Re: Ho iniziato il corso....

stefano '62 ha scritto:

La metodica più facile è quella di non chiedergli di fare nulla con le braccia,nemmeno il cagnolino perchè non da nessunissimo aiuto.
L'ausilio (tavoletta) deve avere l'UNICO SCOPO di potenziare le gambate con esercitazioni a testa fuori (tavoletta a testa sotto è una bestemmia perchè porta gli allievi in una situazione di equilibrio orribile e perniciosa,col culo in fuori e la testa come gli struzzi e le mani che artigliano qualcosa di esterno all'acqua....bleah !)
La tavoletta NON DEVE avere lo scopo di permette agli allievi di respirare per completare vasche.
L'allievo deve imparare a respirare senza ausilio,finchè non ci riesce vuol dire che difetta in equilibrio (galleggiamenti dinamici) e che per lui fare vasche è troppo presto e deve fare lavori brevi con scopi di perfezionamento dell'ambientamento.

Ciao

Ciao ho appena letto questo, arghhhh ... sto alla terza lezione e l'esercizio che ho fatto è proprio quello che hai descitto e commentato con un bel beah!

come ambientamento le prime due lezioni l'istruttore mi ha fatto fare le bolle da ferma in posizione verticale, poi cagnolino, dorso senza braccia, galleggiamento in posizione verticale muovendo solo le braccia, quest'ultimo ancora non mi riesce, i primi si...

poi ieri, terza lezione, abbiamo preso la mitica tavoletta, e mi ha detto di abbinare la respirazione frontale alla battuta di gambe ... a me è venuto spontaneo mettere la testa sotto l'acqua e siccome ho una buona resistenza e mi piace tendo a stare sotto parecchio, ... poi ho continuato un bel po' perchè mi divertivo e pian piano battendo velocemente i piedi senza però fare forza mi accorgevo che la velocità aumentava considerevolmente, però effettivamente quando mettevo la testa sotto sentivo che il sedere veniva un po su....

Ma allora i primi esercizi per abbinare gambe e respirazione frontale come vanno fatti... considera che mettere la testa sotto è stata una mia iniziativa... perchè mi piace e mi viene spontaneo, starei sempre con la testa sotto l'acqua .... ;-) e infatti quando l'istruttore si è girato ho provato a andare giu a toccare il fondo .... per il resto cerco di essere un'allieva disciplinata ....

thanks

"...E speriamo speriamo che non mi veda il capitano
perch

Condividi sui social

Re: Ho iniziato il corso....

Trovi confortevole tenere giù la testa perchè le gambe diventano meno pesanti,e il sedere si solleva nel tentativo (inutile) di farle pesare di meno;questa posizione è diabolicamente perniciosa perchè IMPEDISCE alla coscia di essere l'attore dell'azione perchè rimane contratta verso la pancia (la chiamo posizione fetale) invece che distendersi bene dietro alla schiena,e stimola invece l'uso del polpaccio,muscolo che nel nuoto conta ZERO,favorendo l'insorgere del crampo (segno inequivocabile del fatto di non sapere assolutamente fare le gambate).
Coordinare la respirazione alle gambate è importantissimo e quell'esercizio è fondamentale,però quando si è agli inizi non serve fare lunghe distanze per il duplice motivo della mancanza di forza e fiato e per il fatto che dopo tre secondi l'esercizio già comincia a venire male e il corpo tende a compensare facendo cose incongrue;dunque occorre fare brevi distanze (10-12 metri) senza nessun ausilio cercando di respirare un buon numero di volte,almeno due o tre magari quattro,perchè la funzione dell'esercizio NON E' fare gambe mentre fai le bolle,bensì riuscire a prendere aria e poi tornare a soffiare senza nel frattempo avere mai fermato le gambe.
Quando questo avviene bene e con buoni equilibri (sedere che NON esce dall'acqua come un isoletta mentre la faccia sta in acqua,che è un pessimo indizio di mancanza di equilibrio;faccia orientata SEMPRE verso lo stesso punto immaginario,sia che stia sotto sia che stia fuori,cioè niente scatti in uscita di faccia e movimenti del mento limitati alla necessità di uscire con la faccia;etc.) allora e SOLO ALLORA può essere  il caso di allungare le distanze,perchè per ogni abilità questo momento (aumento volumi) serve NON ad imparare,bensì a CONSOLIDARE qualcosa di già corretto.
Ecco allora in questo caso si può fornire un sistema che permetta all'allievo di sostenere le distanze senza eccessivo sforzo;molti usano la tavoletta,io uso il pool buoy assicurandomi però che questo NON alteri i buoni equilibri conquistati (posizione della testa,dello sguardo,del bacino,del tronco e delle braccia)e sia un elemento di aiuto (psicologico) e non di disturbo;altrimenti faccio un passo indietro e ritorno a togliere il pool.
E' meglio della tavoletta perchè se provi ad appoggiarti per uscire (errore) va a fondo così sei stimolato a continuare a fare l'esercizio come si deve e come se non avessi supporti;in più con gli adulti evita i problemi lombari dati dalla tavoletta.
Quando invece voglio che gli adulti facciano gambe a testa fuori (importante per fare più forza e per costringerli a tenere le gambe dentro all'acqua) allora gli do un salsicciotto da tenere sotto alle ascelle (altro che tavoletta) e gli faccio tenere le braccia distese in avanti ma dentro all'acqua (a sviluppare percezione).
Invece la tavoletta da un supporto troppo consistente e la gente la usa per tirarsi fuori dall'acqua a respirare fino all'ombelico (ma da li aria non ne entra,perciò è inutile) e poi tornano la testa nell'acqua in modo esagerato come gli struzzi,magari con le mani che artigliano la tavoletta tenendola fuori dell'acqua per dieci centimetri,come se fosse la maniglia di qualcosa che poi serve a tirarti fuori dall'acqua se ti accorgi che stai per morire.
Fatto così è assolutamente inutile,anzi no,molto peggio che inutile,è malefico.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

Re: Ho iniziato il corso....

stefano '62 ha scritto:

Trovi confortevole tenere giù la testa perchè le gambe diventano meno pesanti,e il sedere si solleva nel tentativo (inutile) di farle pesare di meno;questa posizione è diabolicamente perniciosa perchè IMPEDISCE alla coscia di essere l'attore dell'azione perchè rimane contratta verso la pancia (la chiamo posizione fetale) invece che distendersi bene dietro alla schiena,e stimola invece l'uso del polpaccio,muscolo che nel nuoto conta ZERO,favorendo l'insorgere del crampo (segno inequivocabile del fatto di non sapere assolutamente fare le gambate).
Coordinare la respirazione alle gambate è importantissimo e quell'esercizio è fondamentale,però quando si è agli inizi non serve fare lunghe distanze per il duplice motivo della mancanza di forza e fiato e per il fatto che dopo tre secondi l'esercizio già comincia a venire male e il corpo tende a compensare facendo cose incongrue;dunque occorre fare brevi distanze (10-12 metri) senza nessun ausilio cercando di respirare un buon numero di volte,almeno due o tre magari quattro,perchè la funzione dell'esercizio NON E' fare gambe mentre fai le bolle,bensì riuscire a prendere aria e poi tornare a soffiare senza nel frattempo avere mai fermato le gambe.
Quando questo avviene bene e con buoni equilibri (sedere che NON esce dall'acqua come un isoletta mentre la faccia sta in acqua,che è un pessimo indizio di mancanza di equilibrio;faccia orientata SEMPRE verso lo stesso punto immaginario,sia che stia sotto sia che stia fuori,cioè niente scatti in uscita di faccia e movimenti del mento limitati alla necessità di uscire con la faccia;etc.) allora e SOLO ALLORA può essere  il caso di allungare le distanze,perchè per ogni abilità questo momento (aumento volumi) serve NON ad imparare,bensì a CONSOLIDARE qualcosa di già corretto.
Ecco allora in questo caso si può fornire un sistema che permetta all'allievo di sostenere le distanze senza eccessivo sforzo;molti usano la tavoletta,io uso il pool buoy assicurandomi però che questo NON alteri i buoni equilibri conquistati (posizione della testa,dello sguardo,del bacino,del tronco e delle braccia)e sia un elemento di aiuto (psicologico) e non di disturbo;altrimenti faccio un passo indietro e ritorno a togliere il pool.
E' meglio della tavoletta perchè se provi ad appoggiarti per uscire (errore) va a fondo così sei stimolato a continuare a fare l'esercizio come si deve e come se non avessi supporti;in più con gli adulti evita i problemi lombari dati dalla tavoletta.
Quando invece voglio che gli adulti facciano gambe a testa fuori (importante per fare più forza e per costringerli a tenere le gambe dentro all'acqua) allora gli do un salsicciotto da tenere sotto alle ascelle (altro che tavoletta) e gli faccio tenere le braccia distese in avanti ma dentro all'acqua (a sviluppare percezione).
Invece la tavoletta da un supporto troppo consistente e la gente la usa per tirarsi fuori dall'acqua a respirare fino all'ombelico (ma da li aria non ne entra,perciò è inutile) e poi tornano la testa nell'acqua in modo esagerato come gli struzzi,magari con le mani che artigliano la tavoletta tenendola fuori dell'acqua per dieci centimetri,come se fosse la maniglia di qualcosa che poi serve a tirarti fuori dall'acqua se ti accorgi che stai per morire.
Fatto così è assolutamente inutile,anzi no,molto peggio che inutile,è malefico.

Ciao

ok ... mi rileggo tutto per bene, cerco di frenare l'entusiasmo e far tesoro dei tuoi consigli

grazie

"...E speriamo speriamo che non mi veda il capitano
perch

Condividi sui social

Re: Ho iniziato il corso....

stefano '62 ha scritto:

Trovi confortevole tenere giù la testa perchè le gambe diventano meno pesanti,e il sedere si solleva nel tentativo (inutile) di farle pesare di meno;questa posizione è diabolicamente perniciosa perchè IMPEDISCE alla coscia di essere l'attore dell'azione perchè rimane contratta verso la pancia (la chiamo posizione fetale) invece che distendersi bene dietro alla schiena,e stimola invece l'uso del polpaccio,muscolo che nel nuoto conta ZERO,favorendo l'insorgere del crampo (segno inequivocabile del fatto di non sapere assolutamente fare le gambate).
Coordinare la respirazione alle gambate è importantissimo e quell'esercizio è fondamentale,però quando si è agli inizi non serve fare lunghe distanze per il duplice motivo della mancanza di forza e fiato e per il fatto che dopo tre secondi l'esercizio già comincia a venire male e il corpo tende a compensare facendo cose incongrue;dunque occorre fare brevi distanze (10-12 metri) senza nessun ausilio cercando di respirare un buon numero di volte,almeno due o tre magari quattro,perchè la funzione dell'esercizio NON E' fare gambe mentre fai le bolle,bensì riuscire a prendere aria e poi tornare a soffiare senza nel frattempo avere mai fermato le gambe.
Quando questo avviene bene e con buoni equilibri (sedere che NON esce dall'acqua come un isoletta mentre la faccia sta in acqua,che è un pessimo indizio di mancanza di equilibrio;faccia orientata SEMPRE verso lo stesso punto immaginario,sia che stia sotto sia che stia fuori,cioè niente scatti in uscita di faccia e movimenti del mento limitati alla necessità di uscire con la faccia;etc.) allora e SOLO ALLORA può essere  il caso di allungare le distanze,perchè per ogni abilità questo momento (aumento volumi) serve NON ad imparare,bensì a CONSOLIDARE qualcosa di già corretto.
Ecco allora in questo caso si può fornire un sistema che permetta all'allievo di sostenere le distanze senza eccessivo sforzo;molti usano la tavoletta,io uso il pool buoy assicurandomi però che questo NON alteri i buoni equilibri conquistati (posizione della testa,dello sguardo,del bacino,del tronco e delle braccia)e sia un elemento di aiuto (psicologico) e non di disturbo;altrimenti faccio un passo indietro e ritorno a togliere il pool.
E' meglio della tavoletta perchè se provi ad appoggiarti per uscire (errore) va a fondo così sei stimolato a continuare a fare l'esercizio come si deve e come se non avessi supporti;in più con gli adulti evita i problemi lombari dati dalla tavoletta.
Quando invece voglio che gli adulti facciano gambe a testa fuori (importante per fare più forza e per costringerli a tenere le gambe dentro all'acqua) allora gli do un salsicciotto da tenere sotto alle ascelle (altro che tavoletta) e gli faccio tenere le braccia distese in avanti ma dentro all'acqua (a sviluppare percezione).
Invece la tavoletta da un supporto troppo consistente e la gente la usa per tirarsi fuori dall'acqua a respirare fino all'ombelico (ma da li aria non ne entra,perciò è inutile) e poi tornano la testa nell'acqua in modo esagerato come gli struzzi,magari con le mani che artigliano la tavoletta tenendola fuori dell'acqua per dieci centimetri,come se fosse la maniglia di qualcosa che poi serve a tirarti fuori dall'acqua se ti accorgi che stai per morire.
Fatto così è assolutamente inutile,anzi no,molto peggio che inutile,è malefico.

Ciao

Infatti il crampo al polpaccio mi è venuto, però ci sono delle cose che nn mi sono chiare:
- ho chiesto come dovevo coordinare la respirazione frontale alle gambate ma l'istruttore mi ha detto che in questa fase non sono coordinate. e che per fare le gambate devo fare uscire il piede dall'acqua piegando il ginocchio... è corretto? 
Ricapitolando l'esercizio è abbinare la respirazione alle gambate, l'istruttore mi fa usare la tavoletta, com'è il modo migliore per farlo?

"...E speriamo speriamo che non mi veda il capitano
perch

Condividi sui social

Re: Ho iniziato il corso....

Se dice che ancora non devi coordinare gambe e respirazione allora significa che sei nelle fase iniziali di apprendimento delle gambe (finchè non le fai bene è impossibile chiedere la coordinazione con qualcos'altro) e nella prima di queste fasi la tavoletta è una bestemmia,perchè invece dovresti farle per brevissimi tratti con faccia in acqua senza mai respirare (fermandoti ogni volta che termini l'aria),invece un secondo tempo si può usare la tavoletta all'unico scopo di fare le gambe con la testa fuori dall'acqua (senza mai soffiare in acqua),utile per dare input diversi di equilibrio e correggere errori di postura convessa della schiena e magari allungare leggermente le ripetute facendo un pò di forza (ma io preferisco usare la salsiccia sotto le asccelle).
Se tu sei in questa fase e dice che non devi coordinare,allora trovo misterioso che te le faccia fare con respirazione,perchè nel momento che lo fai risutla DI FATTO coordinazione.

Per come si fanno le gambate e della gamba che si piega,capisco dove vuole portarti,ma io preferisco utilizzare altri sistemi comunicativi.
Dire che la gamba deve piegarsi è un fraintendimento di ciò che è in effetti la gambata,che deve partire dalle anche utilizzando la muscolatura di bassa schiena,glutei,bacino e coscia e si riverbera lungo una gamba con ginocchia e caviglie rilassate;dunque è vero che la gamba si piega (piuttosto direi che dondola),però non è che uno lo debba fare apposta in modo artificiale,ma è il risultato di qualcosa che comincia altrove (nei muscoli femorali).
Quindi io di solito dico agli allievi di fare la schiuma (non gli spruzzi,solo la schiuma) in modo che il tentativo di risolvere un problema espresso in termini di azione invece che di semplice movimento (cioè dire COSA devi fare invece che COME,l'inutile fai cosi con questo e cosi con quello) inneschi una risposta organizzata a livello neuromotorio (coordinata) con molte più probabilità di riuscita.
Se invece si dice all'allievo di piegare la gamba succede che l'allievo concentra l'attenzione sul piede utilizzando i muscoli al di sotto della coscia che invece devono stare rilassati altrimenti partono i crampi,o come minimo l'azione non risulta corretta.

Ricapitolando:
se devi imparare le gambe da zero,devi farlo in apnea dopo uno scivolamento,cercando di fare schiuma con calci in su e giù con le gambe;
se devi migliorare la postura di una gambata vagamente corretta si può diversificare facendo anche gambe a testa fuori,per brevi tratti,con i sistemi più vari;
se devi coordinarle con il respiro allora il modo migliore è farlo senza nessun supporto,con pochi tentativi (due o tre respirazioni);la tavoletta determina lo schiacciamento delle vertebre lombari,dunque se proprio l'allievo ha bisogno di un supporto è molto meglio usare il pool;nessuno dei miei allievi adulti usa la tavoletta;appena lo provano abbandonano quella diabolica e odiatissima tavoletta oppure fanno senza nulla per loro espressa scelta;
se devi allungare le ripetute per consolidare sia le gambate si ala loro coordinazione col respiro,allora può andare bene la tavoletta (ma è meglio qualcos'altro) a patto di controllare che la postura sia corretta e l'azione rilassata.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

31

Re: Ho iniziato il corso....

stefano '62 ha scritto:

Trovi confortevole tenere giù la testa perchè le gambe diventano meno pesanti,e il sedere si solleva nel tentativo (inutile) di farle pesare di meno;questa posizione è diabolicamente perniciosa perchè IMPEDISCE alla coscia di essere l'attore dell'azione perchè rimane contratta verso la pancia (la chiamo posizione fetale) invece che distendersi bene dietro alla schiena,e stimola invece l'uso del polpaccio,muscolo che nel nuoto conta ZERO,favorendo l'insorgere del crampo (segno inequivocabile del fatto di non sapere assolutamente fare le gambate).

Una curiosità, quando dici che il polpaccio nel nuoto conta zero ti riferisci specificamente alla gambata a stile libero o in generale? Perchè io sento invece di usarlo molto, ad esempio nella spinta dal bordo dopo la virata. E' corretto?

Condividi sui social

Re: Ho iniziato il corso....

Il polpaccio nel nuoto si usa pochissimo e solo perchè è impossibile che se ne stia proprio del tutto inerte,e quando anche il suo utilizzo cresce come nelle partenze o nelle spinte dopo la virata o nella rana,comunque ha sempre un ruolo da sinergico e mai da agonista principale.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

Re: Ho iniziato il corso....

stefano '62 ha scritto:

se devi imparare le gambe da zero,devi farlo in apnea dopo uno scivolamento,cercando di fare schiuma con calci in su e giù con le gambe;
se devi migliorare la postura di una gambata vagamente corretta si può diversificare facendo anche gambe a testa fuori,per brevi tratti,con i sistemi più vari;
se devi coordinarle con il respiro allora il modo migliore è farlo senza nessun supporto,con pochi tentativi (due o tre respirazioni);la tavoletta determina lo schiacciamento delle vertebre lombari,dunque se proprio l'allievo ha bisogno di un supporto è molto meglio usare il pool;nessuno dei miei allievi adulti usa la tavoletta;appena lo provano abbandonano quella diabolica e odiatissima tavoletta oppure fanno senza nulla per loro espressa scelta;
se devi allungare le ripetute per consolidare sia le gambate si ala loro coordinazione col respiro,allora può andare bene la tavoletta (ma è meglio qualcos'altro) a patto di controllare che la postura sia corretta e l'azione rilassata.

Ciao

Si, devo imparare le gambe da zero, che intendi per "scivolamento"?

Che sono le "ripetute" ?

Grazie... come ti dicevo sono alla terza lezione e finora non ero mai entrata in una piscina

"...E speriamo speriamo che non mi veda il capitano
perch

Condividi sui social

Re: Ho iniziato il corso....

Non me lo dire.....ti fanno già fare le gambe (e per di più CON LA TAVOLETTA !!!) e ancora non ti hanno insegnato gli scivolamenti ?
Ti prego dimmi che non è così....
Ma per forza povera stella non ti vengono le gambate corrette.
Lo scivolamento è mettersi in galleggiamento con i piedi appoggiati al muretto e poi darsi una spinta e mantenere il galleggiamento mentre scivoli per inerzia sull'acqua.
Ma chi è che brevetta tutti questi maestri senza insegnargli le basi,maledizione.....

PS
Le ripetute sono i tuoi tentativi di esecuzione  degli esercizi degli esercizi,se lo fai otto volte sono otto ripetute;allungarle significa provare a fare qualche metro in più rispetto a prima.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

35

Re: Ho iniziato il corso....

Neanch'io ho mai fatto gli scivolamenti mi sa O_O
Fin'ora ho pensato che fosse sinonimo di "partenze"...

Condividi sui social

36

Re: Ho iniziato il corso....

Laurablu ha scritto:

Neanch'io ho mai fatto gli scivolamenti mi sa O_O
Fin'ora ho pensato che fosse sinonimo di "partenze"...

gli scivolamenti li avresti dovuti fare l'anno scorso a fondo vasca wink

Condividi sui social

37

Re: Ho iniziato il corso....

Ma io li voglio fare!

Condividi sui social

38

Re: Ho iniziato il corso....

mettiti con margot a fondo vasca tongue

Condividi sui social

39 (modificato da ippocampo 19-11-2010 10:53:13)

Re: Ho iniziato il corso....

stefano '62 ha scritto:

Lo scivolamento è mettersi in galleggiamento con i piedi appoggiati al muretto e poi darsi una spinta e mantenere il galleggiamento mentre scivoli per inerzia sull'acqua.

Ciao Stefano, questo modo di partire, è una delle altre cose che non ho mai visto insegnare ai corsi, come inizio, dove si tocca, li fanno partire con un piede appoggiato al muro e l'altro a terra, altrimenti con una mano si tengono al bordo e tutti e due i piedi al muretto. Naturalmente, poi ...ma solo i più evoluti, in corsia, partono come dici tu: un attimo in galleggiamento e via! Ma mi sfugge che venga loro insegnato, mi pare che ci arrivino da soli, anche magari vedendo altri che lo fanno perché non mi sembra che gli istruttori di corsia prestino molta attenzione alle partenze, almeno ai primi livelli, naturalmente! Io però l'anno scorso ho insegnato a partire così ai miei, dato che erano già bravini anche se nuotavano ancora in mezza corsia; ma le partenze sono importanti! Quindi perché rimandare? Giusto? Almeno quando sono passati in corsia, sapevano già partire decentemente perché, se non glielo dici, mica ci pensano da soli a cambiare modo di partire, no?
Cmq, visto che quest'anno invece faccio il corso prima, cioè l'ambientamento (a me l'anno scorso mi arrivavano nella metà vasca con l'acqua alta che non sapevano come partire), quindi magari gli insegno già a farlo come se fossero nell'acqua alta, oltretutto c'è il problema dato dal fatto che il muretto è un po' troppo alto ed hanno già un po' di difficoltà ad "attaccarsi" con una mano quindi, volendo già provare la partenza dal galleggiamento tu come fai? Mi pare che anche in questo caso, inizialmente, dicevi di aiutarli mettendo una mano sotto le loro, giusto? Però, almeno quando parto io, un piccolo movimento circolare lo faccio ... mi pare roll

Condividi sui social

Re: Ho iniziato il corso....

Bè io avevo solo semplificato la spiegazione dello scivolamento riducendola all'essenziale,cioè che a prescindere da come ci arrivi l'obiettivo deve essere quello di raggiungere una posizione idrodinamica in galleggiamento,mantenerla un attimo per essere certi che tutto il peso del corpo sia sostenuto dall'acqua (altrimenti con la spinta si vedono quelle cosaccie tipo esce dall'acqua e poi ci ripiomba dentro,che soprattutto a dorso li fanno bere dal naso) e poi dare la spinta.

La mia progressione (con adulti) è questa:
1. acqua bassa,mettersi in piedi appoggiati al muretto,poi cercando di tenere fino a che ci si riesce gambe e sedere appoggiati al muro,piegarsi in modo che petto faccia e braccia tese avanti si appoggino nell'acqua;abbandonarsi in modo che il peso del corpo sia tutto in acqua e lasciare che il corpo si distenda naturalmente in galleggiamento;senza bisogno di dare spinte coi piedi,che per ora sono sul fondo.
Sviluppa la capacità di ricercare il galleggiamento partendo dalla posizione "terrestre".
Se occorre (agli inizi) li aiuto trascinandoli in modo che si sollevino le gambe anche ai più duri.
2. uguale ma con l'aggiunta di una piccolissima spinta con le caviglie all'ultimo momento prima che i piedi si stacchino da terra,per aiutare il sollevamento del bacino e la distensione delle gambe,
3. uguale,ma nel momento in cui il peso del corpo appoggia nell'acqua,chiedo che sollevino contemporaneamente le gambe (e il sedere) in modo da posizionarle nel muretto il più in alto possibile,come fosse il calcio di un mulo,aspettare un attimo in questa posizione e poi spingere;se hanno sviluppato la capacità di galleggiare lo faranno certamente,se non è ancora solida serve come input (sinergia tra scivolamenti e galleggiamenti) per migliorarla

Se non c'è altra scelta perchè non si tocca (bambini) insegno quell'altro con una mano sul muretto e l'altra in distensione in avanti,che io chiamo scivolamento a scimmia perchè se fai tanto di applicare un pò di forza sul braccio di appoggio prima di avere adagiato il peso nell'acqua (e lo fano tuttti le prime volte) ti metti a dondolare come tarzan sulle liane.
Per questo motivo lo considero più difficile di quello naturale e tutti i miei corsisti ai primi livelli sono d'accordo,quindi in ossequio al postulato didattico di progressività delle proposte dal facile al difficile lo insegno solo più tardi portandoli in acqua alta,e ai bambini subito per mancanza di alternative.


In questo modo:
1. mano al muretto (mai alla maniglia,peggiora l'effetto scimmia) e peso in acqua,piedi e bacino alti,braccio disteso SOTTO il pelo dell'acqua.
2.ricerca della posizione a siluro:testa sotto e braccio avantio facendolo passare alto sopra alla testa e ripiombarlo sott'acqua a fianco all'altro;se hanno fatto bene gli altri scivolamenti riconosceranno la posizione,che è la stessa,e la raggiungeranno auttomaticamente.
3. attendere un attimo e via.

Per evitare la spinta senza la preventiva attesa in galleggiamento,devono aspettare che io dica tre cose:
Pronti:e devono mettersi in posizione a bacino alto,petto in acqua e braccio avanti
Siluro: e devono mettersi a faccia sotto e braccia avanti SENZA SPINGERE
Via:lo do solo dopo che ho visto la posizione corretta idrodinamica (a siluro),che raggiungeranno in fretta invece che stare un'ora a faccia sotto e mano aggrappata al muretto,proprio perchè sanno che altrimenti l'apnea si prolunga.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

41 (modificato da ippocampo 26-11-2010 13:07:35)

Re: Ho iniziato il corso....

Ciao Stefano,
a questo tuo precedente post ti avevo risposto subito ma poi, si era cancellato tutto! sad
Adesso l'ho ritrovato, innanzitutto ti ringrazio per le tue preziose spiegazioni sempre generose e precise smile
In effetti avevo capito male io perché credevo che la partenza "in galleggiamento" la ritenessi alla portata di "terrestre". Nella mia risposta ti dicevo che dalla sequenza che mi hai riportato ho notato che ti avvali di una grande "ricchezza" di esercizi sia in quantità che diversità cosa che, come dico sempre, purtroppo non ho visto altrove. A volte ho quasi paura, proponendo una multitudine di cose diverse (naturalmente rispettando una progressione), di metterci troppo tempo, ma mi ripeto sempre che è più importante gettare delle buone basi e che poi verranno raccolti i frutti! Infatti, sono contenta perché l'ultima lezione li ho portati in acqua alta e sono riusciti tutti a fare il sostentamento verticale ...insomma i progressi si vedono ed è una gran soddisfazione! wink Ciao e grazie per l'aiuto!!!

Condividi sui social

42

Re: Ho iniziato il corso....

Salve a tutti, è un pò che non ci sentiamo...mancanza di tempo. Il corso però va avanti. Dunque progressi...si non enormi ma costanti. Posso dire che il dorso ormai non ha più segreti per me tongue in effetti vado pure piuttosto veloce, il mio istruttore mi fa partire per prima per non tamponare gli altri.
Note dolenti, lo stile libero sad ultimamente riesco saltuariamente ad effettuare bene la respirazione laterale senza smettere di battere le gambe. Solo che non riesco per più di cinque o sei bracciate di seguito, poi mi devo fermare perchè al solito non prendo abbastanza aria. Comunque la cosa positiva è che mi piace stare in acqua in un modo o nell'altro le mie 20-22 vasche a lezione le faccio (sono abbastanza ?).
Ciao

Condividi sui social

Re: Ho iniziato il corso....

I progressi non si valutano sul numero delle vasche,ma dalle energie spese per coprirne una.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social