Bè un momento facciamo chiarezza.
Una cosa sono gli errori conclamati e riconosciuti come tali,un'altra l'evoluzione delle nuotate da grezze (ma corrette) a evolute.
Dunque la rispondenza a certi parametri generali e essenziali deve essere perseguita e fin qui ci siamo,ma una volta assicurati questi canoni grezzi tutto il resto non costituisce un obbligo e la mancanza di certi particolari non configura errore da eliminare.
Perchè non è che poi nel nuoto esistano dei modelli definitivi di nuotata,cioè non è che si debba per forza misurare al centimetro i movimenti.
Infatti ciò che conta non è un determinato movimento astratto (concatenazione cronologica dei lavori di differenti segmenti corporei,la risposta al "come") ma la vera e propria azione con uno scopo preciso che quel movimento dovrebbe svolgere (la risposta al "cosa"),cioè qualcosa che il sistema nervoso organizza con uno scopo definito,e mette in essere svolgendo i movimenti nel modo che ritiene più congruo per raggiungere quello scopo;e la risposta ottimale varia in funzione della nostra situazione coordinativa,cioè a monte (senza contare patolgie personali,mal di schiena,di spalle,scarsa flessibilità di certi muscoli,etc.).
Il movimento dunque non deve rispondere a parametri assiomatici e fini a se stessi,ma deve ssere adeguato alla singola persona.
Cioè uno può anche riuscire a riprodurre al millimetro ciò che fa Lochte,solo che alla fine magari non sarebbe la risultante biomeccanica di un'azione,ma la astratta fotocopia di qualcosa di sterile e senza scopo,col risultato di non riuscire nemmeno a spostarsi perchè le braccia invece che tirare acqua fanno dei semplici disegnini su carta milimetrata.
Nuotare in modo naturale (e corretto,naturalmente) è l'unica scelta possibile che ci permetta di ottenere i migliori risultati dalla nostra situazione attuale.
L'ideale dunque sarebbe costruire a monte i requisiti atti a far si che il tentativo di AZIONE portasse l'allievo automaticamente e naturalmente verso parametri più congrui e atti a svolgere quella azione nel modo più ottimale secondo le leggi della idrodinamica e della biomeccanica (cioè quello di Lochte e quelli come lui),però in modo naturale senza cercare di costruire artificialmente qualcosa che non ci appartiene.
In mancanza di quei migliori requisiti,il tentativo (la scorciatoia) di costruire ugualmente e ostinatamente quel preciso modello di movimento,passando sopra a quello che invece ci viene più naturale,porterebbe solo a peggiorare la nuotata.
Fare tecnica dunque non significa cercare di fare ostinatamente qualcosa (in modo analitico,adatta solo ai più evoluti),significa invece eseguire questo o quell'esercizio,e altri via via più difficili,in modo da costruire un pò alla volta quei requisiti mancanti o carenti,una briciola alla volta come le formichine,in modo che la tua nuotata più naturale che oggi è così,un pò alla volta diventi cosà senza quasi accorgersene.
Quindi ogni volta che leggete qui o altrove che la tal nuotata va fatta in un certo modo,sappiate che alcune volte si tratta di consigli importantissimi su come evitare errori molesti,ma altre volte si tratta di pure speculazioni (a volte anche gratuite) su quello che può servire ad un atleta professionista per guadagnare qualche centesimo di secondo,dunque inadatto a moltissimi altri soprattutto ad un principiante.
Noi cerchiamo di fare chiarezza sulla reale valenza e sul target dei singoli consigli tecnici,ma alle volte ci spieghiamo male o veniamo fraintesi,caso mai domandate,prima di gettare al vento senza motivo quello che avete imparato con fatica.
Dunque per rispondere a vogliovivere,prima di tutto bisogna vedere se quelli che tu chiami errori o nuotate sbagliate sono davvero tali (facci domande specifiche nelle discussioni che ti fanno sorgere dubbi),in secondo luogo se non si insegna da subito la nuotata di Phelps o Lochte è esattamente per non fare disastri.
Dimostrare i movimenti fuori dall'acqua ha la sua utilità e lo faccio anche io,ma la mancanza di questa accorgimento non basta da sola a spiegare gli insuccessi.
Poi c'è naturalmente la possibilità che tu abbia avuto cattivi maestri,ma questo può stabilirlo solo qualcuno che conosca bene il modo in cui sei stato gestito.
Ciao
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