Questa frase trovata nel link:
"Questa panzana è nata nelle palestre e in tutti quegli ambienti dove si usa il cardio fitness (per dimagrire non devo superare una certa frequenza cardiaca!); in realtà in questi ambienti si ha spesso a che fare con persone che vogliono minimizzare la fatica e ai personal trainer meno coscienziosi non par vero di riuscire a vendere una strategia che si accorda con la pigrizia del soggetto."
Sembra scritta da me,ma vi giuro non l'ho scritta io
L'articolo parte bene,peccato che poi a metà si perda nell'assurdo tentativo di calcolare l'incalcolabile,e cioè il fabbisogno giornaliero di calorie.
Per cui dice:
"In entrambi i casi il soggetto mantiene il suo peso: può dimagrire solo se assume meno di 2.000 calorie al giorno."
Questo è falso.
Per prima cosa le leggendarie 2000 Kcalorie di energia disponibile sono calcolate come una percentuale del peso muscolare,di norma si possono calcolare 70 Kcal stoccate in ogni chilo di muscolo;in un soggetto medio di 70 Kg di peso,i muscoli sono circa il 40 % del peso corporeo,dunque 28 Kg,il totale dà le famose 2000 Kcal ma solo per quella tipologia di indiviudo.
Ma cosa succede se io allenandomi aumento il peso muscolare ?
Oltre al fatto che potrei pesare di più pur essendo più magro e snello,di certo il mio stock energetico aumenterà e oltrepasserà quelle 2000 Kcal.
E se non reintegro quelle che ho speso potrebbero esserci conseguenze sul mio stato di forma e sulla mia dotazione muscolare.
Inoltre 2000 Kcal non è il fabbisogno giornaliero di quella persona,bensì la disponibilità energetica stoccata nei muscoli,che non è detto che venga impiegata tutta ogni giorno,anzi certamente no dato che se va a zero c'è la morte clinica.
Dunque è falso che quella persona debba ogni giorno incamerare lo stesso ammontare di energia,ma dipenderà dalle diverse fasi delle sue routine nel medio e lungo periodo.
Ecco perchè torno a ribadire che il dimagrimento non può assolutamente essere perseguito cercando di calcolare le calorie in entrata e quelle in uscita,perchè è impossibile calcolare quelle effettivamente spese (che sono la somma tra la spesa metabolica basale e le contingenze quotidiane formate dalla routine date dalle nostre abitudini,dal lavoro e dallo sport,e addirittura dai diversi stati emotivi),e perchè un eventuale sbilancio energetico non è sufficiente (ci vuole invece un input ormonale) a modificare in modo incisivo gli equilibri circa la effettiva ripartizione di quelle risorse tra grassi proteine e glicogeno,come ammesso nella prima parte dell'articolo ma dimenticato poi alla fine quando vuole motivare le sue conclusioni.
Che sono identiche a quelle dei vecchi sostenitori del dimagrimento perseguito tramite e durante le attività blande:deplezione energetica non reintegrata (=denutrizione).
Direi che assomiglia al tentativo di adattare il nocciolo profondo di quella teoria mai provata (deficit energetico),con le evidenze empiriche attuali che vedono dimagrire chi si allena per bene invece che chi passeggia.
Invece che capire che ci vuole un input ormonale,si è rigirata la frittata per non ammettere che il deficit energetico non c'entra.
Cambiano le spezie ma la minestra è sempre quella,non fatevi abbindolare,sono ancora quelli che propugnano il dimagrimento per denutrizione (infatti poi mette le mani avanti dicendo di non lanciarsi nela maratona....ma come...veniva da un incipit che diceva di fare sport intenso e poi mi tira indietro la manina ?)
No,non mi convince per niente,tra l'altro non conosce le reali ripartizioni del fabbisogno energetico in vari tipi di sforzi aerobici (20 per cento è una percentuale mostruosa che non trova riscontri se non dopo ore di attività).
L'articolo che ho postato poco sopra è di gran lunga più competente.
Dunque torno a ribadire che l'unico modo di diminuire la ciccia è convincere il nostro organismo,mediante allenamenti fatti per creare modifiche ormonali,che quelle 2000 Kcal devono essere formate da differenti percentuali di glicogeno e grassi e proteine rispetto a prima;
In pratica,per utilizzare il linguaggio dell'articolista,se noi oggi abbiamo 2000 Kcal stoccate per l'80 per cento in grassi e il restante 20 per cento tra proteine e glicogeno,dobbiamo convincere il corpo che abbiamo bisogno di molto più glicogeno per sopportare i nostri sforzi intensi,in modo che quando mangiamo il nostro corpo non trasformi più il cibo in grasso ma in glicogeno.
E' questo il senso di quelle modifiche ormonali di cui parlo spesso.
Faccio sport che consuma glicogeno,così il fisico chiede glicogeno,così il fisico prende il cibo e invece che in ciccia lo trasforma in glicogeno,poi prende la ciccia già esistente e pure la infila nel sistema energetico o la usa per finanziare un metabolismo superiore,e io dimagrisco.
Se invece mangio meno di quello che consumo,vado prima in riserva,poi rallento e poi mi fermo,e addio.
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