora ho qualche dubbio oppure non riesco ad applicare bene a tecnica fino in fondo, infatti quando subentra la stanchezza i movimenti non sono più sciolti come all'inizio.Lunico problemino che ho è quando respiro dal lato peggiore, il braccio sotto che spinge, il mio più debole, non applica quella propulsione che invece applica il mio più forte e si sente un pò lo stacco, ma poco per fortuna. Per quanto riguarda il movimento della mano io tendo ora ad allungarmi molto con il braccio sfruttando un lieve rollio a cercare acqua lontano, prenderla e portarla sotto al petto fino alla coscia disegnando però una specie di "s" sott'acqua, comunque rispettando i 90° tra braccio e avambraccio smile

....io preferisco nuotare....

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20

Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

Ecco, quello che a me manca ancora completamente è il movimento a esse, non porto mai il braccio sotto il corpo, perché mi sembra di perdere la spinta. Invece proverò sicuramente a sperimentare l'accelerazione nella parte finale, sono curiosa di provare.

...nuota che ti passa...

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21

Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

spingi l'acqua sui piedi wink

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

di marina sito web

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22

Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

Piccolo aggiornamento, grazie a tutti gli input che mi avete dato ho fatto un po' di esperimenti sulla passata subacquea, ho provato a immaginare quella maniglia posta un po' di lato, come mi aveva suggerito Stefano. Beh, ho notato una differenza notevole, la sensazione della presa è migliorata, mi sembra di spostare un quintale d'acqua! Poi ho anche provato l'accelerazione nella fase finale e ho notato due cose: che mi obbliga a spingere fino in fondo e che il recupero viene molto meglio.
Penso di essere sulla strada giusta, ma il rovescio della medaglia è che per le mie povere braccia è una faticaccia, mi stanco tantissimo, sento il muscolo sul retro dell'avambraccio (che muscolo è?) che dopo un paio di vasche grida pietà. hmm
Non so se essere più contenta per aver capito anche oggi un po' di cose nuove o più depressa perché mi rendo conto degli stati pietosi in cui versa il mio fisico.

...nuota che ti passa...

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Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

Devi essere contenta perchè sentire l'acqua dura significa avere creato degli appoggi.
Il muscolo si chiama Tricipite Brachiale e la sua funzione è trasferire all'acqua la forza propulsiva espressa dai muscoli dorsali.
Se durante la fase di spinta finale,quella in accelerazione (che poi facilita il recupero per inerzia invece che strascicato),usi l'accorgimento di tenere la mano orientata in modo da tenere i pollici bene in dentro,allora l'utilizzo dei dorsali è più facile e concreto e sentirai una differenza enorme nella propulsione.

Ogni volta che ti senti stanca al punto da pensare di essere uno straccio fisicamente,bè devi essere soddisfatta perchè significa che hai fatto un buon lavoro.

Ciao

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Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

stefano '62 ha scritto:

Se durante la fase di spinta finale,quella in accelerazione (che poi facilita il recupero per inerzia invece che strascicato),usi l'accorgimento di tenere la mano orientata in modo da tenere i pollici bene in dentro,allora l'utilizzo dei dorsali è più facile e concreto e sentirai una differenza enorme nella propulsione.

Ciao

Cioè il pollice poggiato sul palmo della mano? O attaccato all'indice?

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2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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Re: Tecnica di esecuzione dello stile libero

Il pollice non deve fare niente,ma la mano deve essere orientata in modo da non tagliare l'acqua "a fette" con il mignolo.
Pollice in dentro dunque significa ruotare il braccio  in dentro.
Mettiti in piedi col braccio destro teso avanti,con pollice in alto e mignolo in basso,poi ruota la mano (e il braccio) in modo da trovarti con  la mano piatta e pollice orizzontale al mignolo;quella é la rotazione in dentro (intrarotazione).
Ebbene,se nella spinta la mano é bene intraruotata allora i dorsali diventano gli attori della spinta,se invece é extraruotata tali muscoli non si attivano e la spinta viene penalizzata,quando addirittura il mignolo non taglia fette l'acqua con risultato di uno spostamento ridicolo.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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