Argomento: sensazione di claustrofobia in acqua...

salve, sono circa 5 mesi che vado al corso di nuoto, premesso che ho inziato completamente da zero, ora vado a dorso e piano piano a stile libero...qui però il problema respirazione persiste e mi sto impegnando moltissimo!il problema è che mi sento mancare l'ossigeno e poi quando sono nell'acqua alta e vedo il fondale così lontano mi viene d'istinto di fermarmi!premetto che soffro un po di vertigini e soffrivo di attacchi di panico fino a pochi mesi fa...
dite che è solo una quaestione di tempo?
grazie a chi risponderà
Tiziana

Condividi sui social

2

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

assolutamente si!! big_smile è un difetto di respirazione e forse di ansia da prestazione smile parlane co il tuo istruttore e facci sapere!!

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

di marina sito web

Condividi sui social

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

Accorgersi del fondale profondo e preoccuparsene,è segno di scarso ambientamento.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

quindi è solo ed esclusivamente questione di tempo?perche all'inizio non ce la facevo proprio ma ora già va meglio!

Condividi sui social

5

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

Ti posso capire... anch'io ho una leggera fobia di andare sott'acqua che sto affrontando imponendomi di fare ogni partenza sia in riscaldamento che in defaticamento 12,50 m in apnea, vedrai che a poco a poco conquisterai fiducia in te e potrai andare tranquilla wink

Condividi sui social

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

tiziana23 ha scritto:

quindi è solo ed esclusivamente questione di tempo?perche all'inizio non ce la facevo proprio ma ora già va meglio!

Sì, sì ....devi solo farci l'abitudine. Inoltre, quando avrai acquisito sicurezza ti renderai conto che non ha nessuna importanza cosa c'è sotto e a quanta profondità ....tanto stai a galla e sai nuotare, no?
E' meglio abituarsi a nuotare dappertutto perché succede anche ai campioni come Federica Pellegrini che abituati a nuotare solo in piscina, poi al mare si sentono a disagio! yikes

Condividi sui social

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

marina ha scritto:

assolutamente si!! big_smile è un difetto di respirazione e forse di ansia da prestazione smile parlane co il tuo istruttore e facci sapere!!

in effetti la respirazione è ancora il mio punto debole!praticamente tutte le volte mi sembra sempre di non avere aria a sufficienza...io ho iniziato a novembre da zero e sono soddisfatta dei miei risultati, ora sono molto più tranquilla in acqua, perche sto iniziando a sentire che mi sostiene!poi oltretutto ho cambiato istruttore perche il mio ha avuto dei problemi e mi sembra di non trovarmi bene...dovrei tornare col mio vecchio istruttore?mi sento un po a disagio con quella nuova perche non crea un ambiente familiare e ci bacchetta(premesso che siamo tutti adulti con diverse difficoltà) e sinceramente mi sento trattata come una bimba e mi sembra che tutte la fatica che ho fatto finora stia svanendo perche mi trovo un po a disagio con questa persona...non ha proprio pazienza e ad ogni correzione urla come una pazza!non saprei che fare...

Condividi sui social

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

Tiziana, l'istruttore/rice è molto importante ....o provate a dire qualcosa a Lei o ad un responsabile più in alto, oppure cambi e fai prima! Non esiste urlare contro gli adulti! yikes

Condividi sui social

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

ippocampo ha scritto:

Tiziana, l'istruttore/rice è molto importante ....o provate a dire qualcosa a Lei o ad un responsabile più in alto, oppure cambi e fai prima! Non esiste urlare contro gli adulti! yikes

stra- QUOTO!
che poi penso a maggior ragione non esista neppure con i piccoli...

Si fa presto a dire ... NUOTO

Condividi sui social

10 (modificato da delfino67 17-02-2011 19:16:24)

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

tiziana vedi discussione rivolta sommossa in vasca e unisciti a noi  prendiamo lo scalpo ai istruttori incapaci di insegnare  .. o urlano e pretendono oppure no ti insegnano nà mazza  ma chi da il brevetto a questi x insegnare ???????

non importa quante volte cadi, ma quante volte cadi e ti rialzi

Condividi sui social

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

mauro65 ha scritto:
ippocampo ha scritto:

Tiziana, l'istruttore/rice è molto importante ....o provate a dire qualcosa a Lei o ad un responsabile più in alto, oppure cambi e fai prima! Non esiste urlare contro gli adulti! yikes

stra- QUOTO!
che poi penso a maggior ragione non esista neppure con i piccoli...

Purtroppo invece esiste anche coi piccoli.
I punti sono due:
PRIMO
L'allievo,adulto o bambino,che si sente urlare addosso NON pensa a cosa ha sbagliato,ma si concentra su una ipotetica figuraccia che ha appena fatto,dunque gli urli (o comunque le reprimende insultanti e mortificanti di vario genere) chiudono i suoi canali ricettivi,dunque sono controporducenti e colui che ne fa ricorso è un povero ignorante che di didattica sa zero.

SECONDO
Fatta eccezione per i casi di indisciplina che niente hanno a che vedere con la risposta alle proposte didattiche (dunque solo alcuni bambini che i due urlacci proprio se li vanno a cercare)...........
L'istruttore che urla non è altro che un istruttore che brancola nel buio e nell'impossibilità di risolvere il problema dell'allievo allora obbliga l'allievo a trovare da solo una risposta,con le urla e la coercizione.
Invece che studiare la situazione e dire con calma "non riesci ? proviamo in questo altro modo...." preferisce dire "ti ordino di riuscirci" (patetico).
Le urla e gli insulti e le mortificazioni all'allievo sono la cartina di tornasole che rivela l'insegnante cialtrone incapace di trovare la via più adatta per insegnare.
Più urlano e più sono scarsi.
Non incazzatevi....compatiteli vistosamente e con enfasi sul piano vasca.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

Giusto! Sono solo da compatire!
Quando ho scritto che non esiste urlare agli adulti, naturalmente non intendevo che ai bambini invece sì.
Io adesso insegno solo agli adulti e li tratto da adulti. Però quando ho insegnato ai bambini mi è capitato di dover fare la risoluta perché ci sono di quelli vagabondi che non vogliono fare niente di quello che chiedi loro, ma gli urli cattivi ....MAI! Tanta tanta pazienza invece sì, se no che vadano a fare un altro lavoro.

Condividi sui social

13

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

buongiorno a tutti
sono mesi che vi seguo.anche io ho iniziato a imparare a nuotare a settembre,decidendo di rimettermi in gioco su qualcosa a cui tenevo e che non avevo ancora affrontato in vita mia.Il corso va bene,poi ne parlero' in altre occasioni.ora vorrei intervenire sull'argomento:atteggiamento degli istruttori:
-->-nei confronti dei bambini:mio figlio di 4 anni che segue anche lui un corso di nuoto (per ora in vaschetta) ha avuto la brutta esperienza di un supplente che non capendo e non sapendo che lui era un po' piu' indietro rispetto ad altri bimbi lo ha trattato male tutta la lezione,sgridandolo e lanciandogli acqua in faccia.Lui a un certo punto si e' messo a piangere.Stavo per scendere e mangiarmi l'istruttore.Ho comnuqe aspettato la fine della lezione e poi sono andata a parlargli. Non so quanto ho ottenuto.Sono comunque certa di una cosa:urlare e maltrattare i bambini in acqua soprattutto cosi piccoli non porta che ad ottenere che i bimbi abbiano poi paura a tornare in vasca.Non ottengono null'altro.
-->nei confronti degli adulti:l'ultima volta a nuoto il nostro istruttore non c'era ed e' stato sostituto da una ragazza molto giovane (seguo il corso nuoto presso l'ISEF di Torino).La quale sin da subito ci ha trattato come se noi principianti  facessimo i furbetti,come se noi non volessimo lavorare,come se noi dopo qualche mese di nuoto pensassimo di nuotare come la pellegrini.A fine lezione durante i tuffi le ho fatto osservare (in modo colorito!!) che per quanto riguardava la sottoscritta non era cosi.Ora mi chiedo:come e' possibile che ci siano dei neo istruttori che pensino che l'ironia pesante,le mezze urla le battute non richieste possano servire a far migliorare la tecnica ad adulti che per propria volonta' seguono un corso a cui nessuno obbliga di partecipare...Insomma sono rimasta piuttosto perplessa ...e guarda caso non sono riuscita a fare i tuffi bene come al solito!!ero troppo arrabbiata...!!scusate la lungaggine ma volevo conoscere le vostre opinioni al riguardo!
un bacione,sara

Condividi sui social

14 (modificato da ippocampo 18-02-2011 12:25:25)

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

Io mi dissocio assolutamente da questi istruttori. Ti dico invece cosa cerco di fare io da quando ho iniziato ad insegnare: cerco soprattutto di immedesimarmi nei miei allievi per capire le loro problematiche e cercare il modo migliore per aiutarli a superarle, perché ognuno è diverso dagli altri. Se vedo che qualcuno tarda a superarle mi metto io in discussione.
Ho sentito sin dall'inizio la necessità di fare questo perché quando vedevo che non riuscivano bene a fare quello che chiedevo loro, io lì per lì mi stupivo dato che invece erano cose naturali per me, così ho preso anche l'abitudine di provare gli esercizi per capire meglio e quindi riuscire ad immedesimarmi più possibile. Se questi istruttori si immedesimassero di più, capirebbero che non è così facile e scontanto come sembra a loro imparare a nuotare da adulti, ma si può fare benissimo se l'istruttore è bravo. I bambini non vanno assolutamente spaventati ma fatti divertire, e io ne ho avuti di quelli veramente impauriti ma, se ci sai fare con loro, si sbloccano presto! Non sta alla mamma informare l'istruttore del livello del bambino; di solito viene richiesto all'iscrizione e poi viene informato l'istruttore che arriva un bambino nuovo ed il suo livello, dopodiché sta all'istruttore fare una valutazione più precisa ....e non ci vuole molto!
Ti rendi subito conto se i nuovi arrivati sono al livello degli altri o no, certamente se non lo sono diventa un po' più complicato per l'istruttore, forse per questo si è innervosito ma se vuole il gruppo omogeneo, tutti bravi uguali, pretende troppo!

Condividi sui social

15

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

GRAZIE!
questo mi da' forza nel sapere come comportarmi le prossime volte...anche se spero che non accada piu'!Spero invece che mio figlio conitnui nuoto nel modo piu' sereno possibile imparando ad appprezzare l'acqua.E spero anche che la ragazzina istruttrice dell'altra volta si sia ravveduta!ciao

Condividi sui social

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

ippocampo ha scritto:

Giusto! Sono solo da compatire!
Quando ho scritto che non esiste urlare agli adulti, naturalmente non intendevo che ai bambini invece sì.
Io adesso insegno solo agli adulti e li tratto da adulti. Però quando ho insegnato ai bambini mi è capitato di dover fare la risoluta perché ci sono di quelli vagabondi che non vogliono fare niente di quello che chiedi loro, ma gli urli cattivi ....MAI! Tanta tanta pazienza invece sì, se no che vadano a fare un altro lavoro.

Con i bambini il primo giorno metto in chiaro le regole,che sono due,e scaturiscono dal presupposto che i bambini sono PERSONE come le altre e che finchè non li si considera come tali,tali non diventeranno.

Regola numero uno :
i miei non sono ordini ma proposte perchè io non sono li per dare voti belli o brutti o per promuovere o bocciare,ma per aiutarli in qualcosa di difficile.
Dunque se un bambino non riesce a fare un esercizio non mi arrabbio con nessuno e non si deve vergognare nessuno,se certe cose fanno paura (i tuffi e le subacquee) nessuno è obbligato basta parlare e io cerco di aiutare a superare le difficoltà,e se un bambino dopo tot metri è stanco si può riposare senza che nessuno lo obblighi a sputare l'anima.
Poi spiego che un pò di fatica se si stringono i denti e si prosegue per un pò ti aiuta a diventare più forte,troppa invece no e si DEVONO fermare.
Per farla breve:nessuno è obbligato a fare tutto e bene ma solo a provare a mettersi in gioco senza tirarsi indietro (è questo che è più formativo,non la riuscita di un esercizio che magari avviene per fortuna o predisposizione)

Regola numero due :
Invece non sono tollerante per i problemi di disciplina,cioè se un bambino invece che ascoltare si distrae o disturba la lezione col risultato di far prendere freddo ai compagni con le mie reprimende o una ripetizione di spiegazioni a uso dei distratti,allora mi arrabbio sul serio e lo obbligo a chiedere scusa ai suoi compagni per il fastidio arrecato dimostrando di non avere rispetto verso di loro che invece cercano di impegnarsi.

Una volta dopo che ho punito un bambino facendolo uscire a sedersi con l'accappatoio mentre i suoi compagni giocavano,al rientro dopo la punizione mi ha chiesto preoccupatissimo se gli volevo ancora bene.
Funziona.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

@ Sara
E' noto che all'ISEF danno una infarinata in generale sullo sport,molto importante ma che non trasforma nessuno in esperto vero di qualcosa di specifico.
Inoltre mettici dentro il fatto che non esistono circuiti e manifestazioni sportive ISEF su questo o quello sport,di conseguenza non c'è la crescita professionale data dal confronto reciproco,come per esempio avviene nel nuoto,dove gli allenatori di tutto il mondo (e gli istruttori delle diverse società) sperimentano sul campo i risultati dei loro metodi,che poi nel tempo sono oggetto di controversie e dibattiti ai congressi,determinando un continuo sviluppo delle conoscenze.
Tutto questo nella scuola pubblica sportiva non c'è (c'è ma a livello di sport in generale,non invece per quanto riguarda i singoli sport),di conseguenza i programmi di studio non sono adeguati e in particolare non vengono sfornati istruttori di nuoto di pari livello a quelli sfornati (tra luci e ombre come testimoniato spesso) dalla FIN.
Probabilmente la tizia in questione crede di non essere all'altezza e pensa di darsi un tono mettendola sul "polso" con cui gestisce la situazione,cosa che purtroppo rivela il contrario di ciò che si vorrebbbe.
Fateglielo notare.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

a quanto pare il problema istruttori è molto comune...se all'inizio avessi avuto l'istruttrice che vi descrivevo probabilmente le mie paure in acqua sarebbero triplicate!io non so, ma vedo l'ora in piscina come un momento di svago( poi io sono nella corsia dei principianti e non facciamo moltissime vasche a lezione)e magari anche scambiare quattro chiacchiere con istruttore e compagni ci rende più uniti nella "missione" imparare a nuotare!
credo che dire ad un'allieva:adesso rifai tutta la vasca!, oppure urlare mentre uno ha la testa sott'acqua e poi setirmi dire" perche non mi ascolti? è da pazzi!soprattutto perche la piscina da me è piccola e nell'altra corsia fanno acquagym con la musica, voi mi spiegate come faccio a sentirla????????'
ma la cosa che mi ha dato più fastidio è che a un signore adulto gli abbia detto:" tu non vuoi imparare,tu non ti impegni" con un tono come se fossimo stati a scuola!cioè quello che dico io è che se è venuto al corso la volontà c'è di sicuro, ma mi capite bene che in acqua ognuno ha i suoi tempi!
insomma per farla breve è un bel casino...se non se ne va lei me ne vado io!perche mi sono resa conto che la paura di essere giudicata non mi fa dare il massimo e questo è controproduttivo per i miei risultati!

Condividi sui social

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

Il metodo descritto da Stefano per i bambini indisciplinati che disturbano la lezione o svogliati che non vogliono fare niente, è lo stesso utilizzato da una insegnante di asilo che ho conosciuto: cioè isolare il bambino in questione facendolo sedere da solo lontanto da tutti finché "non gli passa" ; in questo modo, si sentono esclusi, vedono gli altri che si divertono e fanno molto presto a capire e tornare pentiti! wink

Condividi sui social

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

Piccolo excursus, scusate, ma il tema mi sembra valga la pena: ancora un piccolo ennesimo plauso a Stefano; è cattiveria trattare i bambini come se non capissero le cose solo perché sono bambini.

I bambini non hanno i filtri intellettivi e critici che abbiamo noi adulti e imparano per istinto emulando ciò che vedono: l'unico modo per farsi capire (e rispettare, ma nel senso amabile del termine), è essere coerenti con sè stessi e le proprie intenzioni.

Loro percepiscono immediatamente l'insicurezza di un adulto, ed è inutile e crudele pretendere di imporre una fatiscente autorità con le maniere forti: serve solo a rivelare la pochezza di chi la esercita.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

Condividi sui social

21

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

che dire?
penso che non tutti siano portati ad insegnare, e questo vale per tutte le discipline. per fortuna ho avuto istruttori bene educati e tolleranti, cconsapevoli soprattutto che un adulto non solo è al corso perchè vuole e non perchè ce l'hanno mandato, ma che spesso vive quell'oretta in acqua come momento di svago e divertimento. ricordo che da piccola c'era un istruttore che mi faceva paura, perchè quando si arrabbiava, si toglieva una ciabatta e la sbatteva sull'acqua, facendo un rumore tremendo e rimbombante. non l'ho mai avuto, ma ho ancora nitido nelle orecchie quel rumore terribile.
è stata però un'occasione per sperimentare la testa sott'acqua: mi bastava vederlo arrivare, che mi "nascondevo" sotto!
ecco, forse se provi a considerare l'acqua come un involucro dove "perdersi" via, dovrebbe venirti più facile star sotto e trattenere il respiro. sono molto sensibile ai rumori, e quando comincia a darmi troppo fastidio il rimbombo della vasca (la nostra piscina comunale da questo punto di vista è pessima), provo sollievo nello stare sotto un pochino e non sentire fracasso.
è anche carino stare sotto e fare le bolle e guardarle: in fondo giocando s'impara!
dicevi che t'incasini con la respirazione mentre fai stile: prova a contare mentre fai la bracciata, oppure ripeti mentalmente dantoti un ritmo una filastrocca tipo "dentro prendo esco boffo" (boffo, dal dialetto boffare, che vuol dire respirare). questo dovrebbe farti concentrare su altro e rendere la respirazione più naturale...

Condividi sui social

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

Cirone Furioso ha scritto:

Loro percepiscono immediatamente l'insicurezza di un adulto, ed è inutile e crudele pretendere di imporre una fatiscente autorità con le maniere forti: serve solo a rivelare la pochezza di chi la esercita.

Appunto,e poi magari ci si lamenta se appena giri la schiena fanno gne gne gne al cretino che molto giustamente non stimano.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

cippì ha scritto:

è anche carino stare sotto e fare le bolle e guardarle: in fondo giocando s'impara!

Condivido in pieno: io in piscina regredisco allo stato neo-natale, gioco continuamente, mi lascio cadere sott'acqua; a volte mi diverto a urlare sott'acqua quando espiro e mi passa accanto un compagno di corsia... Mi sembra incredibile che ci sia stato un tempo in cui avevo timore dell'acqua.

E che dire la prima volta che ho nuotato in mare!!!
Non solo vedere il fondo laggiù non mi spaventava, ma sembrava letteralmente di volare!!!
È valsa la pena di vincere la paura dell'acqua solo per provare quell'emozione!

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

Condividi sui social

24

Re: sensazione di claustrofobia in acqua...

Cirone Furioso ha scritto:

E che dire la prima volta che ho nuotato in mare!!!
Non solo vedere il fondo laggiù non mi spaventava, ma sembrava letteralmente di volare!!!
È valsa la pena di vincere la paura dell'acqua solo per provare quell'emozione!

quest'emozione ancora mi manca... ho conosciuto solo l'adriatico, che non è proprio un granchè: fantastiche piste per le biglie, gran bei castelli ma un color del mare raccapricciante e visibilità da nebbia in valle padana... non mi è piaciuto nuotare in quel mare, ma quest'estate conto di rifarmi con la traversata dello stretto di messina

Condividi sui social