Con i corsi di ambientamento a quella età,dipende da quanti maestri ci sono in acqua (nel caso di lezioni di gruppo con più maestri) per cui più maestri ci sono,e più bambini per maestro si può pensare di gestire:per esempio due maestri potranno avere dieci bambini (5 a testa,in media) e tre maestri anche 18 o 20 (6 o 7 a testa).
Nel caso di gruppo con maestro singolo invece dipende piuttosto dal grado di ambientamento dei bambini e dal tipo di supporti usati:se i bambini non sanno ancora galleggiare il migliore sarebbe il salsicciotto,perchè lascia libero il maestro di toglierlo a piacimento,invece i braccioli sono meno pratici anche perchè impediscono al bambino di sentire l'acqua e imparare a rapportarvisi,però sono molto più sicuri.
Un maestro che gestisce bambini con braccioli può tenerne senza pericolo anche una decina.
Se invece i bambini sono ambientati e galleggiano,è verosimile che nuotino senza aiuti,per cui per stare tranquilli anche in caso di imprevisti,è meglio se non sono più di sei o sette.
La regola dunque sarebbe che più sono bravi i bimbi....e più ci si avvale di mezzi di sostentamento sicuri...allora si possono mettere insieme più bambini.
Personalmente penso che 8 o 10 bambini sia il numero massimo in qualsiasi caso (magari anche una dozzina,se il maestro sa il fatto suo).
Questo per quanto riguarda la sicurezza.
Invece per quel che riguarda l'apprendimento il discorso si complica un pò,perchè all'aumentare dei bambini aumentano le differenze tra le loro capacità e gli obiettivi di insegnamento,perciò se quei dieci bambini sono omogenei,allora non resta altro da fare che ragionare in termini di sicurezza come ho spiegato sopra;se invece sono disomogenei allora occorre immaginare come questo può influire sul lavoro del maestro,il quale certamente non può pensare di tenersi aggrappati al collo i due che piangono,guardando da vicino i 4 con il salsicciotto che se lo tolgono e se lo mettono,e sperare che i bagnini controllino i 4 che scorrazzano da soli senza paura alcuna in lungo e in largo.....
In questo caso è giusto formare gruppi di numeri molto variabili,ognuno con maestro singolo (e se è il caso assegnare due maestri al gruppo più numeroso per garantire la sicurezza ove serva);purtroppo càpita che ci siano pochissimi bambini ad un certo grado di ambientamento e pochissimi altri ad un grado un pò diverso:in questo caso è bene accorpare i due micro-gruppi con un maestro unico che cercherà di adeguare il lavoro perchè sia utile a tutti,però in questo caso è evidente che,per compensare la difficoltà aggiuntiva che si ritrova il maestro,il numero dei bimbi deve essere molto ma molto basso,direi 4 o 5 al massimo.
Ora però vorrei chiarire una cosa:non è che il bambino che a 4 anni è già ambientato poi si debba mettere subito a fare lavori specifici e smettere di giocare:voglio dire che anche se la bambina gioca da sola mentre il maestro insegna le basi a chi ancora non le ha,non sta perdendo tempo,perchè quel maestro che ora è impegnato a mettere la faccia sotto al bambino impaurito,una volta libero di seguire i bambini più smaliziati,non è che partirebbe subito a insegnar loro dorso e stile,ma li farebbe giocare esattamente come già fanno da soli.
Certo sarebbe meglio che i giochi fossero proposti dal maestro con scopi precisi,ma deve essere chiaro che un bambino a 4 anni non deve imparare il dorso e lo stile,o meglio qualcuno lo potrebbe forse anche fare,ma sarebbe un errore gravissimo,perchè il bambino sta sviluppando alcune capacità basilari del sistema nervoso (e lo farà fino ai sette anni,quando ci sarà uno "scatto" ulteriore in un àmbito diverso) sulle quali bisogna lavorare ORA perchè poi sarà troppo tardi;si tratta delle capacità di reazione a stimoli nervosi di varia natura,i quali più tardi andranno a formare i vari aspetti delle sue specifiche capacità coordinative.
Mettersi troppo presto a lavorare in modo specifico su alcune abilità invece che su altre,cioè lavorando su nozioni (invece che sui requisiti) esclusive solo perchè voglio costruire il dorso,per esempio,vorrebbe dire mortificare tutto quello che a livello nervoso è "lontano" dal dorso;quindi io posso e DEVO certamente impostare anche quello,fargli provare al momento giusto le gambe in quel modo,le braccia in quel modo,e via dicendo,ma una volta che lo ha provato e assimilato anche solo in modo superficiale,allora è il momento di cambiare e fargli provare altro,per creare un bagaglio di esperienze il più ampio possibile,senza invece cercare di perfezionarlo,che tanto le loro ossa stanno ancora modificandosi vanificando ogni tentativo di specializzazione dei gesti.
Mi rendo conto che è difficile capire il concetto,forse è più facile se si capisce che il bambino a quell'età non deve stabilizzare delle ABILITA',ma sviluppare delle ESPERIENZE.
Tutto questo è possibile col gioco,che il maestro propone in modo intelligente con scopi precisi,per formare i requisiti primari;
piccoli esempi:il bambino che va sul fondo a prendere cerchi colorati non sta "giocando"....sta allenando la sua capacità di riuscire a PENSARE pur avendo la faccia immersa nell'acqua,requisito indispensabile per poter rispondere alle mie richieste future,molto più difficili;
il bambino che corre dietro alla palla andando a cagnolino non sta perdendo tempo:sta nuotando in un modo molto difficile,sviluppando enormemente la capacità delle sue mani e delle sue dita di sentire l'acqua con piccoli movimenti del polso,che allenano la futura capacità di sentire l'acqua dura (invece che morbida) e di spingerla verso la pancia per nuotare a ogni sitle.
Il bambino che invece viene messo troppo presto a fare SOLAMENTE vasche con la tavoletta o a dorso o a stile,tutte uguali una all'altra... sta perdendo tempo,perchè sta allenando una abilità specifica con dei muscoli che ogni anno si allungheranno un pò e cambieranno tutta la situazione e gli equilibri rendendo quasi inutile ogni singola vasca,in cambio non avrà sviluppato nessuna delle vere capacità che stanno a monte di questo e che gli permetteranno di farlo in quattro e quattr'otto al momento giusto.
Quindi i vostri bambini certamente li vedrete girare le braccia a dorso e stile prima dei sei o sette anni,ma altrettanto certamente li vedrete ancora giocare per la maggior parte del tempo,se il maestro sa il fatto suo.
Tornando alla tua domanda,al di là di quello che ho scritto fino quà,ogni bambino deve essere seguito in modo opportuno;quindi a prescindere da quanti bambini ci sono nel gruppo,la tua bambina ha diritto di essere messa in un gruppo formato da bambini con capacità più o meno simili alle sue,in modo che possa continuare a giocare,però non più a casaccio,ma seguita da un maestro che sappia cosa farle fare,e che non debba invece stare dietro a bambini che avrebbero a loro volta il diritto di essere seguiti da un maestro differente,che faccia loro fare cose più adatte a loro.
Ciao
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