Argomento: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Ciao a tutti,

so che esiste una discussione sul delfino, ma è diventata chilometrica, mentre io vorrei porre un quesito specifico.
Già due volte sono stato sepolto da un coro di fischi quando ho proposto di praticare la bracciata a delfino con il pull-buoy: ma è proprio un'assurdità?
Mi era sembrato di aver letto da qualche parte che era un metodo indicato, e che la propedeutica suggerita prevede bracciata > respirazione > gambe.
Mi viene fatta obiezione che il pull impedisce la fluidità del bacino che è peculiare del delfino.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Il metodo del pull mi è stato consigliato da Stefano nella "propedeutica" anzi, per essere più precisi, ho iniziato solo braccia in apnea.
Ancora adesso mi sto esercitando con il pull e sabato il mio istruttore ha fatto lo stesso. Il pull migliora l'assetto e fino ad ora ho SOLAMENTE MIGLIORATO A VISTA D'OCCHIO (anche a detta di chi nuota con me).

Quindi niente fischi ma tanta fatica per imparare big_smile
Ciao

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Cirone Furioso ha scritto:

Mi viene fatta obiezione che il pull impedisce la fluidità del bacino che è peculiare del delfino.

Lo so che sono moderatore ma lasciatemelo dire...... che stronzata assurda.
Allora con lo stesso ragionamento non si dovrebbero fare gambe a stile perchè le bracciate ne sono la peculiarità......
L'esercizio di braccia a delfino con il pool sono il modo migliore per riuscire a sviluppare esattamente quella fluidità di bacino necessaria a nuotarlo,e proprio perchè impedisce l'uso isterico delle gambe.
E chiunque abbia fatto questo esercizio e abbia sentito gli effetti dell'azione di braccia sulla postura,sa benissimo di cosa sto parlando.

Ciao

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Cavoli, vorrei portarti in piscina con me!!!
Credi che ho preso del cretino per 5 minuti per aver proposto di esercitare braccia a delfino con il pull!!!

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

In più pensa a ciò che ci ha raccontato Rebutia,che è stato istruito da un fior di delfinista,e il PRIMO esercizio che gli ha fatto fare è stata proprio quello.
Infatti il pool nei principianti sviluppa la percezione e la corretta dinamica di spinta;invece negli evoluti risulta un ottimo sistema per allenare proprio la muscolatura deputata a gestire la fluidità dell'azione del bacino (vincendo la resistenza offerta dalla presenza del pool) senza invece compensare con le gambate.

Direi che è doveroso rifarti su quei tizi rivelandogli che i migliori delfinisti del MONDO fanno chilometri di sole braccia.
Vai tranquillo che loro non ne sanno un fico secco,e non saranno in grado di smentirti senza diventare tutti rossi pensando "oddio chissà se è vero ?" mentre tu li guardi a braccia conserte con aria di sfida lol

Ciao

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Anzi,sai cosa ti dico ?
Ho il sospetto che questa contrarietà al pool riveli la scorrettezza dell'azione delle braccia di gente che in mancanza della gambata che ne compensa le carenze,si ritrova ad essere ferma o ad affondare.

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

stefano '62 ha scritto:

E chiunque abbia fatto questo esercizio e abbia sentito gli effetti dell'azione di braccia sulla postura,sa benissimo di cosa sto parlando.

Ciao

intendi l'effetto "spaccaschiena"?

se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ci

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Eh già, caro Stefano, ne devo tracannare ancora parecchio di cloro prima di fare il furbetto con chicchessia!!!
Però scoccia pensare che probabilmente se fossi affiancato da gente più preparata in ormai 3 anni e mezzo di nuoto avrei potuto fare molto di più.

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

A settembre riuscivo a fare 4 bracciate, Stefano mi è testimone. Sabato, durante l'esercizio con pull, l'istruttore mi ha solo correto la posizione della schiena che va tenuta bella dritta. Lunedì, forse l'avrai letto su FB, mi sono sparato 50 ' minuti di delfino! E più ripetute facevo e più sentivo le mani prendere acqua e spingerla verso i piedi. Per la prima volta ho "sentito l'acqua"!! Finalmente mi accorgo dell'avanzamento. Una sensazione bellissima.
Le prime volte è faticoso. Ti consiglio anche di fare palestra con esercizi specifici per il nuoto. A me sta aiutando tantissimo.

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Cirone Furioso ha scritto:

Eh già, caro Stefano, ne devo tracannare ancora parecchio di cloro prima di fare il furbetto con chicchessia!!!
Però scoccia pensare che probabilmente se fossi affiancato da gente più preparata in ormai 3 anni e mezzo di nuoto avrei potuto fare molto di più.

Io ne ho un paio che in 3 anni e mezzo sono passati dal galleggiamento (a 38 anni) a fare i 50 stile in 31 secondi (a 41).

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

carlo994 ha scritto:
stefano '62 ha scritto:

E chiunque abbia fatto questo esercizio e abbia sentito gli effetti dell'azione di braccia sulla postura,sa benissimo di cosa sto parlando.

Ciao

intendi l'effetto "spaccaschiena"?

No,intendo che se lo fai bene a schiena diritta e rilassata,come anche le gambe,allora senti che le gambe "ti parlano" e ti dicono dove vanno collocate le frustate,idem il bacino "ti parla" e ti dice come e quando ha bisogno di venire risollevato.
Se ci metti le gambate,il "rumore" (cioè la forza) che producono ti impedisce di ascoltre il tuo corpo e le sue esigenze più naturali.

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Ciao ragazzi smile
Dunque da qualche giorno ho maturato l'idea di imparare il delfino che prima avevo messo da parte, non che lo considerassi uno stile impossibile ma prima di nuotarlo volevo mettere a posto un pò gli altri stili.
Ieri ho iniziato i miei personali allenamenti per imparare bene la gambata a delfino, quindi ho passato 1h:45m ad andare su e giù con gambe a delfino sulla schiena e mani lungo i fianchi,poi voltato sul petto e gambe a delfino sempre con braccia lungo i fianchi, poi stessi due esercizi precedenti ma con braccia unite in avanti.
Le altre volte a fine allenamento facevo qualche gambata a delfino ma verso la fine della vasca sentivo un dolore da indolenzimento dietro in basso sulla schiena, ieri evidentemente se sono andato su e giù per un'ora e tre quarti (con le dovute pause naturalm,ente) sono stato almeno un pò più morbido ed ho notato una cosa, quando le braccia sono lungo i fianchi tutto il mio corpo è più mobile a partire dalle spalle che eseguono il movimento a "S" mentre quando le braccia sono tese ed unite in avanti la mobilità delle spalle è minore anche se tento con le braccia di eseguire il movimento ondulatorio e sento un pò più di rigidità.
Ho visto molti video didattici e di nuotata a delfino, non so esattamente se il movimento parte dalle spalle o solo dal bacino, ma dalle sensazioni di ieri se usassi solo  il bacino le spalle essendo ferme mi porterebbero un pò a fondo mentre se le inserisco nel movimento ondulatorio rimango un pò più  a galla e ho un pò più di propulsione.
Comunque credo che il movimento a delfino subacque e quello in superfice siano diversi , sott'acqua si muove solo il bacino ma in superfice se sei fermo con le spalle tendi ad affondare che ne pensate?
Grazie ciao

....io preferisco nuotare....

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Lele ha scritto:

......quando le braccia sono lungo i fianchi tutto il mio corpo è più mobile a partire dalle spalle che eseguono il movimento a "S" mentre quando le braccia sono tese ed unite in avanti la mobilità delle spalle è minore anche se tento con le braccia di eseguire il movimento ondulatorio e sento un pò più di rigidità.

L'azione delle frustate a delfino origina idealmente nella testa e fisicamente nell'addome,all'altezza del diaframma,dunque nè spalle (orrore) nè bacino.
L'esercizio a braccia in basso ti viene perchè rende possibile aiutarsi con la testa e le spalle,e va bene nelle prime fasi dell'apprendimento proprio per questo motivo,cioè permettendo questo piccolo aiutino.
L'esercizio a braccia sopra alla testa invece è quello più corretto PROPRIO perchè IMPEDISCE il lavoro delle spalle,che NON deve esserci.
Tutto origina dall'addome:sono gli addominali che con le loro contrazioni ritmiche,coadiuvati da un lavoro in flessibilità dei muscoli della zona lombare,generano le oscillazioni del bacino che si rriverberano al resto della gamba determinando la frustata.
Petto e spalle devono semplicemente restare rilassati e distesi SENZA ASSOLUTAMENTE andare su e giù.

Ciao

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Ciao Stefano smile
Hai prorio ragione, infatti ci sono 5 video,5 step in goswim per imparare il delfino subacqueo e in quelli iniziali si vede un nuotatore che muove le spalle, il movimento però non è eccessivo comunque capisco che non deve esserci e prox volta lo escludo.
Muovendo le spalle con le braccia distese infatti generavo delle onde che infrangendosi con la testa che avanzava creavano spruzzi che mi impedivano la respirazione.
Io ho degli addominali molto sviluppati e allenati cercherò di fare il movimento con solo il bacino ma il problema è che se uso gli addominali e quindi li contraggo per muovere il busto, mi riesce un pò difficile la respirazione che diventa breve e frequente invece che lunga e normale, quindi se si incamera meno aria non si rimane a galla, c'è una maniera per ovviare a questo?
Io penso che in superficie i movimenti del bacino debbano essere non troppo ampi giusto, forse si cerca di farli un pò ampi per ottenere più propulsione perchè sembra di essere fermi a volte,ma penso anche che bisogna trovare una via di mezzo tra l'ampiezza e la frequenza per una propulsione ottimale.
Andando solo di bacino però la schiena è più sollecitata e questo non è dovuto alle gambe in quanto le lascio libere, forse si tratta di allenare i dorsali vero?
Grazie tante
Ciao smile

....io preferisco nuotare....

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Non si tratta di allenare i dorsali,il loro lavoro è solo sinergico agli addominali e serve solo che siano flessibili.
L'ampiezza e la frequenza dell'azione non sono in relazione con la profondità o il restare in superficie;e nemmeno la quantità di aria influisce sul galleggiamento.
Il mantenimento della profondità o del galleggiamento è in relazione diretta solamente con la capacità digestire un'azione tale da riuscire a controllare attivamente la direzione del movimento,;se si va a fondo non è per mancanza di galleggiamento ma perchè non si controlla appunto la direzione di marcia perchè la frustata in una direzione non viene adeguatamente compensata da un movimento contrario di recupero del bacino.
Prova a farle laterali in subacquea,se non vai dritto avrai capito cosa intendo.
Per migliorare prova a farle in laterale a ridosso del muretto in modo che ti aiuti a mantenere la direzione.

Ciao

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Ciao, ho provato a fare l'esercizio a pancia in su dopo un allenamento master ma ero molto stanco e faticavo, questo venerdì. Ieri dopo un centinaio di vasche ho riprovato con le pinne, 50 m e la mia schiena urlava. La sensazione personale è che il movimento è corretto, ma per tenere su il bacino sento che lavorano i lombari e se devo fare solo 20 m li faccio ma di più sento dolore ai lombari appunto. Non irrigidisco niente, gambe libere, spalle ferme, movimento che parte dallo sterno. Forse non dovrei farlo dopo l'allenamento? Grazie

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Mi sembra molto strano e a meno di non avere problemi o patologie varie NON dovrebbe assolutamente succedere,nemmeno da stanchi.
Sarei curioso di vedere un filmato.

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Ciao Stefano, già sembra strano anche a me. Comunque sento meno sforzo quando le braccia sono lungo i fianchi, ed eseguo lo stesso movimento, ma appena le allungo dietro tira da matti, mentre se lo eseguo pancia in giù nessun problema perchè il bacino è sostenuto meglio dalla spinta dell'acqua. Purtroppo non ho amici che nuotano ne tanto meno che possono filmarmi ma anche stasera cercherò di riprovare.
Grazie

....io preferisco nuotare....

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Sembra un problema di elasticità ....che dice Maria Pia? big_smile

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20 (modificato da Lele 26-10-2010 16:38:08)

Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Ciao Ippocampo, probabilmente c'è qualcosa nell'esecuzione che non va altrimenti...ma sono abbastanza perplesso, non sono riuscito ad afferrare cosa possa essere, mi ritengo ( in quanto a percezione ) sciolto nei movimenti non sono affatto rigido gli altri stili li nuoto rilassato, in acqua mi trovo proprio bene non sono goffo,anzi, vero è che questo è un movimento particolare se vogliamo ma non sono un tronchetto che si agita diciamo smile quando eseguo questa cosa solo che dopo una ventina di metri mi fanno male i dorsali..uffa
stasera ci riprovo dopo l'allenamento smile ciao

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Ciao Lele, l'ho scritto perché nella posizione a dorso con le braccia stese dietro vedo spesso persone legate che non ce la fanno a tenere questa posizione, ma non so se c'entra qualcosa con il tuo problema, in effetti, come dice Stefano, bisognerebbe vederti! Cmq puoi verificare mettendoti in piedi e stendendo bene le braccia in alto prendendoti le mani, senza alzare le spalle, senti tirare? Poi se anche con i movimenti del bacino sei sciolto, credo che a livello di elasticità tu sia a posto per questo esercizio di pinneggio.

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Ciao,sono ancora qui....dunque l'esercizio alla lunga diventa impegnativo, io ritengo che non sia un mio problema alla schiena,lo escludo non ne ho,penso sia dovuto al fatto che, eseguendolo senza pinne la propulsione è bassa e il tronco tende ad affondare per sostenerlo si usano addominali e dorsali quindi dopo un po' fanno male.Come già detto e letto da qualche altra parte credo sia giocoforza partire a fare l'esercizio con le pinne in modo da capire ancora megio il movimento ed avendo un sostegno che non sforza i dorsali e poi toglierle. Ma quando toglierle? E, se le tolgo migliora?
P.S. Nei video didattici che ho visto, il movimento è lento quindi non si ha una propulsione efficiente credo, siccome non si vede quanto dura l'esercizio perchè la telecamera stacca, non so quanti metri percorre il tipo senza fermarsi ma io arrivo a 20 poi i miei dorsali urlano...
Grazie
Ciao smile

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Re: Uso del pull-buoy nella propedeutica del delfino

Il punto non è quando togliere le pinne,bensì in quale percentuale usarle.
Non puoi usare le pinne sempre e poi sperare che una volta tolte,magari dopo qualche settimana tutto vada a posto;invece in ogni seduta in cui provi l'esercizio devi farne una parte con le pinne e una parte senza,per trasferire le sensazioni direttamente nell'abilità obiettivo,altrimenti sarà tutto inutile.
Le pinne le devi usare con parsimonia,altrimenti danno dipendenza.

Ciao

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