Io quando nuoto a stile cerco di tenermi bello orizzontale non irrigidendomi come un'asse da stiro, ma immaginando una cosa tipo come se ci fosse una corda che mi tira per le mani da una parte e per i piedi dall'altra.
In questo modo mi allungo ben benino, ma senza irrigidirmi: un po' come se mi dovessi sgranchire.
Cerco di stare così pensando a tutto il corpo, dalla punta delle dita alla punta dei piedi.
Da quando ragiono così vado molto meglio.
So che più volte si é detto di non fare delle slungate abnormi con le braccia, ma se cerco di farlo con tutto il corpo, anche le gambe poi si sente subito che si muovono meglio.
Se poi sto un po' attentino anche a tener su i lombi, se ingrano bene scivolo come un siluro.
Questo a dire che ricordo anch'io tempo fa che pensavo ai piedi se facevano schiuma spruzzi o che altro: penso che fosse un approccio fuorviante. Va a finire che uno si concentra solo sulla parte bassa delle gambe, ed é la cosa più sbagliata di tutte: anzi, poi succede che uno in effetti non fa altro che tenere la caviglia rigida per drizzare solo il piede, e gli vengono pure i crampi.
Uno dei modi migliori che abbia provato per imparare a sentire le gambe sono le scivolate.
Distendendosi bene bene, sentendo l'acqua che sostiene tutto il corpo nella usa lunghezza.
Credo anche che, per questo motivo, quando si esplorano queste situazioni sia una buona idea lasciar perdere la respirazione: bisogna "catturare" una buona sensazione di equillibrio e di scivolamento, e lì inserire la gambata in modo tale da non perdere questo assetto.
Ultimo ma non da meno: nuotare di gambe é faticosetto. Non sottovalutare il fatto che se non si riesce a chiudere una vasca di gambe, può essere anche una questione di fiato.
The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.